Wade e James se la ridono: Miami è sul 3-1

Le partite della notte di Halloween non regalano molte emozioni: Heat, Lakers e Mavs hanno vita facile.

L’unica sorpresa arriva da Oklahoma City, dove i Jazz dominano a sorpresa i padroni di casa.

Ma ecco nel dettaglio com’è andata.

MIAMI HEAT @ NEW JERSEY NETS 101-78

Troppo forti questi Heat per la squadra di un pur bravo Avery Johnson. James guida una squadra molto bilanciata in attacco a una vittoria semplice, mai in discussione sin dalla palla a due. L’ex Cavs segna 20 punti aggiungendoci 7 assist e 7 rimbalzi, con gli altri due “big” che chiudono con 18 (Bosh) e 17 (Wade). Una squadra quella di Miami che approfitta della scarsa venadei tiratori dei Nets, in particolare Morrow. Ottima la prestazione del rookie Derrick Favors che registra una doppia doppia da 13+13 e di Terrence Williams (11 punti) oltre al solito efficiente Brook Lopez. Ma questi Miami Heat sono imbattibili quando i tre tirano con queste ottime percentuali.

DALLAS MAVERICKS @ LOS ANGELES CLIPPERS 99-83

I Clippers restano in partita soltanto un tempo, per poi soccombere sotto i colpi di Dirk Nowitzki, 16 punti e 7 rimbalzi, e sopratutto di Caron Butler, autore di una buona prestazione da 17 punti,e protagonista dell’allungo a inizio ripresa. La squadra del rookie Blake Griffin, bravissimo con 16 punti e 9 rimbalzi, è durata soltanto due quarti, nei quali dopo aver recuperato 11 punti di svantaggio, si è trovata davanti prima della tripla incredibile  del sempre redivivo Jason Kidd allo scadere del tempo: un Kidd che ha sfiorato la tripla doppia con 13 punti, 9 rimbalzie 7 assist. Per i “velieri” buona la prestazione di Kaman, ma per il resto pochissimo contributo da Baron Davis e Eric Gordon. Mavs molto più profondi, che dimostrano di poter far parte dell’elite della Western Conference.

UTAH JAZZ @ OKLAHOMA CITY THUNDER 120-99

Una partita di cartello al Ford Center di Oklahoma City. La squadra di casa si trovava ad affrontare degli Utah Jazz guidati dal fantastico Deron Williams, che motivato dal duello con la point guarda nascente, Russell Westbrook, ha portato i suoi avanti alla fine del primo tempo addirittura sul +16 con ben 20 assist di squadra su 24 field goal. Prestazione di squadra fantastica da parte del team di Jerry Sloan e nonostante un Durant da 28 punti, i Thunder hanno vissuto una brutta serata. Nella ripresa entrano in campo,dimostrando lo stesso pessimo piglio della prima parte e quindi i Jazz non danno spazio alla rimonta chiudendo con uno schiacciante +21. Ottime le prestazioni di Millsapp (30), Jefferson (23) e Kirilenko (19), mentre Deron Williams chiuderà con 16 assist.

GOLDEN STATE WARRIORS @ LOS ANGELES LAKERS 83-107

Senza l’infortunato Stephen Curry, i Warriors si presentano allo Staples con un record di 2 vinte e nessuna persa. Il solo Monta Ellis (30.5 a partita prima di ieri sera) riesce a rispondere al grandissimo avvio dei Los Angeles Lakers, e finirà con uno score personale di 20 punti con 9-20 al tiro. Per il resto, tutto facile per i campioni in carica, che già alla fine del primo tempo sono sopra di 18 punti. Alla fine sotto i colpi di Kobe Bryant (20+7) e sopratutto dei soliti Lamar Odom (16+14) e di un immenso Pau Gasol (26+12), i Lakers portano a casa una semplice W, con il punteggio di 107-83.

36 thoughts on “NBA – Utah corsara, Lakers e Miami facile

  1. partite tutte finite con ampi margini di scarto,sorprendono i jazz che dominano in oklahoma,16 ast per deron williams.
    visto un pò di partita tra nets e heat,a parte il solito bagatta che dice che gli heat hanno il più grande roster della storia nba,2 quarti di garbage time,partita bruttissima.

