Notre Dame - Alabama è una finale nazionale tanto inattesa quanto meritata...

Notre Dame – Alabama è una finale nazionale tanto inattesa quanto meritata…

Con quest’altra parte andiamo a concludere l’analisi dei Bowl 2012-13, e finalmente andiamo con i calibri pesanti: troviamo infatti i Bowl del sistema BCS, più altre partite che comprendono quasi tutte le principali protagoniste della stagione: il gran finale sarà, come da tradizione, la sfida per il titolo nazionale tra Alabama, ormai un’ habitué della sfida, e Notre Dame, che ha offerto un 2012 tanto sublime quanto inatteso.

 Heart of Dallas Bowl: Purdue (6-6) vs. Oklahoma State (7-5)
Martedì 1 gennaio, 18.00 CET, Cotton Bowl, Dallas, Texas

In previsione grappoli di punti: Oklahoma State ne ha segnati meno di 30 in una sola occasione, mentre ne ha subiti 40 o più in cinque partite. la spread offense dei Cowboys, guidata dal RB Joseph Randle e dal WR Josh Stewart ha la capacità di muovere catene e tabellone con continuità, però l’attacco di Purdue (con in panchina, ad interim, il coach dei WR, Patrick Higgins), seppur non particolarmente aggressivo, potrebbe avere sprazzi interessanti con gli spazi che si troverà davanti. Chiaramente la vittoria dei Cowboys non sembra in nessun modo in discussione, però non è escluso che i Boilermakers facciano sudare loro qualche camicia.

 

Outback Bowl: South Carolina (#10) (10-2) vs. Michigan (#18) (8-4)
Martedì 1 gennaio, 19.00 CET, Raymond James Stadium, Tampa, Florida

Cerotti, assenze e corse: questi i temi principali della sfida di Tampa, con le due squadre alle prese con infortunati che forse ritorneranno, assenze di lusso e gameplan che con ogni probabilità andranno molto più via terra che via aria. Ma andiamo con ordine: Michigan è alle prese con i problemi di Denard Robinson, che nelle ultime due partite è stato schierato solo da RB per l’impossibilità di lanciare e che potrebbe tornare al suo ruolo, seppur con qualche problema, e con l’assenza di uno dei suoi migliori difensori, il CB Floyd, sospeso con il punter Hagerup per violazione delle regole di squadra. Anche Carolina però non ride: Marcus Lattimore si è demolito il ginocchio a fine ottobre e si è dichiarato per il draft, mentre il QB Shaw potrebbe recuperare dal suo infortunio, seppure non si sappia ancora chi tra lui ed il suo sostituto Dylan Thompson (ottimo quando chiamato in causa) giocherà. Questi ultimi, in ogni caso, sembrano avere una difesa più solida, con la stella di Jadeveon Clowney a brillare, e potrebbero portarsi a casa una partita da bassi punteggi.

 

Capital One Bowl: Georgia (#7) (11-2) vs. Nebraska (#16) (10-3)
Martedì 1 gennaio, 19.00 CET, Florida Citrus Bowl, Orlando, Florida

Un Bowl importante come questo dovrebbe essere motivo di orgoglio per i due atenei, ma per entrambe le squadre questa partita sarà quella dei rimpianti legati alle sconfitte nei rispettivi Championship divisionali: Georgia si è fermata a 4 yards dal battere Alabama e, con ogni probabilità, dalla sfida per il National Championship, mentre Nebraska ha subito la sconfitta con annessi 70 punti sul groppone da Wisconsin e si è giocata la possibilità di volare in California per il Rose Bowl. La sfida (la seconda di sempre tra i due atenei, dopo il Rose Bowl 1969) si preannuncia equilibrata, con i Bulldogs che possono vantare un attacco più vario, con il QB Aaron Murray capace di lanciare con continuità e precisione, offrendo una valida alternativa alle corse; i Cornuskers, invece, vantano il trio composto dal QB Martinez e dai RB Burkhead e Abdullah, ed il loro apporto dovrà essere continuo, contro una difesa che nel Championship contro i Crimson Tide ha concesso 350 yards su corsa.

