Riusciranno i ragazzini terribili Durant e Westbrook a portare il titolo ad Oklahoma City?

Che questa non sia una stagione normale è ormai chiaro a tutti.

Il ritmo serrato, i back-to-back-to-back che ormai hanno soppiantato i semplici back-to-back, l’ampio utilizzo di panchinari riscoperti, le vertiginose performance di squadre capaci di vincere di venti contro l’elite e la sera dopo di perdere di trenta contro i bassifondi della Lega, i roster anzianotti di Celtics, Mavs e Suns che si ritrovano a faticare più del dovuto…. insomma, no! non è affatto una stagione come tutte le altre.

Ma non sono solo questi gli effetti del lockout estivo. Non solo una stagione monstre infatti, ma anche il consolidamento di rapporti di forza interni alla NBA che, giorno dopo giorno, stanno restringendo sempre più il gruppo delle possibili contenders per il Titolo 2012.

Tra queste gli Oklahoma City Thunder.

Squadra giovanissima, di poco più di 24 anni e mezzo di media (tolto il trentaquattrenne Nazr Mohammed), costruita attorno alla stella lucente di Kevin Durant, con un secondo violino di assoluto prestigio in Russell Westbrook e probabilmente il miglior sesto uomo della Lega, James Harden.

Un team costruito con sagacia sin dai tempi di Seattle, scegliendo benissimo alla lottery e muovendosi con lungimiranza sul mercato, definito perfettamente dalle parole di Danny Chau di Hardwood Paroxysm e di Michael Wallace di ESPN.com:

D. Chau: “Scott Brooks has the luxury of being able to play a 10-man rotation every game without cedine much in terms of talent or production

M. Wallace: “If you could build a team from scratch and cover all of the elements you’d need on a roster, it would look a lot like the Thunder’s

Dopo 21 giorni di stagione, i Thunder hanno disputato 13 gare, con un calendario equamente suddiviso tra partite in casa ed in trasferta ma caratterizzato da ben quattro back-to-back ed un b.b.b. (eccolo che torna….).

Il record, aggiornato alla vittoria contro i Knicks, parla di un chiaro 11-2, con le uniche sconfitte arrivate in due sere di fila, prima contro i Mavs (87-100) e poi contro i Blazers (93-103), e due vittorie piuttosto nette contro Magic (97-89) e Spurs (108-96).

Miglior record della Western Conference, secondo della NBA dietro solo ai Tori rosso-neri dell’Illinois.

Se dunque questa anomala stagione 2011/12 sembra fatta a misura di Thunder (oltre che di Bulls, di Heat, di Blazers, di 76ers….), che playoffs dovremo aspettarci? Possiamo pensare seriamente ai ragazzi di Scott Brooks come possibili prossimi campioni NBA? O manca ancora qualcosa a questa squadra, il famoso centesimo che fa la lira?

E soprattutto, come si accoppia Oklahoma City con le altre principali contenders?

Per provare a fornirvi il mio modesto contributo, ho dapprima individuato quelli che ad oggi (si badi, ad oggi!) sono i team ascrivibili al ristretto gruppetto dei papabili per il trono NBA: Miami e Chicago nella Eastern Conference, con i Magic a fare da outsider; LA Lakers, Portland e Thunder, appunto, ad ovest, con gli Spurs a recitare il ruolo di mina vagante.

[Perché non inserisco tra le contenders team come New York, Boston, Mavs o Clippers? Semplice, perché credo che quest’anno, ciascuna per un motivo diverso, non sarà il “loro” anno.]

Detto questo, dopo che la metà di voi avrà bellamente chiuso il proprio browser per dedicarsi ad altro, per chi fosse ancora qui, pronti…. via! con un confronto tra il quintetto base di Oklahoma e quello degli altri team.

Per ovvie ragioni di spazio, dovrò limitarmi al solo starting five (inserendo Harden al posto dell’infortunato Thabo), senza potermi allargare alle squadre complessivamente considerate.

