Grande giorno oggi per i New York Knicks e i suoi tifosi: Phil Jackson torna nella franchigia della Grande Mela, dove giocò negli anni ’70 vincendo 2 anelli, gli ultimi della loro storia. Per lui, invece, seguirono altri 11 anelli come allenatore: 6 con i Bulls e 5 con i Lakers.

Ora, a 68 anni e dopo diverse operazioni ad anche e ginocchia, ritorna ma non più come coach – troppo faticosi per lui ormai i ritmi della NBA – ma come Presidente con pieni poteri sulle Basketball Operations, come ha confermato il proprietario James Dolan, che invece finora si è interessato spesso e volentieri delle mosse di mercato della squadra, con risultati spesso discutibili.

L’arrivo di Jackson rimette i Knicks in pole position come destinazione gradita per tutti i free agent della Lega, ma l’ex “coach Zen” si troverà ad affrontare una situazione salariale molto intricata, con alcuni contratti “capestro” come quelli di Stoudemire, Chandler e Bargnani mentre Anthony dovrà essere convinto a restare questa estate. Ma con Phil al comando nella sala dei bottoni, all’improvviso sembra tutto più facile.

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