 

Rose Bowl Game presented by Vizio: Wisconsin (8-5) vs. Stanford (#6) (11-2)
Martedì 1 gennaio, 23.00 CET, Rose Bowl, Pasadena, California

BCS bug 1.0: Wisconsin aveva finito la stagione regolare 7-5, ha avuto accesso al Championship solo per i ban di Ohio State e Penn State, ha probabilmente azzeccato l’unica partita dell’anno  (leggere contro chi sono venute le 7 vittorie precedenti ed i punteggi, per credere) battendo, come specificato sopra, Nebraska e per la regola che prevede la vincente della Big 10 al Rose Bowl, eccola qui, seppur non meritandosi, secondo molti analisti, un palcoscenico così importante. Per contro, Stanford non partecipa al Rose Bowl dal 2000 e non lo vince dal 1972, ma il titolo della Pac 12 è stato meritato, sconfiggendo Oregon in stagione e per due volte consecutive UCLA. La sfida vedrà opposti due top RB: da una parte Montee Ball, giunto alla sua ultima partita universitaria, mentre dal lato Cardinal Stepfon Taylor dovrà anche sopperire al problema QB, dove John Nunes è stato sostituito nelle ultime partite dal freshman Kevin Hogan.

 

Discover Orange Bowl: Northern Illinois (#15) (12-1) vs. Florida State (#12) (11-2)
Mercoledì 2 gennaio, 02.30 CET, Sun Life Stadium, Miami, Florida

BCS bug 2.0: può una squadra che ha perso 18-17 contro Iowa (4-8 in stagione) e con una schedule facile giocare l’Orange Bowl, magari al posto di Oklahoma e Georgia, due delle più eccellenti escluse dai Bowl BCS? A termini di regolamento si, essendo gli Huskies tra le prime 16 squadre del ranking e precedendo i campioni di Big 10 e Big East. Ci sarà quindi l’occasione per vedere all’opera Jordan Lynch, il QB che in stagione ha conquistato più yards in assoluto (2962 su passaggio e 1771 su corsa, per un totale di 4733 e 43 TD) nel panorama del college football. Il cast di contorno non è di eccelso livello, se si esclude il WR Martel Moore e Lynch potrebbe aver problemi ad affrontare la difesa dei Seminoles, capitanata dal tedesco DE Bjoern Werner, che in stagione è stata sempre uno dei punti di forza di Florida State. Dall’altra parte, E.J. Manuel ed il suo attacco potrebbero avere problemi contro la difesa di Northern Illinois, comunque tra le migliori 20 della nazione, anche se con alcuni problemi, in determinate occasioni, nel controllare le corse. Difficile non vedere i campioni in carica della ACC (21-15 su Georgia Tech nel Championship) favoriti, ma se questi ultimi non giocassero al meglio delle loro possibilità o se, ancor peggio, sottovalutassero l’impegno, ci potrebbe essere l’upset.

 

Allstate Sugar Bowl: Louisville (#21) (10-2) vs. Florida (#3) (11-1)
Giovedì  3 gennaio, 02.30 CET, Louisiana Superdome, New Orleans, Louisiana

Quasi BCS bug 3.0: come può partecipare ad un BCS Bowl una squadra che perde di 20 contro Syracuse e, seppur all’OT, contro Connecticut (con tutto il rispetto, ci mancherebbe)? La Big East, seppur nella versione scempio a cui siamo abituati in questo momento, offre la qualificazione automatica ai Bowl BCS e quindi i Cardinals parteciperanno al Sugar Bowl. Le stelle però saranno gli avversari di Florida, autori di una stagione splendida che li ha visti sconfiggere, tra gli altri, LSU, South Carolina e Florida State. Solo la sconfitta contro Georgia, nella week 8, li ha privati di un viaggetto a Miami per il National Championship, ma quanto fatto dai Gators, squadra a cui manca forse la stella assoluta ma dal collettivo solidissimo, è in ogni caso degno di nota. Di fronte, come detto, Louisville, squadra che vanta un ottimo gioco di passaggi diretto dal QB Teddy Bridgewater (3452 yards e 25 TD pass in stagione) ma un running game quasi nullo, che si colloca al centesimo posto per yards guadagnate a partita. Anche la difesa è stata solo raramente sinonimo di solidità, quindi la vittoria dei Gators per me è quasi assodata.