 

Oklahoma City Thunder – quintetto base

Punti

Rimbalzi

Assists

Rubate

Perse

Stoppate

Falli

Minuti

PM Russell   Westbrook

18,9

4,8

5,5

1,7

3,5

0,2

2,2

32,4

G James   Harden

17,4

4,1

3,5

0,7

1,6

0,2

2,5

29,9

AP Kevin   Durant

25,8

6,8

3,4

1,0

3,5

1,2

1,7

35,5

AG Serge Ibaka

6,8

5,8

0,7

0,5

0,8

2,2

2,4

24,2

C Kendrick   Perkins

5,7

6,0

0,6

0,4

1,9

1,2

2,6

26,5

inclusione di Harden nello starting five al posto di Thabo Sefolosha

 

Western Conference’s contenders

San Antonio Spurs (8-4)

PM – Tony Parker

Veloce, capace di penetrare tutte le difese della Lega, il franco-belga è il perno del gioco degli Spurs. Se non gira lui, nonostante le magie di (e la personale passione per) Manu Ginobili, San Antonio diventa stopposa, lenta.

Detto questo, l’esperienza del quasi trentenne play nero-argento (MVP delle Finals 2007) gli regala un punto decisivo nel personale duello contro Westbrook, ancora troppo sregolato, a mio avviso, per giocare quando la tensione è alta.

Superiorità: Spurs – RW personalmente lo trovo inaffidabile

G – Manu Ginobili

Il talento del Nasone Argentino è immenso. L’esperienza in termini di vittorie anche. Il fisico però scricchiola e l’infortunio di certo non aiuta. Se ai playoffs Manu starà bene, James Harden (o Thabo Sefolosha) dovrà sudare sette camicie per limitarlo. Se Parker è il perno degli Spurs, Ginobili è il peso che decide dove va la bilancia.

Superiorità: Spurs – Il Barba sarà probabilmente il miglior Sesto Uomo, ma Ginobili è nella top-ten del ruolo

AP – Richard Jefferson

Qui non si discute. KD è semplicemente di un pianeta diverso. Forte, troppo forte per il solo Jefferson. Ed è qui che si gioca il duello Spurs-Thunder, capace di spostare sensibilmente l’equilibrio a favore dei Tuoni.

Superiorità: Thunder – semplicemente di un altro livello

AG – Tim Duncan

Un congolese dal passaporto spagnolo dinanzi al più forte caraibico (e ci voleva poco!) della storia del gioco. A parte gli scherzi, Duncan ne farà a breve 36, è anzianotto e acciaccato, ma per me resta la più forte ala grande degli ultimi vent’anni, con buona pace di Karl Malone. Lo stanno preservando durante la regular season proprio per fargli suonare gli ultimi grandi assoli quando davvero servirà. Tecnicamente non c’è confronto e l’unico aspetto a favore di Ibaka è la freschezza di quest’ottimo prospetto di soli 22 anni. Non un aspetto trascurabile, tutt’altro.

Superiorità: Spurs – semplicemente di un altro livello. Condizione fisica permettendo

C – DeJuan Blair

Due corpaccioni di oltre 120 kg uno di fronte all’altro. Anche qui, come prima, l’esperienza pregressa gioca un fattore decisivo nel personale duello. Perkins ne ha fatta tanta con i Celtics ed è stata il principale passaporto per approdare ad un signor contratto con i Thunder.

Superiorità: Thunder

 

Portland Trail Blazers (7-5)

PM – Raymond Felton

Sebbene abbia appena detto che Westbrook sia inaffidabile, ciò non toglie che rimane sempre nella Top-10 del ruolo. Dove non rientra Felton, l’unico elemento che sinceramente trovo stonante nella bellissima stagione dei Blazers. Sta tirando con percentuali risibili (34,5% dal campo e 16,7% dall’arco), con una produzione di 10,7 punti e 7 assists. Non sufficienti a poter prevalere sul pari ruolo avversario.

Superiorità: Thunder – RW inaffidabile si, ma pur sempre nella Top-10

G – Wesley Matthews

La guardia da Marquette, al terzo anno nella Lega, sta confermando quanto di buono fatto vedere nella scorsa stagione. 16 punti di media a sera ne fanno il secondo miglior marcatore dei Blazers. Un ipotetico scontro con Harden darebbe vita a immagini da highlights. Ciò detto, dovendo scegliere tra l’uno e l’altro, questa volta vado con Il Barba.

Superiorità: Thunder – scelgo Harden ma… solo perché devo scegliere!

AP – Gerald Wallace

Wallace è uno dei punti chiave di Portland, assicura oltre 15 punti a sera con percentuali pazzesche dal campo (52,7%). E proprio per questo è stato acquistato dai Bobcats durante la scorsa stagione. Ciò detto, ancora una volta Durant è troppo superiore all’avversario perché se ne possa parlare.

