Sotto un sole cocente Jimmie Johnson ha sfatato uno dei suoi più grandi tabù della carriera: vincere in Michigan.

Il californiano che aveva all’ attivo 24 partenze e 9 top ten è riuscito in un impresa delle sue, mettendo in mostra tutte le sue qualità di pilota esperto, abile nell’ attaccare le curve senza un minimo di sbavatura.

C’è stato poco da fare per i suoi diretti avversari che appena si sono resi conto delle potenzialità della Chevrolet numero 48 si sono dovuti accodare inchinandosi al grande campione.

Ora solo quattro circuiti gli restano per completare il ciclo di vittorie su tutti tracciati del campionato: Miami-Homestead, Chicagoland, Kentucky e Watkins Glen.

L’acerrimo rivale però è stato Kevin Harvick, in gran spolvero in questa stagione, che ha tentato senza successo l’assalto a Johnson grazie alle sue qualità di finisher dopo aver comandato la gara per 63 giri, più di chiunque altro nella competenza. Harvick conquista il suo ennesimo secondo posto, in una stagione costituita da sorrisi e lacrime regalando al team Stewart- Haas preziosi punti.

Il resto della pattuglia Hendrick si mantenuta nelle parti alte della classifica chiudendo tutti nel top ten: Kahne quinto, Gordon sesto, ha aggiunto nel suo rullino personale 36 giri in testa ed Earnhardt Jr settimo. Un riscatto prepotente da parte del glorioso team che l’anno scorso si è ritrovato con le quattro auto fuori gara per motivi vari.

Da notare inoltre il diciassettesimo posto di Danica Patrick rinvigorita nella stagione odierna e Juan Pablo Montoya diciotttesimo, al suo ritorno in Nascar.

Infine si parla di Ford che al momento vede il duo Penske dominatore tra le auto con il motore americano, quando fino all’ anno scorso Roush è stato il team di punta targato Ford.

 

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