Sfida ad altissima quota fra Patriots e Jets !

Archiviata la vittoria degli Eagles contro i Texans, vediamo ora quali sono le partite della domenica e quali sono i più rilevanti ed interessanti spunti che le stesse possono offrire.

I match di cartello sono Redskins-Giants-questa sfida ha fatto la storia del football, non solo della Nfl moderna; non è proprio di cartello, ma anche questa è una sfida storica, Bears che visitano i Lions; molto interessante poterbbe rivelarsi 49ers-Packers.

Il meglio però arriva in seconda serata: le rivincite Broncos-Chiefs, a Kansas City questa volta, e Falcons-Buccaneers, con le squadre di casa alla ricerca non solo di una vittoria, ma anche appunto di una “vendetta” per le sconfitte nelle prime sfide; concludiamo con Cowboys-Colts e Steelers-Ravens.

Il match più atteso e da non perder-si è il Monday Night Jets-Patriots: due squadre che non si amano proprio e anzi fanno di tutto per alzare il termometro.

Ma a questo punto proviamo ad enucleare gli punti più importanti di ogni partita.

Buffalo Bills – Minnesota Vikings
Nonostante una prima parte di stagione obiettivamente disastrosa, i Bills hanno comunque, ad ogni uscita, dimostrato di saper lottare fino all”ultimo, e anche se uscivano sconfitti, a leggere le statistiche, i numeri dicevano che non avevano sfigurato. Poi, con Detroit, finalmente, è arrivata la prima vittoria, seguita da forse la partita più bella di Buffalo e forse una delle più elettrizzanti della stagione: a Cincinnati, infatti Fitzpatrick e compagni hanno impostato una rimonta pazzesca che ha portato alla causa dei Bills la seconda vittoria. Settimana scorsa contro gli Steelers i Bills hanno ancora una volta lottato, e rimontato il gap iniziale, portando la gara all’overtime, dove il giovane Wr Johnson ha avuto la palla della vita e della partita, ma drammaticamente l’ha persa…in endzone!!!!! Disastro completato dal FG del kicker degli Steelers Suisham che ha sancito l’ennesima sconfitta. Venendo alla cronaca di oggi, Buffalo questa domenica deve vedersela con i “nuovi” Vikings del neo caoch Frazier, che come i Cowboys, sono reduci da una ottima vittoria contro gli altalenanti Redskins. Alla fine il cambio in panchina ha giovato a Minnesota, e la vittoria contro i Redskins ha fato respirare di nuovo il piuttosto abbacchiato ambiente giallo-porpora. Tuttavia, coach Frazier dovrà tener conto di alcuni importanti giocatori che per ora figurano ancora in injured list: Peterson, Harvin, Favre, Berrian e Rice figurano tutti tra il “questionable e il probable”. In ogni caso, non sarà un match di cartello, ma il cammino di Buffalo può sempre presentare allettanti sorprese.

Cleveland Browns – Miami Dolphins
A Miami arrivano i Browns reduci da una grande vittoria, ottenuta peraltro non proprio contro uno “squadrone irresistibile”, i Carolina Panthers che se continuano così possono davvero ambire alla prima scelta assoluta al prossimo Draft. In ogni caso, in questa partita è assurto a protagonista assoluto il rookie Hillis, autore di tre Tds-in uno di questi ha letteralmente travolto il malcapitato difensore Panthers. E per fortuna dei Browns che c’era Hillis, perchè sembrava una partita alla portata, invece si era complicata parecchio. Venendo ai Dolphins, i ragazzi di coach Sparano arrivano dalla importante vittoria in quel di Oakland, in cui hanno mostrato una propensione offensiva molto efficace. A livello di infermeria, oggi, Cleveland sta messa piuttosto male: Coleman, Cribbs, Fujita, lo stesso McCoy sono in forte dubbio. Per Miami, al contrario, l’infermeria non presenta titolari. Comunque, Miami è a 6-5, e una vittoria può essere un buon colpo per proseguire nella corsa, forse non per i playoffs perchè la sesta è Pittsburgh-8-3, due gare sono difficili da recuperare a Big Ben. Discorso diverso per Cleveland: 4-7 non dà speranze per i playoffs, però con un altro colpo esterno potrebbe prendere ancora più fiducia per le ultime gare.