Superiorità: Thunder – vado ancora con Durant, ma il divario è decisamente minore rispetto a Jefferson

AG – LaMarcus Aldridge

In questi giorni un giocatore che “amo” tantissimo (e non a caso visto il nome), tale Kevin Love, si è definito la più forte power forward della Lega. Si, ok… ma l’hai visto il n. 12? (risposta: non ancora!) E’ la principale arma di Portland e da solo legittima il ruolo che la stessa sta rivestendo nella Western Conference. Serge Ibaka ancora una volta trova qualcuno capace di sovrastarlo. Ma stavolta non ha neanche la freschezza atletica dalla sua.

Superiorità: Blazers – Ibaka non può molto contro la prima stella dei Blazers

C – Marcus Camby

Il centrone da Massachusetts va per i 38 questa primavera. E’ solido, grande difensore, verticalista. Ma temo che il confronto fisico contro Perkins lo potrebbe mettere a dura prova.

Superiorità: Thunder – la maggior freschezza atletica, dopo questa stagione poi, sarà un fattore decisivo

 

Los Angeles Lakers (9-5)

PM – Derek Fisher

Ancora una volta, in un (neanche tanto) ipotetico scontro ai PO, la principale scriminante sarebbe la freschezza fisica. Westbrook ne ha da vendere e il Venerabile Maestro quest’anno, più che mai, non sembra in grado di stare dietro a gente che corre.

Superiorità: Thunder – ma se DaFish segnasse a quattro decimi…

G – Kobe Bryant

Luke Walton ha recentemente detto che gli sembra di vedere il vecchio n. 8… Temo non fosse da leggersi in senso positivo. Nonostante questo, però, Kobe ha elevato il suo gioco ad un livello ancora superiore, con buona pace per chi credeva fosse già arrivato lassù. Guardando il roster odierno, se i Lakers avranno una chance di vincere, sarà per lui.

Superiorità: Lakers – ops, in tre righe su KB non ho neanche citato il nome dell’avversario!

AP – Matt Barnes

E’ a Los Angeles per quello. Per difendere contro gente come Kevin Durant. Questo comunque non toglie che KD farà (quasi) tutto ciò che vorrà contro di lui e ancor più contro la controfigura brutta di Ron Artest.

Superiorità: Thunder – tra KD e KB nei playoffs se ne vedrebbero davvero delle belle

AG – Pau Gasol

Uh uh, duello tra due nazionali spagnoli. Ibaka è giovane e promettente, ma sembra che a lui, almeno ad ovest, sia preclusa la possibilità di spadroneggiare su un diretto avversario.

Superiorità: Lakers – catalano, anche se semi-svogliato, di un altro livello tecnico

C – Andrew Bynum

L’inizio stagionale, dopo quattro gare di digiuno, è stato da favola. Vuole provare a LA che LA non ha bisogno di Howard (anche se dopo l’ultima prova di 45+23 di questi è un po’ dura). Io gli do fiducia perché la mano c’è, il bagaglio tecnico anche e il fisico, fatte le dovute corna, pure. Contro Perks non ha avuto modo di scontrarsi in Finale 2010, ma sarebbe stato un bel duello.

Superiorità: Lakers – quest’anno potrebbe finalmente essere il suo

 

Eastern Conference’s contenders

Orlando Magic (8-3)

PM – Jameer Nelson

E’ brutto dirlo ma sembra la brutta copia del play di pochi anni fa. Sono dell’idea che Westbrook gli mangerebbe in testa tutta la vita.

Superiorità: Thunder – Russell gli è superiore fisicamente e come realizzatore

G – Jason Richardson

Non sta producendo tantissimo (11,1 punti con il 43,2% dal campo e il 33% dall’arco), ma se è in serata potrebbe facilmente emulare il Jason Terry della serie 2011 contro i Lakers, avendo un tiro fatalmente preciso (se in serata, appunto). Quest’aspetto, però, non ne fa un giocatore superiore, per me, a James Harden, al quale mi affiderei senza dubbio se dovessi scegliere tra i due.

Superiorità: Thunder – J-Rich non sta esprimendo il suo miglior basket

AP – Hedo Turkoglu

Il Turco sta giocando una stagione da oltre 14 punti e 5 assists a sera, tirando con più del 47% dall’arco… certo, i Magic hanno giocato 11 partite e ne mancano ancora 55 però… però sono numeri che fanno pensare. Certo, non è più (purtroppo) quello di due anni fa, ma se è in serata mi fa ancora illuminare gli occhi.