  2. qualcuno sa dirmi se qualche emittente trasmettera’ in chiaro partite di r.s. nba quest’anno?

  3. miami lakers e jazz sul velluto.
    La cose che fanno paura dei lakers di questa stagione sola sono diverse:
    1)gasol sta giocando da dio, nettamente il miglior lungo della lega(howard sta ben lontano da lui)
    2) Kobe non sta forzando nulla, gioca rilassato, eppure segna, fa giocare la squadra.
    3) Lamar odom, se questo sarà il livello che odom terrà per tutta la stagione, sarà durissima per heat e celtics battere i lakers.

    Diciamo però che gli heat hanno un potenziale in sigolara gara che nessuno ha.
    Quando capiterà – e capiterà – a james wade e bosh la serata in cui entra tutto, beb allora non ci saranno lakers celtics che tengano, perchè in tal caso anche solo uno tra james e wade basterebbero a distruggere una difesa, figuriamoci tutti e due in contemporanea.

  4. Beh scrivo qualcosa solo perchè è tanto che nn lo faccio…riguardo stanotte, bella W di Utah, dopo un inizio difficile. Il potenziale dei Jazz ci sarebbe tutto, anche se nn certo da titolo, a livello di quintetto nn temono nessuno…spero continuino così

    sugli Heat, secondo me una cosa risalta maggiormente. Come nei Bulls del periodo del 1° three peat, Miami ha capito che se da una parte in attacco ci vorrà del tempo per rodarsi (ricordiamo che con l’infortunio di Wade, nn è stato possibile amalgamarsi durante la pre-season), intanto si possono mettere in cascina un po’ di W difendendo.

    Per il momento, questi hanno preso max 88 punti mi pare, ed hanno annichilito l’attacco Magic in un modo quasi bostoniano. LBJ e Wade hanno gambe d’acciaio, Bosh spero si senta responsabilizzato, anche se debbo ammettere che nel supporting cast nn ci dovrebbero essere in teoria buoni difensori, a parte Chalmers ed Anthony. Ma l’intensità dei leadersè una cosa che ricade a cascata su tutti

    Per me rimane una squadra con 1000 dubbi e con una chimica tutta da dimostrare, fermo restando un potenziale infinito. Ma si iniziano a vedere i primi lampi, e spero la cosa abbia un seguito, anche se nn tifo per loro

  5. Lakers facili facili, Kobe in carrozza, Gasol spadroneggia (prevedo una stagione da potenziale MVP).

  6. Qualche giorno fa si metteva in discussione Williams, ed ecco che Deron tira fuori una prestazione super! Sono sempre dell’idea che i Jazz faranno un’ottima stagione, hanno 6-7 giocatori forti e un grande coach. Occhio che Okur è ancora fermo ai box… Millsap giocatore che stimo tantissimo.

    Sorpreso anche io dall’applicazione difensiva degli Heat e da un Bosh che al momento sta giocando bene come complemento di Wade e James, facendo le cose giuste. Forse chi definisce i Big Three un 2+1 non ha tutti i torti, per ora lo vedo defilato rispetto agli altri due. Forse ci vuole una partita dove riesca lui a trascinare la squadra con una grande prestazione.
    Che a Chris non dispiaccia poi cosi tanto avere meno pressione addosso e poter prendere le partite con più nonchalance, nonostante il suo ego? In fondo anche questa è una prerogativa di chi non ha grande carisma…

  7. bella dimostrazione di forza dei gialloviola.
    solo 83 punti subiti contro una squadra che aveva iniziato bene la stagione…

    in questo momento anche i lakers hanno i loro big three.
    sarà perchè kobe ancora non e al top,però in questo momento il numero 1 gialloviola porta il numero 16 e si chiama pau gasol…

    impressionante vedere i miglioramenti che ha avuto questo giocatore da quando e arrivato ai lakers.
    anno dopo anno ha sempre più fiducia nei suoi mezzi.
    ovvio che le vittorie gli hanno dato tutto questo.
    due anni fa vinse il titolo contro i magic giocandosela alla pari con howard,lo scorso anno ha rivinto vincendo lo scontro diretto con garnett.
    quando ottieni risultati simili e difficile poi porsi dei limiti.
    oggi gioca senza freni e fa paura.
    comunque non penso sia il numero 1 tra i lunghi,anche se e sempre più vicino ad howard…

