Shawn Marion sta giocando delle Finals spettacolari

Già questa gara 2 è negli annali come una delle più belle della storia delle NBA Finals. All’inizio sembrava più o meno la fotocopia di gara 1. Heat e Mavs poco distanti, l’unica differenza è che si segna di più.

 

Ancora, lo spettacolo è tanto ad alto livello che una ideale Top 10 di questa sola partita eguaglia o anzi supera le Top 10 di intere serie di Finals della maggior parte dell’ultimo decennio.

Dwyane Wade è caldissimo, non sbaglia mai, LeBron ci aggiunge le sue triple, una proprio da uno scarico del suo miglior amico. Heat di nuovo in fuga nel finale e game over.

Invece no. 15 punti di vantaggio ma ancora 7 minuti da giocare nel quarto periodo. I Mavs stanno perdendo troppi palloni e di conseguenza Miami sta convertendo ognuno di questi turnover con furiosi contropiedi.

Poi però qualcosa s’inceppa o forse finalmente Dirk Nowitzki e Jason Terry accendono le loro macchine. Da lì una serie incredibile di “defensive stops” a ridurre poco a poco lo svantaggio.

Ho pensato che questi Heat a questo livello di intensità fossero troppo forti ma ho segretamente tifato per i Mavs solo perché voglio una serie più lunga possibile.

E partite decise all’ultimo tiro. Nowitzki da 3 per il sorpasso, +3 a 26 secondi dalla fine. Poi incredibilmente LeBron pesca direttamente dalla rimessa un liberissimo Mario Chalmers con metri di spazio nell’angolo oltre l’arco. Pareggio di nuovo.

Ma è tutto apparecchiato per il comeback definitivo. Ultima azione, palla ovviamente al tedesco, entrata in area, dolce layup di sinistro. Quando è così è immarcabile. 95-93 Dallas e 1-1 per delle Finals già bellissime e potenzialmente lunghe e indimenticabili.

DALLAS MAVERICKS

Jason Kidd : 37 min., 6 punti (2-7 FG, 2-5 3PT), 8 rimbalzi, 5 assist, 5 turnover. Due gare non al massimo. Troppi danni in difesa su Wade, che va a velocità tripla rispetto ai suoi 38 anni, poi ha un ruolo importante nel comeback. 5 perse non mortali solo grazie a Dirk, altrimenti sarebbe stata questa una delle cause della sconfitta. 5

DeShawn Stevenson : 22 min., 9 punti (3-6 FG, 3-5 3PT), 3 rimbalzi, 3 recuperi. Soprattutto all’inizio grande presenza, triple e difesa, come al solito ma con migliore frequenza. Anche lui vede a certo punto a malapena la targa di Wade ma è una colpa relativa. 6

Shawn Marion : 41 min., 20 punti (9-14 FG, 2-2 FT), 8 rimbalzi, 3 assist, 1 recupero. Ancora meglio di gara 1, percentuali altissime, intensità, velocità e muscoli a rimbalzo, The Matrix is back. Prima del comeback finale era l’unico a salvarsi, l’unico che ha dato l’anima. Gli altri lo hanno seguito come esempio da imitare. 8,5

Dirk Nowitzki : 42 min., 24 punti (10-22 FG, 3-3 FT, 1-2 3PT), 11 rimbalzi, 4 assist, 5 turnover. Ma quel dito ti fa davvero male, Dirk ? Una gara a due facce. La prima è la sofferenza apparente di quel fastidio anulare, la panchina prematuramente forzata e i tiri che non entrano. Poi la chiamata alle armi. Tutti insieme i Mavs decurtano poco a poco lo svantaggio, a lui tocca la coltellata finale. Una tripla del primo vantaggio, poi l’entrata della vittoria. Clutch player a livello di Finals. Non gli può chiedere di più. Peccato allora per le 5 perse e l’avvio lento. 8,5

Tyson Chandler : 38 min., 13 punti (4-6 FG, 5-8 FT), 7 rimbalzi, 1 recupero. Era in parte il suo agonismo da salvare unitamente a Marion tra tutti i Mavs, ha giocato una buona partita. La sua crescita rispetto a gara 1 può essere esponenziale adesso che si va a Dallas. 6,5

