Harrison Barnes e Jared Sullinger: probabilmente i 2 giocatori più forti del college basketball

Siete pronti, digiuni di NBA, a lanciarvi alla scoperta dei giocatori piu’ interessanti del mondo college? Allora partiamo!

POINT GUARDS

Jordan Taylor, Wisconsin: sicuramente il play puro piu’ maturo al prossimo draft NBA, Taylor e’ un senior e il leader riconosciuto dei Badgers dopo la partenza di Jon Leuer. Non fa parte di quel tipo di giocatori (alla Derrick Rose per intenderci) dotato di doti di rapidita’ e atletismo impressionanti, ma e’ migliorato nel tiro e possiede una visione del gioco ottima anche per l’NBA.

Marquis Teague, Kentucky: tipico giocatore alla John Calipari da one and done nel college, e’ fratello del play degli Hawks e probabile lottery-pick al prossimo draft. Giocatore esplosivo in campo aperto ma ancora da rifinire nel tiro, soprattutto dalla distanza. Sicuramente un giocatore con degli skills immensi, che almeno per un anno divertira’ le platee dell’NCAA, e contribuisce a rendere Kentucky un dream team universitario.

Scoop Jardine, Syracuse: secondo anno importante per la maturazione di un giocatore gia’ leader sul campo come freshman, ma portato ad esagerare nei tiri e sovente incline ai turnovers. In particolare migliorabile il 35,7% da 3: a seconda della stagione che fara’ potra essere una lottery-pick, o fare un altro anno da junior per migliorare il suo gioco.

Myck Kabongo, Texas: giocatore canadese gia’ paragonato per le sue movenze a T.J. Ford, la sua rapidita’ e le doti di leadership lo rendono appetibile gia’ al prossimo draft, e anche le prime uscite novembrine sono interessanti.

Aaron Craft, Ohio State: giocatore alla Luke Ridnour, con una propensione alla difesa che lo rende molto duttile e amato dai compagni, potrebbe soffire la concorrenza interna di Shannon Scott, primo anno ma gia’ pronto a prendere in mano la regia e lanciarsi in pick and roll con Jared Sullinger. Molto probabile che spesso verranno utilizzati insieme in una squadra gia’ tra le prime del College basket come qualita’.

SHOOTING GUARDS

Tu Holloway, Xavier: giocatore completo (l’anno scorso ha chiuso con 19.7 ppg e 5.4 apg, record quest’ultimo per la Big East) anche se sottodimensionato fisicamente (1,82 cm) per un futuro da pro. Ci si aspetta una ulteriore crescita come leadership nell’anno da senior, per uno scorer che ricorda molto il Kemba Walker dell’anno scorso.

J’Covan Brown, Texas: prospetto veramente spettacolare da vedere questo dei Longhorns, convincente nel tiro dalla lunga distanza (38,5 % dall’arco l’anno scorso), ma capace anche di alternare grandi prestazioni ad altre molto meno convincenti.

Ashton Gibbs, Pittsburgh: fenomeno assoluto dall’arco (49% di media lo scorso anno), ritorna per l’ultimo anno anche per rifinire i suoi skills, in vista del passaggio ai pro. Anche lui leggerino per una guardia NBA (1,85 cm), ma capace di trascinare i Panthers con la sua leadership e le doti di tiratore micidiale.

Doron Lamb, Kentucky: sophomore gia’ pronto al grande salto, ha aggiunto forza a un fisico (1,96 cm) gia’ strutturato per giocare guardia nell’NBA. Non particolarmente impressionante per doti atletiche pure, e’ un giocatore solido e completo: anche lui specialista da 3, l’hanno scorso ha finito con una media del 48,6 per cento.

Kenny Boynton, Florida: giocatore un po’ atipico, perche’ pur con numeri di tutto rispetto (14,2 ppg al secondo anno), si fa preferire quasi per la capacita’ di difensore tignoso e a tutto campo. Da rivedere in particolare il tiro da 3, suo principale difetto insieme alla taglia (1,84 cm) sottodimensionata soprattutto in ottica pro.

Brad Beal, Florida: segnatevi il nome di questo primo anno, perche’ e’ una delle potenziali lottery pick del prossimo draft. Gia’ accostato al nome di Ray Allen per le qualita’ di scorer assoluto, sia in movimento che da fermo, ma anche capace di andare a canestro sfidando le difese, sara’ uno dei giocatori piu’ da seguire dei Gators.

