CLEVELAND BROWNS @ CHICAGO BEARS
Match dedicato alle riserve, con Brian Hoyer a lanciare per Cleveland e Jordan Palmer a dividersi il minutaggio con Trent Edwards per Chicago; alla fine ne esce comunque una partita combattuta, che probabilmente apre le porte del terzo spot in depth dei Bears al fratellino di Carson, davvero convincente nonostante non scendesse in campo da tempo. Porta avanti bene i padroni di casa prima di lasciare il campo al collega, che si fa intercettare malamente da James-Michael Johnson dei Browns nel terzo quarto, con annesso ritorno e TD che favorisce la rimonta degl’ospiti, che si formarlizza nel quarto finale.
A segno Dan Gronkowski, fratellone del TE dei Pats Rob, sul lancio da 14 yards di Hoyer, prima che Spencer Lanning, subentrato a Shayne Graham, uscito per in infortunio ad inizio match, realizzasse il secondo FG di giornata, trasformando dalle 40 yds; per Chicago il TD era stato invece realizzato dal WR Joe Anderson, undrafted 2012 da Texas State.
Da segnalare le buonissime prove del rookie Kasheem Green, 6 tackles, nel Bears, e Josh Gordon, che sarà sospeso le prime quattro partite, nei Browns, che alla fine la spuntano per 18 a 16.

Stepfan Taylor

Stepfan Taylor

ARIZONA CARDINALS @ DENVER BRONCOS

Backup in campo anche per queste due franchigie, che danno vita ad una bella sfida nella quale si rivede all’opera Ryan Lindley, starter in alcune partite di Arizona già nella passata stagione; il prodotto di San Diego State ha lanciato per 214 yards e 2 TD, servendo Jaron Brown, pass da 55 yds, e Mike Thomas, 13 yds, confezionando anche una trasformazione da 2 punti per il rookie RB Andre’ Ellington, tra i potragonisti del match al pari dei suoi colleghi Stepfan Taylor, a segno su corsa da 15 yds, e Ryan Williams, messo mercoledì in trading block dai Cardinals, che realizza da 1 yard.
Per Denver fa il compitino Brock Osweiler, che non mette a segno TD pass ma non compie nemmeno errori madornali, mentre gioca una buona partita Zach Dysert, rookie che si è giocato bene le sue carte per entrare nel roster finale dei Broncos completando in endzone per Gerrel Robinson; per la franchigia del Colorado, preoccupata per le condizioni dell’undrafted LB Lerentee McCray, che avrebbe dovuto prendere il posto di Von Miller durante la sua sospensione, uscito con una caviglia malconcia, a segno anche l’ex runner di Oregon Jeremiah Johnson e il fullback Jacob Hester, entrambi su corsa, rispettivamente da 9 e 7 yards; quella decisiva l’ha però piazzata il già citato Taylor, fissando il risultato sul 32 a 24 per gli ospiti.

INDIANAPOLIS COLTS @ CINCINNATI BENGALS
Entrambe le squadre ci tenevano a chiudere la preseason in maniera dignitosa, per questo si sono visti in campo anche gli starter, che hanno deliziato gli spettatori per un paio di drive, facendogli respirare un po’ di vero football; la sfida migliore si concretizza tra l’attacco dei Bengals e la difesa dei Colts, fino a questo momento una delle meno battute della lega, che ancora una volta risponde per le rime agli avversari, cercando di difendere il vantaggio acquisito con il FG da 43 yds di Adam Vinatieri.
Intenzione che però si spegne davanti ad un Andy Dalton in grandissima forma, che in un solo drive apparecchia la vittoria per la sua Cincinnati, guidando una bella serie che si conclude con il TD, su corsa, da 1 yard del rookie Giovani Bernard, nuovamente tra i migliori del suo team; dopo la segnatura, spazio a Josh Johnson e John Skelton, in lizza per il rolo di backup, con il primo che convince molto di più, muovendosi bene si dentro che fuori dalla tasca, con il risultato che ora pare in netto vantaggio per lo spot #2.
A segno con un TD pass per Marvin Jones, l’ex Bucs orchestra anche il drive che porta alla corsa vincente di Rex Burkhead, che realizza da 2 yards prima che Chandelr Harnish, entrato in campo al posto di un poco convincente Matt Hasselbeck, decida di mettere a segno i primi 7 punti per i Colts, mandando in endzone Dominique Jones; per Indy, che perde 27 a 10, buone le prestzioni del RB rookie Kerwyn Williams, 18 corse per 92 yards, e della safety Larry Asante, 14 tackles, scelta al quinto round del Draft 2010.

