Boozer è la scommessa dei Bulls. Riusciranno a vincerla?

Il nuovo corso dei Bulls è ufficialmente iniziato.

Nella gara contro Orlando, datata 1 dicembre, ha iniziato la sua avventura in maglia Chicago Carlos Boozer, pezzo pregiato della free agency estiva, strappato alla concorrenza dal GM John Paxson alla non troppo modica cifra di 15 milioni di dollari di media all’anno.

L’esordio non è stato dei più positivi, con una sconfitta in casa ad opera dei Magic di 30 punti che sa molto di disfatta.

In quella partita, Carlos, utilizzato per poco più di 20 minuti ha faticato molto, soprattutto dovendosela vedere con una delle difese meglio organizzate ad est. 5 punti con soli 5 tiri il bottino di un Boozer decisamente fuori dai giochi, come ovvio che fosse alla prima gara.

Non è andata meglio durante la seconda uscita, con un’altra sconfitta in quel di Boston, dove il lungo nativo dell’Alaska ha dovuto fronteggiare Garnett, uno dei clienti più difficili in assoluto. In questa partita Carlos è stato più coinvolto, sebbene il suo minutaggio si sia attestato nuovamente intorno ai 20 minuti. Sui dieci tiri tentati infatti ne ha segnati 4, per un bottino di 12 punti, cui ha aggiunto 2 rimbalzi, bissando sotto le plance la prestazione della gara precedente.

Il banco di prova per i Bulls con il nuovo innesto non è stato per nulla facile, dovendo come visto affrontare due squadre tra le favorite ad est. Però ci si aspettava qualcosa di meglio da parte della franchigia allenata da Tom Thibodeau, soprattutto nella fase difensiva, ma in generale dal punto di vista del gioco, con l’integrazione di Booz con le altre stelle a disposizione del roster.

Anche perchè nelle prime due gare, chi ha patito di più la presenza della PF acquisita quest’estate è stato Derrick Rose, il play che è il giocatore designato ad essere l’uomo franchigia. Rose infatti ha faticato parecchio ad adeguarsi al nuovo arrivo, che è un giocatore di post come Chicago non ha più avuto da molto tempo a questa parte. Il risultato è stato un Rose esitante, lento nel proporre le azioni offensive e soprattutto restio nel prendersi le iniziative.

Probabilmente però anche lui aveva bisogno di tempo per oliare i meccanismi dell’integrazione dell’ex Jazz in squadra.

Dalla terza gara infatti le cose sono parse subito migliorare. A Boozer contro i Rockets sono stati dati 30 minuti e lui ha saputo riporre la fiducia del coach con una prestazione da 25 punti e 9 rimbalzi, in linea con le sue medie a Utah di 20p+10r. Con lui anche Rose ha sfornato una grande prestazione, con 30 punti, 11 assist e 7 rimbalzi, e soprattutto con la tripla che ha mandato la partita all’overtime.

Nella notte un’altra vittoria, con stavolta un Rose poco preciso al tiro con 3 su 13 per 11 punti finali, ma con un Boozer sopra le righe e decisivo per la prima volta per il suo nuovo team. Con 29 punti e 12 rimbalzi infatti Carlos ha stroncato i tentativi di rimonta dei Thunder di Durant, tenendoli a debita distanza.

A prescindere dalle gare, che possono essere anche vinte o perse per episodi, questa per Chicago potrebbe essere la pivotal game della stagione, perchè un Boozer coinvolto da subito con 21 tiri presi già alla quarta partita è un’arma offensiva notevole, soprattutto in un team che ha da tempo necessità di un lungo offensivamente efficace in post.

Certo, ci sarà poi da mettere a posto la fase difensiva, perchè se Carlos ti dà molto in attacco, di sicuro qualcosa ti toglie nella metacampo difensiva, dove Gibson, il suo sostituto nella prima parte della stagione, ben si integrava con Noah. La scommessa, ma questo si sapeva dal momento della firma, è riuscire a far pendere la bilancia dalla parte dei vantaggi dell’aver Boozer in roster, incognita che è oggetto di diverse discussioni da parte degli addetti ai lavori.