    per quanto riguarda odom,anche per lui si potrebbe fare un discorso simile.
    penso che l’esperienza estiva con team usa l’abbia esaltato.
    perchè in mezzo a tanti grandi giocatori lui e riuscito a ritagliarsi uno spazio importante,risultando un giocatore fondamentale per la vittoria finale.
    oggi credo che sia mentalmente che fisicamente sia al suo meglio, e questo lo si vede eccome…

    comunque lakers che dietro a questi tre hanno dei gregari affidabilissimi,penso a barnes,grande partita a 360 gradi per lui contro la sua ex squadra.
    gialloviola che stanno benissimo,aspettando sempre un certo bynum.
    curioso di vedere la nuova versione del bimbo…

  8. Bhè,un brevissimo commento per tornare a scrivere sul forum dopo così tanto tempo…Un saluto ovviamente a tutti (in particolare a inyourweis), un piacere poter ricominciare a leggervi. Per quanto riguarda il basket giocato non credo di poter, con le mie competenze, aggiungere un granchè a quello che è giò stato detto. E per ora non credo nemmero ce ne sia un gran bisogno. Si attendono sviluppi, anche se qualche segnale generale dalle Big ( e non) è già stato lanciato. See you soon

  9. L’aspetto sconcertante è che l’equilibrio nella lega non c’è più. Ci sono squadre di livello altissimo che legittimamente posso puntare al titolo, un gruppo a debita distanza che su singola gara potrebbero battere chiunque e le altre che fanno da contorno. Il punto è che tale concentrazione di talento diverte fino ad un certo punto.

    Prendiamo i Lakers che non fanno fatica a vincere. Si possono permettere di addormentarsi per poi mettere la quarta e portare in porto il risultato; la quinta la riserveranno per le Finals. Varrà per gli Heat e in misura minore per i Celtics solo perchè vecchiotti. I Magic sono al loro livello salvo che il salto lo deve fare in primis Howard con qualche aggiustamento al roster.

    Se guardiamo in casa Lakers abbiamo: il miglior giocatore al mondo, Bryant, il miglior centro Gasol, il miglior difensore Artest, un sesto uomo illegale quando gioca Odom e dulcis in fundo un baby centro dal potenziale devastante Bynum. Non parlo del supporting cast e del coaching staff per non intristirmi di più!!!

    Celtics hanno: uno tra i 5 migliori play Rondo, un pacco lunghi un pò logori ma da paura, 2 O’Neil + Perkins e Big Baby, aggiungiamo alla ricetta Garnett/Pierce/Allen e la torta è bella che succulenta.

    Miami ha il 2 e il 3 fenomeno assieme, LeBron e Wade, hanno un 4 tra i migliori della lega, Bosh ed un supporting cast non stellare ma neanche fuffa.

    I Magic hanno potenzialmente il numero 1 nel ruolo di centro, Howard, e una squadra profondissima completa in tutti i reparti. Se acquisissero che so Agent 0 per Carter sarebbero tostissimi. Lo sono adesso così come sono.
    Le altre squadre sono ad anni luce. Certo Bulls, Houston, Thunder, Jazz sono pericolose ma inferiori se le prime 3/4 squadre giocassero al loro potenziale effettivo. Non le vedo eliminare in una serie a 7 gare le big. Insomma un vero peccato.

  10. Gallo

    Devo rispondere al tuo commento della giornata di ieri: “Rubio talento superiore a Gasol”.
    Allora a mio avviso non si può fare una misura del talento di Ricky Rubio, però c’è da dire che Pau sta mettendo l’asticella parecchio in alto, quest’anno è un serio candidato all’MVP, ha vinto da protagonista due titoli, nettamente miglior giocatore spagnolo di sempre. Ci sono molte possibilità che Pau rimanga il miglior spagnolo di sempre per svariati lustri.