John Jenkins, Vanderbilt: junior che l’altr’anno ha guidato la SEC con 19.5 ppg, ha passato l’estate a cercare di migliorare i due maggori punti deboli che ha: scarsa difesa individuale, e poverta’ di palleggio e limite nella costruzione del tiro nell’uno contro uno. Non e’ un giocatore che fa impazzire per qualita’ atletiche, ma anche nei pro sapra’ costruirsi un suo spazio.

William Buford, Ohio State: giocatore di due metri capace di anche di giocare da ala piccola, si e’ saputo creare un suo ruolo importante nei Buckeyes migliorando le capacita’ di tiratore, cosa fondamentale essendo limitati i suoi skills atletici. Se sapra’ mantenere le percentuali dell’anno scorso (44,7% dal campo!), Ohio State avra’ una possibilita’ in piu’ di raggiungere le Final Four.

SMALL FORWARDS

Harrison Barnes, North Carolina: come ripetuto da piu’ scout NBA, “il miglior giocatore NCAA del momento”. Dotato di un jumper da favola, su cui fa anche troppa confidenza, ha dei movimenti che lo rendono difficilmente marcabile, tranne che per un controllo di palla da migliorare. 2,08 cm, quindi ala piccola perfetta per l’NBA, e’ anche un rimbalzista dotato, e possiede una buona fase difensiva. Ritornato per vincere il titolo, anche se gia’ prontissimo per il grande salto ai pro.

Kris Joseph, Syracuse: ormai diventato senior, da Joseph ci si aspetta il salto in avanti, complice anche un operazione al ginocchio che dovrebbe rendere piu’ esplosivo il suo gioco. Gia’ leader degli Orange come scorer l’anno scorso (14,3 ppg e 36,6% da 3), ha un gioco potente nelle puntate a canestro e preciso nei jumper. Da lottery-pick se porta in alto Syracuse.

LeBryan Nash, Oklahoma State: giocatore duttile, in grado sia di mettersi vicino a canestro sia di arretrare e provare la bomba da 3 (e’ un 2,03 cm), sara’ il go-to-guy dei Cowboys e una probabile chiamata al prossimo draft. Gia’ ben strutturato fisicamente per un futuro da pro.

Robbie Hummel, Purdue: gia’ accostato a grandi ali bianche del passato come Bird e Mullin, se non fosse stato limitato da due gravissimi infortuni nel giro di un anno, sarebbe gia’ nei pro. Giocatore di eccezionali doti tecniche, tra cui un tiro in sospensione esteticamente perfetto, e la capacita’ di giocare piu’ ruoli sapendo tirare da 3 come andare a rimbalzo. Se tiene il ginocchio, occhio ai Boilermakers!

Adonis Thomas, Memphis: grande peso fisico e intelligenza cestistica per questo freshman, in grado sia di giocare sul perimetro, che di andare a prendere rimbalzi a canestro.

Jeffery Taylor, Vanderbilt: anche lui rimasto per l’ultimo anno, deve trovare continuita’ soprattutto nelle partite importanti. Ottimo rimbalzista, 5,5 rpg l’anno scorso, forma una terribile accoppiata con Jenkins, ma il suo tiro, soprattutto dalla lunga distanza, rimane quantomai lacunoso.

JaMychal Green, Alabama: fisico impressionante, 2,07 cm per 104 kg, quindi difficilmente marcabile da pari ruolo, anche lui e’ tornato per l’anno da senior. Gia’ leader dei Crimson Tide l’anno scorso (15,5 ppg e 7,5 rpg), ha qualita’ per sfondare nell’NBA da subito, visto la stazza. Usera’ il suo ultimo anno per crescere anche leader in campo e cercare di vincere la SEC.

Khris Middleton, Texas A&M: wingman per definizione, rischia soprattutto in ottica pro di pagare un fisico fin troppo asciutto. Spesso i difensori lo mettono fuori dal gioco, e dovra’ crescere muscolarmente per affrontare certe marcature. Quando ingrana e’ capace anche di raggiungere i 30 punti, ma nella sua stagione da junior deve trovare continuita’.

POWER FORWARDS

Jared Sullinger, Ohio State: IL giocatore sotto canestro piu’ temibile del basket college, con le sue mani morbide, senso di posizionamento ed aggressivita’ e’ rimasto un altro anno a Ohio State per vincere a marzo. Altro giocatore gia’ pronto per i pro, le sue qualita’ fisiche lo rendono un potenziale boom ad altissimo livello.