Jacksonville Jaguars – Tennessee Titans
Il primo incontro risale nel 1995, quando i Titans erano Houston Oilers. Da allora la serie, molto racchiusa dice 17-13 per Tennessee, che si trova in vantaggio anche nei playoffs 1-0. Dopo un inzio stentato, una sola vittoria di prestigio contro i rivali Colts, Jacksonville ha avuto qualche problema ad assestarsi, ma dopo un’altra prestigiosa vittoria a Dallas, la squadra di Del Rio ha inanellato grandi prestazioni, e ora il record parla di un 6-5, e la squadra della Florida è pienamente in corsa per la postseason. Anche se bisogna sempre guardarsi dagli altri teams che o hanno record simili o che sono in ripresa. Comunque, questa domenica per Jacksonville sfida interdivisionale parecchio rilevante, anche se gli “ultimi” Titans sono proprio in caduta libera-da quando è approdato Moss, e si è infortunato Britt, e anche i due Qbs sono fuori-e per coach Fisher la strada per la fine di stagione è decisamente in salita.

Washington Redskins – New York Giants
Questa è una delle più antiche e tradizionali sfide all’interno della storia del football. Infatti Giants-Redskins si tiene dal lontano 1932-prima di trasferirsi a Washington, i Redskins erano a Boston, e prima del 1932 erano conosciuti come Boston Braves. In ogni caso lo score all-time dice che NY è ampiamente in vantaggio 90-64 e 4 pareggi. Nei playoffs il risultato è 1-1. Nell’era moderna del football, tra il 1986 e il 1991, entrambe le squadre si sono assicurate due Superbowls. In questo anno, i Giants ha comandato la Division fino alle due sconfitte consecutive contro gli acerrimi rivali Cowboys e Eagles. Dopo queste brusche battute d’arresto, Manning Jr si è ripreso e ha guidato i suoi compagni ad una importante rimonta e conseguente vittoria contro i Jaguars. Per la terza domenica sulle ultime quattro i Giants incontrano una diretta rivale e vista anche la contemporanea vittoria degli Eagles, gli uomini di coach Coughlin devono assolutamente impegnarsi a fondo e contemporaneamente infliggere ai Redskins un’altra sconfitta che potrebbe dannatamente complicare i piani di coach Shanahan, McNabb e soci. In ogni caso, la partita sebbene andrà in onda in primissima serata, sarà uno spettacolo da non mancare di guardare.

San Francisco 49ers – Green Bay Packers
Nell’ultimo Monday Night i 49ers hanno perentoriamente vinto sul non proprio difficile campo degli Arizona Cardinals, con una super prestazione del Qb Troy Smith, ben caodiuvato dai suoi uomini del back-field. Ora però domenica dovranno sostenere un arduo “esame di maturità”, a Green Bay, contro i forti Packers. Inoltre siamo a Dicembre, e quindi potrebbe avvicinarsi, se vogliamo chiamarlo così, un ulteriore aiuto per i ragazzi del Wisconsin, ossia il Lambeau Field con il freddo pungente, si trasformerebbe nella “Frozen Tundra”. E SF è una squadra che arriva dal sole della California. Ma a parte queste notizie folkloristiche, coach Singletary deve sperare che i suoi giocatori si impegnino al massimo, per raccimolare una prestigiosa vittoria. Di contro Green Bay arriva dalla sconfitta patita contro i Falcons e vogliono subito riprendere il cammino che li ha portati in vetta alla North Division e coach McCarthy, il Qb Rodgers e soci, a 7-4 contro l’8-3 dei Bears, devono sperare che appunto i Bears possano inciampare a Detroit, per equipararsi allo stesso livello, e contendere tanto lo spot della division quanto il seed della Conference.

