In comune hanno il ruolo naturale, quello di esterno, ma per il resto non potrebbero essere più diversi: sto parlando di Bryce Harper e Mike Trout, i due migliori prospetti tra i positional players ad inizio stagione. La loro quasi contemporanea promozione di qualche giorno fa offre un ottimo pretesto per un paragone tra le loro carriere, passate e future.

Background

Bryce Harper, classe 1992, incarna al meglio il concetto di predestinato del baseball, potendo vantare doti fisiche e un talento fuori dal comune: è difficile credere, osservandolo nelle tante foto che lo ritraggono, che si ha di fronte un ragazzo di 19 anni. E per questo non tutto è filato liscio, fin qui, nella sua giovanissima carriera.

Quello che si appresta a diventare il più forte diciannovenne in MLB degli ultimi 30 anni, infatti, ha chiuso la sua carriera collegiale osservando i compagni dal dugout come conseguenza di una sospensione di due partite rimediata dopo una “discussione” con l’home plate umpire. Un carattere sfrontato e alcune dichiarazioni un po’ sopra le righe sono bastati per accendere il solito dibattito morale sul ragazzo, che ora dovrà dimostrare di saper isolare queste polemiche banali per concentrarsi sulle sue performances in campo.

La sua linea finale, in due stagione di minors, recita: 290/383/481.

Molto più lineare la carriera di Mike Trout, classe 1991, che nelle ultime due stagione è stato considerato quasi unanimemente il miglior prospetto: difficile non essere d’accordo, osservando le sue cifre. La recente promozione al posto di Bobby Abreu rappresenta, in realtà, la seconda chiamata in MLB, viste le 40 partite disputate con gli Angels nel 2011: degne di nota, oltre ai 5 HR battuti, le eccellenti doti di baserunning e l’ottima difesa nelle tre posizione dell’outfield.

Il 2012 lo ha visto, un po’ a sorpresa, partite dal triplo-A, dove in venti match prima di essere chiamato stava battendo 403/467/623 con 6 SB: decisamente non male per il giocatore scelto come 25simo assoluto nel draft del 2009, grazie alla sandwich pick guadagnata dagli Angels per la perdita, via free agency, di Mark Teixeira. Uno che in California ha giocato appena 54 partite.

Nelle quattro stagioni nella farm di Los Angeles ha battuto 342/425/516 con 108 SB.

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Harper, battitore mancino, nasce come catcher ma la conversione come right fielder è la naturale conseguenza per velocizzare lo sviluppo e ridurre il rischio di infortuni del giocatore: il suo atletismo gli consente di coprire, all’occorrenza, anche l’esterno centro ma pensare di vederlo come everyday CF è utopistico. In difesa è senz’altro sopra media, in virtù dell’ottimo istinto e di un braccio che già ora può vantare pochi rivali: uno dei quali, curiosamente, è quello del compango Rick Ankiel. Non è un fulmine tra le basi, ma sa potrebbe arrivare a 15/20 rubate in MLB con una discreta percentuale di successo (almeno a giudicare dai suoi numeri nelle minors).

Tutta la grinta di Bryce Harper

Difficile trovare punti deboli in attacco: difficilmente sarà un giocatore da .300 di media battuta in carriera, ma da un power hitter come lui non è nemmeno lecito attenderselo. Ha ancora la tendenza ad andare K troppo spesso, ma compensa ampiamente conquistando un buon numero di BB e vantando uno degli swing più veloci e potenti in circolazione. Proprio la potenza pura è, ad oggi, la sua qualità migliore: prevedere stagioni da 40+ HR in futuro non è azzardato.

Trout è un battitore destro che rispetto al “rivale” può contare su una maggiore uniformità del suo talento: non raggiunge, infatti, i picchi di Harper (potenza, bat speed, throwing arm) ma sa fare tutto molto bene. Il suo punto di forza è la velocità tra le basi, che lo ha portato a rubare, come detto, 108 basi in 286 partite di MiLB (a fronte di 28 CS). Difensivamente ha la meglio sul giocatore dei Nationals in virtù del suo ruolo naturale, che rimane quello di CF: solo la presenza del fenomenale Peter Bourjos lo ha costretto allo spostamento a sinistra, dove il suo guanto è probabilmente sprecato. L’eccellente range compensa un braccio preciso ma non potentissimo.