Come tesi da parte dei pessimisti c’è la rinomata scarsa attitudine difensiva del nuovo arrivo, che andrebbe ad inserirsi in un contesto difensivo in crescita ma non ancora rodato. In più, ci sarebbe il tipo di gioco di Carlos, più avvezzo a giochi statici in post che alla corsa, dove il playmaker e stella della squadra Rose (a cui Carlos ruberebbe anche diversi palloni) renderebbe meno del suo standard, elevato quando si tratta di correre e giocare in velocità.

Chi scrive si schiera invece dalla parte degli ottimisti, cioè vedo Boozer come un giocatore in grado davvero di far fare un salto di qualità a questa squadra.

Innanzi tutto perchè Carlos dà quel gioco di post di cui si sentiva davvero necessità. I Bulls fino all’arrivo del numero 5 avevano una gran pericolosità sugli esterni, da questa stagione anche oltre l’arco con l’arrivo di Kyle Korver, avevano nel pitturato una buona resa da Gibson e qualche giocata dalla spazzatura da parte di Noah, ma non avevano nessuno che tra i lunghi avesse movimenti di avvicinamento a canestro per far chiudere le difese avversarie. Con Boozer ora si è aggiunta anche questa dimensione, senza comunque perdere efficacia nei tagli in area, grazie alla capacità dell’ex Utah di buttarsi a canestro, sia in situazione di pick&roll (e con Rose dovrebbe trovarsi bene quanto con il suo ex compagno Williams), sia in situazione di doppio lungo sul gomito, grazie alle buone doti di passatore di Noah.

Vero che Loozer (come lo soprannominano gli ancora arrabbiati tifosi dei Cavs) toglierà qualche possesso a Rose, ma paradossalmente questo potrebbe aiutare l’ex Memphis ad essere più efficace, dando all’attacco una dimensione in più e un’opzione alle difese avversarie da tenere in considerazione. Oltretutto Boozer può sfruttare il tiro dai 5 metri, costruito in questi anni e sempre più efficace, liberando spazio per le zingarate di Rose e facendosi trovare pronto a punire sugli scarichi.

Il problema difensivo rimane, certo, ma bisogna considerare che, seppur per un numero di partite molto basso, da quando Carlos ha iniziato la sua avventura con la maglia dei tori, gli avversari si sono mantenuti su medie realizzative simili alle gare pre-rientro, ovvero quasi sempre superiori ai 90 punti.

C’è poi da far notare che il coach dei Bulls è quel Tom Thibodeau riconosciuto da tutti come il mago della difesa, nomea creata ai Celtics vincitori del titolo nel 2008. Chi meglio di lui quindi può strutturare la sua difesa per coprire i buchi di Carlos?

Considerando che c’è quasi riuscito coach Sloan, che aveva accoppiato alla sua PF Memhet Okur, centro perimetrale che non verrà sicuramente ricordato in futuro per le sue doti di difensore, soprattutto in aiuto, tanto più dovrebbe riuscirci Thibodeau, che può contare su quello che forse è il miglior lungo difensore della lega al momento, cioè Noah.

La mia opinione è che la coppia Noah-Boozer anche difensivamente può reggere, forse addirittura meglio della coppia Noah-Gibson, che avendo un tonnellaggio inferiore, anche se tecnicamente meglio dotata difensivamente, soffriva fisicamente alcuni lunghi avversari.

Il tempo dirà effettivamente come si evolverà la situazione degli eredi di Michael Jordan, però se tutti i pezzi del puzzle si incastreranno come possibile, potremmo avere una squadra ad est più solida di quanto si pensi e che potrà dire la propria negli atti conclusivi della stagione.

12 thoughts on “Rose to Boozer: i nuovi Bulls

  1. i Bulls a mio parere hanno “vinto la scommessa”…
    manca una guardia tosta da quintetto e potrebbero puntare molto in alto, ora lo spot “2” è occupato da bogans….cioè bogans?!?! e quando và bene entra brewer, difensore strepitoso ma zero pericolosità in attacco.
    L’alternativa sarebbe Korver, però in realtà è un 3, sarebbe lento come 2, inoltre dalla panca rende bene e porto molto tiro da fuori.
    Per non disfare il team vedrei bene Hamilton in maglia Bulls, penso che a Detroit vista la situazione potrebbe far comodo liberarsi di quel contrattone…
    Mi stuzzicherebbe parecchio OJ Mayo, ai ferri corti con Memphis, eventualmente “prendibile” senza svenarsi…sarebbe un sogno

  2. si non male questi bulls ai quali come hai detto tu manca un vero 2. giustissimi i nomi fatti ma il vero salto come è stato già detto si potrebbe fare con l’acquisizione di melo (difficile) per far diventare i tori una vera contender.

