Settembre doveva essere il mese decisivo per evitare uno slittamento in avanti dell’inizio del campionato: ma dopo l’incontro fra di ieri fra Proprietari e Giocatori, il pessimismo è il sentimento dominante, specialmente dalla parte dei giocatori.

L’avvocato che rappresenta l’Associazione Giocatori, Billy Hunter, era infatti convinto di riuscire a strappare un accordo, avendo acconsentito praticamente a tutte le richieste economiche dei proprietari, che volevano una percentuale maggiore delle entrate.

Ma dopo oltre 3 ore di riunione, David Stern ha comunicato ai giocatori che l’accordo sarebbe stato accettato solo comprendendo anche l’ “hard cap” e i contratti “non garantiti“.

Semplificando molto, i proprietari vogliono nuove regole per rendere impossibile andare oltre il cap; inoltre, come nella NFL, vogliono contratti non interamente garantiti per i giocatori, ma con la clausola di rescissione per la società in qualunque momento.

Insomma i proprietari non stanno facendo alcuna concessione, il malumore serpeggia fra i giocatori, e come se non bastasse i principali agenti di giocatori NBA vogliono “sfiduciare” Hunter e giocare la carta della “decertificazione”, che vorrebbe dire scioglimento dell’Associazione Giocatori e ricorso alla giustizia ordinaria contro i proprietari.

Una misura estrema che potrebbe significare addio alla stagione 2011-2012.

 

4 thoughts on “NBA Lockout: proprietari irremovibili, stagione a rischio

  1. Mettiamola così: i proprietari terranno duro fino a gennaio quando alcuni di loro non se la sentiranno di perdere un anno visto che non tutti potranno permettersi di farlo.

    I giocatori si incaxxeranno perchè la maggior parte di loro non lo vorrà perdere viste le scarse chance di militare più di tre anni nella NBA facendo pressioni affinchè si trovi un accordo. Per cui aspetteranno gennaio per fare l’ultimo tentativo scendendo a compromessi.

    Che palle.

  2. Se si accordano a Gennaio vuol dire che la stagione salta, e ci si vede nel 2012…sono i giocatori quelli che hanno maggiormente da perdere, sono loro quelli che ad un certo punto cederanno alle richieste…

    Salary cap rigido e contratti parzialmente garantiti? Sono d’accordo su entrambi, col cap rigido (ovvero con solo un paio di eccezioni) si parte tutti con gli stessi soldi da spendere (ovvio che ci deve essere anche una spesa minima, vero Sterling?), rendendo minore lo scarto fra mercati piccoli e grandi

    Con i contratti parzialmente garantiti, alcuni macroscopici errori (o sfighe, vedi infortuni) influiranno meno sulle sorti di una franchigia, senza legargli le mani per anni. E se un giocatore è semplicemente indesiderato, una volta tagliato troverà subito chi gli da un bel po’ di soldi

    • Ho scritto gennaio ma pensavo a dicembre come tempo utile per far partire la RS. L’eta!!!!!!!

      Sul resto concordo. Tenere giocatori a roster che non valgono quella cifra mi trova d’accordo. C’è un solo appunto: come decidi se un giocatore li merita tutti i soldi? Perchè si potrebbero vedere atleti che pur di non perdere denaro giocare per le statistiche fregandosene del resto.

      In parte è un rischio.

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