New Orleans Saints – Cincinnati Bengals
I Bengals sono tra le più grandi delusioni di questa stagione: il roster è di tutto rispetto, però, il rendimento è stato costantemente sotto il par, Ochocinco e Owens promettevano fuochi d’artificio e divertimento per i tifosi dei Benglas invece, gli uomini di coach Lewis hanno dato solo grandi delusioni, e ora il record piange, e la franchigia dell’Ohio è in fondo alla classifica con 2-9. Nelle ultime settimane le “Tigri del Bengala” hanno manifestato un non impegno a dir poco imbarazzante-vedi soprattutto T.O. E se al peggio non c’è mai fine, questa domenica arrivano a Cincinnati i campioni di New Orleans. I quali nel Thanksgiving hanno dato al neo coach dei Cowboys Garret un primo dispiacere. Però ciò che ha positivamente impressionato dei Saints è la grinta con cui sono e stanno scendendo in campo da qualche settimana. In più, a New Orleans servirebbe proprio una vittoria per ridurre il gap e mettere un minimo di pressione ai Falcons, attesi dalal trasferta a Tampa Bay.

Chicago Bears – Detroit Lions
Molto spesso, il calendario stagionale prevedeva che nel Thanksgiving Day queste due squadre si incontrassero, e in questa occasione, entrambe indossavano le divise antiche. Anche perchè si tratta di due squadre che sono radicate nella storia del football, ancor prima che della Nfl. In ogni caso, le sfide Bears-Lions hanno sempre riservato spettacolo. Purtroppo per i Lions questo decennio ha riservato ben poche soddisfazioni, ma dopo qualche “annus horribilis”, e grazie ad un oculato Draft, la dirigenza Lions è riuscita quantomeno a ridare una fisionomia al roster, tanto da permettere di raccogliere qualche vittoria, anche prestigiosa. Quest’anno sembrava essere iniziato come al solito, ma fino a quando ha dovuto alzare bandiera bianca, il Qb Stafford ha dimostrato di essere una bella sorpresa. come l’ex Nebraska Suh. Invece, fattosi male di nuovo e per tanto tempo il suddetto Qb, e vistosi obbligato a buttare nella tasca il back-up Hill, il coach dei Lions Schwartz ha rivisto il baratro, e il record si è assestato sul 2-9. E la schedule per Detroit è tutt’altro che confortante: Green/Tampa Bay, Minnesota, tanto per citare alcune squader. Tutt’altro discorso per Chicago: il record parla di un positivissimo 8-3, che comprende vittorie contro le dirette rivali divisionali, e alcune grandi prestazioni extra-division: 16-0 a Miami, con la solita dominante difesa, contro Favre, e gli acerrimi rivali di Green Bay. E il gioco espresso dai Bears è a tratti molto spettacolare: il Qb Cutler sta assurgendo a vero leader, il Kick/Punt Returner/Wr Hester è “una sentenza”. Quindi per i Lions il peggior cliente che potessero incontrare. Chicago invece dovrebbe sperare che i 49ers rendano almeno dura la vita ai Packers, perchè una vittoria in trasferta dei californiani sarebbe davvero una manna.

Denver Broncos – Kansas City Chiefs
Per i Chiefs occasione ghiotta per vendicarsi della brutta sconfitta patita al Mile High Stadium di Denver: partita giocata male dagli uomini ai comand di coach Haley e sostanzialmente vittoria meritata per i ragazzi del sempre più pericolante McDaniels. In ogni caso, dopo quella batosta, KC si è ripresa da subito ed è anche andata a sbancare il difficile campo di Seattle, con “un uomo solo al comando”, il Wr Bowe. Ora KC si trova ad un confortante 7-4 di record, in testa per ora da sola, ma da dietro stanno rimontando i Chargers-6-5 e 4 vittorie in fila, dopo il 2-5 iniziale. In ogni caso, come già detto nella presentazione dell’andata, è una sfida “bitter”, aspra, tra due contendenti storiche della AFC. Denver invece è ferma a 3-8 e come anticipato, il posto di coach è traballante. Un’ennesima sconfitta metterebbe ancor di più vicino alla porta il giovane allenatore. Comunque, sfida al cardiopalma.