    Per quanto riguarda Howard miglior lungo della lega, io mi limiterei a definirlo il miglior centro puro della lega, perchè se devo fare una classifica dei lunghi NBA metto:

    1) Pau Gasol, oggigiorno non c’è di meglio nella lega;
    2) Tim Duncan perchè nonostante il leggero declino fisico è sempre lui, una sfida diretta con Howard in una serie di playoff la vince;
    3) Kevin Garnett, idem come sopra per quanto riguarda il fisico, non riempirà più il boxscore come un tempo però nei playoff lo preferisco ancora a DH12.

  11. alert
    negli 80’s hanno vinto l’anello solo 4 team: lakers (5) boston (3) Phila (1) Pistons (1),
    nei 90’s sempre 4 team: Bulls (6) Houston (2) Pistons (1) Spurs (1),
    nei 2000’s 5 team, Lakers (5) Spurs (3) heat (1) Boston (1)…
    pare che ogni epoca abbia dei tiranni di squadre che vincono sempre, e squadre materasso.
    Quindi non pare cambiato molto.

    • Il tuo discorso è corretto salvo che questo salary cap permette di sforare anche di 30 mln dando alle franchigie più prestigiose l’opportunità di raccattare talento smisurato. Se crediamo che un CP3 e un Melo si accasino che so a Minnie a Toronto a Memphis tanto per citarne alcune scordiamocelo. Se non cambiano le regole i due sopracitati andranno in una grossa e accattivante città disposta a spendere denaro pur di acquisirli non importa il progetto. Con un salary rigido questo non avverrebbe. Poi certo avremo dinastie ma dovuto più alla lungimiranza e alla bravura dei GM che al potenziale economico di una Los Angeles, Boston, Chicago….

      Prendiamo gli Spurs: fortunati e bravi, come Detroit, Houston e Chicago. Insomma prima una gestione oculata e sapiente faceva la differenza oggi salvo casi eclatanti di meno. Si azzera la porcheria del salary cap con le sue eccezioni e vedremo un minimo di talento distribuito. Così voglio vedere con 60 mln rigidi come i Lakers tanto per dire, possano permettersi Bryant, Gasol, Artest, Odom, Bynum assieme + altri 7. O i Celtics con il trio Allen/Garnett/Pierce + Rondo + i 2 O’Neil anche a prezzo stracciato + la panca. Non cito per pietà Dallas, Magic…

  12. ciao a tutti gli amici del forum..
    delle partite di stanotte sono riuscito a vedere solo gli heat, partita finita dopo mezzo quarto.. nets che ne escono ridimensionati e salvo trade li vedo fuori dai playoff anche per quest’anno.. qualche sprazzo di ottimo potenziale da derrick favors..

    sugli heat avete già detto tutto, quella di ieri era una partita che contava relativamente, però la cosa che mi lascia perplesso è che negli heat partono titolare arroyo e anthony, due che fino a un anno fa il campo lo vedevano solo nel garbage time, e questo alla fine credo influenzerà sul risultato.. dalla panca haslem e house buoni, finora sta tirando bene anche jones però non vedo dalla loro panchina uno che si alza che può cambiare le carte in tavola come quella dei lakers o dei celtics.. insomma a parte quei 3 vedo il vuoto..

    per il resto finalmente i jazz si sbloccano andando a violare un campo difficile, per me a inizio stagione potevano essere la squadra sorpresa, al jefferson se trova il giusto affiatamento con deron farà male più di quanto abbia fatto boozer..
    mentre i lakers dimostrano una volta di più tutta la loro forza, sempre in ottica titolo però sarà indispensabile avere andrew bynum sotto canestro….

  13. bella vittoria di heat e lakers.. jazz sorprendenti con un millsap sempre più responsabilizzato e il solito deron.lakers sempre più forti e completi sul velluto mentre in riposo contro i nets

  14. Alert70

    Meno male che qualcuno ogni tanto se lo ricorda, perchè poi parli e gli altri ti dicono che Mitch K. è un super GM, o Ainge qua Ainge là…vi rendete conto cosa significa poter spendere 30 o 40 milioni di dollari annui in più, per una squadra? Esempio pratico: restando ai 56 milioni del cap, per L.A. bye bye Artest, Barnes, Fisher, Blake, rimarrebbero soldi solo per Kobe, Gasol, Odom e Bynum…

