Gli Arkansas Razorbacks sono una delle squadre più in forma della nazione...

Come ogni sabato il ranking della AP ha subito alcune sostanziali modifiche in virtù delle sconfitte di Stanford in casa contro Oregon che non sarà eccezionale in difesa, ma in attacco è in grado di schiantare qualunque avversario, ma sopratutto quella di Boise ad opera della bistrattata (almeno dai cosiddetti esperti ) TCU. Con questa sconfitta Boise esce definitivamente di scena, lasciando il posto a compagini decisamente più quotate.

Facciamo ora un riassunto del ranking AP.

#1 LSU: Con Jefferson decisamente a suo agio in cabina di regia, i Tigers hanno aggiunto ulteriori armi al proprio arsenale offensivo; nonostante un avversario modesto la difesa ha dettato legge lasciando gli avversari con meno di 11 punti segnati per la sesta partita consecutiva.

#2 Oklahoma State: il destino è nelle loro mani, l’ultimo ostacolo è la partitissima contro i Sooners all’ultima giornata, per entrambi è la partita della stagione: se i Cowboys sopravvivono saranno loro ad affrontare LSU nella finale per il titolo, per Oklahoma vale lo stesso discorso, rimanendo ad una sola sconfitta possono ancora sperare in un passo falso delle squadre che la precedono: Oregon e Alabama.

#3 Alabama: se il vecchio adagio “con la difesa si vince il titolo” fosse realtà i ‘Tide non sarebbero secondi a nessuno concedendo solo 7 punti di media a partita, ma senza un attacco efficace il titolo non si vince; se McCarron ingrana allora sono dolori per tutti.

#4 Oregon: Convincente vittoria in trasferta contro la quotata Stanford del fenomeno Luck, con James e Thomas sugli scudi sin da inizio stagione le loro prestazioni sorprendono fino ad un certo punto, ma è il Freshman D.Thomas che, nonostante l’ennesimo fumble, ha ampiamente dimostrato di essere parte integrante dell’attacco dei Ducks.

#5 Oklahoma: quanto amaro in bocca per la sconfitta ad opera di una squadra mediocre come Texas Tech, senza questo passo falso i Sooners avrebbero staccato il biglietto per la finale da un pezzo.

#6 Arkansas:  i Razorbacks sono in gran forma, e con un Wilson in stato di grazia non potrebbe essere altrimenti, se sopravvivono alla battaglia contro LSU all’ultima giornata, hanno davvero tante possibilità per un Bowl Game.

#7 Clemson: gran prova di carattere per i Tigers che sotto di due TD contro Wake Forest, recuperano alla grande con un attacco ai limite della perfezione, ma nelle ultime uscite la difesa ha perso parte della sua efficacia, ma le potenzialità sono notevoli.

#8 Stanford: notevole caduta nel ranking  per i Cardinals per una sola sconfitta ad opera di Oregon che è la squadra offensivamente più in forma della nazione, le speranze non sono finite, ma la sconfitta ha lasciato il segno.

#9 Virginia Tech: convincente vittoria contro il temibile attacco triple options di Georgia Tech, squadra a tratti entusiasmante specie in attacco.

#10 Boise State: un solo consiglio per i Broncos: cambiare il kicker, a causa sua Boise ha gettato al vento le ultime due stagioni nelle quali aveva ampie possibilità di lottare per la finale nazionale.

Ora la consueta panoramica per le posizioni dalla 11 alla 25.

#11 Houston: Keenum è diventato il QB più prolifico della storia della NCAA, con un playbook molto semplificato ma estremamente efficace, i Cougars possono segnare in ogni modo contro chiunque, se a questo aggiungiamo una difesa molto competente, ne esce un mix micidiale.

#12 Michigan State: prima vittoria per gli Spartans al Kinnick Stadium di Iowa dall ’89, l’ennesima dimostrazione che la squadra di Coach Dantonio ha estrema fiducia nei propri mezzi.

#13 Georgia: demoliti i campioni in carica di Auburn, i Bulldogs giungono all’ottava vittoria consecutiva, manca solo la partita con la modesta Kentucky, difesa come sempre sugli scudi.

#14 South Carolina: il nuovo eroe ha il nome di Brandon Wilds che con le sue scorribande contro l’agguerrita difesa dei Gators , lascia i ‘Cocks alla caccia del titolo della SEC East.

#15 Wisconsin: per molti addetti ai lavori la posizione dei Badgers nel ranking è controversa: per alcuni sono sopravvalutati per altri la 15 è ingenerosa, a chi dar ragione?

#16 Kansas State: estenuante vittoria contro Texas A&M con ben 4 overtime, ma se l’attacco condotto da Klenie è esaltante, altrettanto non si può dire della difesa che ha perso ben più di un giro nelle ultime uscite.

#17 Nebraska: la vittoria su Penn State non ha certo il sapore che avrebbe avuto se sulla sideline ci fosse stato anche “nonno” Paterno; commovente la preghiera ad inizio partita con le due squadre abbracciate in mezzo al campo.

#18 USC: dominio contro Washington che nelle ultime due stagioni aveva tirato due brutti scherzi ai Trojans, squadra che col tempo ha trovato un suo equilibrio sia offensivo che difensivo.

#19 TCU: chi li dava per bolliti si dovrà ricredere; con la vittoria sul turf blu di Boise State i Frogs ottengono due obiettivi: ritornare con prepotenza nel ranking ed eliminare definitivamente i sopravvalutati  Broncos (che in casa non perdevano dal ’98) dalla corsa per il titolo.

#20 Michigan: trasferta insidiosa quella contro Illinois ma che i -wolverines hanno risolto in modo agevole con un ground game molto efficace e una difesa eccellente, l’infortunio di Robinson preoccupa non poco coach Hoke.

#21 Penn State: con l’addio di Paterno i Lions provano a cambiare pagina, un compito non improbo perchè le qualità della squadra sono innegabili.

#22 Southern Missisipi

#23 Florida State: 

#24 Notre Dame: la squadra di Kelly ha davvero un potenziale incredibile: in attacco Rees ha surclassato Crist in cabina di regia, il tandem di RB Wood-Gray trascina la squadra con costanza ed efficacia, mentre la difesa condotta da quel fenomeno di Te’o va spesso oltre le proprie possibilità.

#25 Baylor

 

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