Dov'è la finita la sana follia di Rajon Rondo ? I Boston Celtics ne hanno tremendamente bisogno

La Finale della Eastern Conference si apre con un banchetto della coppia Dwyane Wade – LeBron James, laddove era finita la serie contro gli Indiana Pacers.

I padroni di casa vincono gara 1, 93-79, senza grandi patemi d’animo. Dopo un avvio pessimo Boston riesce a stare a galla, ma a due minuti dalla fine del terzo periodo gli Heat scappano.

Non saranno più raggiunti. Ieri notte non c’è stata nessuna sorpresa, è stata una partita che ha completamente accolto ogni aspettativa della vigilia.

Miami non è imbattibile certo, non in senso assoluto, ma probabilmente lo è in questo match-up. Doc Rivers ha ben analizzato come sono andate le cose per i suoi.

“Nel terzo periodo la partita ci è scappata di mano. Siamo stati precipitosi, non siamo entrati in ritmo da un parte all’altra del campo”. 

Si salva solo Kevin Garnett (23 pts, 10 reb, 9-16 da due), preciso come sempre in questi playoff col suo piazzato, efficiente in post-basso nonostante possa fare anche più male vista la mancanza di centimetri degli avversari.

La sua carica non è bastata, per il resto è stato anche vittima di un misterioso fallo tecnico per un presunto “delay of the game” dopo un semplice tocco della palla per facilitare la rimessa avversaria dopo un canestro.

Buoni 11 minuti di Stiesma dalla panchina, 6 pts, 4 reb, a compensare in parte un Brandon Bass poco fluido in attacco (8 pts, 4-11 da due) che ha sofferto più del previsto in difesa e a rimbalzo.

Una delle chiavi è proprio la reattività sotto canestro. 54-48 per gli Heat la sfida a rimbalzo. Boston può opporre solo KG e appunto il bianco da Wisconsin, perchè Bass è a sua volta sotto-dimensionato come Turiaf dall’altra parte e quindi non ne ricava nessun vantaggio.

Nemmeno dalla panchina. Una tripla di Dooling e poi il vuoto assoluto, con Pietrus ombra di se stesso, forse nemmeno in fondo per colpa sua ma per decisioni tecniche di coach Doc Rivers.

Gli Heat invece si scoprono ad un tratto sufficientemente profondi. 8 punti in 12 minuti per Mike Miller con due triple, bomba importante anche per James Jones, 6 rimbalzi in 20 minuti per Anthony.

Il tutto aspettando di nuovo l’ondivago Udonis Haslem di questi playoff. Per Shane Battier invece altra prova magistrale in difesa, 10 punti con 2-9 da tre e ben 10 rimbalzi. Se se l’è cavata alla grande contro i lunghi Pacers adesso può fare davvero la differenza.

Ok LeBron, ok Wade, ma diciamo la verità, chi aspettiamo di più in questa serie ? La risposta è Rajon Rondo. Nel primo quarto è ancora con la testa negli spogliatoi, e non è un caso se Boston prende un’ imbarcata.

Poi si rimette in moto, alla fine saranno 16 punti, 7 assist, 9 rimbalzi, ma i numeri mentono. Non ha giocato bene ed è sembrato spesso troppo sotto controllo per i suoi gusti.

Coach Rivers paradossalmente vorrebbe sia il solito folle di sempre. Ieri notte poco estro e troppo raziocinio. I Celtics sono stati in partita fino a quei due minuti dalla fine del terzo, poi però hanno sofferto la mancanza di potenza di fuoco da fuori, leggasi Ray Allen e Paul Pierce.

Allen è in pieno “slump”, accentuato dalle condizioni fisiche certo, ma è in una crisi nera. Pierce non ha trovato ritmo sui 48 minuti, accendendosi solo a tratti e per di più deve fronteggiare LeBron in difesa.

Altro tema scottante. Per gli esterni dietro di Boston già zoppi e con problemi al tiro si aggiunge la guardia ai Big 2. Mi sa che non se ne esce. La gara di ieri potrebbe essere il modello di tutte le seguenti.

 IL BUONO

D Wade e LeBron James. 22 pts, 3 reb e 7 assist per il primo, con 8-13 dal campo, 32 pts, 13 reb e 3 assist per l’MVP, 13-22 da due e solo la mano da arrotondare dalla lunga distanza (0-3, negativo come in tutti i playoff).

Ieri notte chimica perfetta, anche un passaggio baseball di Wade tutto campo, addirittura stesso tiro su un solo piede all’indietro per entrambi in pochissimo tempo.

Si vede più LeBron sotto canestro rispetto ai Pacers, questo è un buon indizio anche per Wade, che così ha licenza di uccidere in penetrazione. Da gara 3 dello sciopero della serie con Indiana stanno scrivendo un manuale. Finora inarrestabili.

 IL BRUTTO

Ray Allen. 6 punti in 38 minuti, prende 5 rimbalzi perchè cerca di essere utile in qualche altra maniera e questo per lo meno gli va riconosciuto.

Ma fa male vedere uno come lui tirare 1-7 da due, 1-4 da tre e 3-7 ai liberi. Percentuali incredibili. Boston può anche vincere limitandosi a chiedere da lui qualche tiro importate, ma se Pierce va e viene e lui resta con questa cifre non c’è nessuna possibilità di vittoria.

 IL CATTIVO

E’ già gara 1 ma si addensano nubi nerissime sul futuro dei Celtics. Fughe di notizie stile Santa Sede di questi giorni ci dicono che Paul Pierce abbia espressamente detto di avere seri dubbi che questo gruppo si possa ripresentare compatto anche l’anno prossimo.

Lo smentisce subito Doc Rivers, che pare abbia avuto un diverbio col suo veterano perché a suo dire sono questi discorsi ancora prematuri e che è più utile invece concentrarsi su questa serie.

COUNTDOWN TO LEBRON JAMES FIRST RING

-7.

Gara 2 mercoledì notte. Tutte le gare si giocheranno sempre con un solo giorno di riposo, anche quelle dopo il volo aereo.

Altro indizio su che indirizzo possa prendere questa serie.

5 thoughts on “Boston Celtics senza benzina, 1-0 Miami Heat

  1. Onore ai Celtics!
    Vada come deve andare (e cioè che Miami vinca, ipotizzo un 4-2 finale), ma i vecchietti sono comunque giunti in finale di conference senza un centro, pieni di cerotti e con una panchina impresentabile in quanto a backup.
    Purtroppo Allen è nel peggior momento degli ultimi suoi 5 anni e Pierce e mezzo rotto…
    Grande cuore comunque!

  2. è dura
    durissima
    quasi impossibile….
    quindi niente da perdere e
    la forza sia con i celtici contro il MALE

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