Stagione finita per Tony Romo

Posto che il Monday Night è “L’appuntamento” serale del lunedì per ogni appassionato di football che si rispetti-americano ed europeo, grazie ad ESPNAMERICA, questo monday night è più “speciale”: infatti al Cowboys Stadium si sono scontrate due acerrime rivali della NFC East, i Dallas Cowboys, contro i redivivi New York Giants. Questa è una delle sfide più antiche del football.

 Le due squadre hanno incrociato i caschi sin dal 1960-la serie vede nettamente in vantaggio Dallas, 55 vittorie, contro le 37 dei Giants, a fronte di soli due pareggi; nei playoffs, i Giants hanno vinto lo scontro diretto, nel divisional del gennaio 2008, anno magico per i Giants, che partendo dalla Wild Card, e vincendo tutte le partite in trasferta, arrivarono al Superbowl, sconfiggendo i più quotati Patriots.

Ma veniamo alla partita di questa notte.

Ancora una volta, Dallas comincia molto bene il primo tempo, segnando ben 20 punti, ma soprattutto non commettendo i cosiddetti “miscues”, errori grossolani, o peggio, penalità stupide; non a caso, la secondaria è salita in cattedra, riuscendo a pizzicare ben tre volte i passaggi di Eli Manning.

Tuttavia, complice anche l’infortunio di Romo-frattura della clavicola, stagione praticamente finita per il Qb di Dallas, nel secondo tempo i newyorchesi orchestrano una furiosa rimonta e portano a casa un’importantissima vittoria, e come recita nfl.com, compiono un “passo da gigante” nella corsa alla NFC East, con vista sui playoffs.

 Come detto, a livello statistico, il vincitore, Eli Manning, ha raccolto un 25/35, 306, ha lanciato sì 4 Tds, ma il tutto è stato condito da tre INTs, che hanno fruttato i 20 punti della prima metà di gara per la “Big D”.

Il dirimpettaio Romo ha giocato poco-5/7, 39 Yds, 1 Td, costretto ad uscire con una clavicola fratturata; il back-up non era proprio Troy Aikman, ovvero, John Kitna è un discreto rilievo, e ha fatto il suo-16/33, 187 Yds, 2 Tds, però non è riuscito a contrastare l’avanzata dei blu di New York ed è affondato assieme a tutto l’equipaggio della nave.

Quindi, per New York una preziosissima “doppia W” che li porta in testa alla division, insieme a Phila e Washington; per Dallas, ennesima riprova che quest’anno gira tutto alla rovescia. E il soprannome “Big D”, potrebbe benissimo significare “Big Deep”-un grande profondo-dolore, ma potebbe anche essere trasformato in “Big T”, “Big Troubles”.

Il tempo a Dallas di Wade Philips sembra arrivato al termine; certo, ha riportato Dallas ai playoffs, a vincere la division dopo tanti anni bui, ma onestamente, il plAybook, e la difesa-secondaria su tutto- ha fatto troppo la differenza, in negativo.

Tuttavia, anche un cambio non porterebbe benefici, potrebbe migliorare la deludentissima posizione, ma non risolvere i problemi. Il materiale umano è di primo livello, è stato lo staff a deludere. Comunque, sta al plenipotenziario, propietario, CEO, Jerry Jones decidere.