Nel box di battutta, quello che è il punto di forza di Harper, rappresenta il tallone d’Achille per Trout, che ben difficilmente riuscirà a superare i 15 fuoricampo stagionali nella sua carriera. Per il resto poco o nulla da eccepire: hitter capace di battere oltre .300, ottima OBP, SO contenuti e almeno 30 basi rubate. Queste le previsioni per l’esterno degli Angels che, nonostante qualche difficoltà in questi primissimi AB in MLB, ha già dimostrato di saper leggere molto bene le breaking balls dei pitcher avversari.

Performances

Scelto come numero uno assoluto nel draft del 2010, Harper ha iniziato la sua carriera l’anno successivo a Hagerstown (Sally League, low-A), dove in 72 partite ha battuto 318/423/554 giocando prevalentemente come RF. Promosso per gli ultimi 37 match direttamente in AA (Harrisburg), ha patito il doppio salto, chiudendo con una linea di 256/329/395 con soli 3 HR a referto.

Mandato a Syracuse (AAA) dopo un ottimo spring training, in questo 2012 prima della, a mio avviso frettolosa, chiamata nella capitale, stava battendo 250/333/375 disimpegnandosi quasi esclusivamente come CF. Tra i grandi è partito fortissimo, ma la sensazione, osservando i numeri in doppio-A e triplo-A, è che un calo delle sue prestazioni sia dietro l’angolo. Eventualità fisiologica per un 19enne al debutto nelle majors.

Trout impegnato contro Mauer e i Twins

Ancora una volta molto più lineare il percorso di Trout, che già nel 2009, anno in cui come detto fu scelto come 25simo assoluto, riuscì ad accumulare quasi 200 AB tra Rookie League e Midwest League (singolo-A): 352/419/486 con 13 SB in 15 tentativi il suo bottino. L’anno successivo serve per cementare le sue cifre, che vengono quasi replicate (341/428/490) giocando in low-A e high-A come esterno centro; esplodono le sue doti di velocista, come testimoniato dalle 56 stolen bases.

La scorsa stagione è quella della sfida più impegnativa, con l’assegnazione in AA (Texas League), punto cruciale nello sviluppo di tutti gli hitters: con Arkansas gioca fino a metà agosto, 91 gare sufficienti a fugare ogni dubbio sulle sue straordinarie doti. Center fielder da .958 OPS non crescono sugli alberi e anche se le quaranta partite giocate in prima squadra a fine stagione sono avare di soddisfazioni (220/281/390), in molti sono convinti che il ruolo sarà suo nel 2012.
non è stata dello stesso avviso, evidentemente, la dirigenza degli Angels, che ha impiegato quasi un mese per svendere Bobby Abreu e dare il via ufficiale alla carriera di Trout, che nel frattempo stava dominando anche in AAA (403/467/623).

Future

Bryce Harper ha il potenziale per essere un fuoriclasse, forse anche un HoFamer; la sua promozione in questa stagione rimane, a mio avviso, affrettata e credo che il ragazzo abbia bisogno di una stagione completa in AAA per affinare le sue doti di contact-hitter.

Stagione tipo: 275/380/530 con oltre 40 fuoricampo.

Chi ama i giocatori a tutto tondo, capaci di contribuire in attacco, ma anche in difesa e tra le basi, potrebbe trovare in Mike Trout il suo nuovo idolo: non devono spaventare le difficoltà fin qui incontrate in MLB, vista la capacità di adattamento ampiamente mostrata negli scorsi anni.

Stagione tipo: 300/390/450, 30+ SB e Gold Glove.

One thought on “Harper e Trout promossi: a pieni voti?

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