NEW ORLEANS PELICANS 121 – BOSTON CELTICS 120 (OT) 

Una fantastica prova di Davis (40 punti e 21 rimbalzi) regala ai Pelicans il successo contro Boston che, nonostante abbia controllato bene il ritmo della gara, non è mai riuscita a piazzare un parziale importante per tagliare fuori dal match i padroni di casa. Oltre a Davis, in casa New Orleans, si distingue anche  un efficace Evans(26 punti), importante anche la freddezza dalla lunetta di Gordon(19 punti) che segna due liberi fondamentali sul finire dell’over time. Ai Celtics non bastano i 39 di Jeff Green, così come non bastano né i 16 con 12 rimbalzi di Humpries né i 14 di Sullinger in uscita dal pino. 14 assist ma tanta fatica al tiro per Rondo(solo 6 punti con 3/14 al tiro per lui).

 

MILWAUKEE BUCKS 92 – CHARLOTTE BOBCATS 101

I Bobcats faticano più del previsto ma alla fine hanno ragione dei Bucks conquistando così la loro quarta vittoria consecutiva. La partita viaggia sul filo dell’equilibrio per 3 quarti e mezzo fino a quando Charlotte piazza un parziale di 18-5 che chiude la contesa. 21 e 8 assist per Walker, 20 e 7 per un ottimo Jefferson e 18 per l’ex Gary Neal in uscita dal pino. Tra i Buks il migliore è Knight che flirta con la tripla doppia (21 punti con 8 rimbalzi e 7 assist), bene anche gli ex Sessions (18 e 6 assist) e Adrien (12 punti in 12’ di gioco). Serata difficile al tiro, invece, sia per Middleton(3/12 dal campo) e Antetokounmpo (0/4 dal campo).

 

TORONTO RAPTORS 113 – PHOENIX SUNS 122 

Phoenix non molla e, con una vittoria dal peso specifico notevole, resta in corsa per un piazzamento tra le prime 8 ad ovest. Partita dominata dagli attacchi con i Suns che hanno potuto giocare il loro basket migliore senza che Toronto riuscisse mai ad opporre la difesa giusta per limitare il veloce giro palla di Phoenix. A fare la differenza sono la percentuale da 3(48% per i Suns e 30% per i Raptors) e il netto dominio a rimbalzo per la squadra di Hornacek(45 a 19). Man of the match è ancora una volta Green che segna 28 punti in 26’ di impiego, seguito dai 19 di Dragic e dai 16 con 14 rimbalzi per Kieff Morris. Per i Raptors in doppia cifra tutto il quintetto titolare con 28 e 13 assist per Lowry, 22 per Ross, 20 per Johnson, 16 per Derozan e 15 per Valanciunas, pessimo invece l’apport della panchina che ha prodotto solo 11 punti.

 

MIAMI HEAT 113 – HOUSTON ROCKETS 104 

Nonostante il periodo di difficoltà, gli Heat riescono a battere i Rockets portando a casa una vittoria che quantomeno ridà un po’ di morale agli uomini di Spolestra dopo il pessimo record della scorsa settimana. Partita che viaggia sul filo dell’equilibrio fino a quando, sul 102-98 per i Rockets, gli arbitri fischiano un discutibile tecnico per ritardo del gioco ad Howard, da quel momento in poi Miami prende il sopravvento  e segna 15 punti consecutivi che costringono Houston ad una arrendevole resa. Per gli Heat c’è da registrare la magnifica prova di Allen, che chiude con 25(14 dei quali segnati nell’ultimo periodo), 24 a testa per James e Wade e 18 con 8 rimbalzi per Bosh. Per Houston i migliori sono, come al solito, Harden(30 punti) e Howard(21 e 14) che però non sono riusciti a caricarsi la squadra sulle spalle nel momento di difficoltà.

MINNESSOTA TIMBERWOLVES 104 – SACRAMENTO KINGS 102

I Wolves faticano più del previsto ma alla fine portano a casa la vittoria contro i Kings in una partita in cui si sono affrontate due squadre senza alcun obiettivo concreto nella stagione corrente. Per i Wolves ci sono 31 punti di Martin (14/14 dalla lunetta) , 26 con 10 rimbalzi per Love, ma la vera sorpresa è il rookie Dieng che, in 37’ di gioco, segna 12 punti con 11 rimbalzi e 5 stoppate mostrandosi degno sostituto dell’assente Pekovic. Per i Kings, privi dell’infortunato Cousins, ci sono 26 punti e 7 assist di Thomas e 26 con 11 rimbalzi per l’ex Williams.

 

OKLAHOMA CITY THUNDER 86 – DALLAS MAVERICKS 109 

La più grossa sorpresa della serata arriva dalla Chesapeake Arena di Oklaoma City dove i Mavericks demoliscono la squadra di Brooks ottenendo una vittoria fondamentale in chiave play-off. Partita dominata da Dallas che ha mostrato un gioco brillante e un’ottima forma fisica che fanno ben sperare per il rush finale. Ben 5 uomini in doppia cifra tra i Texani tra cui spiccanp Marion(19 punti), Nowitzki(17) e Carter(18 in 20’ di impiego). Per i Thunder, privi di Westbrook, Perkins e Sefolosha, ci sono i soliti 30 punti di Durant che però è stato supportato solo da Ibaka(19) e Jackson(14), male tutti gli altri effettivi di OKC.

 

SAN ANTONIO SPURS 122 – UTAH JAZZ 104 

10a  vittoria consecutiva per gli Spurs che si sbarazzano agevolmente dei Jazz e allungano su Oklaoma consolidando il primato nella Western. Ben 7 gli uomini in doppia cifra per la squadra di Pop, con Ginobili che si conferma in grande forma realizzando 21 punti in uscita dalla panchina, sugli scudi anche Parker(18), Duncan(16) e Splitter(14 e 10 rimbalzi). In casa Utah c’è da registrare la grande prova offensiva di Favors (28 e 10 rimbalzi) e la solita prova a tutto tondo di Hayward (17 con 6 rimbalzi e 6 assist).

 

PORTLAND TRAIL BLAZERS 112 – GOLDEN STATE WARRIORS 113 

In un bellissimo match, a spuntarla sono i Warriors che, nel secondo tempo, recuperano 12 punti di svantaggio ai Blazers che sono condannati alla sconfitta da un insolito errore dalla lunetta di Batum a tempo quasi scaduto. A farla da padrone è il backcourt di Golden State, con Curry che ne segna 37 e Thompson che invece va a referto con 27 punti e la tripla decisiva a 11’’ dal termine.  Per i Blazers, ancora senza Aldrige, ci sono 23 punti con 14 assist di Batum, 26 di Lillard e 14 con 10 rimbalzi per Lopez.

 

LOS ANGELES CLIPPERS 102 – CLEVELAND CAVALIERS 80 

Senza alcuna difficoltà, i Clippers, si sbarazzano dei Cavs e portano a casa l’undicesima vittoria consecutiva. Il migliore è ancora Griffin che sfiora la tripla doppia con 21 punti, 11 rimbalzi e 8 assist, doppia-doopia invece sia per Paul(16 e 15 assits) che per Jordan(15 e 11 rimbalzi).  I Cavs pagano l’infortunio ad inizio match di Irving e nonostante i 23 di Deng e i 15 di Waiters non riescono ad impensierire la squadra di Rivers.

 

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