A Miami si decideva la stagione Nascar 2014, con un campione da decidere tra Hamlin, Newman, Harvick e Logano.

Giunti a questo appuntamento con gli stessi punti, il campionato si sarebbe deciso per posizione finale in pista. Il primo dei 4 che avrebbe tagliato la linea del traguardo sarebbe diventato il campione 2014.

Harvick ha corso intelligentemente per tutta la durata della gara rimanendo nelle posizioni d’avanguardia, e quando ha avuto l’occasione ha sferrato la zampata vincente.

Il momento cruciale della gara si è avuto quando in una delle ultime bandiere gialle a 20 giri dal termine Newman, Harvick e Logano decidono di cambiare il set di gomme, mentre Hamlin opta per la posizione in pista rimanendo fuori.

Newman ha cambiato due gomme, Harvick quattro cosi come Logano. Ma il pilota Penske viene colpito dalla sfortuna in quel momento, quando un’ errore meccanico lo arretra sulla griglia fino alla posizione 21. Risultato, addio titolo.

Dopo questo evento si è capito che il titolo se lo sarebbero giocati Newman e Harvick, con Hamlin compromesso dal degrado delle gomme.

Infatti, negli ultimi giri Harvick e Newman hanno dato vita all’ ultima battaglia di fine stagione: Newman ci ha provato a superare il rivale, ma lo strapotere che Harvick porta con sè dall’ inizio di stagione gli è valso il quinto successo stagionale e la conseguente Coppa Sprint.

Per Harvick è un sogno diventato realtà, all’ età di 38 anni con un nuovo team che non aveva mai vinto finora: lo Stewart-Haas. Enorme è l’abbraccio sul podio tra Harvick e Stewart, un abbraccio che vale mille parole.

A proposito di Stewart, finisce a 15 la striscia di anni in cui ha vinto almeno una gara, una striscia che durava dal 1999, il suo anno da Rookie.

Per quanto riguarda gli altri, hanno mostrato sentimenti diversi dopo questa sconfitta: Newman si è mostrato sorridente appena sceso dall’ auto sapendo di aver dato il massimo non solo a Miami, ma anche durante la stagione dove la costanza nei risultati è stata la chiave del secondo posto stagionale.

Incredibilmente, la cenerentola Newman termina l’anno con il secondo posto in gara, suo miglior piazzamento stagionale, dato che nelle 35 gare precedenti aveva ottenuto come miglior risultato un paio di terzi posti a Talladega e Kentucky. Un secondo posto che non può far altro che rallegrare “The Rocketman” alla sua miglior stagione, seppur non abbia ottenuto una vittoria.

Per Hamlin invece c’è tutta la tristezza del caso, con l’idea di rimanere fuori nell’ ultimo tratto di gara ha pagato a caro prezzo l’usura delle sue Goodyear. Un Hamlin che dovrà ricostruire tutto da capo, ma non significa che per l’anno prossimo non possa essere nuovamente contendente finale per il titolo.

Infine, si vede Logano dare pugni sul volante e da spettatori non possiamo che comprendere la sua frustrazione per un errore nè suo, nè dei suoi meccanici. Semplicemente, si è rotto il cric per sollevare l’auto.

Un Logano che può essere comunque soddisfatto della stagione, la migliore della sua carriera finora. Un Logano che ha davanti ha sè tutto il futuro per poter vincere un titolo Nascar.

Ad ogni modo è il giorno di Kevin Harvick, o meglio ancora il suo anno, e “The Closer” come viene soprannominato, ha chiuso nei migliori dei modi una stagione memorabile. Ora è pronto per godersi le vacanze e poi tornare il febbraio prossimo per difendere il titolo, e possibilmente confermarsi alla fine del 2015.

Colgo l’occasione per salutarvi augurandovi buone feste in attesa della nuova stagione Nascar, la 66° della storia, che scatterà a Daytona il prossimo 14 febbraio!

 

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