PHILADELPHIA EAGLES @ NEW YORK JETS
Dopo la prestazione di ieri è molto probabile che Matt Simms venga preso in considerazione per un posto nel roster dei New York Jets, che decidono di puntare su di lui per l’ultima di preseason rinunciando a schierare il neo arrivato Graham Harrell; con Sanchez, Smith e McElroy fuori, la franchigia biancoverde manda in campo il veterano e riceve risposte incoraggianti, nonostante un pessimo inizio, con 7 sacks subiti nel primo quarto, tra i quali uno all’interno della propria endzone che procura una safety agli Eagles.
Dopo 15 minuti di sofferenza però Simms si sveglia dal torpore e comincia a produrre drive interessanti, che conducono per due volte in endzone il runningback Kahlil Bell, a segno da 8 e 2 yards, e permettono a Dan Carpenter di firmare il suo primo field goal in maglia Jets, pochi giorni dopo essere stato tagliato prima dai Dolphins e poi dai Cardinals; azioni che permettono ai padroni di casa di acquisire un buon vantaggio, con Phila che cerca di tenersi in partita alterando Matt Barkley e Nick Foles senza riuscire a fare nulla di concreto.
A sbrogliare la situazione e consentire agli Eagles di sperare fino all’ultimo ci pensa Matthew Tucker, undrafted 2012 da Texas Christian che piazza due belle corse negl’ultimi due quarti; con la prima, da 3 yards, impatta la partita nel corso del terzo periodo, con la seconda, da 1 yd, rende invece meno amara una sconfitta sancita appena un minuto prima dall’interception return di Antonio Allen, che riporta in endzone un pallone pizzicato sulle 20 yards a Barkley, con il quale pone fine al match, chiusosi 27 a 20 in favore dei Jets.

SAN FRANCISCO 49ERS @ SAN DIEGO CHARGERS
Derby californiano per l’ultima di preseason, dominato, senza tanti fronzoli, dai vicecampioni NFL di San Francisco, che danno una spazzolata monumentale ai Chargers, infliggendogli un secco 41 a 6 che lascia spazio, veramente, a pochissimi commenti, tanto è stato il divario visto sul campo tra le due compagini; parte ovviamente bene Colin Kaepernick, pronto ad affrontare la sua prima stagione intera come starter, che va subito dentro con un bellissimo passaggio da 43 yards per il promettente rookie Quinton Patton, giocatore che continua a scalare la depth dei receiver.
Siglato il 7-0 il QB da Nevada lascia spazio ai suoi backup, che completano l’opera affossando definitvamente i Chargers; prima tocca a Colt McCoy, a segno con TD pass da 5 yards per il runningback Anthony Dixon, poi è il turno di B.J. Daniels, che chiude i giochi confezionando altri due passaggi vincenti, il primo, con annessa presa spettacolare, per Lavelle Hawkins, e il secondo per Chuck Jacobs, con il quale termina, di fatto, il match.
Per San Diego poche cose da segnalare, se non una prestazione preoccupante della linea offensiva, che concede 4 sacks agli avversari, e le poche garanzie offerte dalle riserve di Philip Rivers, che si distinguono solo per gli errori commessi sul terreno di gioco; Charlie Whitehurst, dopo essersi fatto buttare a terra 4 volte dietro la tasca, riesce pure a lanciare un intercetto, Brad Sorensen, che evidentemente vuole fargli concorrenza, invece, non trova altro da fare che farsi pizzicare due volte dalla difesa avversaria. Un turbinio di sbagli che certamente non farà dormire sonni tranquilli a Mike McCoy, al quale non rimane altra speranza se non un cambio repentino di registro la prossima settimana.