Jason Terry : 31 min., 16 punti (5-11 FG, 6-6 FT, 0-2 3PT), 5 assist, 2 recuperi, 2 turnover. L’unico che si salva dalla panchina, anche se come sappiamo è un finto panchinaro. Niente Stojakovic, pochissimo Barea, niente Haywood, nel secondo tempo si alza da un piccolo slump e comincia a martellare. Il comeback è ideale pane per i suoi denti e difatti ci sguazza dentro, prima di lasciare ovviamente al tedesco il proscenio. 7,5

MIAMI HEAT

Mike Bibby : 22 min., 14 punti (5-8 FG, 4-7 3PT), 4 recuperi. Buongiorno, hai dormito bene in tutti in tutti questi giorni ? Si è finalmente svegliato, c’è anche un airball da tre ma oltre l’arco segna 4 triple importantissime perchè LeBron poi tutta questa pazienza di passargli ancora la palla sui raddoppi non l’avrebbe avuta più. 7

Dwyane Wade: 42 min., 36 punti (13-20 FG, 8-12 FT, 2-7 3PT), 5 rimbalzi, 6 assist, 3 recuperi, 2 stoppate. Primo tempo da favola, anzi da sogno. Jump-shot, entrate fulminanti, slam dunk, c’è tutto, con una bellezza da farti commuovere a vita. Si eclissa nel finale o LeBron deve gestire per forza quei possessi ? I 36 punti più belli che contano di meno, perché quando i Mavs correvano verso la rimonta lui guardava The Chosen One. Non posso però non tenere nota di quello che ha fatto prima. Sfortunatamente meraviglioso. 7,5

LeBron James : 40 min., 20 punti (8-15 FG, 2-4 FT, 2-7 3PT), 8 rimbalzi, 4 assist, 4 recuperi, 5 turnover. Lascia tutto solo Wade a prendersi gli applausi all’inizio ma poi la sua grande chance nel quarto periodo la butta clamorosamente via. Mentre Dirk non sbagliava mai lui si incaponiva in palleggio in punta forzando conclusioni non degne del suo talento. Troppo ecumenico all’inizio, troppo inconcludente alla fine. Nel mezzo una partita solida, un colpo di genio verso Chalmers dalla rimessa, una feroce putback dunk ed un’entrata fulminea con estensione piena in schiacciata che non ha senso in un mondo normale. 6,5

Chris Bosh : 40 min., 12 punti (4-16 FG, 4-4 FT), 8 rimbalzi, 1 recupero. Evanescente, forse non ha la fiducia di coach Spoelstra perché vediamo raramente un gioco chiamato per lui, magari spalle a canestro come un lungo dovrebbe e lui saprebbe fare benissimo. Vive invece di soli tiri dalla media, peraltro con risultati a dir poco intermittenti. Una bella schiacciata a rimbalzo offensivo non cancella la scarsa intensità. 5

Joel Anthony : 27 min., 1 rimbalzo, 3 stoppate. Deve ancora segnare un punto in queste Finals ma non è qui per questo. In difesa tiene il giusto, perché Chandler lo sovrasta a rimbalzo pur senza strafare. Una buona difesa su Nowitzki nel primo tempo, poi il tedesco non proprio sorprendentemente alza il volume e dilaga, pur contro tutti e non solo con lui. 5

Mario Chalmers : 25 min., 9 punti (3-8 FG, 2-4 FT, 1-6 3PT), 3 assist, 1 recupero, 1 turnover. Buona partita, anche con polveri bagnate da 3. L’unica tripla però è la più importante, pur liberissimo e con l’aggravante di non dover sbagliare per non essere marchiato a vita. Da Kansas si è portato appresso il clutch shot, può ritornare utile ancora. 6

“IT’S UNFAIR !”

Dicevano di Walt Frazier ed Earl Monroe che i Knicks avrebbero dovuto giocare con due palloni per soddisfare le esigenze e le tendenze individualistiche di ognuno di loro. Oggi tra Wade e LeBron è lo stesso problema di equilibrio. Pur con il sorriso.

