Bears - Packers: una grande rivalità per una grande Finale di Conference

Siamo così giunti alle finali di Conference.

A questo punto si ritrovano le migliori squadre della AFC e della NFC, pronte a darsi battaglia fino all’ultimo secondo e respiro, per poter coronare una stagione già di per sè, gia così, molto positiva.

In altri termini, queste partite sono il preludio, “l’anticamera” per l’approdo all”Evento con la E maiuscola, ovvero il Super Bowl.

Dopo 16 entusiasmanti partite di regular season, gli elettrizzanti incontri di Wild Card-che più wild non potevano essere; dopo le 4 partite di divisional ad altissimo livello di adrenalina, e “conditi” da grandi sorprese, ora i “gladiatori” delle arene del pro football sono arrivati ad un primo momento decisivo.

Infatti, nella serata/nottata di domenica, avremo la possibilità di assisstere ai due Conference Championship.

Per la AFC, vedremo scontrarsi i New York Jets, che per la seconda volta in stagione renderanno visita ai maggiormente quotati Steelers, mentre per la NFC, sul terreno del Soldier Field, incroceranno i caschetti due tra le squadre più vincenti, più ricche di tradizione di tutta la NFL: Chicago Bears contro Green Bay Packers-una sfida che si gioca dal lontano 1921.

Ora, fatta questa doverosa premessa, entriamo più nel dettaglio dei match in programma.

NFC Conference Championship
Green Bay Packers – Chicago Bears

Come già ampiamente sviscerato in occasione delle due sfide stagionali, tra Green Bay e Chicago la rivalità affonda le proprie radici nella storia del football professionistico: infatti, le due franchigie nacquero all’inizio del secolo scorso, precisamente, Chicago venne fondata da George Halas, uno dei padri fondatori della lega professionistica, nel 1920 come Decatur Staleys; nel 1921, si spostarono di qualche miglio, e divennero prima Chicago Staleys, e dal 1922, Chicago Bears.

Lo stesso Halas, oltre che ricoprire la carica di proprietario, in più occasioni, ricoprì anche il posto di head coach. Sotto la sua sapiente guida arrivarono ben 8 titoli NFL-Nfl Championship era il “nome” del titolo di campione prima dell’annessione tra AFL e NFL.

Nell’era moderna, i Bears hanno finora vinto un solo anello, nella stagione 1985, sotto i comandi del grande coach Mike Ditka, o meglio, un solo “Vince Lombardi Trophy”-a volte il destino gioca dei begli scherzi, dato che Vince Lombardi, mitico coach dei Packers, era il più acerrimo rivale dei “Monsters of the Midway”, come erano chiamati i Bears all’epoca dell’indimenticabile e sempre caro Halas.

Venendo ai giorni nostri, grazie alle ottime capacità di Lovie Smith, del front office, e non secondariamente, dei giocatori in campo, Chicago è riuscita a ripetere la grande stagione 2006, quando ritornarono al Super Bowl, anche se poi dovettero arrendersi ai Colts di Manning. I Bears hanno infatti ampiamente e abbastanza facilmente dominato la pur competitiva NFC North, assicurandosi un posto per il Divisional, dove si sono anche presi una bella rivincita sui Seahawks, che in stagione regolare li avevano battuti.

Ora, però, arriva il difficile, “sotto forma” dei Packers, una delle squadre più “calde”, in forma, motivate che si potessero mai incontrare a questo punto della stagione.

I Packers, dal canto loro, sono leggermente più “esperti” dei Bears: infatti, vennero fondati dal Earl “Curly” Lambeau e George Calhoun nel 1919.

Grazie alla “Indian Packing Company”, Lambeau ottenne le forniture delle divise da gioco-e da quel giorno, la squadra del Wisconsin assunse il nome di Green Bay Packers. Earl Curly Lambeau assunse, dal 1921, la carica di head coach, e grazie a lui arrivarono i primi 6 titoli della storia dei Packers.