Anthony Davis, Kentucky: gia’ le prime uscite stagionali hanno confermato che al prossimo draft Davis sara’ una delle prime scelte. Atletico e dinamico, difetta in potenza, ma per un 2,11 cm possiede una buona capacita’ di palleggio, e soprattutto in ottica futura ha enormi margini di crescita.

Perry Jones III, Baylor: forse il talento piu’ puro di tutto il college basket, si ripresenta a sorpresa come sophomore, visto che gia’ allo scorso draft era una sicura top-five pick. 2,15 cm, movimenti eleganti sotto canestro come se ne vedono pochi, se mette muscoli e grinta da pro potra’ giocare centro. Come ala grande e’ perfetto anche per la capacita’ di palleggio, inusuale nel suo ruolo, che confonde i difensori e li costringe a difficili matchup.

John Shurna, Northwestern: giocatore fondamentale negli schemi dei Wildcats, non entrato nel draft di giugno per un problema alla caviglia ormai risolto, deve crescere soprattutto come rimbalzista, dove non sfrutta i suoi 2,10 cm. Con 16,6 ppg l’altro anno ha dimostrato di saper segnare facilmente, ma in un sistema dove toccasse meno palloni sarebbe molto meno produttivo.

Trevor Mbawke, Minnesota: il giocatore di casa, originario di St. Paul, ha frequentato il camp estivo di Lebron James dimostrando una volta di piu’ la grande volonta’ di migliorare i suoi skills, che soprattutto dal punto di vista fisico, sono impressionanti. Gia’ la stagione scorsa, con 13,9 ppg e 10,5 rpg ha viaggiato in costante doppia cifra, l’anno da senior servira’ a consolidarlo per il grande salto ai pro.

CENTERS

Tyler Zeller, North Carolina: pivot bianco di 2,18 cm sufficientemente rapido per il gioco up-tempo dei Tar Heels, ha una stazza ottima per il college ma che per reggere le corazzate NBA avra’ bisogno di irrobustirsi ulteriormente. Prezioso e bello stilisticamente il suo gancio sotto canestro.

Andre Drummond, Connecticut: potenzialmente il centro da favola per il futuro draft NBA, ha gia’ sorpreso scegliendo di andare subito agli Huskies invece che fare un anno alla prep school. 2,12 cm di fisico gia’ impressionante, stoppatore devastante (come gia’ contro Maine, 4 blks, ha fatto vedere), rimpiazzera’ Kemba Walker come elemento portante di UConn per un’altra scalata al titolo.

Mason Plumlee, Duke: non saranno state impressionanti le sue cifre l’anno scorso, tolti i rimbalzi (8,4 rpg), ma se continua a crescere anche in ottica futura potra’ avere spazio tra i pro. Dalla sua anche una buona tecnica e una mano insolitamente morbida per un centro, chhe gli permette di rilanciare in modo preciso il gioco quando prende il rimbalzo in difesa. I Blue Devils confidano che arrivi in doppia cifra per avere un’arma offensiva in piu’.

Festus Ezeli, Vanderbilt: il senior nigeriano ha avuto una costante crescita nel corso dei suoi anni al College, arrivando in soli 23 minuti l’anno scorso, ad avere 13 punti e 6.3 rimbalzi a partita. Con i suoi 2,15 cm e’ una forza naturale sotto il ferro, ed avere aspettato 4 anni l’entrata ai pro gli fruttera’ sicuramente una lottery pick.

4 thoughts on “NCAA Basketball: i giocatori da seguire

  1. Imho l’assenza di Jeremy Lamb al Top delle SG pesa non poco… giocatore pazzesco, con un atleticità fuori dal comune anche per la NCAA (http://www.youtube.com/watch?v=EloEJDzcH2g&feature=related), lo danno nei primi 5 al prossimo draft, viene dal titolo dell’anno scorso dove non era il leader ma lo è diventato gioco forza con l’addio di Kemba da UConn…

    Citazione anche per Quincy Miller di Butler, SF freshman con indubbie qualità… anche qui Top10 al prossimo draft ora come ora…

  2. Altri 2 nomi:
    Austin Rivers di Duke figlio di Doc, freshman con grandissima potenzialità e Terrence Jones di Kentucky, giocatore incredibile che può giocare in tutti i ruoli ma che deve mettere a posto la testa in ottica pro

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