In gara 2 parte forte il ragazzo nativo di Chicago, incanta, va a canestro con una facilità disarmante. Jeff Van Gundy in diretta TV : “E’ ingiusto che il secondo miglior giocatore della sua squadra sia lui”, inteso non come ingiustizia verso LeBron primattore ma proprio perché se lui è il secondo con tali prestazioni allora figurarsi il primo.

Nel senso, per chiarirci meglio, che è giusto che il leader sia LeBron (è o no il migliore di oggi, uno dei migliori di sempre, ergo anche della sua squadra, no ?) quindi è ingiusto, o forse sleale, iniquo verso gli avversari (“unfair”) che una squadra abbia come secondo miglior giocatore uno come Wade.

Un fenomeno, un talento purissimo pure lui tra i migliori di sempre. E allora, tutto questo per dire cosa ?

Qui per coach Spoelstra non contano tanto i rimbalzi o la difesa o chissà cos’altro, tutto giusto, ma si ritorna sempre ad un giusto equilibrio tra i due.

Non sarebbe stato più giusto lasciare Wade al suo ritmo visto che era chiaramente “in the zone” ? LeBron ha forzato troppo nel finale e il capitale di Wade è evaporato del tutto.

In gara 2 i due pesi della bilancia sono stati quasi perfettamente allineati, ieri notte un po’ meno. Un po’ per uno non fa male a nessuno oppure vinca il migliore tanto vince sempre la squadra, un qualche migliore bilanciamento va trovato.

Sempre col sorriso sulle labbra.

10 thoughts on “NBA Finals Gara 2: le pagelle

  1. io mi ripeto… ma tutta questa certezza che James sia più forte di wade non ce l’ho…

    • lebron è nettamente superiore !! poi ieri nn ha giocato al meglio ma se nn era per lui gli heat nn andavano neanke in finale …

  2. Kidd secondo me decisvo per come ha difesi su Wade per quasi tutta la gara e per come ha retto quando in brevi momenti è stato accoppiato a James ed in un paio di occasioni anche a Bosh.

    • per me james non è mai stato più forte di wade. io tifo per wade ma non oso sbilanciarmi, secondo me è alla pari ma come sempre, pur odiandolo, lebron ha il potenziale (mai sfruttato e che mai sfrutterà) per essere un dio assoluto…gli manca la testa. vedo wade molto più maturo cestisticamente. comunque a parte questa mia opinione personale, io non capisco:

      1 – perdere sul + 15 a 7 minuti dalla sirena
      2 – la fretta, sia di wade che di lbj di tirare due triple da dita in gola in un momento così delicato. do la colpa anche e sopratutto al pessimo allenatore che hanno, in situazione del genere si rallenta il gioco e si crea uno schema per un tiro per lo meno accettabile (data la difesa Mavs) in almeno 20 secondi e magari su un giocatore raddoppiato.

  3. Wade e un campione, James no. Quando daranno a lui la gestione dell’ultimo quarto per Dallas sara finita

  4. i grandi giocatori si vedono nei play off……….M.J., ai tempi LBJ lo avrebbero definito semplicemente un perdente.

  5. non capisco il 5 a Bosh: 4/16 al tiro (!), una palla persa sanguinosa nel 4° quarto(cerca di andare dentro, si palleggia sul piede….ho detto tutto), una difesa da casellante (e da stupido, poteva spendere un fallo e non lo ha fatto) su Nowitzki nel possesso decisivo. Che deve fare uno per esserepiù deleterio di cosi? Per me da 3 altro che da 5.
    Concordo invece su Kidd: in pochi lo hanno notato, ma ieri ad un certo punto era il primo responsabile della brutta piega che il match aveva preso per Dallas. Poca lucidità in regia, tanti (troppi per uno come lui) passaggi forzati/al limite che hanno portato a diverse palle perse dirette e indirette (alla fine saranno 23….), poca personalità. Poi ha un ruolo importante nel comeback, ma per i primi 40minuti veramente al di sotto dei suoi standard.
    Servirà un Kidd versione extralusso ai Mavs per avere la meglio di questi Heat (che ieri hanno letteralmente buttato nel cesso una gara che avevamo in pugno), in queste prime 2 gare a mio avviso ha deluso e parecchio. Altrimenti saranno dolori….

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