Gasol quest'anno avrà vita dura contro i cugini di Los Angeles?

La Pacific Division, ormai da anni, demarca una netta distinzione tra i due top team (Lakers e Suns) e le restanti tre.

In effetti è difficile poter fare un’analisi della competitività della division, in quanto la stessa non ha dato spunti di riflessione interessanti nelle ultime stagioni, escludendo naturalmente Phoenix e LAL.

Quest’anno, però le cose potrebbero farsi interessanti; infatti il destino certo di una corsa a due tra i Lacustri e Phoenix potrebbe essere disturbata dai Clippers che, attraverso alcune incisive mosse di mercato messe a segno negli ultimi giorni, attraverso le quali potrebbero finalmente raggiungere i playoff quest’anno.

Resta da vedere come si svilupperanno le cose e come e quanto realmente si possa stravolgere la gerarchia ormai storica di questa Division.

Nel frattempo si può fare un’analisi delle squadre in modo da poter chiarire almeno i progetti, le prospettive, le ambizioni e la reale futuribilità dei roster.

 

Los Angeles Lakers (2010-2011 / 57-25 / DIV. 12-4)

Arrivi: ANDREWS, MILLSAP (Los Angeles D-Fenders); DANIELS (Erie BayHawks); MORRIS (Michigan – 11a scelta – 41a overall); GOUDELOCK (Coll of Charltn – 16 scelta – 46a overall); MAJOK (Connecticut – 28a scelta – 58a overall); KAPONO (Free Agent); GREEN (Free Agent);

Partenze: ODOM (Dallas); BROWN (Free Agent); JOHNSON (Free Agent)

Probabile Quintetto: FISHER, BRYANT, ARTEST, GASOL, BYNUM.

 

La perdita di Odom è sicuramente un fattore da valutare all’interno degli equilibri Giallo-Viola, anche perché, leggendo le dichiarazioni dell’ambiente, non è stata ben assorbita. In effetti l’idea principale era sicuramente quella di cedere Odom, Bynum e Gasol per poter arrivare a prendere Paul e Mr. Superman Howard.

Inutile ribadire i motivi per cui una trade, che sembrava ormai cosa fatta con gli Hornets sia clamorosamente saltata, ed altrettanto inutile porre sentenze o dare giudizi. La realtà però  è che è fallita, e oltre al danno ci sono state due consequenziali beffe: l’approdo di Paul alla corte dei tanto odiati cugini ed un Lamarvelus ormai irrecuperabile dal punto di vista psicologico. Questo lo ha portato a Dallas.

Shannon Brown non ha rinnovato volando a Phoenix e, secondo me, i Lakers non hanno fatto certamente l’impossibile per trattenerlo.

In entrata poco, l’unica nota di rilievo è rappresentata dall’acquisto di uno specialista quale Kapono e l’ala piccola Gerald Green.

Da aggiungere a tutto ciò l’ennesimo addio di Coach Zen e l’arrivo in panchina di Mike Brown. Sarà interessante vedere e capire il sistema di gioco che adotteranno i californiani in questa stagione.

Insomma i Lakers che arrivano a questo inizio di stagione sembrano indeboliti, in una sessione di mercato che doveva rivoluzionare il roster e creare una nuova dinastia (Paul-Kobe-Dwight), i lacustri si sono invece trovati a leccarsi le ferite in attesa di tempi migliori.

L’ipotesi Howard non è tramontata del tutto, anche se sembra davvero molto improbabile, in quanto, anche se Bynum ha dichiarato che è giusto che Superman desti interesse dato che è uno dei più forti giocatori della lega, aprendo così le porte alla possibilità di un suo trasferimento ad Orlando, è invece di poche ore fa la notizia che la dirigenza di Los Angeles ha comunicato che difficilmente Gasol verrà inserito in una qualsiasi trade.

Inoltre c’è il caso Kobe, se così si può chiamare. In un momento difficile della sua vita personale dovuto all’imminente divorzio con la consorte Vanessa, e pieno di insoddisfazione per le azioni di mercato della propria squadra.

Insomma la valutazione è incerta, anche perché, quando c’è il 24 di mezzo, nonostante tutto, bisogna sempre stare attenti a dare per morti i Lakers…. In questi casi meglio essere come San Tommaso.

 

Phoenix Suns (2010-2011 / 40-42 / DIV. 9-7)

Arrivi: BROWN S. (Free Agent); BUYCKS (Marquette – NBDL Draft); TELFAIR (Free Agent); LANDRY M. (Free Agent); PRICE (Free Agent); HAZELL (Lucentum Alicante); MORRIS (Kansas – 13° overall);

Partenze: CARTER (Amnesty); LAWAL (Tagliato); DOWDELL (Tagliato);

Probabile Quintetto: NASH, PRICE (BROWN), HILL, FRYE, GORTAT.

 

Probabilmente il roster meno competitivo dei Suns degli ultimi 5 anni.

