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Duke
ncaa-football-kansas-dukeI ragazzi di Cutcliffe oramai non sono più una sorpresa, ma vederli dominare così è impressionante. Vero, gli avversari non sono mai stati eccezionali ma Duke ha sempre dominato senza mai dare speranza di rimonta. Bisogna tener presente di due assenze importanti per i Blue Devils: il LB Kelby Brown ed il TE Braxton Deaver, soprattutto il primo dato che si tratta del leader difensivo.
Settimana prossima incontreranno Miami, la prima sfida importante e difficile, se confermassero quello che han mostrato in queste prime settimane, i Blue Devils potrebbero puntare con decisione alla vittoria.

Wake Forest
Da Wake Forest quest’anno ci si aspetta abbastanza poco e vederla vincere fa capire che almeno l’atteggiamento giusto è presente, soprattutto in rimonta contro una avversaria ostica come Army.
Sabato i Demon Deacons, mostrando i soliti problemi sul running game ma trovando una difesa in grado di forzare due turnover, sono riusciti a risalire la china e vincere una partita nei minuti finali. Protagonisti di questa rimonta sono stati il QB Wolford ed il WR EJ Scott, i due autori della giocata decisiva. Le vittorie dovrebbero finire qui visto il calendario ostico che troveranno da qua alla fine.

Georgia Tech
Gli Yellow Jackets raccolgono una vittoria molto bella ed emozionante contro una Virginia Tech che ha sprecato molto nel finale di partita. Eroe di giornata il solito Justin Thomas, in grado di correre per 165 yards e lanciare per 125 ma soprattutto decisivo nell’ultimo quarto per mettere i punti decisivi a tabellone. Nota di merito pure per DeAndre Smelter, non è facile emergere come WR in un contesto come quello di Georgia Tech. Ottima pure la difesa in grado di forzare ben tre turnover, da cui son scaturiti ben 14 punti che sono risultati decisivi. A questi Yellow Jackets come ogni anno manca un po’ di talento per poter aspirare ai massimi vertici, il calendario non è impossibile e l’ACC Championship potrebbe essere alla portata.

Duke Johnson e James Conner
Miami e Pittsburgh perdono ma loro si confermano come due dei migliori RB della nazione. Il primo contro Nebraska tiene la partita in piedi per buona parte di gara e conclude con 90 yard corse e 84 ricevute, dimostrando una duttilità interessante ma soprattutto una buona dose di playmaking. Johnson è l’asse portante di questo attacco e se le sue prestazioni dovessero scendere, saranno guai per gli Hurricanes.

James Conner al momento è il leader per yard corse della NCAA, ben 699 e 9TD in 4 partite. Grazie a lui Pittsburgh è partita in maniera quasi perfetta, sta mostrando di poter reggere un attacco sulle sue spalle e soprattutto è in grado di generare big play con facilità. Con Iowa è stato decisivo e praticamente la partita l’ha tenuta aperta lui. Se dovesse continuare così, perchè non considerarlo per l’Hesman?

WORST

Jameis Winston e Florida State.
Il QB in settimana fa una ragazzata, in mezzo al campus si alza in piedi su un tavolo ed inizia urlare oscenità. FSU decide di punirlo inizialmente tenendolo fuori per metà partita contro Clemson e alla vigilia decide di sospenderlo per tutti i 60 minuti. Durante il warm-up, Winston si presenta in pad e fa infuriare Jimbo Fisher che lo rimanda negli spogliatoi. Pessima figura di Winston, in linea con la sua offseason, ricordiamo le chele di granchio rubate, che doveva evitare un fatto del genere visto che è sotto ai riflettori. Pessima gestione pure dei Seminoles, che per mostrare di aver in mano il ragazzo decide di dargli prima una squalifica ridicola e poi decide di renderla completa perchè “il caso è sotto investigazione”, più probabile perchè invece abbiano ricevuto critiche al riguardo. FSU vince con Clemson una partita difficile e che per poco non ha rischiato di perdere ma per ora fa più notizia quello che succede fuori dal campo.

lamar-ivey-ncaa-football-north-carolina-east-carolinaNorth Carolina.
“Ogni maledetta domenica si vince o si perde, resta da vedere se si vince o si perde da uomini.” recitava così Al Pacino in “Any Given Sunday”. I Tar Heels stanno perdendo sul campo e anche la dignità. Si può perdere, ma non si possono prendere 70 punti da East Carolina, buonissima squadra ma rimane sempre una mid major. Con i Pirates, UNC dopo un buon avvio sparisce dal campo, concede ben 789 yards totali e lascia fare a Shane Carden tutto quello che vuole. Questa crisi dell’ultimo periodo ovviamente deriva dal ban per gli scandali degli ultimi anni e del numero di scolarship minore ma il recruit delle annate scorse è stato di buon livello. Probabilmente qualcosa sulla sideline dovrebbe cambiare, a partire da Larry Fedora.

Pittsburgh
All’intervallo i Panthers sembravano che la partita la potessero vincere facilmente con Iowa, invece non è stato così. Merito degli ospiti che nel secondo tempo hanno serrato i ranghi e costretto Pittsburgh a soli 3 punti in 30 minuti. Qualcosa non ha più funzionato, su entrambi i lati del campo. La difesa è sparita e ad ogni play action lasciava buchi enormi sul profondo favorendo Iowa. In attacco Conner si è sentito un po’ solo, Boyd ha provato in più di un occasione a costruire qualcosa ma è mancato soprattutto Voytik, molto male quando doveva lanciare. Brutta sconfitta che però non intacca le speranze all’interno della Division.

Virginia
I Cavaliers nelle prime 3 settimane han sempre mostrato cose egregie, prima con UCLA e poi con l’upset ai danni di Louisville. Con BYU doveva essere la gara della maturità ma invece si sono denotati i soliti problemi, ovvero la mancanza di un gioco offensivo degno.
Lamberts e Johns ogni volta non riescono a dare ritmo e fluidità all’attacco, la OL fa molta fatica soprattutto sul running game, non è un caso che le cose migliori le faccia Lambert sulle zone-read correndo off-tackle. I Cavaliers sono giovani ed hanno reclutato bene negli ultimi anni ma è troppo presto per vederli ai vertici, soprattutto con questo attacco anemico.

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