Negli anni Sessanta, sotto invece la guida dell’altrettanto mitico Vince Lombardi, arrivarono ulteriori cinque titoli: precisamente, nel 1961/’62/’65, gli ultimi “Nfl Championship, e nel 1966/1967, i Packers si aggiudicarono i primi due Super Bowl-comunque si trattava di un “Super Bowl ante litteram”, dato che la formula odierna della finale NFL è stata adottata nel 1970.

Sotto questa formula, l’ultimo Super Bowl conquistato dai Packers risale alla stagione 1996-un giovane Favre, coadiuvato dal velocissimo Desmond Howard, riuscirono a battere i Patriots del “Big Tuna” Parcells.

Nel 1997/’98 i Packers ne giocarono un altro, ma vennero sconfitti dai Broncos del grandissimo John Elway, che tra l’altro infranse anche il record negativo di Super Bowls giocati e persi dai suoi Broncos.

“By the way”, torniamo a noi.
Questa stagione i Packers erano partiti molto bene, salvo avere una brusca flessione intorno a metà stagione, coincidente con l’uscita dal line-up di Rodgers. Però, quando il numero 12 ha ripreso possesso della cabina di regia, i Packers hanno spiccato il volo, verso i playoffs: grandissimo finale di stagione regolare, approdo alla Wild Card, dove hanno sbancato il campo degli Eagles.

Finora però il capolavoro è arrivato nel Divisional: infatti, i ragazzi di coach McCarthy hanno sbancato anche il Georgia Dome, casa dei Falcons, con una super-prova corale. Dopo un primo tempo abbastanza “lento”, hanno chiuso tutti gli accessi alla propria metà campo, e hanno “cucinato” a puntino i malcapitati falchi.

Ora, però, i Packers hanno da superare l’ostico ostacolo rappresentato dai Bears, i quali, a loro volta, non vogliono lasciarsi scappare questa occasione d’oro. Venendo alla sfida in sè, stiamo parlando di una rivalità nata nel 1921, e con la sfida di domani, arrivata allo scontro numero centoottantadue, compresi i match di regular e post season.

Il record è di 92 vittorie Bears, 83 Packers e 6 pareggi. Il primo incontro avvenne nel novembre 1921, e risultò in una grandissima vittoria esterna per Chicago, 20-0. L’ultima sfida è recente, 2 gennaio 2011: Green Bay alla rincorsa di un posto ai playoffs, aveva bisogno di una vittoria: così è successo, 10-3 per Rodgers e soci e playoffs assicurati.

Ecco, nella post season si sono incontrati una sola volta, nel 1941, e anche in quell’occasione, vinse Chicago, 33 a 14. Inoltre, le due squadre hanno avuto lunghi periodi di dominio: Chicago ebbe una striscia di 8 vittorie tra il 1985 e il 1988; Green Bay, invece, tra il 1994 e il 1998 vinse dieci incontri consecutivi.

Inoltre, a livello di record nel Championship, Chicago è in parità, 2-2(2-1 in casa; ultima apparizione è del 2006). Green Bay ha lo stesso record, 2-2(ed è 1-1 in trasferta, l’ultima vittoria risale alla stagione 1997).

Infine, arriviamo alle notizie dal campo: solo il LB Tinoisamoa, per Chicago, non ha partecipato all’allenamento, e tra i titolari, qualche dubbio riguarda la Safety Harris, ma potrebbe farcela. Per Green Bay, invece, l’injury report è piuttosto affollato, ma i vari Juhn, Matthews, Woodson, Jenkins, Pickett, Lee, sono tutti riportati come “probable”, quindi, a meno di un’improvvisa influenza debilitante, nessuno di questi sopracitati vorrà mancare all’appuntamento. Quindi, appuntamento domenica, intorno alle 21/21.30, su EspnAmerica, broadcaster la Fox.

AFC Conference Championship
New York Jets – Pittsburgh Steelers

Sempre domenica, ma in nottata, dopo lo spettacolo che sicuramente verrà offerto da Green Bay e Chicago, avremo pochi minuti per riprenderci e rilassarci, perchè, dalle 02.00, sul terreno dell’Heinz Field di Pittsburgh, scenderanno in campo, per la finale di AFC, i New York Jets e i padroni di casa Steelers.

