La ricerca di Buffalo si è conclusa, da poco più di 3 ore è infatti stato nominato nuovo capo allenatore Rex Ryan, licenziato dai rivali divisionali Jets un paio di settimane fa.

L’ex HC di New York ha firmato un contratto di 5 anni per un ingaggio stagionale pari a 5,5 milioni di dollari, e secondo quanto trapelato finora, avrebbe scelto di avvalersi, come collaboratori, di Jim Schwartz, che rimarrebbe ai Bills come defensive coordinator, e Greg Roman, che dovrebbe lasciare San Francisco e diventare il nuovo coordinatore offensivo del team.

Quest’ultimo ha già lavorato con Ryan nei Ravens, quando entrambi erano ancora assistenti dell’allenatore Brian Billick, sotto la cui guida conquistarono il Super Bowl del 2000.

A Schwartz, invece, il nuovo HC avrebbe già parlato nelle scorse ore, chiedendogli di mantenere la posizione ricoperta all’interno dello staff di Buffalo perchè molto colpito dall’ottimo lavoro svolto a livello difensivo, dove ha adottato un 4-3 di base in cui molto spesso veniva utilizzato un front nine per aumentare la pressione sulla linea e sul backfield avversario.

Cosa che a Ryan sembra piacere parecchio, nonostante sia un discepolo della 3-4, schieramento che lo ha accompagnato fin da quando ha esordito da allenatore e che ha gli ha permesso di ottenere buoni risultati con i biancoverdi newyorkesi, con i quali ha sempre invece avuto diversi problemi a livello offensivo, ad esclusione delle prime stagioni, quando era riuscito a creare un running game piuttosto efficace.

Proprio in attacco, a Buffalo potrebbe avere gli stessi problemi che si è già trovato ad affrontare nella Big Apple, passando da una situazione surreale nella posizione di QB ad un’altra, con un Geno Smith mai all’altezza del compito ed il suo collega di Draft E.J. Manuel, selezionato dai Bills nel 2013, accantonato dopo appena quattro apparizioni stagionali, per far spazio al veterano Kyle Orton.

Nuova avventura che comincia quindi in salita per Ryan, che eredita un team decisamente solido a livello difensivo ma completamente da costruire sul lato opposto della palla, dove il buon vecchio Rex non sembra però eccellere, ne nella scelta dei uomini, ne in quella degli schemi; inutile scrivere che, nel suo caso, sarà ancora una volta fondamentale le mosse che lo staff dirigenziale dei Bills, e soprattutto del general manager Doug Whaley.

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