Focalizziamo l’attenzione sul lanciatore dei Mets Johan Santana, partendo dalla magica serata di qualche settimana fa, più precisamente quella del 1 giugno.

Poteva essere una delle tante serate, nell’ultimo mezzo secolo della storia dei Mets, nella quale una nottata storica poteva trasformarsi in un incredibile serata incompiuta.
Poteva benissimo essere come quella serata nella quale Tom Seaver si era trovato al nono inning ad un passo dal perfect game contro i Chicago Cubs. Poi, per un beffardo gioco del destino, proprio al nono inning uno sconosciuto rookie, tale Jimmy Qualls, aveva trovato una valida a sinistra, rovinando l’incantesimo e rubando a Seaver sia il perfect game che la no-hitter.

Nessun altro lanciatore dei Mets, dall’anno di fondazione della franchigia, è poi riuscito nell’impresa di non concedere valide in una partita. Sono state in totale 36 gli one-hit game, ossia le partite finite con una sola valida per gli avversari.

Poi è arrivato il mancino Johan Santana che, dopo tre anni di infortuni (2008 menisco, 2009 gomito, 2010 spalla) e un intervento alla spalla sinistra, è riuscito nella formidabile impresa, scrivendo la storia dei New York Mets.
La soddisfazione è stata doppia, soprattutto perché la no-hitter di Santana è arrivata contro i Saint Louis Cardinals, i campioni in carica. Quasi una rivincita per lo scherzetto che i Cardinals avevano fatto ai Mets, in quella notte di Ottobre del 2006 quando, al vecchio Shea Stadium, i Cardinals avevano battuto i Mets, togliendogli ogni possibilità di arrivare a giocarsi le World Series.
L’impresa di Santana è stata quindi la prima no-hitter nella storia dei Mets in 8.020 partite di regular season ed è arrivata alla cinquantunesima stagione dalla loro esistenza. L’eliminazione finale è arrivata per strike out, grazie al suo lancio migliore: il cambio di velocità.

Santana ha finito la serata con 134 lanci (record personale in carriera), 38 di questi proprio cambi.
“E’ un onore,” ha poi detto alla stampa Santana, tornato in gran forma dopo un anno di riabilitazione dopo l’intervento alla spalla. “E’ stata una notte folle… sono semplicemente rimasto concentrato e ho lanciato come meglio ho potuto.”
Santana è stato incredibile contro l’attacco più produttivo di tutta la National League, ma c’è da dire che è stato aiutato anche da Mike Baxter e dall’arbitro Adrian Johnson.
Il primo è stato magistrale al settimo inning quando, schiantandosi contro la recinzione, ha raccolto al volo, in corsa, la battuta di Yadier Molina. Il secondo è stato determinante invece al sesto inning quando ha giudicato la battuta di Carlos Beltran, proprio sulla linea della terza base, un foul ball. La battuta, guardando il replay della giocata, è apparsa essere chiaramente una valida, impossibile non notare il solco lasciato dalla pallina sul gesso bianco.

Santana ha concluso la serata regalando cinque basi per ball e lasciando al piatto otto battitori.
All’ultimo out la sua gioia è esplosa con un urlo liberatorio e con l’abbraccio al catcher Josh Thole. A quel punto lo champagne era solo da stappare.

Come sempre, dopo una straordinaria impresa, c’è sempre una partita difficile e spesso, dopo una nottata da sogno, arriva quasi sempre una nottata da incubo.
Infatti per lui, nella prima partenza dopo il no-hitter contro gli Yankees, è arrivata una sconfitta condita da quattro fuoricampo. Sconfitta che ha portato temporaneamente il suo record a 3 partite vinte e 3 perse.
Poi, proprio la notte scorsa è arrivata una vittoria contro Tampa Bay ed ora il suo record è di 4 vinte e 3 perse.

Nella sua seconda partita dopo il no-hitter, Santana ha concesso quattro punti in cinque inning giocati, mettendo a segno sei strike out e regalando quattro basi. Un grosso regalo gli è stato fatto dal rilievo Jon Rauch, che al sesto inning, entrato con le basi piene e zero out, non ha concesso nulla agli avversari, preservando la vittoria e soprattutto la media ERA di Santana.

Bisogna dire che anche ieri notte Santana ha mostrato un migliore controllo della sua palla dritta, soprattutto nella location interna del piatto.

La sua media ERA in tredici incontri disputati (tutti come partente) è di 3.23, dato che mostra come Santana, nonostante gli acciacchi, resti un formidabile pitcher e pedina fondamentale per una franchigia che sembra essere più determinata rispetto agli anni passati.

Al momento i Mets sono secondi nella National League East, a 4.5 partite di distacco da Washington.
In stagione Santana ha lanciato 78 inning subendo 62 valide (8 delle quali fuoricampo) e 79 strike out.

Riguardando le ultime due prestazioni siamo curiosi di vedere se il suo rendimento sarà continuo o ancora una volta infastidito da infortuni. In più, l’attacco dei Mets, sarà in grado di supportarlo come ieri notte?

Il no-hitter resterà un evento isolato o si potrà addirittura ripetere nel corso della stagione?

Si può notare, soprattutto dal comportamento di Terry Collins, come i Mets tengano a cuore la loro star.

Speriamo, per Johan, che la stagione 2012 possa essere ricca di partite giocate e costellata di vittorie, anche se sarà un impresa ardua poter ripetere la straordinaria partita del 1 giugno.

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