    Spero nel lockout del 2011, che riporti il basket NBA ad un livello di reale uniformità, con cap rigido (e poche eccezioni, come la Larry Bird e cose del genere), vorrei vedere mercati poco attraenti come Minny o Milwaukee che possano davvero lottare per il titolo, invece di aspettare un rockfeller alla Buss o alla Cuban a salvarli dall’oblio

    Mi chiedo a che pro squadre come Spurs o Pistons, che negli anni avevano costruito dei progetti in cui i giocatori credevano, con la conseguenza di firmare stelle a prezzi decenti (Prince, Sheed, Rip, Manu, TP, tutta gente che si è accontentata di una decina di milioni di $ annui, quando in altre franchige ne potevano ricevere ben di più), a che pro questi teams debbono farsi il culo, quando poi arriva Cuban e va 40 milioni sopra il cap…a questo punto che senso hanno il draft, o le 1000 regole con cui si cerca di imporre un equilibrio di partenza?

  15. Chiaro che se le cose stanno così, con queste regole sul cap che permetteono a pochi miliardari di sforare brutalmente, e di poter quindi costruire un roster assurdo, sarà sempre peggio.
    Ma forse le cose cambieranno l’anno prossimo.
    Si spera.

  16. bodiroga

    probabilmente avrò esagerato,però io stravedo per rubio.
    ricorda una sua gara in eurolega contro siena dove dominò la partita,sia in attacco che in difesa,senza sbagliare praticamente niente, e davanti non aveva un giocatore qualsiasi…

    certo che gasol l’asticella l’ha messa molto in alto,non solo per quanto fatto in nba,ma anche per quanto fatto con la propria nazionale…

    per quanto riguarda i lunghi di oggi.
    io continuo a dire che howard e il miglior lungo della lega,perchè ti condiziona una partita su entrambi i lati del campo.
    non scordiamoci che howard e il leader di una squadra che nelle ultime due stagioni ha fatto una finale di conference e una finale nba.
    miglior rimbalzista della lega,uno dei migliori difensori e pur sempre un attaccante da 20 punti di media…

    duncan e garnett non hanno più la continuità di una volta.
    certamente una grande partita di questi due ancora oggi resta come la migliore gara di un lungo,perchè la loro completezza resta unica.
    però in assoluto oggi se devo scegliere i primi tre dico:

    1)howard
    2)gasol
    3)nowitzki

  17. se si gioca una partita di playoff “dentro-o-fuori” i miei lunghi, ancora oggi, sono questi:
    1) Duncan
    2) KG

    …e poi 3) Howard.

  18. gallo

    diciamo che si può essere d’accordo con i tuoi 3, ma la mia sensazione è che un dirk o un gasol avrebbero fatto benissimo anche 10-15 anni fa(quando c’erano grandi nomi tra i lunghi), mentre howard sarebbe stato forse un pò meno considerato, troppo carente tecnicamente, e in difesa io continuo a ritenerlo sopravvalutato.
    comunque è vero che sposta sui due lati del campo come pochi, il suo errore è quello di insistere a voler giocare come shaq, senza averne il fisico.
    se, come sembra si sia messo in testa di imparare qualche soluzione offensiva diversa dalla schiacciata, o dal gancio, allora se ne riparlerà.

  19. comunque seguendo certi ragionamenti allora un galliani e un braida per quanto dimostrato in 25 anni di milan,non dovrebbero essere poi così bravi perchè hanno sempre avuto la fortuna di avere come presidente uno degli uomini più ricchi di italia…

    questi sono discorsi che si ripetono all’infinito.
    ma il poter spendere più soldi di altri aiuta ma non e automatico che così vinci sicuro,anzi.
    i knicks per anni sono stati la squadra “regina” del salary cap,ma quel periodo ha coinciso con stagioni nere da parte dei knicks…

    ci devi saper fare,poche storie.
    se i lakers nel 2008 invece che prendere un gasol avessero preso un jermaine o’neal a quest’ora staremmo parlando di altro…

    kupchak non sarà un genio,ma resta un general manager che dall’estate 2008 in poi non ha sbagliato più una mossa.
    fisher,ariza,gasol,brown,artest,blake e barnes.
    idem ainge con i suoi celtics…

    poi cambiare il regolamento per equilibrare questa lega e un altro discorso che mi trova d’accordo.
    perchè alla fine si può dire che il salary cap serve a ben poco se poi ci sono assurde regole che permettono di superare quel limite…

    però ripeto,questo discorso non c’entra niente con la bravura di un general manager.
    si può essere lo stesso dei bravissimi gm anche se si ha la fortuna di poter spendere più degli altri…