Spero di essere smentito, ma l’età si inizia a far sentire. Buoni gli acquisti di Landry e Frye, ottima l’Amnesty su Carter, però ancora manca molto a questo team per poter sperare in una grande stagione.

Price, certamente non fa la differenza e Shannon Brown non ha ancora dimostrato, e forse mai dimostrerà, di poter essere un fattore.

Una vera e propria incognita questi Suns, che hanno come unica certezza Steve Nash.

Non dimentichiamoci, però, che gli anni passano, e sia lui, che Grant Hill potrebbero subire un calo rispetto agli anni passati.

Certamente bisogna entrare nell’ordine di idee di intervenire in maniera energica nelle scelte di mercato prossime, magari cercando di sfruttare le proprie anziane risorse, per portare a casa qualcosa da cui poi ripartire con un progetto futuribile. Ma questo, per il momento è fantabasket.

Ironicamente, il lato positivo è la stagione ridotta e quindi meno affaticamento rispetto al solito.

 

Golden State Warriors (2010-2011 / 36-46 / DIV. 5-11)

Arrivi: JENKINS (Free Agent); BROWN K. (Free Agent); FLOWERS (Southern Mississippi); WRIGHT (Dayton); THOMPSON (Washington State – 11a overall); TYLER (Tokyo Apache – 33a overall);

Partenze: LIN (Tagliato); WILLIAMS (Free Agent); ADRIEN (Free Agent); CARNEY (Tagliato); BELL (Amnesty); RADMANOVIC (Free Agent);

Probabile Quintetto: ELLIS (THOMPSON), CURRY, LEE, THORNTON, BROWN.

 

Poca differenza rispetto allo scorso anno.

Lo zoccolo duro è rimasto. Monta Ellis sembrava in partenza, ma è ancora alla corte di coach Mark Jackson. Con lui l’eterno conflitto gerarchico con Curry.

Kwame Brown ha firmato un contratto per 7 milioni di dollari e, con molta probabilità, andrà anche a giocare titolare. Il problema è vedere quanto realmente possa essere un fattore in questa squadra e quanto possa portare alla causa.

La vera curiosità resta certamente Thompson, tiratore purissimo proveniente dalla piccola Washington State, che ha fatto vedere ottime cose durante il periodo pre-draft. Un giocatore in grado di potersi inserire velocemente come specialista in un sistema NBA, ma pur sempre poco per eventuali grandi ambizioni.

Naturalmente non ci sono grandi aspettative sui Warriors, anche se naturalmente si spera di poter migliorare il record negativo dello scorso anno.

La situazione non è di certo tragica, anche se visti i rinforzi arrivati ad Ovest non sarà così semplice migliorarsi, anzi sarà molto improbabile.

 

Los Angeles Clippers (2010-2011 / 32-50 / DIV. 7-9)

Arrivi: BILLUPS (Tagliato); AHEARN (Reno Bighorns); HUBBARD (Austin Toros); MAJOR (Dakota Wizards); KOCH (Bakersfield Jam); LESLIE (Georgia – 43 overall); THOMPKINS (Georgia – 25a overall); PAUL (New Orleans Hornets) BUTLER C. (Free Agent);

Partenze: AMINU, GORDON, KAMAN (New Orleans Hornets); BUTLER R. (Tagliato);

Probabile Quintetto: PAUL, BILLUPS (FOYE), BUTLER (MOON), GRIFFIN, JORDAN.

 

Beh.. che cosa dire… FINALMENTE!!!

Eh si…. Dopo anni buttati in gestioni più che discutibili, ora si assiste alla nascita del progetto Clippers. Una rinascita vera!

Il primo a sposarlo è stato Caron Butler che aveva già firmato in tempi non sospetti, poi l’acquisto di Billups dopo il taglio a New York, che faceva presagire alla magia.

Magia che c’è stata nella notte tra il 14 ed il 15 dicembre. Una bella mossa Kansas City direbbe qualcuno… Perché proprio quando tutti avevano date per morte le trattative, e la dirigenza di L.A. aveva dichiarato di non voler fare più offerte viste le condizioni imposte dalla NBA, proprio in quell’istante, è arrivato il deal dell’anno.. Via Aminu, Gordon e Kaman, con immancabili ringraziamenti sul sito ufficiale della squadra ed ecco CP3, o meglio, LACP3.

Ora è tutta un’altra storia, certo è prematuro e immaginifico dire che ora i Clippers faranno una stagione per lottare con le primissime, però è indubbio che il talento c’è. Sono certo che è l’anno buono per il tanto aspettato ritorno ai playoff e poi, chi lo sa… magari un paio di mosse giuste e l’annata nata sotto una buona stella ed allora potrebbero fare anche strada.. Sicuramente la realtà più impensata e più stimolante di quest anno.

STAY TUNED!