 

Tostitos Fiesta Bowl: Oregon (#4) (11-1) vs. Kansas State (#5) (11-1)
Venerdì 4 gennaio, 02.30 CET, U. of Phoenix Stadium, Glendale, Arizona

Sabato 17 novembre 2012 come disgrazia comune, una sconfitta per entrambe che ci ha impedito, forse, di vedere la stessa sfida il 7 gennaio: Oregon e Kansas State, all’epoca entrambe imbattute e ai posti 1 e 2 del ranking BCS, persero rispettivamente contro Stanford e Baylor, compromettendo in modo netto le aspirazioni di National Championship. Le due si ritrovano ora in questo quarto Bowl BCS con la volontà di sconfiggere un’avversaria di prestigio e portare a casa un Bowl che avrebbe un retrogusto amaro ma che, in ogni caso, varrà come ottimo sedativo ai rimpianti. I Ducks possono contare su un attacco sulle corse devastante, capace di 323 yards di media a partita (terzo in tutto il sistema BCS) e, più in generale, sul secondo attacco della nazione in termini di punti segnati. La stella del sistema è il RB Kenjon Barner, capace di 1624 yards e 21 TD in stagione, ottimamente supportato dal freshman Brett Mariota, QB che alle prime esperienze su un campo universitario ha dimostrato di non avere timori verso nessuno, sia quando si trattava di lanciare che di correre da solo. Dall’altra parte, invece, il nome dei Wildcats si associa automaticamente a Collin Klein, senior QB che ha saputo portare i Wildcats alla loro miglior stagione, in termini di record, dal 1999 e alla più alta posizione di sempre nella storia del college nel ranking BCS. Difficile che questi ultimi possano impensierire più di tanto i Ducks, squadra con più individualità capaci di risolvere la partita: in ogni caso le probabilità  di una partita ad alto punteggio sono alte.

 

AT&T Cotton Bowl: Texas A&M (#9) (10-2) vs. Oklahoma (#11) (10-2)
Sabato 5 gennaio, 02.00 CET, Cowboys Stadium, Arlington, Texas

Un QB freshman, la cui brillante stella è esplosa prepotentemente durante la stagione, ed un senior QB, passato molto sotto traccia ma che ha mostrato miglioramenti e solidità mentale che pochi ragazzi della sua età possono vantare. A sommi capi si può sintetizzare così la sfida del Cowboys Stadium, che vedrà opposti Johnny “Football” Manziel, QB di Texas A&M, il primo freshman della storia a vincere l’Heisman Trophy, premio per il miglior giocatore stagionale di college football (con 3400 yards passate e 1180 corse, per un totale di 43 TD) e Landry Jones, QB dei Sooners, capace di correggere i suoi errori, anche mentali, e di condurre alcune rimonte spettacolari, come quelle contro Oklahoma State e West Virginia. Manziel ha sviluppato un’ottima intesa con un altro freshman, il WR Mike Evans, ed ha portato gli Aggies ai primi posti in tutte le statistiche in termini di punti fatti e yards conquistate, mentre, dal suo canto, Oklahoma ha qualche problema sulle corse portato dalla mancanza di un RB di livello, mentre la difesa a volte è sembrata più che sospetta. Proprio per questi ultimi motivi, secondo me, la favola stagionale di Johnny Football avrà un lieto fine.