Superiorità: Thunder – tutte queste belle parole non cambiano il fatto che KD è sempre di un altro livello

AG – Ryan Anderson

Definirlo gregario forse ora non va più bene. Leggete con attenzione: 17,2 punti e 7,3 rimbalzi con il 43,4% dall’arco, in una squadra dove il miglior marcatore ne mette 20 a sera. Anderson pare essersi evoluto, e se in carriera viaggia a 9,0 punti secchi a partita, quest’anno è capace di spostare eccome.

Superiorità: Magic – Serge Ibaka può punirlo nel pitturato ma se RA esce dietro i 7 metri…

C – Dwight Howard

Cosa dicevamo prima, su Blair e Perks? Corpaccione contro corpaccione? E allora come dovremmo chiamare questo scontro tra Titani? Howard è il miglior centro in assoluto dell’NBA odierna, un po’ perché di centri puri non se ne vedono tanti, ma soprattutto perché ha un mix di atletismo, forza, verticalità, senso del rimbalzo e movimenti in post basso (con qualche passetto di troppo, a volte) tale da renderlo assolutamente incontrastabile. Gli Warriors ne sanno qualcosa.

Superiorità: Magic – punto.

 

Chicago Bulls (12-2)

PM – Derrick Rose

Questo sarebbe un duello f-a-v-o-l-o-s-o. Non tanto perché probabilmente Rose finirebbe con 10 recuperi e Westbrook con altrettante palle perse, quanto perché si tratta di due giocatori capaci di muoversi a velocità disumane. Il confronto, però, non c’è. Derrick Rose è il centro di quella che, secondo me, è la più seria pretendente al Titolo 2012.

Superiorità: Bulls – punto.

G – Richard Hamilton

E’ stato recapitato direttamente dalla Motown per aprire il campo e punire i raddoppi tanto su Rose che sui lunghi. Se il fisico regge, rimane il numero uno in assoluto in uscita da un blocco. La stagione però è troppo serrata e, ancora una volta, scelgo Il Barba, più fresco e solido.

Superiorità: Thunder – James Harden è “troppo” più giovane di Richard

AP – Loul Deng

L’inglese mi piace, e anche tanto. 14,5 punti e 7,4 rimbalzi a sera fanno di lui il secondo scorer e terzo rimbalzista dei Tori. Fisicamente può pensare di impensierire Durant, e nella metà campo avversaria può anche segnargli in faccia. Il due volte miglior marcatore NBA, però, ha solo un pariruolo nella Lega, e ancora non ci siamo arrivati.

Superiorità: Thunder.

AG – Carlos Boozer

“Già!”, direbbe il buon Serge se dovesse leggere le parole di quest’articolo. Eh si, perché per l’ennesima volta trova qualcuno che, per un motivo o per l’altro, a mio modestissimo avviso, è semplicemente più forte.

Superiorità: Bulls – troppo poco spazio per spiegare che, comunque, a me, Ibaka piace!

C – Joakim Noah

Verticale e spigoloso. Non so perché ma questi due aggettivi per primi si sono affacciati nella mia testa pensando al Figlio d’Arte. 7+7,5 a serata, forse è un po’ esile in confronto a Perkins. Ma ha capacità difensive tali, soprattutto considerato il complesso-Bulls, che in un ipotetico duello la monetina la metterei su di lui.

Superiorità: Bulls – Kendrick può dire la sua ma se i Tori stringono le maglie lo annullano

 

Miami Heat (8-4)

PM – Mario Chalmers

Oh finalmente gli amati/odiati Heat! Spreco bellamente le righe dedicate a Chalmers se è vero, come è vero, che tutti (dicasi tutti) gli analisti NBA vedono nel play di Miami il vero punto debole di questa squadra. Westbrook, una volta tanto, gliene da sotto ogni aspetto del gioco, compreso il rapporto palle perse/palloni toccati.

Superiorità: Thunder – Russell Westbrook potrebbe creare problemi a Miami se si trova di fronte il buon Mario

G – Dwyane Wade

In questa posizione, in questo duello, non ce n’è. A mio avviso, la seconda miglior guardia della Lega. Dietro al 24 gialloviola, of course.

