Ritorno a Phoenix per Dragic: ora la squadra è sua !

Il 25 Aprile 2012 per i Phoenix Suns si è chiusa un era: quella di Steve Nash!

Quei 17 minuti con 8 punti e 7 assist sono state le ultime magie fatte dal folletto canadese con la maglia della franchigia dell’ Arizona.

Mentre Nash firmava per i Lakers, la dirigenza dei Suns fissava i propri obbiettivi di mercato, cercando quindi di evitare future stagioni fatte di sconfitte e delusioni, provando invece a costruire un gruppo in grado di competere fin da subito per i playoffs.

Il dopo Nash è stato gestito (almeno fino ad ora) in maniera esemplare ed ora andremo a valutare le nuova acquisizioni una ad una.

Goran Dragic

Si potrebbe definire il ritorno del figliol prodigo; già visto in maglia Suns nelle sue prime due stagioni in NBA, Dragic ha avuto il miglior maestro possibile: Steve Nash.

Il ragazzo dopo essersi fatto le ossa a Houston nell’ ultima stagione e mezza ha deciso di accettare l’offerta propostagli da Lon Babby presidente delle basketball-operation. Dal canto loro i dirigenti di Phoenix sono stati ben contenti di affidare il dopo Nash ad un giocatore affidabile con talento e che conosce bene l’ambiente in cui dovrà giocare.

Impensabile credere che Dragic possa anche solo avvicinarsi ai livelli di Steve ma la scelta rimane comunque ottima e Phoenix punta molto su un ragazzo che nell’ ultima parte della scorsa stagione, dopo l’ infortunio di Kyle Lowry, ha dimostrato di essere cresciuto in leadership tenendo una media di 18 punti 8,4 assist ed 1,8 recuperi a partita.

Questa è l’ occasione che la PG slovena stava aspettando, per la prima volta gli verranno consegnate le chiavi della squadra e tutte le responsabilità in cabina di regia saranno nelle sue mani.

Inoltre Dragic avrà il compito di far maturare Kendall Marshall, 13 scelta del draft 2012, giocatore dall’ ottimo potenziale e perfetto per completare la rotazione di PG insieme al talento newyorchese Sebastian Telfair.

 Voto: 8

Kendall Marshall

Phoenix conscia di perdere Nash si è tutelata con la scelta della PG da UNC. Marshall sarà il back-up di Dragic ed avrà modo e tempo di crescere alle spalle del talento sloveno. Giocatore di personalità, incarna alla perfezione il ruolo del regista guardando sempre prima al passaggio che al proprio tiro, cosa non proprio scontata vedendo la tipologia delle PG 2.0.

Come detto Marshall dispone di una visione di gioco sublime, è sicuramente giocatore di personalità e leadership ed è dotato di un buon fisico che gli permette di essere un buon difensore sulla palla. Deve sicuramente migliorare nella fase realizzativa ma avrà modo di crescere non dovendo essere lui il titolare nel ruolo.

 Voto: 7 

Michael Beasley

Le valutazioni che si devono fare su questa presa sono di due tipi: salariale e tecnico.

Dal punto di vista salariale la dirigenza dei Suns è stata molto accorta facendo firmare un triennale da 18 milioni a Beasley che, visto i contratti che girano in questo momento nell’ NBA, (nonostante la serrata di 6 mesi fa) e visto il potenziale del giocatore è da considerarsi un autentico affare.

Dal punto di vista tecnico Beasley è un giocatore molto intrigante. L’ex seconda scelta assoluta ha un talento cristallino e nelle sue prime quattro stagioni NBA ha fatto vedere di poter essere un giocatore importante nella metà campo offensiva. I dubbi nascono dal punto di vista caratteriale.

Il prodotto di K-State ha dimostrato di avere una personalità fragile tanto che, durante i primi anni a Miami, cadde in crisi depressiva. In campo poi tende ad avere momenti di esaltazione seguiti da cadute che hanno dell’ incredibile. Phoenix può essere il posto giusto da cui ripartire, il gioco della franchigia dell’ Arizona dovrebbe esaltarne le capacità dandogli la possibilità di esplodere definitivamente.

Coach Gentry ha speso ottime parole sul ragazzo definendolo un “go-to facilitator” e dichiarandosi entusiasta di avere a roster un giocatore versatile come Beasley che darà imprevedibilità all’ attacco dei soli dell’ Arizona.

 Voto: 7 

Luis Scola

Gli amici di Ball don’t Lie hanno definito singolare la scelta da parte della dirigenza dei Suns di buttarsi sull’ amnistiato Luis Scola. In effetti i Suns hanno a roster una moltitudine di ali e la scelta di puntare sull’ ex Tau Vitoria non fa che aggiungere un ala atipica ad un gruppo di ali atipiche.

