Con tutti gli occhi del mondo puntati sulle Olimpiadi il mercato non sembra essersi comunque preso un periodo di riposo.

A San Francisco, dopo un draft proficuo, è arrivato anche l’atletismo che mancava dal pino: per far rifiatare Bogut e Lee è stato scelto Carl Landry, reduce da una stagione discreta con gli Hornets. Il biennale da 8 milioni di dollari concessogli sembra definitivamente oscurare la possibile rifirma di Brandon Rush, ora quantomai sacrificabile vista la repentina crescita di Thompson.

Thibodeau, dopo aver richiamato Hinrich, sembra non voler rischiare un ritorno prematuro della propria stella e sta sondando il terreno per un’altra PG, ma con tutt’altre caratteristiche. L’obiettivo sarebbe Nate Robinson, per cui è già pronto un annuale da circa 1.2 milioni di dollari.

I Clippers sembrano intanto intenzionati a crescere ancora e in tal senso pare vicina la firma di Willie Green (annuale da circa 2 milioni), presumibilmente chiamato a non far rimpiangere dal punto di vista realizzativo il suo predecessore Young (appena trasferitosi a Philadelfia).

Sull’altra sponda della città degli angeli i Lakers sono pronti a tornare alle origini vista l’intenzione di aggiungere l’illustre Eddie Jordan allo staff di coach Brown. Il profeta della Princeton Offense sarebbe una addizione sintomatica, anche dopo le dichiarazioni d’affetto di Bryant, soprattutto in merito all’importanza di Pau Gasol per i gialloviola.
A LA ha voluto rilasciare le proprie impressioni “in merito” anche Metta Word Peace: “Sono contrariato. Alle olimpiadi non c’è lo skateboard”.
Ti siamo vicini Ron.

7 thoughts on “NBA – Landry ai Warriors, Nate Robinson vicino ai Bulls

  1. Ciao a tutti. Seguo il sito da parecchio, ma e’ la prima volta che scrivo :-). Avete sentito di Matt Barnes? E’ finito in gattabuia!

  2. Perché l’acquisizione di Landry e l’esplosione di Thompson dovrebbero oscurare Rush? Le cifre credo sarebbero abbordabili, Thompson giocherebbe da 2 e non romperebbe Rush… Giorni fa avevo sentito segnali che andavano verso il rinnovo, il contrario stupirebbe un po’.

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