Superiorità: Miami – troppo anche per l’ottimo Il Barba

AP – LeBron James

Ci penso e ci ripenso. Non so decidermi. LeBron o Kevin? Durant o James? Avrete capito che adoro Durant. Fisico e fisicità strabordanti, capace di segnare dovunque. Leader e guida di una serissima pretendente al Titolo. Per contro, di LBJ non riesco a sopportare l’ostentata mediaticità, la continua voglia di mettersi in mostra (e non dite che non è vero, la febbre di Nowitzki insegna!). Per la prima volta in questo articolo, e l’unica se lo estendessimo a tutta la Lega, scelgo di non andare con KD. Non chiedetemi il perché.

Superiorità: Miami – nonostante tutto, LBJ lo trovo superiore. Non più forte, né più leader. Solo superiore.

AG – Chris Bosh

I pochi che mi conoscono (e che asciugo parlando di basket a stelle e strisce) sanno che non sopporto Chris Bosh sin dalla prima apparizione in Canada. Men che meno lo sopporto ora. Devo però ammettere che è tra le 10 migliori ali della Lega e che in quest’elenco Serge Ibaka ancora non rientra. Purtroppo.

Superiorità: Miami

C – Joel Anthony

Semplice comprimario in attesa che possa arrivare un centro di livello. Perkins ha fisico, mani ed esperienza per sovrastarlo.

Superiorità: Thunder!

 

Detto dei principali giocatori di ogni contender, voi cosa ne pensate?

Chi davvero può impensierire, ad ovest, la corsa dei Thunder del trio Durant-Westbrook-Harden verso una Finale che per la franchigia manca dai tempi di Seattle nel 1996?

E posto che la Finale arrivi, chi ad Est sarà la principale avversaria?

 

 

11 thoughts on “Thunder pronti per il Titolo?

  1. i thunder possono vincere l’anello,durant sta diventando piu forte di james :) mio personalissimo parere…

  2. …aspetto la chiusura del mercato prima di fare un pronostico…ci sono almeno 2-3 team che non staranno a guardare e faranno scambi anche clamorosi… (Lakers,Boston,NY)

    • l’articolo è molto bello…concordo su alcuni fatti, non concordo con altri:

      1) i blazers sono una bella favola per ora, ma non sono così convinto che siano una contender…secondo me stanno già volando molto in alto. coach eccellente per loro, ma sarebbero una contender con uno tra oden e roy sani e con l’esperienza che dovrebbero avere nel 2012 se avessero sempre giocato. se li avessero entrambi sani,con questo roster (mia opinione) tanto valeva dargli un’anello, chiudere baracca e passare al prossimo draft.

      2) il confronto con gli spurs secondo me è ottimistico per gli speroni in maniera esagerata:
      parker può battere westbrook ma non è scontato..comunque il centesimo lo metterei sul francese. per quanto riguarda ginobili per me si apre un bivio: un ginobili sano può letteralmente stuprare qualunque avversario della lega perché ha duttilità,intelligenza e palle quadrate come quasi nessuno. ma ginobili sano ormai (PURTROPPO!!) è merce rara, e a livello di percentuali trovo più probabile una superiorità del barba.
      ovvio che KD e perkins vincono, ma rimane da vedere il più triste dei confronti è quello tra i caraibico e ibaka, dove mi sembra che (di nuovo, purtroppo) si parli del caraibico di qualche anno fa. Dire che una leggenda del basket e un’istituzione del ruolo di ala grande non riesca a sopraffare un giocatore come Ibaka è triste, ma già gli ultimi playoff hanno dimostrato che il vero Tim sembra non esserci davvero più. sarei felicissimo di essere smentito!

      3) concordo la difficoltà tra LBJ e KD. e sopratutto credo che la definizione “Non più forte, né più leader. Solo superiore.” sia perfetta. LBJ a vedere i numeri dovrebbe distruggere ogni avversario. Ha strapotere fisico, ha grande tecnica (a parte i passi, ma vabbè), è un passatore micidiale, è un difensore eccellente, potrebbe metterne 50 a sera se volesse, ogni allacciata di scarpe è buona per una tripla doppia (e le statistiche mostruose sono sotto gli occhi di tutti). Ma KD è più forte. l’unica cosa che KD deve affinare a mio parere è l’abilità di leader (non che non ce l’abbia, anzi, ma credo che stia aumentando sempre poco a poco). Alla fine dei conti, questa è la mia idea: se voglio dominare una partita che comunque potrei vincere prendo LBJ, se voglio sbrogliare una partita difficile prendo KD.