Scola oltre al solito contributo dovrà portare leadership ed esperienza cercando di far crescere Markiff Morris giocatore scelto nel Draft 2011 e su cui i Suns puntano molto. Inoltre visto il cospicuo numero di ali a roster Phoenix potrebbe aver deciso di rinunciare a qualcuna di loro per andare a coprire i buchi presenti oggi a roster.

Scola si è detto sorpreso della chiamata di Babby ma allo stesso tempo entusiasta di poter tornare a giocare con Dragic con cui aveva instaurato un ottimo rapporto nel’ ultimo anno e mezzo a Houston.

 Voto: 7 

Shannon Brown

Dopo aver rinunciato a trattenerlo in un primo momento, decidendo di provare a prendere prima Eric Gordon, rimasto a NOLA, poi OJ Mayo, firmato dai Mavs, i Suns hanno rifirmato Brown con un contratto da 7 mil per due anni di cui solo uno e mezzo garantito.

L’ ex Lakers non era la prima scelta della dirigenza, nonostante non avesse sfigurato nelle 59 partite giocate in maglia Suns viaggiando ad una media di 11 punti 2 rimbalzi ed un assist di media. Phoenix sognava Eric Gordon che avrebbe portato alla causa della franchigia dell’ Arizona un giocatore di assoluto talento e fermato solo dagli infortuni nel corso dei suoi primi anni nella lega.

Perso anche OJ Mayo Babby ha deciso di trattenere Brown conscio comunque di dover aggiungere ancora qualcosa a roster nella posizione di SG.

Vedendo il cospicuo numero di ali a roster non è difficile immaginare che qualcuno verrà sacrificato per un backup di Brown senza dimenticare che Jarred Dudley potrebbe essere utilizzato per qualche minuto nella posizione di shooting-guard 

Voto: 6,5

Conclusioni

Il management dei Suns ha sicuramente fatto un lavoro eccellente centrando molti degli obbiettivi di mercato che si erano prefissati. Fossero riusciti a firmare anche Eric Gordon avrebbero completato un processo di rinnovamento tanto radicale quanto straordinario riuscendo a creare una squadra in grado di competere con le corazzate della West-Coast.

Inoltre tutti i giocatori aggiunti a roster sono stati acquisiti con contratti che rispecchiano pienamente il loro valore evitando quindi di ingolfare il salary cap e rendendo possibili interventi sia attraverso scambi che con la firma di FA. Spazio è stato creato anche amnistiando Josh Childress che non si è dimostrato un giocatore all’ altezza del quinquennale da 33,5 mil firmato solo due stagioni fa.

E’ notizia dell’ultim’ora la trade che porterà Robin Lopez e Hakim Warrick ai New Orleans, in cambio di Wesley Johnson e una futura prima scelta, entrambi provenienti dai Timberwolves in un giro a 3.

La mossa libera un po’ di spazio salariale e porta un altro giocatore giovane nel ruolo di guardia, oltre ad una futura prima scelta, ma lascia da solo il buon Martin Gortat nel ruolo di centro, dove probabilmente vedremo per molti minuti utilizzati Frye e Scola l’anno prossimo.

Si può già affermare comunque che la dirigenza dei Suns sia stata i grado di assorbire la perdita di Steve Nash creando una squadra priva di stelle ma sicuramente competitiva ed in grado se completata adeguatamente di lottare per un posto nei prossimi playoffs.

4 thoughts on “I Suns del dopo Nash

  1. La dirigenza merita un bravo! Con la trade in via di risoluzione, ci si troverebbe con un organico di livello buono, con tante scelte nei prossimi draft e spazio salariale da usare con qualche prossimo top free agent. Chissà, c’è ancora qualche dubbio, ma in ricostruzione è normale. Sono soddisfatto delle mosse fatte finora.

    • La ciliegina sulla torta sarebbe stato Eric Gordon, ma non si può rimproverargli nulla, hanno fatto tutto quello che potevano per prenderlo! a mio parere sono carenti con il solo Shannon Brown in SG ma non si può dire che si siano mossi male!

  2. Stanno lavorando bene e possono contare su un interessante, preparato e capace coach.
    E’ normale che non convinca l’acquisto Beasley ma a quelle cifre e con quelle potenzialità e il lavoro del coach potrebbe rivelarsi, invece, un acquisto azzeccato. Non tanto Gordon ma vedevo bene Mayo. Se concludono la trade portano una sg giovane.
    Su Scola nulla da dire.
    I Suns e Gentry sono da seguire, calcolando che si trovano a Ovest.

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