Tim Tebow

Tim Tebow

NEW YORK GIANTS @ NEW ENGLAND PATRIOTS
Nel segno di Tim Tebow si chiude la preseason dei Patriots, guidati verso la vittoria da 2 TD pass realizzati dal talento di Florida, che nel quarto finale piazza la rimonta decisiva confezionando due bei passaggi per un altro dei giovani ricevitori che compongono attualmente il roster di New England, Quentin Sims, a segno da 52 e 5 yards; con la doppia realizzazione l’ex Gators si rifà dell’intercetto lanciato in precedenza e mette in difficoltà Bill Belichick, che in questi ultimi giorni dovrà decidere se tenerlo in squadra o tagliarlo, visto che il posto di backup è ben saldo nelle mani di Ryan Mallet, ancora a segno ieri con un pass in endzone ricevuto da Josh Boyce.
L’interessantissimo receiver da TCU, protagonista di una segnatura da 40 yards, conferma di poter diventare una risorsa importante per i Pats sul profondo, in un reparto che continua a voler puntare sui nuovi arrivati, come Aaron Dobson, 3 per 35, e Kembrell Thompkins, 2 per 24, in lizza per occupare lo spot sulla sideline opposta a Danny Amendola.
Nei Giants, parsi tranquilli nonostante la terza sconfitta rimediata in preseason, sono scesi in campo tutti e quattro i quarterback, che non si sono prodotti in errori gravi, ma che sono comunque riusciti a perforare la difesa avversaria solo in due occasioni, grazie alle connessioni tra Eli Manning e Hakeem Nicks, nel primo quarto, e tra Curtis Painter e Da’Rel Scott nel terzo. Nel mezzo tante buone cose che hanno portato a 2 field goal trasformati da Josh Brown, mentre per i padroni di casa, che si sono imposti 28 a 20, il TD che va ancora segnalato è quello di George Winn, RB da Cincinnati, su corsa da 5 yards.

JACKSONVILLE JAGUARS @ ATLANTA FALCONS
Match nel quale cercano di farsi strada i runningback che sono in lizza per il backup job, da una parte Jordan Todman, a segno nel quarto iniziale su corsa da 18 yards, che ha provato ad inserirsi nella corsa a prima riserva di Maurice Jones-Drew nei Jaguars, e dall’altra Josh Vaughan, che dopo aver passato l’intero 2012 in practice squad ha provato a convincere Mike Smith a promuoverlo alle spalle di Steven Jackson, con una prorompente corsa da 65 yards nel terzo quarto.
Due giocatori che hanno cercato di mettersi in mostra nel grigiore di una partita nella quale, ancora una volta, sono emersi tutti i limiti del gioco offensivo di Jacksonville, che a questo punto non si capisce se è deficitario per colpa del playbook o degli interpreti scelti a coprire la posizione di quarterback; fatto sta che sia Chad Henne, in campo al posto dell’infortunato Gabbert, sia Chad Scott, escono dal campo con un intercetto su groppone, lasciando l’onere di guidare i Jags verso la vittoria a Mike Kafka, third-string che lancia il TD pass da 13 yards con cui Jeremy Ebert chiude la sfida.
Una sfida in cui si sono viste tante riserve nelle file di Altanta, che alla fine ha ceduto per soli 4 punti, 20 a 16, grazie anche alla difesa, a segno su fumble return con l’end Jonathan Massaquoi; decisivo, comunque, per il risultato finale, l’ottimo lavoro del reparto arretrato di Jacksonville, che stoppa su un 4th e goal il backup QB dei Falcons Dominique Davis a meno di due minuti dal termine, quando una realizzazione da 7 dei padroni di casa sarebbe stata certamente vincente.

DETROIT LIONS @ BUFFALO BILLS
La partita è durata di fatto solo un tempo, ovvero il periodo necessario ai Lions per affossare completamente i Bills ed allontanarne qualsiasi possibilità di rimonta, trascinati da un Shaun Hill e un Kellen Moore in splendida forma e decisi fino all’ultimo a giocarsi ognuno le proprie carte per diventare i backup di Matthew Stafford, che per fortuna di Buffalo, non è sceso in campo.
I due QB di rierva di Detroit lanciano 2 touchdowns a testa, pescando Patrick Edwards, Kris Durham, e per ben due volte il runner da Notre Dame Theo Riddick, che viene servito in entrambe le occasioni dal prodotto di Boise State; la quinta segnatura degl’ospiti è invece opera di Joique Bell, che consente ai Lions di prendere il largo già ad inizio secondo quarto, prima che il collega di reparto, in coppia con Moore, ponga fine ai sciagurati primi trenta minuti dei Bills.
Buffalo, che riesce a risollevarsi solo nel quarto finale, quando Detroit ha dentro tutte le riserve, va a segno con il solo Thaddeus Lewis, che pesca Marcus Easley con un big play da 79 yards che non riesce neppure a strappare un minimo cenno di sorriso a Marrone, deluso ed amareggiato per la prova orribile di Matt Leinart, scelto come starter ma inconcludente e dannoso come al solito, tanto che i suoi 2 intercetti influiscono non poco sul 35 a 10 finale.