  3. A oggi sono una franchigia ostica ad Est che può dar fastidio ma difficilmente può arrivare troppo distante nei P.o.
    Vedendoli giocare con Boozer si nota la voglia di interazione dell’ala con Rose….buoni scarichi per il compagno per tiri da 3.
    Dopo il non riuscito Rose-James-Boozer serve un’altro “innesto” di calibro che non deve esser per forza una prima stella ma, forse, non andrei sul 2 (rischio coesistenza con Rose) ma su un 3 o 5 (qui non toccando Noah ma in rotazione).
    E’ vero che Boozer non hai mai difeso al massimo ma condivido su quanto detto nell’articolo nel parlare del coach veramente figura da non sottovalutare.
    Da seguire.

    Complimenti per l’articolo.

  4. Bel pezzo..ampiamente condivisibile.
    E’ stato già detto tutto. Questione difesa, del “2” che manca”, ecc..
    Io personalmente punterei a cedere Deng per un paio di buoni giocatori e/o scelte, ma sarà che il francese non lo digerisco proprio..

  5. Ciao a tutti,
    è una delle prime volte che scrivo, sono un tifoso bulls prima di tutto!!
    Finalmente dopo anni di buio vedo un futuro più che positivo, un team giovane, con spazio di manovra per fare il salto definitivo e diventare una contender.
    Personalmente non amo molto boozer, si è un 20+10 quasi garantito però ai playoff frontline come quelle dell’ovest oppure celtics e magic rischiano di mangiarselo e pertanto non condivido pienamente la scelta; tuttavia il mercato non offriva poi molto di meglio nel ruolo di 4 e i bulls avevano disperato bisogno di punti dal post.
    Abbiamo cmq una sicurezza che si chiama derrick rose, un vero e proprio fenomeno oltre le mie più rosee aspettative!!
    Con lo spazio salariale, se la dirigenza saprà muoversi con l’oculatezza e la pazienza mostrata fino ad ora potremo essere davvero davanti alla possibilità di giocare per il titolo entro un paio d’anni!!
    Io ci spero vivamente!!
    Ciao a tutti

  6. Effettivamente a questi Bulls manca una guardia di livello ne Bogans ne Brewer sono giocatori che possono stare nel quintetto di una contender! Io vedrei sinceramente molto bene Mayo in questa squadra, lui e Rose farebbero una coppia di esterni tra le piu futuribili di tutta la lega! Offensivamente sarebbero devastanti!
    Deng è sicuramente l’indiziato numero 1 a partire e direi anche a ragione!
    Come credo che questa sqaudra possa arrivare ampiamente ai playoff e che con un accoppiamento possa anche passare il primo turno!

  7. hinrich non è una guardia,è un buon play(a dir la verità abbastanza involuto),con rose qualche volte giocavano tutti e 2 insieme perchè rose aveva bisogno di una mano in fase di costruzione di gioco.
    ma hinrich rimane un play…
    come ha detto yaya toure,bogans è inguardabile,non mette nemmeno i piazzati con m di spazio ed in difesa non è niente di che.
    faccio 3 nomi di giocatori in rotta con le proprie squadre oj mayo,marcus thorton e rudy fernzandez…
    ecco prendendo uno di questi sacrificando poco chicago potrebbe fare un ulteriore salto di qualità

  8. a me piacerebbe uno scambio Melo per Deng + un altro giocatore (tipo bogans) e una scelta. (non so se anche economicamente sia fattibile)
    o a limite Mayo sarebbe cmq un’ottima alternativa (ma a quel punto non bisognerebbe rinunciare a giocatori importanti altrimenti non ci sarebbe tutto questo salto di qualità!)
    per il resto credo sia già una buona squadra!

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