Next week: NY Giants: Bye
Dallas: vs Jacksonville

6 thoughts on “Monday Night Week #7

  1. Bene bene. I Cowboys sconfitti in casa, per giunta, con la classifica che piange e con l’impossibilità di sbagliare nelle restanti 10 gare, dove dovranno vincerne almeno 9 per sperare nei PO. Per i Giants ottima W contro una rivale di Division e primo posto solitario con 5 W a 2. Ovvio che l’infortunio di Romo abbia girato la gara a favore dei newyorkesi ma è atrettanto vero che Dallas si era già scavata una fossa. Non a caso il record recitava 1-4. Che il coaching staff non sia buono ho dei dubbi, probabilmente essere definiti dalla quasi totalità dei media come vincenti di Division e pretendente al Superball peraltro in casa abbia fatto saltare gli equilibri e montato una pressione pazzesca. Mettiamoci Jerry Jones che a pressione ne mette di suo è il gioco è fatto. In prospettiva futura per Dallas vedo due possibili scenari: uno implodono terribilmente, due provano almeno a darci dentro. Certo Kitna non è un fenomeno ma Romo neanche. Dal mio punto di vista Tony è sopravvalutato ed è uno che commette molti errori quando si decide la partita. Fossi nel managemnent proverei a rimpiazzarlo. Per NY è la dimostrazione che la squadra non molla anche se sotto nel punteggio. Dopo la prova pessima contro i Titans senza che sia scattato qualcosa di buono. La difesa è competente, i sack ne sono una dimostrazione, il reparto ricevitore è in spolvero e il dilemma del running game tra Bradshaw e Jacobs è definitivamente risolto. La sceneggiata di Brandon (Jacobs) pare sia stata ricucita con successo. Ora per i Giants inizia la parte più difficile, ovvero riuscire ad arrivare a dicembre in forma cercando di capitalizzare quanto di buono fatto. Insomma evitare il crollo delle ultime sette gare dello scorso anno che la estomosero dai PO.

  2. Niente da dire. I Cowboys hanno definitivamente buttato la stagione. Senza Romo (che non è un top QB, ma cmq uno dei primi 10 in Nfl) credo che le cose andranno solo peggio.
    Confermo quanto detto la settimana scorsa sui Giants: seppur con uN Manning ancora poco incisivo, si stanno riprendendo dopo un avvio deludente e non mi sorprenderei se vincessero la propria division.

  3. da tifoso di dallas dico che l’infortunio di ROMO casca a fagiolo con la stagione compromessa dopo sole 5 settimane.i motivi sono 2 secondo me:1)tale infortunio ha messo in evidenza quale sia la priorita’ da risolvere per il prox anno!la linea offensiva;bisogna correre ai ripari!una squadra di primo livello non puo’ prescindere da una OL di primo livello!2)se lo staff(spero per l’ultimo anno)avra’ gli attributi ci fara’ vedere di che pasta e’ fatto il giovane McGee!se si dimostrera’ all’altezza potremo sacrificare anche ROMO per arrivare ad un buon giocatore o ad una primissa scelta!

  4. Romo è IMHO l’ultimo dei problemi dei Cowboys… le secondarie sono oscene e hanno anche un pizzico di sfiga….

  5. Sono cattivo e dico che Romo è un magnifico perdente. Certo la linea offensiva non è di primissimo livello, le secondarie fanno acqua da tutte le parti ma il QB non è Brady, ne Manning (Payton) ne Big Ben, ne Brees tanto per limitarmi ai primi che mi vengono in mente. Il punto è che il condottiero conta moltissimo. Avere uno su cui puoi puntare anche nei momenti di difficoltà è una rarità. Se confrontiamo Ely Manning e Romo non ci sono differenze particolari ma se il primo ha capitalizzato i PO del 2008 il secondo si è suicidato con le proprie mani. Forse fossi ai Cowboys lo cederei tanto non stiamo parlando di una superstar. Ovviamente per loro alcuni aggiustamenti nei vari reparti è d’obbligo.

    • Che Romo è solo un modesto e sopravvalutato, quanto Eli Manning (quello buono ,quello che a differenza del suo illustre grandissimo fratello ha vinto il superbowl alla grande al primo tentativo) è un grande troppo sottovalutato lo dico ormai da due o tre anni, concordo con la cosa elementare che nessuna squadra andrà mai da nessuna parte senza una grande linea d’attacco,la chiave è semplice, guardate le offensive line e saprete con buona approssimazione quali squadre andranno in finale, detto questo il condottiero conta fino ad un certo punto, perchè ricordatevi di quando Tampa ha vinto il SB, praticamente il QB non l’aveva, ma aveva una grande linea di attacco e una grande e terrificante difesa.

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