Davis e Kidd-Gilchrist, il duo dei Wildcats in cima all’NBA Draft 2012

In un draft che con ogni probabilità verrà ricordato come uno dei più ricchi di talento della storia della NBA, le sorprese non sono mancate, anche se le trade tanto attese da parte di Bobcats e Rockets non sono arrivate.

L’unica trade di cui si è vociferato ieri notte è stata quella che parlava di Odom ai Clippers, con Mo Williams a Utah: per entrambi, si tratta di un ritorno alle squadre che li scelsero al draft.

Ecco invece l’elenco delle scelte del primo giro:

1 New Orleans: Anthony Davis C 
2 Charlotte: Michael Kidd-Gilchrist SF 
3 Washington: Bradley Beal SG 
4 Cleveland: Dion Waiters SG 
5 Sacramento: Thomas Robinson PF 
6 Portland: Damian Lillard PG 
7 Golden State: Harrison Barnes PF 
8 Toronto: Terrence Ross SG 
9 Detroit: Andre Drummond C 
10 New Orleans: Austin Rivers PG 
11 Portland: Meyers Leonard C 
12 Houston: Jeremy Lamb SG 
13 Phoenix: Kendall Marshall PG 
14 Milwaukee: John Henson PF 
15 Philadelphia: Moe Harkless SF 
16 Houston: Royce White SF 
17 Cleveland: Tyler Zeller PF 
18 Houston: Terrence Jones PF 
19 Orlando: Andrew Nicholson PF 
20 Denver: Evan Fournier SG 
21 Boston: Jared Sullinger PF 
22 Boston: Fab Melo PF 
23 Atlanta: John Jenkins SG 
24 Dallas: Jared Cunningham SG 
25 Memphis: Tony Wroten PG 
26 Indiana: Miles Plumlee C 
27 Philadelphia: Arnett Moultrie PF 
28 Oklahoma City: Perry Jones III PF 
29 Chicago: Marquis Teague PG 
30 Golden State: Festus Ezeli C

Per la prima volta nella storia, alla 1 e alla 2 sono andati 2 compagni di squadra: dopo Davis infatti i Bobcats hanno fatto la scelta più logica andando su Kidd-Gilchrist, ala piccola, leader spirituale dei campioni di Kentucky, che potrebbe diventare la pietra angolare attorno cui ricostruire nel North Carolina.

Ha fatto particolarmente discutere la scelta di Cleveland, Dion Waiters, sesto uomo di Syracuse con 12 punti di media a partita, non esattamente il super talento che ti aspetteresti alla 4 in un draft come questo, specialmente quando ancora puoi prendere un Robinson o un Barnes.

Interessante la scelta di Ross per Toronto, un tiratore che si può completare bene con DeRozan, e quella di Drummond a Detroit dove andrà a far coppia con l’altro lungo emergente della Lega, Greg Monroe.

New Orleans, dopo Davis alla prima va su un altro nome famoso alla 10 con Austin Rivers, figlio di Doc, giocatore intrigante dal ruolo incerto (un po’ come era suo padre da giocatore).

Non ha convinto Houston, che aveva ben 3 prime scelte ma non è riuscita ad utilizzarle per arrivare ad un giocatore importante, e ora si ritrova con 3 giocatori giovani ma non si sa quanto di impatto – il più famoso è Jeremy Lamb – e tutti orbitanti nei ruoli di 3 e 4, già coperti a roster.

Phoenix pensa già al dopo Nash con Kendall Marshall, Denver continua ad andare controcorrente scegliendo il francesino Fournier, mentre un possibile colpaccio lo realizzano i Celtics – col duo sottocanestro SullingerMelo che in altre annate non sarebbe andato oltre la lotteria – e i Thunder, che alla 28 si ritrovano addirittura Perry Jones III, snobbato da tutti ma con potenziale “alla Garnett”.

Staremo a vedere!

6 thoughts on “NBA Draft 2012: poche trade ma tante sorprese

  1. Il Gm dei Cavs sorprende sempre… già lo scorso scelse a sorpresa Tristan Thompson alla 4 e si è visto… quest’anno prendono Waiters che secondo me ha una pessima meccanica di tiro, visto che tende a cadere indietro anche quando non marcato, rendendo così ogni suo tiro più complicato del dovuto… la personalità certo non gli manca, però come talento lo vedo un po’ sopravvalutato… Poi non capisco come Drummond non sia andato molto più in alto… Io avrei preso Robinson alla due e Beal alla tre… Kidd-Gilchrist lo avrei preso alla cinque…

  2. Altra magata di Presti, Jones alla 28, forse troppo simile a Durant con le dovute proporzioni. I Cavs per me hanno scelto come se avessero una 14 sulle mani e non una 4, dopo TT l’anno scorso avrei puntato su qualcosa di più appetibile. Benissimo gli Hornets, se rifirmano Gordon Rivers dal pino è tutt’altro che malvagio. I Celts hanno pescato bene viste le scelte a disposizione. I miei Rockets non mi sono piaciuti. Non sono riusciti ad accaparrarsi una scelta più alta inserendo anche uno dei millemila buoni giocatori che abbiamo e le scelte in sè non sono granchè, mi intriga leggermente Lamb, altrimenti il solito festival dell’ala grande, ormai è una collezione. Fits perfetti per gli Warriors e Wizards. Fossi stato i Bobcats avrei cercato di prendere uno con più potenziale, il MKG di turno è la spalla di lusso che NON mi serve, forse avrei fatto un tentativo per arrivare a Beal o avrei puntato su Robinson.

  3. I Cavs hanno la maledizione della pick 4! Non avrei mai pensato che avessero passato Barnes per prendere Waiters. Robinson a Charlotte non ce lo vedevo per lo stesso motivo per cui non ci avrei visto bene Davis : se è vero che Biyombo farà il centro titolare, ci vedevo meglio Sullinger (sano). MKG è la scelta più saggia a mio avviso.

    Barnes a GSW chiude un quintetto che, se resta sano, può devastare. Idem dicasi per la coppia di lunghi di Detroit, che riporterà Monroe in 4. Marshall a Phoenix puzza di cessione di Nash già messa in conto, mentre Ross a Toronto lo vedo frenato da DeRozan.

  4. Occhi puntati sul pick dei Thunder; Perry Jones III puo’ recuperare dall’infortunio e fare esperienza in un team dove non c’è un bisogno immediato di talento.

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