  20. inyourweis

    Il punto è quello. Io tifo Kings e nel periodo d’oro costruirono una squadra senza eccessi pazzeschi grazie alla lungimiranza di Petrie ad un coaching staff eccellente e a un pizzico di fortuna. Se i fratelli Maloof dessero a Petrie l’opportunità di spendere 85 mln invece di 38 sono certo che qualche talento in più lo vedrei nel roster. Invece usa il bilancino cercando di acquisire giocatori senza sforare il cap. A pochi miglia c’è Buss che non è ricchissimo ma investe anche le sue mutande per spendere 270 mln nei prossimi tre anni. Vorrei vedere il fenomeno Kupchack ai Kings e Petrie a L.A.. Scommetto che Geoff non avrebbe problemi….

    Il salary rigido è l’unica chance. Ovvio che a parità di opportunità tecniche il big sarebbe tentato di scegliere la città più accattivante ma almeno una San Antonio con un progetto serio avrebbe sempre il giusto appeal per firmare un freeagent che possa farti fare il salto di qualità.

    L’aasurdo lo hai detto tu: io mi faccio il mazzo e gli altri spendono e spandono senza curarsi del salary. Insomma un campionato di calcio di serie A camuffato con Inter/Milan a spendere e spandere e Cesena/Bari/Catania con l’intero roster che costano quanto lo stipendio di Eto o Ibra.

    Sono convinto che cambierà in meglio salvo che gli effetti li vedremo tra due/tre anni.

  21. mp84

    secondo me howard negli anni 90 sarebbe stato poco considerato perchè nel suo ruolo c’erano dei mostri sacri,su tutti olajuwon,shaq,robinson e ewing…

    può darsi che gasol e nowitzki avrebbero avuto meno difficoltà,perchè si può dire benissimo che negli anni 90 nel ruolo di ala forte si vedevano sempre grossi nomi(malone,barkley,kemp e rodman) però oggi in questo ruolo sembra esserci più concorrenza…

    comunque per me gasol resta un giocatore che contro certe squadre per esprimersi al massimo deve giocare nel suo ruolo più naturale,ovvero quello di ala grande.
    ad esempio negli anni 90 giocando da pivot avrebbe sofferto e parecchio contro dei lunghi molto più fisici di quelli di oggi.
    quindi alla fine penso che in quella nba avrebbe giocato quasi esclusivamente da numero 4…

    come dicevo prima,oggi gasol e migliorato moltissimo,però fisicamente ha sempre certi limiti.
    non li avesse,allora si che questo potrebbe essere il nuovo tim duncan.
    caraibico che io ricordo marcare molto bene un certo shaq dei tempi d’oro.
    mentre gasol in difesa quando l’ho visto contro lo shaq di oggi ha fatto anche delle brutte figure…

  22. Gallo

    Infatti Galliani e Braida nn vedo che competenze avrebbero, visto che alle spalle hanno Mister B che gli dà carta bianca, e che un eventuale errore verrebbe lavato via da altri miliardi, con cui far arrivare un Ibra, un Robinho, etc. Per non parlare del fatto che da noi i soldi nn servono solo a comprare i giocatori, ma anche arbitri e potere (Moggi docet, ma nn è l’unico)

    Il discorso è diametralmente opposto: nessuno dice che con un fottio di soldi si vince per forza, bensì che se nn hai soldi, nn vinci mai, ed è tutto il contrario dell’idea di base NBA (ovvero, si parte ad armi pari). Resta il fatto che se hai 30-40 milioni in più da spendere, hai il doppio o il triplo di possibilità di vincere. Poi ovvio che ogni tanto una S.Antonio o una Detroit escano fuori (da noi no, Roma e Lazio si sono dovute indebitare anche le mutande per vincere)…

  23. Gallo

    La verità dal mio punto di vista sta nel mezzo. Mitch ha centrato gli acquisti negli ultimi due anni mentre ai Knicks hanno fatto ridere i polli pur spendendo uno sproposito. Però se guardi gli altri che non hanno questa disponibilità capisci che l’assunto vorrei ma non posso è reale.

    fisher,ariza,gasol,brown,artest,blake e barnes.
    Non mi pare che stiamo parlando di scoperte eclatanti. Giocatori fatti e finiti di cui si conosceva il valore. L’unico in questo elenco per cui do merito a Mitch e Brown. Il resto acquisito su suggerimento del santone. Insomma Mitch più competente di alcuni suoi colleghi.