      …inoltre i lakers sono comunque una pretendente al titolo però bisogna trovare una maniera di equilibrare quell’attacco e massimizzare quell’arma impropria di nome bynum: nessuno a ovest ha un centro di quel calibro, quindi i lakers (che hanno una panca imbarazzate e fisher ormai morente) se vogliono avere qualche chance devono fare qualche scambio (ci vorrà fantasia per cavarne fuori qualcosa), sistemare la difesa, evitare di spremere kobe 41 minuti a sera (!) e mettere al centro del gioco quella che potenzialmente è l’accoppiata di lunghi migliore della lega, ma che sta giocando piuttosto male. è tutto fattibile, se ci riusciranno sarà difficile per chiunque buttarli fuori dai playoff.

      ultimi cenni sugli esclusi: mavs che hanno semplicemente una voragine in mezzo, per il resto sono coperti ovunque ed esperti…ma non puoi giocare solo con 4 ruoli su 5, se faranno scambi vedremo! celtics che sono semplicemente troppo vecchi e hanno solo bass come riserva, il resto è zero assoluto. NY, con melo-stat e d’antoni da titolo? non ci credo nemmeno se lo vedo…con un’altro coach e dei piccoli movimenti sul mercato staremmo parlando di un’altra squadra.

      scusate per la lunghezza :D

  3. Thunder pronti per il Titolo?
    Sì.

    Mettere i Lakers dall’altra parte del tabellone e “domare” la giovane età.

    Sempre con tutte le incognite del caso e aspettando, come giustamente riporta shannondunk, il mercato.
    Non sarà semplice perchè i p.o. a ovest saranno difficili (Lakers-Denver-Memphis franchigie che a mio avviso possono metterli in difficoltà) ma hanno le carte in regola per puntare alla finalissima che a oggi prevede una tra Miami e Chicago e puntare all’anello.

    Cmq rimangono percentuali visto ancora il lungo cammino.

  4. Non prenderla male ma hai fatto dei confronti un pò troppo semplicistici, cioè lo sappiamo tutti che barnes è più scarso di kd o che howard domina su perkins il punto interessante secondo me è capire quanto sia la differenza e se le squadre la riusciranno a contrastare o meno.
    Ti faccio un esempio: in tutti i tuoi confronti o quasi OKC è sotto rispetto agli avversari ma in realtà io pensi sia falso. Prendi gli spurs. Secondo me non hanno una chance contro OKC anche se nei confronti tra quintetti li battono, non hai valutato però che mentre okc può limitare i vari Parker o Duncan gli speroni contro KD COSA FARANNO??
    Bisogna valutare l’incidenza dei giocatori contro quella squadra e non solo fare un confronto tra players in assoluto, in un discorso di corsa al titolo non ha senso.
    Detto questo, per me può davvero essere l’anno dei thunders, penso che solo i bulls e miami possano contrastarli, l’unica vera incognita rimane russell che io trovo a tratti irritante a casua di un qi cestistico pari a 0.

    • Non la prendo assolutamente male anche perché…. hai ragione.
      Il mio articolo punta su confronti face-to-face, tra i singoli membri del quintetto dei Thunder e gli avversari… e come si vede spesso gli avversari sembrano in alcune posizioni più forti. Pensare però ad un discorso globale, cioè di incidenza di fattori sicuramente fondamentali come chimica, giochi, allenatore, freddezza nei momenti “caldi” avrebbe richiesto un articolo di 10 cartelle e non di cinque come questo, che peraltro è fin troppo prolisso! ;) Più avanti nella stagione magari proporremo un pezzo redatto con questi punti chiave!
      Grazie comunque del tuo commento, se costruttivo (e lo è) è sempre ben accetto!

  5. pronostici per questa stagione sono veramente difficili ma sono comunque divertenti…
    thunder io li vedo onestamente strafavoriti ad ovest, li vedo in difficoltà solo se ai playoff trovano una squadra giovane che da l’anima (memphis, portland, golden sate).
    secondo me andranno alle finals senza troppi problemi, ma credo che quest’anno il titolo finirà nel sud della florida

  6. complimenti,l’articolo è molto bello…concordo su alcuni fatti, non concordo con altri:

    1) i blazers sono una bella favola per ora, ma non sono così convinto che siano una contender…secondo me stanno già volando molto in alto. coach eccellente per loro, ma sarebbero una contender con uno tra oden e roy sani e con l’esperienza che dovrebbero avere nel 2012 se avessero sempre giocato. se li avessero entrambi sani,con questo roster (mia opinione) tanto valeva dargli un’anello, chiudere baracca e passare al prossimo draft.