 

Sacramento Kings (2010-2011 / 24-56 / DIV. 7-9)

Arrivi: FREDETTE (Brigham Young University – 10a overall); HAYES (Free Agent); HICKSON (Cleveland Cavaliers); HILL L. (Texas Legends); HONEYCUTT (UCLA – 26a overall); OLIVER (San Jose State); SALMONS (Milwaukee Bucks); THOMAS I. (Washington – 60a overall);

Partenze: TAYLOR (Free Agent); JETER (Tagliato); DALEMBERT (Free Agent); UDRIH (Milwaukee Bucks); JACKSON D. (Free Agent); CASSPI (Cleveland Cavaliers);

Probabile Quintetto: EVANS; FREDETTE (THORNTON), SALMONS, HICKSON, COUSINS.

 

Poco da dire qui. Un bel progetto!

Squadra più che futuribile, giovane con un reparto esterni formato da una certezza, Evans, e da quello che Durant ha definito il miglior tiratore del mondo Jimmer Fredette. Inoltre è arrivato J.J. Hickson da Cleveland.

La scelta di prendere Salmons dai Bucks non è stata certamente delle migliori data la sua situazione contrattuale.

Naturalmente squadra piena di limiti, rotazioni non così lunghe per il momento e non così attrezzata per poter pensare di fare una grande stagione. Da aggiungere a tutto ciò è una situazione molto simile a quella di Golden State con un’indefinita gerarchia di ruoli tra regista e guardia che coinvolgerà Evans, Fredette e lo stesso Salmons.

Certamente una “cantera” in via di sviluppo che con qualche innesto e cessione in futuro potrebbe togliersi qualche soddisfazione. Il progetto si inizia ad intravedere, ma bisogna stare attenti nelle scelte dei prossimi due-tre anni perché non si butti all’aria quello che si sta cercando di costruire.

Un vero e proprio cantiere a cielo aperto con molti buoni prospetti. Vedremo se le fondamenta di questa squadra sono quelle giuste.

8 thoughts on “Pacific Division: Preview

  1. Kings
    Ha rifirmato Hayes a 22.3 mln! Fino ai problemi di cuore che lo avevano allontanato il buon Chuck ci ha guadagnato un milioncino.

    Lo starting five vedrà Thornton in posizione SG. Sicuramente con tanti galli nel pollaio nei ruoli 1 e 2 i Kings faranno delle trade.

  2. Complimenti per l’articolo. Non penso però che i Suns abbiano usato l’amnesty su Carter ma semplicemente non abbiano, giustamente, rinnovato la team option che aveva ancora per un anno. Vedo proprio male i Suns, mentre mi incuriosiscono molto i Kings, li seguirò con attenzione. Secondo me l’ordine di arrivo sarà: Lakers, Clippers, Kings, Warriors e Suns

  3. Mi sembra una situazione analoga a quella che si era creata con il binomio Martin – Evans. Eppure vediamo come si comporterà la “nuova” coppia Evans – Thorton.
    Certo che la strategia della dirigenza non appare ben chiara: Evans è il pilastro del futuro, ma allora che senso ha rifirmare Thorton? O si integrano bene(e ho molti dubbi) oppure uno dei 2 dovrà essere tradato.

    Nonostante il valore di Evans mi mangio ancora le mani per non aver preso Rubio 2 anni fa.

    Avremo avuto un 1 ed un 2 di grande valore e credo si sarebbero integrati alla perfezione.

    Farei carte false ora a proporre lo scambio tra i 2, anche se ancora non è ben chiara come sia stata l’integrazione del gioco del play spagnolo con la NBA.

    • Anch’io avrei voluto Rubio. Con Marcus in guardia, Cisco da tre, JJ Hickson da 4 e Cousins da 5 non sarebbero stati niente male. Invece ci gusteremo un casino immane. Io farei una trade alla pari che coinvolgesse Evans e Beasley. Tutti e due sono in squadre con un affollamento nei loro ruoli.

      Beasley da 4 e Cousins da 5 sarebbero una coppia favolosa.

  4. Solo un paio di notazioni della parte di articolo sui Lakers senza entrare nello specifico dei giocatori in questione o del loro valore, Gerald Green è solo stato invitato al training camp e oltre a Kapono sono arrivati anche Josh McRoberts e Troy Murphy.

  5. a mio avviso vale di più Evans di Beasley però… ovviamente è tutto da confermare questo.

    L’unico problema è che Evans sembra il classico giocatore alla James, Wade che intorno a sè ha bisogno di un lungo forte(da All Star) e diversi discreti gregari.

    Quindi per Minnesota non vedrei bene una coppia Rubio Evans perchè entrambi sono efficaci con la palla in mano.

    Ritengo che Evans deve gestire la situazione come faceva Wade ai tempi dell’anello e James a Cleveland, e ne ha le potenzialità visto quanto fatto vedere nel primo anno.

    Certo se supera il cosi9ddetto “next level” sarebbe una gran cosa, eppure avrei preferito una coppia di guardie Rubio – Marcus, con cui forse si poteva andare ancora meglio e ci si poteva divertire di più.

    Vedremo come si evolve questa stagione.

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