628x471BROOKLYN NETS 97 – DETROIT PISTONS 109

Al Barclays Center si affrontando due delle più grandi delusioni di inizio stagione. Nets ancora senza Lopez e Williams mentre nei Pistons ritrova il posto in quintetto Josh Smith dopo la panchina punitiva di venerdì.

Primo tempo equilibrato con le due squadre che rispondono colpo su colpo prima del tentativo di allungo di Brooklyn che si porta sul +10 ad una manciata di secondi dal termine del primo tempo, ma una sanguinosa persa di Pierce regala a Monroe un gioco da 3 punti che permette a Detroit di andare a riposo sul -7.

Terzo quarto senza storia segnato da un netto dominio fisico degli uomini di Cheeks, parziale di 34-15 (20-0 nel pitturato) che taglia definitivamente le gambe agli uomini di Kidd a cui non basta una timida reazione orgogliosa nell’ultimo periodo per riprendere in mano l’inerzia del match.

Per i Pistons ancora decisivo dalla panchina Stuckey (27 pt) coadiuvato dai soliti Monroe (18 e 11), Drummond (9 e 10) e Smith (13 e 8). 10 assist per Jennings che ha però faticato molto al tiro(2/10). Per i Nets straordinaria prova di Joe Johnson che chiude con 34 punti (8/10 da 3), bene anche Pierce (19 pt) mentre continua a faticare Garnett (2/9 al tiro per 4 punti e 9 rimbalzi).

LOS ANGELES CLIPPERS 121 – CHICAGO BULLS 82

Partita senza storia quella dello Staples Center, con i Clippers che ottengono la vittoria più larga nella storia della franchigia e i Bulls che devono interrogarsi sul cosa fare dopo l’ennesimo infortunio Rose che terrà l’ex-MVP a bordocampo per tutta la stagione.

Gli uomini di Thibodeu provano a tenere testa ai Clippers durante il primo quarto ma l’intensità difensiva non è quella dei giorni migliori e i 31 punti subiti nel primo quarto fanno subito capire quale sarà l’andamento del match. Dal secondo quarto in poi sarà un monologo degli uomini di Rivers che mettono in mostra tutto il loro arsenale offensivo mandano in doppia cifra ben 6 giocatori.

21 punti per il miglior Dudley della stagione, 19 per Reddick e solite doppie-doppie di Paul(16 con 17 assist) e Griffin(15 con 12 rimbalzi). Esordio stagionale per Jamison che chiude con 11 punti. Tra i Bulls bene Deng(22 pt) e 14 a testa per Boozer e Dunleavy, male invece tutti i giocatori in uscita dalla panchina, fondamentale per restare in zona play-off sarà il recupero di Jimmy Butler.

ORLANDO MAGIC 96 – PHOENIX SUNS 104

Contina a stupire Phoenix che pur priva di Bledsoe vince la 7 partita stagionale in casa di Orlando che non riesce a replicare la bella prestazione offerta nel derbi contro Miami di sabato.

I Suns conducono per tutta la gara rischiando solo nel finale quando una tripla di Nicholson porta Orlando sul -3, ma prima Frye e poi Dragic prendono in mano l’attacco di Phoenix e scrivono la parola fine sul match. 23 con 10 assist per un Dragic in versione europeo, 20 per un Gerald Green in continua crescita e 14 per Frye decisivo nel finale di partita. 14 e 16 pe i gemelli Morris in uscita dalla panchina.

Prova da vero leader per Vucevic(20 e 0 rimbalzi), brilla anche il sophomore Nicholson(19 pt. con 3/4 da 3), 16 per Afflalo e 15 per Nelson a completare il quadro dei giocatori finiti in doppia-cifra per Orlando. Piccola curiosità su Phoenix che ha tirato in tutto il match solo 3 tiri liberi!

OKLAHOMA CITY THUNDER 95 – UTAH JAZZ 73

Ordinaria amministrazione per Oklahoma che si sbarazza senza difficoltà della peggior squadra della lega. Riposo per Westbrook e serata umana per Kevin Durant che chiude con 19 punti e 9 rimbalzi(3/9 al tiro e 12/13 dalla linea della carità), doppia-doppia per Ibaka(17 e 11). Ottime le prestazioni in uscita dalla panchina sia di Lamb(15 pt) che di Perry Jones(13).  Per Utah nessuno degli starter va in doppia cifra, 10 a testa, invece, per Kanter e il rookie Gobert in uscita dal pino.

LOS ANGELES LAKERS 100 – SACRAMENTO KINGS 86

3a  Vittoria casalinga consecutiva per i Lakers che sconfiggono meritamente i Kings reduci dall’amara sconfitta di sabato sempre a Los Angeles ma contro i Clippers. I Lakers partono bene e controllano senza grosse difficoltà i primi 2 quarti. I King reagiscono nel terzo periodo riducendo lo strappo da 12 a 3 punti ma un parziale di 10-0 dei Lakers spegne definitivamente l’ardore degli ospiti.

Ancora decisiva la panchina per i giallo-viola con Henry che ne segna 21 (14 nel quarto periodo), 20 e 10 di Pau Gasol, 12 assist di Blake e 10 con 13 rimbalzi per Jordan Hill.  Dopo la prova mostruosa di sabato Cousins si conferma in grande forma chiudendo con 17 punti, 8 rimbalzi e 7 assist, segnali di vita anche da Vazquez (20 punti e 7assist) e buon apporto del rookie Mclemore(15 pt.).

 

3 thoughts on “NBA – Disastro Nets e Bulls, bene Lakers e Suns

  1. Sono l’unico che gode come un riccio per lo schifo di stagione dei Nets? che bello quando se la prende in quel posto chi crede che semplicemente spendendo una montagna di soldi si possa fare una squadra sportiva di successo!!

  2. No no tranquillo…non sei solo…!! Quei soldi potevano essere investito mlt mlt meglioo…

  3. mi verrebbe da dire dipende da come spendi,una cosa è spendere per giocatori in ascesa con qualche copertura di giocatori utili(vedi miami quando prese lbj e bosh e poi allen) un’altra è riempirti di giocatori che sono venuti a svernare da te prima di godersi una pensione d’oro,i vari garnett,truth,terry e via discorrendo non devono dannarsi l’anima per dimostrare nulla hanno vinto tutti un titolo e han pacchi di soldi,ma diciamo che una loro risalita da qui a fine campionato è comprensibile che avvenga visto che sono cmq tutti giocatori orgogliosi..da tifoso hawks ho sempre pensato che il miglior acquisto di ferry sia stato spedire isojoe ai nets (e il prossimo hanno atlanta ha 4 scelte al draft)

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