Questa non è una sfida insolita nella AFC: tanto per circoscrivere le statistiche agli ultimi dieci anni, nella regular season, gli Steelers si sono imposti per tre volte, a fronte di altrettante vittorie Jets – l’ultima conclusasi 22-17 per i ragazzi di coach Ryan. A livello di vittorie, tradizione, fama, Jets-Steelers non potrà forse essere paragonata, soprattutto a livello numerico, a Bears-Packers, tuttavia, le due squadre sono due tra le più importanti del panorama del football professionistico.

Cominciamo dagli Steelers: la prima franchigia di football della città della Pennsylvania venne fondata nel 1933 da Art Rooney, e dato che ne era anche un accanito tifoso, decise di affibiare alla nascente squadra di football lo stesso nome della franchigia di baseball, i Pirates.

Questo nickname venne mantenuto fino al 1939. Tra il 1940 e il 1942, divenne quasi uffciale il nome Steelers-in connessione con l’industria che produceva e commerciava acciaio; durante la Seconda Guerra Mondiale, il nome cambiò per due volte: nel 1943 “nacquero” i Phi-Pitt Steagles, nel 1944 i Card-Pitt. Infine, dal 1945, la squadra di Pittsburgh riassunse e mantenne da quel momento il nome di Steelers.

Durante la sua affiliazione alle leghe professionistiche, gli Steelers cambiarono spesso collocazione, come division. Dal 1970, vennero dapprima collocati nella AFC Central, e dopo il riallineamento del 2002, nella North Division. Durante questi decenni, la famiglia proprietaria, i Rooney, ha potuto vedere la propria “creatura” creare una vera e propria dinastia: infatti dalla nascita della Nfl moderna, gli Steelers hanno vinto ben 6 Vince Lombardi Trophy(1974/’75/’78/’79; e poi, 2005/2008).

Per 7 volte hanno conquistato la AFC, per 20 volte si sono laureati campioni della AFC Central e delal North Division. Di fronte domenica avranno a che fare con una New Yok Jets che vorrà sicuramente rovinare i piani di una Pittsburgh decisamente lanciata, e per, sempre parlando dei Jets, convincere anche i più scettici che la “New York bianco-verde” quest’anno, dopo aver battuto due volte i Patriots, e già una volta gli stessi Steelers, vuole concludere alla grande il proprio cammino.

Infatti Ryan è riuscito in una grande impresa, ossia riportare i Jets a livelli, fasti, che si perdono nel tempo. Nonostante a guardare le statistiche, i freddi numeri, i Jets non possano essere considerati una “superpotenza” del football, tuttavia, la squadra in bianco-verde è stata una delle franchigie più influenti ed importanti dell’era “pre-Nfl” moderna.

Nati come Titans of New York, dal 1963 assunsero il nome di Jets-lo stadio dove giocavano le partite interne era vicino all’aeroporto La Guardia, e dato che condividevano con i Mets lo Shea Stadium, Jets rimase anche per l’asosnanza tra i due nomi. Infatti, dopo qualche anno di “ambientamento”, il front office Jets azzeccò alcune scelte manageriali e di campo, e grazie alla coppia Webb Webank sulla panchina, Joe Broadway Namath in cabina di regia, riuscì nell’impresa di sconfiggere, nel Super Bowl III, giocato all’Orange Bowl di Miami i più forti, quotati, favoriti Baltimore Colts, di Don Shula in panchina e Johnny The Master Unitas sul campo.

Nel prepartita ci si ricorda soprattutto della spavalderia, quasi superbia con cui Namath “promise” la vittoria dei suoi Jets: tutti gli osservatori concordavano nel considerare i Colts in netto vantaggio, ma Broadway Joe aveva in serbo una grandissima sorpresa, e così fu: 16-7 per i Jets.

Nel correre verso gli spogliatoi, infine Joe Namath regalò un’immagine indelebile per ogni appassionato di football: con l’indice rivolto al cielo, disse cinematograficamente “Siamo i numeri uno!!!”. E venne anche notato MVP della gara, tanto per gradire.