Tyler Bray

Tyler Bray

GREEN BAY PACKERS @ KANSAS CITY CHIEFS
Un solo grandissimo protagonista nel match di Kansas City, Tyler Bray, undrafted quarterback da Tennessee che continua ad intrigare, e non poco, il nuovo coach dei Chiefs Andy Reid, a detta di molti già colpito dai numeri dell’ex Volunteers durante i camp di allenamento estivi; se così fosse, il giovane pitcher ha ulteriormente conquistato punti nella personale classifica del suo HC con la prestazione sfoderata nella sfida contro Green Bay, conclusa con 14 passaggi completati su 25 per 169 yards, 3 TD e 1 intercetto.
Davvero un’ottima prova per Bray, che subentrato a Chase Daniel, il quale ha subito un intercetto dalla difesa avversaria, ha mandato a segno Junior Hemingway, WR al secondo anno da Michigan, Josh Bellamy, altro sophomore da Louisville, e Frankie Hammond Jr., prodotto al terzo anno da Florida, completando passaggi da 8, 43, e 9 yards; giocate che fanno passare in secondo piano l’intercetto subito e il sack, messo a segno da Sam Barrington, che ha concesso a Green Bay di segnare 2 punti nel 30 a 8 finale.
Punti che si sono sommati ai due field goal trasformati da Mason Crosby, che ha così festeggiato il prolungamento di contratto firmato ieri prima del match; il kicker è stato l’unico a salvarsi in un attacco dei Packers poco incisivo, guidato principalmente dal nuovo backup Vince Young, che ha lanciato per 144 yards, senza segnare ma provocando due fumble, dei quali solo uno recuperato, per la sua squadra.

OAKLAND RAIDERS @ SEATTLE SEAHAWKS
Partita bruttina, nella quale l’unica segnatura da 6 punti è firmata dal runningback di Seattle Robert Turbin, a segno su corsa da 3 yards nel primo drive della partita, prima che cominciansse un’incredibile sequela di field goal che ha messo in mostra i kicker delle due squadre, premiando soprattutto Steven Hauscka, che ne mette dentro ben 5 per Seattle, 3 dei quali da oltre 50 yards.
Per il resto, poco da raccontare in un match dove l’attenzione era focalizzata principalmente su Terrell Pryor, ancora una volta crollato nel momento decisivo, quando avrebbe avuto la possibilità di chiudere la corsa allo starting QB job approfittando dell’assenza del collega, e concorrente, Matt Flynn; il prodotto di Ohio State, invece di mettere al sicuro la propria posizione, convincendo una volta per tutte coach Allen, sfodera una pessima prestazione, completando appena per 31 yards e 1 intercetto prima che lo stesso allenatore decida di torglierlo dal terreno di gioco evitandogli figure peggiori.
Un bel problema per i Raiders, che si consolano solo con i 2 field goal calciati da Justin Medlock in una sconfitta, 22 a 6, che desta non poche preoccupazioni in vista della partenza della regular season, quando sarà necessario trovare un pitcher affidabile da piazzare dietro il centro; impresa rivelatasi ardua, fino a questo punto.

BALTIMORE RAVENS @ ST. LOUIS RAMS
A sette giorni esatti dal kickoff, i Ravens apriranno la stagione giovedì prossimo contro i Broncos, Baltimore decide di regalare ancora qualche spicciolo di gloria alle varie riserve, e con Tyrod Taylor fuori, decide comunque di tenere a riposo Flacco, oltre a Ray Rice, e far giocare per tutti i sessanta minuti il terzo QB Caleb Hanie, che conclude con 272 yards all’attivo, per 1 touchdown e 2 intercetti.
A regalare il primo vantaggio del match a Baltimore è però il quarto runner Bobby Rainey, che va a segno prima dell’intervallo su una corsa da 8 yards con la quale raggiunge e supera i Rams, che conducevano fino a quel momento grazie al buon inizio di Kellen Clemens, capace di condurre dei buoni drive e guidare verso la segnatura St. Louis, che realizza con un calcio di Greg Zuerlein e la corsa da 1 yard di Zach Stacy, ormai probabile primo backup,nel ruolo di RB,di Daryl Richardson.
Dopo il sorpasso dei Ravens, ci pensa il subentrato Austin Davis, completando due touchdown pass nell’ultimo quarto prima e dopo la bomba da 50 yards messa in aria da Hanie e ricevuta da Malcom Brown; il terzo QB dei Rams chiude la partita con 2 TD pass, da 4 yards per Nick Johnson e da 17 per Chase Reynolds, fissando il risultato sul 24 a 21 per St. Louis.