Oakland Raiders – San Diego Chargers
Oakland-San Diego derby della California. A livello di classifica le squadre sono staccate in pratica di una partita: 6-5 per i Chargers, 5-6 per i Raiders, i quali devono far fronte ad una injured list abbastanza piena: Miller, Asomugha e il “pugile” Seyomour sono in dubbio. E già così non sarebbe facile, in più incontrano una squadra caldissima e reduce dal bellissimo e importantissimo successo sul campo dei Colts. Quindi per coach Cable un compito alquanto arduo, oltretutto dopo le brillanti e incredibili vittorie conquistate in serie con Campbell in regia nelle ultime gare li ha alternati, compromettendo la fiducia e le sicurezze maturate dai suoi uomini rispetto allo spot di starting Qb. Dall’altra parte invece il morale è a mille, SD è la miglior squadra come total Yards della Lega, e con una vittoria e contemporanea battuta d’arresto dei capofila Chiefs, Rivers e compagni agguanterebbero questi ultimi e metterebbero ancora più pepe alle ultime sfide di stagione.

Atlanta Falcons – Tampa Bay Buccaneers
L’andata era finita con un perentorio successo degli uomini di coach Mike Smith, che dopo questa grande partita avrebbero continuato alla grande, e dopo aver battuto anche i Packers, ora Atlanta è in vetta alla NFC con un grande record di 9-2. L’infermeria dice che solo White è da tenere sotto osservazione, ma non sembra qualcosa che possa fermare il talentuoso giocatore della Georgia. Di contro i Buccaneers stanno anche loro disputando un’ottima annata: coach Morris ha trovato nel Qb Freeman e nel Rb Blount due bocche da fuoco non indifferenti, e infatti, sebbene abbiano ricevuto due severe lezioni da Pittsburgh e New Orleans, i Bucs non si sono scoraggiati e hanno ripreso subitamente il cammino, e ora infatti si trovano sì terzi in division, a 7-4, ma le prossime tre partite possono essere considerate abbordabili, prima del rematch contro i Saints. In ogni caso, per i Bucs l’imperativo è possibilmente fermare le connection Ryan-White-Turner. Non sarà facile, ma ci sarà anche il pubblico a dare una mano a Freeman e compagni, alla ricerca di una rivincita e di una vittoria dal grande valore simbolico.

St.Louis Rams – Arizona Cardinals
Rams contro Cardinals è un match che va in scena dal 1937-all’epoca esistevano i Cleveland Rams e i Chicago Cardinals. Poi, le franchigie cambiarono più volte città, colori, e adesso si ritrovano come St.Louis(tra l’altro, ci fu una St.Louis Cardinals)Rams e Arizona Cardinals. Ai nastri di partenza, visti anche gli exploit degli ultimi due anni-su tutti la prima partecipazione della storia del team al Superbowl, e a meno 10 secondi dalla fine addirittura in vantaggio dopo la corsa di Fitzgerald, sui più esperti Steelers; poi, il “Sant-onio” Holmes ci ha messo le sue preziose mani e ha portato il sesto anello a Pittsburgh. Dopo quindi questi due anni così positivi, perchè anche l’anno scorso i Cardinals hanno svolto una buona stagione. Quest’anno al contrario, ritiratosi Warner, Fitzgerald e soci hanno perso la carica positiva e propulsiva mostrata finora e sono tornati indietro di qualche anno, quando a malapena riuscivano a lottare per lo spot dei playoffs. Inoltre, nell’ultimo Monday Night il Qb Anderson si è fatto pizzicare dalle telecamere che rideva con un compagno di squadra mentre il tabellone recitava 27-6 per SF. E ha pure avuto il coraggio di dire che non è successo questo, che non stava ridendo per la partita, e soprattutto che non vedeva quale fosse il problema: “il football è uno sport dove se non ti diverti, è inutile che giochi”, questo in estrema sintesi il suo discorso-si sentivano anche qui dall’Italia lo stridere delle unghie sui vetri. Di tutt’altro umore i Rams: almeno in questa stagione stanno mostrando una grinta e una capacità di venire fuori dal tunnel della mediocrità che prima non avevano mai mostrato. Il Draft ha portato un nuovo Qb-Bradford, che insieme alla ritrovata verve del veterano Rb Jackson, ha portato in alto i Rams. Il coach Spagnuolo può dirsi più che soddisfatto del lavoro dei suoi ragazzi, perchè 5-6 a questo punto era difficilmente pronosticabile, nel senso che dopo il Superbowl del 1999, il rendimento-complice una lunga rifondazione-e le prestazioni avevano portato i pochi tifosi che ancora assiepavano l’Edward Jones Dome a dotarsi di sacchetto della vergogna. Infine, a livello di infermeria, entrambe presentano giocatori che molto probabilmente scenderanno in campo. Anche perchè è soprattutto St.Louis che deve arrivare alla vittoria, se vuole finalmente ritornare ad avvicinarsi almeno al 50% di record finale. Arizona langue a 3-8 e può solo sperare di concludere dignitosamente la stagione, per poter ripartire alla grande nella prossima.