    Mi dirai che bisogna essere bravi a prendere giocatori perfetti per il sistema ma è chiaro che una marcia in più dovuta alla franchigia (L.A. Lakers non Clippers), alla disponibilità economica, all’avere Kobe/Gasol/Odom/Bynum e Jackson facilita il compito.

    • Ariza non era tanto affermato quando l’han preso tant’è che il primo anno non è che abbia fatto chissà cosa poi complice la tremenda involuzione di Radmanovic e Walton Phil gli ha consegnato il quintetto base ed è esploso facendo a mio avviso dei playoff meravigliosi soprattutto nelle due serie finali ma quando è arrivato non aveva certamente la stessa considerazione di un Barnes o soprattutto un Artest, Brown ancor meno anzi, nello scambio ci andò per caso, la vera pedina di scambio doveva essere Morrison che poi sappiamo che fine ha fatto…..

  24. alert70

    sai benissimo comunque che per costruire un team così forte e così bene amalgamato non basta solo spendere più di tutti gli altri,ma bisogna anche saperci fare…

    poi sicuramente spendere così tanto aiuta,così come aiuta il prestigio della franchigia o il fascino della città e il fatto di avere un fenomeno come kobe che attira più giocatori…

    inyourweis

    ora non esageriamo galliani e braida si sono dimostrati degli ottimi dirigenti,altrimenti non vinci tutto quello che ha vinto il milan negli ultimi 25 anni.
    vedremo se fra 25 anni abramovic o gli arabi avranno portato i loro club a vincere così tanto…

    poi il tuo discorso mi trova d’accordo,tranne che su kupchak e ainge.
    negli ultimi anni sono stati bravi e bisogna riconoscerglielo…

  25. a kupchak bisogna dargli anche i meriti di non aver ceduto alle presioni di kobe che voleva dar via bynum per far arrivare kidd.
    bynum che e stato scelto dallo stesso kupchak con la numero 10 al draft 2005,mentre si dice che phil jackson avesse richiesto in quel draft un giocatore più esperto dell’allora 17enne bynum…

  26. Grande dimenticanza nella mia classifica, Nowitzki sale sul mio podio tra i migliori lunghi della lega.

    Visto il primo quarto dei Lakers, partita neanche iniziata, prestazione quasi perfetta, dico quasi perchè il signor Artest ha un’interpretazione della Triangle Offence tutta sua, e le percentuali testimoniano il disagio. Vabbè, l’importante è che cambi marcia nelle battaglie tra cani randagi tipo gara 7 delle Finals.

    Comunque se possiamo fare un paragone tra Artest e Rodman. Il secondo se vogliamo ancora più deviato del prodotto di Queensbridge, poteva smettere di giocare da un momento all’altro, spettacoloso in lunetta quando tirava con disinteresse i liberi. Però Jordan diceva di lui: “Questo ci fa vincere”, perchè?

    Perchè aveva una conoscenza del sistema equiparabile “forse” al Kobe attuale, un vero professore, forse il giocatore con l’IQ cestistico più alto di sempre. In difesa conteneva Karl Malone ovvero il numero 2 del periodo, dal basso dei suoi 198 forse 200 centimetri prendeva vagonate di rimbalzi, terrificante sulle palle vaganti.
    In attacco, sicuramente Artest lo supera come realizzatore, però come attaccante di squadra nettamente meglio Rodman, con lui l’attacco dei Bulls girava alla perfezione, anche meglio di quanto girasse con un giocatore tecnico come Kukoc, però frequente segnava 0 punti.
    E’ un pò il discorso che Coach Peterson fa quando parla di Vittorio Gallinari, poteva segnare 2 punti o nulla, però quando c’era lui l’attacco di Milano girava alla grande.
    Cervello da studiare e duplicare, un genio di questo gioco.