    2) il confronto con gli spurs secondo me è ottimistico per gli speroni in maniera esagerata:
    parker può battere westbrook ma non è scontato..comunque il centesimo lo metterei sul francese. per quanto riguarda ginobili per me si apre un bivio: un ginobili sano può letteralmente stuprare qualunque avversario della lega perché ha duttilità,intelligenza e palle quadrate come quasi nessuno. ma ginobili sano ormai (PURTROPPO!!) è merce rara, e a livello di percentuali trovo più probabile una superiorità del barba.
    ovvio che KD e perkins vincono, ma rimane da vedere il più triste dei confronti è quello tra i caraibico e ibaka, dove mi sembra che (di nuovo, purtroppo) si parli del caraibico di qualche anno fa. Dire che una leggenda del basket e un’istituzione del ruolo di ala grande non riesca a sopraffare un giocatore come Ibaka è triste, ma già gli ultimi playoff hanno dimostrato che il vero Tim sembra non esserci davvero più. sarei felicissimo di essere smentito!

    3) concordo la difficoltà tra LBJ e KD. e sopratutto credo che la definizione “Non più forte, né più leader. Solo superiore.” sia perfetta. LBJ a vedere i numeri dovrebbe distruggere ogni avversario. Ha strapotere fisico, ha grande tecnica (a parte i passi, ma vabbè), è un passatore micidiale, è un difensore eccellente, potrebbe metterne 50 a sera se volesse, ogni allacciata di scarpe è buona per una tripla doppia (e le statistiche mostruose sono sotto gli occhi di tutti). Ma KD è più forte. l’unica cosa che KD deve affinare a mio parere è l’abilità di leader (non che non ce l’abbia, anzi, ma credo che stia aumentando sempre poco a poco). Alla fine dei conti, questa è la mia idea: se voglio dominare una partita che comunque potrei vincere prendo LBJ, se voglio sbrogliare una partita difficile prendo KD.

    …inoltre i lakers sono comunque una pretendente al titolo però bisogna trovare una maniera di equilibrare quell’attacco e massimizzare quell’arma impropria di nome bynum: nessuno a ovest ha un centro di quel calibro, quindi i lakers (che hanno una panca imbarazzate e fisher ormai morente) se vogliono avere qualche chance devono fare qualche scambio (ci vorrà fantasia per cavarne fuori qualcosa), sistemare la difesa, evitare di spremere kobe 41 minuti a sera (!) e mettere al centro del gioco quella che potenzialmente è l’accoppiata di lunghi migliore della lega, ma che sta giocando piuttosto male. è tutto fattibile, se ci riusciranno sarà difficile per chiunque buttarli fuori dai playoff.

    ultimi cenni sugli esclusi: mavs che hanno semplicemente una voragine in mezzo, per il resto sono coperti ovunque ed esperti…ma non puoi giocare solo con 4 ruoli su 5, se faranno scambi vedremo! celtics che sono semplicemente troppo vecchi e hanno solo bass come riserva, il resto è zero assoluto. NY, con melo-stat e d’antoni da titolo? non ci credo nemmeno se lo vedo…con un’altro coach e dei piccoli movimenti sul mercato staremmo parlando di un’altra squadra.

    scusate per la lunghezza :D

  7. Non so. Difficile da dire. A me sembra che tutto sia possibile quest’anno. Molte squadre se beccano un buon momento durante i playoff potrebbero veramente fare la voce grossa. Io la vedo molto incerta la situazione. Il che dovrebbe rendere i playoff 2012 molto incerti ed emozionanti.

  8. Scusate Ma quando chiude di preciso il mercato???….penso che quest’anno per i miei Lakers sarà molto dura…a me personalmente non piace veder fare al Mamba QUARANTELLI a ripetizione…lo so già che è IL MIGLIORE…voglio un roster all’altezza(stern permettendo)…ma purtroppo penso dovremo aspettare l’anno venturo(BISOGNA MUOVERSI…IL MAMBA NON E’ ETERNO!!!!)….serve un play per il pickandroll di coach Brown ed un altro centro DOMINANTE che liberi IL MAMBA dalla pressione….ed allora altro che quarantelli……….!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.