Carolina Panthers – Seattle Seahawks
Per Carolina c’è poco da dire: 1-10 di record significa quasi certamente prima scelta al prossimo Draft, e forse sarebbe bene dare una sterzata e una sferzata al trend negativo e all’ambiente con un bel repulisti. Anche perchè da quando è arrivata nella Nfl, Carolina ha sempre fatto bene, e dal 2000, sotto coach Fox ha vinto due volte la Division e nel 2003 è arrivata anche al Superbowl-ma davanto avevano una squadra in missione, i Patriots. Comunque, quest’anno il suddetto Fox ha perso la presa sul roster, e complici infortuni e indecisioni sui ruoli di titolare in posizione di Qb, i Panthers languono e piangono in fondo alla classifica generale di Lega. Domenica fanno visita ai Seahawks, che sul loro campo hanno raccolto ultimamente due sconfitte, tra cui l’ultima contro i Chiefs anche brutta nelle proporzioni certo un Wr come Bowe che 4 Tds non è cosa usuale, però la frenata è stata brusca. Il record dice che Seattle è 5-6 come St.Louis e che per i playoffs sarà dura, tuttavia coach Carrol è riuscito a dare la giusta scossa alla squadra e anche a farla giocare bene. Quindi, il pronostico sembra favorevole a Seattle, che dal rispetto del record divisionale, dovrà aspettare e guardare a cosa succederà a Glendale, tra Rams e Cards.

Dallas Cowboys – Indianapolis Colts
Nelle previsioni di inizio stagione, questa poteva essere una sfida a dir poco decisiva per i destini-divisionali, di conference-delle due squadre: invece, per Dallas è stata un’annata quasi da dimenticare, almeno fino alla imbarazzante e pesantissima sconfitta a Green Bay: dopo la settima sconfitta su otto gare, in estremissimo ritardo, Jerry Jones ha dato il benservito a Philips e piazzato al suo posto Jason Garret. Sotto la cui guida sono arrivate due bellissime e grandi vittorie: contro i Giants e i Lions. Purtroppo, nel Giovedì del Ringraziamento Dallas non è stata capace di fermare la risalita e la grande partita dei Saints: comunque, se non fosse stato per il furto da prestigiatore del Cb o Safety dei Saints ad Austin lanciato in meta, e il FG sbagliato “wide left”, sul 30-27 Saints, magari la storia era diversa e ora Garret f poteva far visita ai Colts forte di un 3-0. Al contrario ci arriva con 2-1, però il giovane neoallenatore ha mostrato di saper innanzitutto parlare al cuore dei suoi giocatori e di farsi dare il 110% dagli stessi sul campo. si diceva che nelle previsioni la sfida poteva essere “win or die”. Discorso quasi simile a quello per la “Big D” può essere fatto per il signor Manning Peyton: i 4 intercetti contro SD sono soltanto l’ultima spia di una condizione non proprio eccelsa per il pluriMvp della Lega, e del Superbowl: mettiamoci poi i lunghi stop per Addai, Dallas Clark, e la condizione non ottimale di Wayne, Collie e compagnia, però, tanto vedere Dallas a 3-8 quanto Indy a “solo” 6-5 fa storcere il naso agli appassionati. In tutti i casi, di una cosa possiamo stare certi: sebbene il “match dentro il match” Kitna-Manning, Wayne-Austin e così andando siano quasi impari, i due allenatori, Garret e Caldwell per i Colts faranno in modo che i propri giocatori regalino ai tifosi uno spettacolo estremamente godibile.