 

BBVA Compass Bowl: Pittsburgh (6-6) vs. Ole Miss (6-6)
Sabato 5 gennaio, 19.00 CET, Legion Field, Birmingham, Alabama

Piccolo boccone indigesto fra le leccornie di questo periodo: due squadre con un record di pareggio che in stagione hanno mantenuto altalenanti prestazioni: Pittsburgh ha sconfitto Virginia Tech e Rutgers (entrambe nel ranking ai tempi) e perso solo al terzo overtime con Notre Dame, ma perso contro Youngstown State; Ole Miss ha invece patito oltremodo una SEC ipercompetitiva in cui ha affrontato quattro delle migliori della nazione. Proprio perchè la schedule di questi ultimi era più impegnativa li vedo vincenti, seppur tra molti dubbi.

 

GoDaddy.com Bowl: Kent State (#25) (11-2) vs. Arkansas State (9-3)
Lunedì 7 gennaio, 03.00 CET, Ladd-Peebles Stadium, Mobile, Alabama

Ultimo aperitivo prima della grande abbuffata, ma questa sfida può rivelarsi assai interessante: Kent State ha dominato la sua conference dlla MAC, finendo 11-1 in stagione (e la sconfitta di 30 punti cotro una modestissima Kentucky resta un mistero, per quanto visto in stagione) e perdendo il Championship contro Northern Illinois che avrebbe dato loro l’accesso a un bowl BCS; dall’altra Arkansas State aveva iniziato 2-3 la stagione per poi infilare 7 vittorie consecutive e vincere  la Sun Belt. I Golden Flashes, nel loro cammino, hanno mostrato meno indecisioni, quindi, per come la vedo io, partono con il vantaggio dei pronostici.

 

Discover BCS National Championship: Notre Dame (#1) (12-0) vs. Alabama (#2) (12-1)
Martedì 8 gennaio, 02.30 CET, Sun Life Stadium, Miami, Florida

La partita che vale una stagione: Alabama vuole continuare la dinastia (sarebbe per loro il quarto titolo in quattro anni), Notre Dame insegue un sogno che ad inizio anno era pura fantascienza. La caratteristica che si nota immediatamente è che le due squadre si piazzano ai primi due posti nella nazione per punti subiti: i Fighting Irish possono vantare una media di 10.3 punti a partita, menre i Crimson Tide li inseguono a breve distanza (10.7). Entrambe le squadre hanno rischiato, in ogni caso, di non arrivare a questa partita, in quanto Notre Dame ha rasentato più volte la sconfitta anche contro avversari modesti (Purdue, BYU e Pittsburgh) mentre Alabama ha perso contro Texas A&M, raggiungendo questa partita solamente grazie alle inopinate sconfitte di Kansas State ed Oregon. In una partita che con ogni probabilità sarà a basso punteggio, le difese saranno oltremodo importanti e molta attenzione ci sarà sul collettivo di ‘Bama, mentre dall’altra brillerà la stella di Manti Te’o, LB finalista dell’Heisman e giocatore di sicuro impatto anche in NFL, tra pochi mesi. Gli attacchi dovranno invece superarsi, contro così ostici avversari, e forse Alabama ed il suo running game hanno qualche chance in più, contando su T.J. Yeldon ed Eddie Lacy, 2 RB da 1000 yards in stagione. In ogni caso resta solamente da puntarsi la sveglia, e godersi lo spettacolo. Enjoy!

7 thoughts on “Guida ai Bowl – Volume 3

  1. Qualcuno mi può dire con quali criteri vengono scelte le varie squadre per partecipare ad un determinato Bowl ?
    Grazie 1000 e forza ND

  2. @Ralph in base al Ranking e il base alla posizione della propria Conference. Per farti un esempio ND sfida Alabama al National Championship perché sono la prima e la seconda del Ranking. Diverso quando invece un Bowl ha le due vincenti delle stabilite Conference. Per intenderci meglio il Rose Bowl mette a confronto la vincente della Big Ten e della Pac 12.

    • buon anno e grazie a tutti voi per i consigli…… forse sarà un modo per imparare l’inglese…

      • Ne approfitto per ringraziare e fare gli auguri di buon anno a tutti voi, siete fantastici e fate un lavoro eccezionale, continuate sempre cosi.

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