WASHINGTON REDSKINS @ TAMPA BAY BUCCANEERS
La prima bella notizia per Washington arriva durante il riscaldamento, quando il Dr. Andrews conferma la buona riuscita dell’operazione subita da Robert Griffin III, che a questo punto sarà in campo nel kickoff weekend; la seconda, invece, è che i Redskins, pur senza il loro asso in campo, chiudono imbattuti questa preseason 2013, rifilando un secco 30 a 12 ai Buccaneers, capaci di andare a segno solo su ritorno di intercetto con il linebacker Najee Goode, che sfrutta l’unico errore commesso da Pat White durante il match.
L’ex Mountaineers convince nel ruolo di terzo quarterback, lanciando per 181 yards e andando a segno su corsa da 7 yds prima dell’intervallo, confermando di essersi integrato bene con gli schemi offensivi dei capitolini e mettendo quindi il proprio futuro in mano a coach Shannahan, che ora dovrà decidere se puntare su di lui o su Rex Grossman come terza opzione dietro al centro.
Decisione che non sembra dovrà prendere nel backfield, dove dovrebbe accomodarsi, alle spalle di Alfred Morris, Evan Royster, reduce da un’altra prestazione positiva chiusa con 59 yards e 1 TD; dovrebbe riuscire ad entrare nel roster anche il talentuoso rookie da Florida State Chris Thompson, a segno con un punt return da 69 yards, che al pari del suo collega di classe Mike Glennon, scelto da Tampa nell’ultimo Draft, riuscirà ad evitare il taglio finale di questa settimana.

NEW ORLEANS SAINTS @ MIAMI DOLPHINS
Non è ancora sicuro di trovare posto nel roster finale dei Dolphins, ma Pat Devlin, quarterback da Delaware, ha certamente lasciato il segno nei tifosi di Miami dopo la buonissima prestazione di ieri, nella quale ha condotto alla vittoria, 24 a 21, la squadra lanciando per 259 yards, 2 touchdowns e 2 intercetti, fortunatamente ininfluenti per il risulato finale.
Un’ottima partita, in cui ha strappato applausi e dimostrato di saper reggere la pressione, confezionando il drive decisivo a 3 minuti dal termine che si è concluso con la ricezione, da 56 yards, in endzone di Marvin McNutt, secondo compagno di squadra servito dopo il TD pass lanciato nel secondo quarto a Dion Sims, con il quale Miami aveva risposto al primo vantaggio ospite firmato dal runningback Mark Ingram.
I Saints, che hanno deciso di testare sul campo Marques Colston, al rientro da un infortunio, si sono invece affidati all’undrafted Ryan Griffin, che ha giocato una discreta partita chiudendo con 194 yards, 1 intercetto, ed 1 TD, ricevuto da Austin Johnson; tra i migliori, negli ospiti, che hanno segnato un touchdown anche con la guardia Tim Lelito, fumble ricoperto in endzone, il runningback Khiry Robinson, undrafted rookie da West Texas A&M che ha totalizzato 115 yards in 22 portate.

Ted Ginn Jr.

Ted Ginn Jr.