Pittsburgh Steelers – Baltimore Ravens
In un certo senso, la rivalità Ravens-Steelers potrebbe essere considerata un “secondo capitolo” di quella Browns Steelers. Mi spiego. Le sfide Browns-Steelers si giocano a partire dal 1950, salvo una “sospensione” nel 1995. Infatti nel 1995 il proprietario dei “primi” Browns, Art Modell, decise di trasferire la franchigia a Baltimore-dove vi ritornava dopo i felici anni come Colts, con un Superbowl portato da “The Master” Unitas. Intanto i Browns dovettero far fronte ad un paio d’anni di vicissitudini societarie, e dal 1999 ritornarono nella Nfl. E la famiglia Modell a Cleveland è decisamente odiata. Intanto però Modell riportando una franchigia a Baltimore, le diede come nome Ravens. A questo punto, riprendiamo il capitolo Ravens-Steelers. Il primo incontro avvenne nel 1996, e nel computo totale gli Steelers sono in vantaggio 18-10 e conducono anche nei playoffs per 2-0. In questo millennio le sfide all’Heinz Field come al M & T Bank Stadium di Baltimore si risolvono sempre all’ultimo respiro e i giocatori in campo non lesinano botte e colpi anche intimidatori: d’altronde, Ray Lewis, Ed Reed, Troy Polamalu, Hines ward, Ben Roethlisberger non si fanno certo intimorire, anzi. Venendo ai giorni nostri, la prima sfida si è risolta a favore dei Ravens. Quindi gli Steelers vorranno prendersi pronta rivincita, oltretutto le due squadre si trovano a 8-3, e per ora, a livello di seed Pittsburgh si trova al sesto posto in quanto i capofila divisionali sono proprio i Ravens. Comunque, questa è la partita che chiude il quadro della domenica, si gioca in posticipo, e sara sicuramente uno spettacolo, magari le difese saranno quasi totalmente dominanti, tuttavia, Flacco, Rice, Roethlisberger, Mendenhall, Ward, sapranno farci divertire.

Monday Night
Dulcis in fundo, IL Monday Night più atteso della settimana: Jets che fanno visita ai Patriots. La serie arride ai Jets, 51 a 50 con un pareggio.Le statisiche all-time nei playoffs dicono 2-0 New England. Le due franchigie nella storia si sono più volte scambiati giocatori, allenatori. E anche a causa di uno scandalo video-il genio Belichick fece riprendere da un suo uomo dall’alto gli schemi del suo ex allievo Mangini. Ma la Lega, oltre alla classica multa, non prese più seri provvedimenti. In questi ultimi tempi, i due coach si sono rispettati, mentre i giocatori non se le sono madate a dire, e soprattutto Brady afferma con orgoglio che i Jets proprio non li riesce a vedere neanche in foto. Non che a New york, sponda Jets, la stima sia a livelli altissimi. Ad ogni modo, le sfide Sanchez-Brady, Holmes-Green-Ellis, Edwards-Welker sono sfide affascinanti e che terranno incollati alle poltroncine e alle poltrone di casa tutti i tifosi del meraviglioso gioco del Football.

2 thoughts on “NFL Week #13 Preview

  1. Chiedo venia, mi è “sfuggita” la sovrimpressione “New York Jets – New England Patriots”…cmque nel pezzo si capisce di che partita io parli. E a proposito di questa bellissima partita, ho appena letto da Nfl.com che i Jets sarebbero pronti a riabbracciare il loro ex giocatore-poi traghettato a Washington, Cincinnati, e infine dischiaratosi UFA-Unrestricted Free Agent- Leveranus Coles facendolo firmare proprio entro domani. Staremo a vedere.

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