KG esalta il pubblico del TD Garden

Come avevamo sottolineato nei precedenti recap, spesso l’ago della bilancia di questa serie è stato lo scontro tra i reparti dei lunghi delle due squadre.

Con l’infortunio di Smith, il recupero di Al Horford e le rotazioni con un Dampier onestamente estraniato da questi playoffs, hanno decimato i poveri Hawks che si sono visti costretti a fronteggiare i Celtics spesso con Collins e lo stesso Dampier, ma anche con un Marvin Williams (positivissimo) impiegato da 4 in molte situazioni.

Se, sulla carta, il reparto lunghi di Boston invece sembra inferiore, non solo ad Atlanta ma anche a molte altre squadre NBA, ieri sera è stato il fattore decisivo; e per ” reparto lunghi ” intendiamo Kevin Garnett.

Perché Brandon Bass, porta sì punti in attacco, col suo tiro dalla media efficacissimo, ma si è trovato spesso in difficoltà contro Smith e Horford. Stiemsma e Hollins hanno offerto in tutta la serie una grandissima prova di carattere ed orgoglio, soprattutto Greg Stiemsma, rookie di 26 anni, è ormai una conferma soprattutto come gran stoppatore e sarà sicuramente un pedina fondamentale per l’imminente ricostruzione di Boston.

Ma tutto questo non sarebbe bastato ad impensierire le speranze di qualificazione di Atlanta se non ci fosse stato un sontuoso KG in tutta la serie ma in particolare ieri sera.

Con un Paul Pierce a tratti impalpabile, che a detta di Rivers : ” se fosse stata una gara di regular season Pierce sarebbe rimasto a casa …”, un Ray Allen stranamente impreciso dalla media, che tira col 50% i liberi, ed un Rajon Rondo ” umano “, c’è stato bisogno di un Garnett devastante, che a tratti ricordava quello di Minnesota, per battere questi agguerritissimi Hawks.

L’MVP indiscusso di ieri sera, è stato in campo per 39 minuti, realizzando 28 punti mettendo 10 dei suoi 19 tiri a canestro, 14 rimbalzi ma soprattutto 5 stoppate che, in alcuni momenti, hanno risvegliato il pubblico, spesso silenziato dalle bombe di Marvin Williams e Joe Johnson che per l’intera gara hanno provato a tenere viva la squadra di coach Larry Drew.

La produzione degli altri Celtics è stata davvero scarsa, si salvano Rondo (14 punti, 8 assists) e Pierce, che conoscendo lo stato in cui era, con un ginocchio ballerino è riuscito a siglare 18 punti e 7 assists.

The ” big ticket” è stato mostruoso in difesa, forse anche caricato psicologicamente dalle parole del co-proprietario degli Hawks Michael Gearon Jr.  che in settimana aveva dichiarato : “Gli arbitri ci danno la metà dei falli che subiamo abitualmente, stiamo giocando contro Boston che si sa sono vecchi, e  come tali faticano a tenere gente atletica come noi, e poi hanno Garnett, il giocatore più scorretto dell’NBA… in gara 5 ha avuto solo 2 falli, come fa Garnett a chiudere un a partita con 2 falli se davanti ha Horford e Smith ? “.

Sarà, ma ha dimostrato di essere l’unico in grado di fermare il gioco sotto canestro degli avversari.

Atlanta dal canto suo, ha dimostrato quanto cambi il suo modo di giocare e quanto aumenti il valore del quintetto dopo aver recuperato un elemento così fondamentale come Al Horford.

L’MVP di gara 5,ha riproposto anche ieri notte una prova davvero superlativa, se si pensa che dopo 3 mesi di inattività è stato, da pochi giorni, buttato nel pentolone dei playoffs in un clima rovente.

Se forse questa volta il migliore degli Hawks è stato Smith che ha collezionato 18 punti, 9 rimbalzi e 4 assists in 37 minuti giocati, Horford ha dimostrato di essere un fattore che cambia diametralmente l’economia dei ragazzi di Atlanta. Con lui in campo il pitturato si allarga notevolmente, perché ha buone mani ed un buon tiro dalla media che non ti consente di abbassare la guardia quando si allontana dal ferro. Inoltre ha fisico e agilità e sappiamo tutti quanto questo possa ferire Boston.

15 punti e 9 rimbalzi il tabellino di Al Horford, in addirittura 46 minuti disputati.

Ad Atlanta sono mancati i punti di Jeff Teague, solo 5, con 4 rimbalzi e 6 assists, e la produzione dalla panchina del duo  Tracy McGrady, che in 14 minuti è riuscito solamente a segnare 4 punti, e Kirk Hinrich, 5 punti in 17 minuti.

Va detto che, col recupero di Horford, Atlanta si è affidata molto di più al gioco sui lunghi, mentre quando la serie iniziò, con Collins titolare, gli Hawks cercavano molto più spesso le conclusioni da lontano.

La partita è stata sempre in sostanziale equilibrio, un paio di parziali di allungo per squadra ma nulla che non si sia già visto nelle gare precedenti.

Il risultato finale di 80 – 83 dimostra la sostanziale incapacità di dominare di Boston  ma altrettanto di Atlanta.

DICHIARAZIONI POST PARTITA

Kevin Garnett : “Ringrazio la dirigenza degli Hawks per avermi dato la benzina di cui avevo bisogno per far partire il mio motore… consiglio di valutare tutti i pro e i contro la prossima volta che intende attaccare qualche avversario”.

Marvin Williams : “La cosa che spaventa dei Celtics è che loro sanno come fare a battere chiunque… dopo aver vinto gara 5 sapevamo che venire qui significava una guerra e sono contento di come abbiamo giocato”

COSA ASPETTARCI

Ora i ragazzi di Rivers, mi correggo, i veterani di Rivers andranno ad affrontare Philadelphia. Una serie che per molti è già scritta, presenta moltissime insidie e a mio avviso potrà protrarsi fino a gara 7.

Rivers si dice contento di non dover tornare ad Atlanta, e sostiene che affrontare una gara 1 è comunque preferibile rispetto ad una eventuale gara 7 in Georgia.

La mia riflessione è che Atlanta, se avesse avuto Horford da subito, probabilmente ora starebbe facendo i bagagli per Philadelphia, ma lo sport è fatto di questo, di casualità ed infortuni e vanno previsti.

Boston si è vista costretta a fare i conti coi numerosi assenti per tutto l’anno ed ha avuto la meglio grazie al tasso tecnico di alcuni veterani. La serie coi Sixers sarà decisa dal rendimento di Pierce e Rondo, e da come giocheranno Brand e Spencer Hawes, uno dei più in forma al momento nelle file dei 76ers.

 

3 thoughts on “Un Kevin Garnett d’altri tempi batte Atlanta: serie chiusa sul 4-2.

  1. ma che commento è dire che con horford da subito atlanta sarebbe passata?? a parte che con horford ne hanno vinta 1 e perse 2, il commento avrebbe senso se i celtics fossero stati al completo invece nelle prime 3 gare è mancato allen e mancavano, e mancheranno, i lunghi infortuni di jeff green, wilcox e o’neal (dall’altra parte mancava il solo pachulia)…

  2. allora cosa dovrebbero dire i celtics visto che allen ha saltato le prime due gare ed e’ rientrato con molta ruggine, rondo ha saltato gara 2, pierce si e’ infortunato al ginocchio in gara 4 e non avrebbe giocato se non fossero stati i playoff…per non parlare dei lungodegenti cronici di questa stagione come jeff green, o neal e wilcox.

  3. Ma dai, Boston è più forte degli hawks, anche con tutti gli acciacchi attuali dei veterani…

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