PITTSBURGH STEELERS @ CAROLINA PANTHERS
Nottata importante per un giocatore in cerca di rilancio come Ted Ginn Jr., deluso, e delundente, dalle esperienze con Miami e San Francisco, che pare essere rinato in Carolina, sotto l’egida guida di coach Rivera, che lo ha rilanciato sfruttandolo nel lavoro che sa fare meglio, ovvero quello di strechare il campo seminando avversari; quello che il talento da Ohio State fa in ben due occasioni nel match contro gli Steelers, prima andando a segno su passaggio da 35 di Derek Anderson, altro atleta in cerca di riscossa, e poi ripetendosi un quarto più tardi con una volata da 87 yards che elude diversi difensori di Pittsburgh.
Una Pittsburgh pesantemente criticata dal proprio head coach Mike Tomlin, che annuncia provvedimenti nelle prossime 48 ore per tutte quelle riserve che non si sono impegnate più di tanto, discorso sintomo della delusione maturata dopo aver visto una squadra partire in quinta, TD da 13 yards di David Paulson su pass di Landry Jones, e poi spegnersi pian piano.
Proprio l’ex QB di Oklahoma, in campo per tutti i sessanta minuti, è stato uno dei più deludenti, lanciando 3 intercetti dopo essere entrato in endzone nel corso del primo quarto; una brutta prova, chiusa in modo pessimo dal runningback Reggie Dunn, che si fa placcare in endzone da Mario Addison, causando una safety che consegna di fatto la vittoria a Carolina, per 25 a 10, e scatena le ire del già citato Tomlin.

HOUSTON TEXANS @ DALLAS COWBOYS
Altro derby, questa volta texano, per l’ultimo appuntamento di preseason, con i Texans che scendono in campo affamati manco se dovessero giocarsi l’accesso ai playoffs, una fame che, conoscendo la loro storia, speriamo non venga meno quando l’ovale comincerà a scottare e sarà necessario davvero portare a casa una vittoria, che giunge in tutta tranquillità a Dallas, dove Houston si impone per 24 a 6 grazie all’ottimo lavoro delle sue riserve.
In primis i due quarterback Case Keenum e T.J. Yates, che intenti a disputarsi il backup spot, danno vita ad una spettacolare sfida a distanza che li porta a chiudere con un TD pass lanciato a testa, per Lestar Jean il primo, per Andy Cruse il secondo, e 237 yards collezionate in coppia; numeri che portano incredibili benefici alla loro squadra, già aiutata da un duo di runningback che evidentemente vuole seguire la strada tracciata da Foster e Tate, come dimostrano le 107 yards corse da Cierre Wood e le 79, con annesso touchdown, percorse da Dennis Johnson.
Situazione leggermente opposta a quella in cui si trovano i Cowboys, si solidi nel backfield, come rivelato dalle buone prestazioni di Joseph Randle, 47 yards, e Philip Tanner, 35, entrambi in lizza, con Lance Dunbar, per il backup role, ma deficitari alle spalle di Tony Romo, con un deludente third-string Alex Tanney che da un’ulteriore conferma del vuoto creatosi dietro al numero 8, lanciando per solo 177 yds e 1 intercetto, e subendo ben 7.0 sacks.

TENNESSEE TITANS @ MINNESOTA VIKINGS
Pochi titolari in campo per Tennessee, nessuno per Minnesota, che decide di non rischiare in vista della partenza della regular season, mandando sul terreno di gioco solo riserve, una scelta che, con il senno di poi, risulta azzeccata, visto che la guardia Seth Olsen e il corner Marcus Sherels verranno poi portati fuori dal campo in barella dopo aver subito una concussion.
Per quanto riguarda il match invece, inizia bene Locker, che completa 3 passaggi su 5 prima di lasciare il posto a Ryan Fitzpatrick, a segno con un TD pass per il rookie Justin Hunter, finalmente parso più dentro gli schemi di Munchak, e Rusty Smith, che mantiene in vantaggio i suoi all’intervallo con un pass per Jack Doyle da 2 yards; i due TD, aggiunti ai 3 field goal trasformati da Rob Bironas, non bastano però agli ospiti, che subiscono la rimonta finale dei Vikings.
Dopo essere rimasti in partita grazie alla corsa da 1 yard di Matt Asiata, che si sta giocando il posto di terzo RB, e aver segnato con Joe Baynard, su passaggio da 11 yards di McLeod Bethel-Thompson, i Vikings sono riusciti a centrare la prima, ed unica, vittoria di questa preseason grazie al kickoff return, in apertura di secondo tempo, di Marcus Sherels, e ai 2 field goal trasformati da Blair Walsh, , a segno da 29 e 25 yards, che hanno fissato il punteggio sul 24 a 23 finale.

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One thought on “NFL – Preseason Week 4: i risultati dei match.

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