  27. bodiroga

    si,rodman era un genio di questo sport.
    troppe differenze con artest,sia nel ruolo che nell’intedere la pallacanestro…

    isiah thomas che ha allenato artest e ha giocato assieme a rodman,un giorno disse che artest era un rodman con 15 punti nelle mani.
    artest e più completo di rodman,ma non fa la differenza come la faceva rodman,probabilmente non vale neanche il miglior rodman.
    sempre per quel discorso che l’essere più completi non significa automaticamente essere più forti…

    comunque artest ha avuto un ruolo decisivo nel titolo dei lakers,ma questo anche se escludiamo la gara 7 delle scorse finals dove lui fu l’mvp di quella gara.
    penso alla serie contro i thunder,dove i lakers faticarono e non poco.
    se lui non avesse limitato(a dir poco) durant,a quest’ora probabilmente i lakers avrebbero un titolo in meno e magari sarebbe iniziata una nuova rivoluzione in casa lakers.
    poi da non dimenticare anche la sua difesa su pierce nelle scorse finals.
    tranne in una gara,il pierce che tutti ammirammo nella serie contro i magic nelle ultime finals non lo abbiamo mai visto…

    i lakers possono sopportare un artest che in attacco pasticcia,l’importante che poi dall’altra parte lui riesca a limitare gente come lebron,durant,pierce o melo.
    allora si che i lakers sono contenti e super soddisfatti…

    comunque io in questi lakers vedo un artest che fa il bowen degli spurs,con la differenza che e certamente un miglior difensore di bowen,un attaccante meno da sistema ma sicuramente molto più talentuoso e che ogni tanto ti può far vincere una partita anche in fase offensiva.
    in difesa bowen era molto bravo,ma questo a differenza di bowen o di quasi tutti i grandi difensori di oggi,spaventa il proprio avversario.
    in certi momenti pierce o durant negli scorsi playoff mi hanno dato la sensazione di aver quasi paura nello sfidare artest,per questo snaturavano parecchio il loro stile di gioco…

  28. Gasol se mantiene questo rendimento effettivamente diventa un serio candidato all’MVP, probabilmente le sue statistiche caleranno quando ritornerà Bynum, quest’anno l’MVP sarà una bella lotta perchè escludo lo vinca Lebron per tutta una serie di motivi, improbabile un’affermazione di Wade a meno che gli Heat non sfondino quota 70 vittorie, Kobe per quanto lo adori penso che ormai le sue carte se le sia giocate e finirà la carriera con quell’unico MVP vinto nel 2008, ad oggi mi giocherei tre nomi, CP3, Gasol e Durant.

  29. mamba22

    io invece dico howard,durant e cp3…

    gasol può essere un serio candidato,però lui pagherà sempre il fatto di avere kobe come compagno di squadra.
    se i lakers dovessero vincere 65 partite,gasol per riuscire a prendere più voti non gli basterà giocare meglio di kobe,ma dovrà giocare molto meglio di kobe, e la cosa la reputo impensabile…

    praticamente e la stessa cosa che era successa negli anni 90 con i bulls di jordan e pippen…

  30. LeBron è imbarazzante come voce e come dancer. Lasciamo perdere. Shaq molto meglio; più a suo agio. A guardarlo sembrava di vedere Serena Willams!!!!!!!

  31. Ciao a proposito del salarycap. Condivido che l’equilibrio è fasullo. Capisco i tifosi di squadre con poco blasone. vorrei sapere però se qualcuno condivide il mio pensiero. con questo sistema le finals sono molto più belle..
    vedere boston – lakers l’anno scorso è stata la finale più bella tra tutte quelle possibili.
    con questo sistema si perde molto in termini di RS, ma le fasi finali dei playoff sono veramente di altissimo livello. condividete? il gioco non vale la candela?

    secondo me il vero problema è che ci sono troppe franchigie ed il talento è troppo distribuito… sarebbe più bello se ce ne fossero 4-6 in meno… ovvio che non vorrei dirlo io a franchigie tipo minnesota di farsi da parte…

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