Ma a parte queste note di colore, ci si ricorda del Super Bowl III anhce perchè il primo Super Bowl vinto da una squadra AFL contro una NFL(il secondo fu vinto nel 1969 dai Chiefs). Purtroppo, dopo questi exploit, i tifosi Jets dovettero ingoiare tanti bocconi amari. Tuttavia, negli ultimi dieci anni, precisamente nel 2002/2004/2009, i Jets sono ritornati in auge e hanno anche vinto le loro prime partite di playoffs: peccato che siano state sempre le Wild Card.

Fino all’anno scorso, quando, prima sconfissero i più quotati Bengals, poi i Chargers, ma dovettero fermarsi al Championship, quando persero a Indianapolis contro i Colts. Ma quest’anno, coach Ryan è riuscito in un mezzo miracolo: tutto sommato bisogna anche rigraziare la dirigenza Jets che ha portato in casa Tomlinson e Holmes, tanto per citarne due.

Però, già in regular season i Jets si sono tolti parecchie soddisfazioni, tipo battere i Patriots e gli Steelers, due vere superpotenze, due “sistemi” pressochè perfetti. Arrivati i playoffs, prima, si sono presi la rivincita contro i Colts di Manning, poi, settimana passata, hanno rovinato i piani dei “forse) già sicuri della vittoria Patriots.

Quindi, adesso ai Jets è richiesto un discreto ultimo sforzo, superare un grande e pesante scoglio. Anche perchè, riguardo al Championship in sè, New York è 0-3(e tutte le sconfitte sono arrivate fuori casa). Mentre Pittsburgh è in parità, 7-7, e in casa ne ha vinte 5.

In conclusione, dando una scorsa all’injury report, leggiamo che per New york i più importanti giocatori risultano come “probable”, quindi, a meno di “terremoti”, non dovrebbero “marcare visita”; per Pittsburgh, discorso simile: alla fine, a questo punto, niente può fermare questo tipo di giocatori, veri e propri gladiatori dei giorni nostri.

Dunque, l’appuntamento è per domenica, dalle ore 00.30 circa, sempre e solo su EspnAmerica, broadcaster la CBS.

Buona visione!!!

16 thoughts on “NFL – Conference Championship Games

  1. Dunque pronostico. New York, in stagione ha già vinto a Pitt, di conseguenza non credo che ci riusciranno ancora. Dico Pittsburgh. Dall’altra parte dico Grenn Bay. Buone partite a tutti.

  2. E’ vero, mezzanotte e mezza, avete ragione, grazie della correzione. Mi butto anche io: in AFC passeranno gli Steelers, anche se con moltissima fatica. In AFC dico Chicago. Tanto so che succederà il contrario….ahahahahahhahahahahahahahahahahahhahah….Buone partite!!!!

  3. sono finali difficili da pronosticare,penso che conterà moltissimo il fattore mentale e di esperienza ,la posta in palio non sono il passaggio di wild card o divisional ,ma l entrata al gran galà di dallas,quindi da una parte dico pittsburgh anche se occhio a holmes che queste partite difficilmente le sbaglia,e dal altra sarà tirata fino all ultimo secondo,ho guardato le previsioni meteo e al soldier field danno -10,-15 sarà una battaglia nel gelo . auguri a tutte e 4 e vinca il migliore

  4. Una sola cosa certa: due gran battaglie, tirate ed equilibrate, fra squadre che non lesineranno colpi, e che forse si risolveranno solo all’ultimo drive. Cmq io dico che il Superbowl sarà Packers-Jets. E spiego perchè.
    Chicago-Green Bay: i Packers mi sembrano al top della forma, sono stati belli a Phila, stupendi ad Atlanta. Ora hanno lo scoglio più duro, ma credo che i gialloverdi, a parità di talento e aggressività in difesa, abbiano più talento in attacco, e Rodgers mi dà più garanzie di Cutler.
    Pittsburgh-New York: resto dell’idea che la rimonta degli Steelers nel Divisional sia più che altro da imputarsi ad un suicidio dei Ravens, mentre i Jets hanno giocato due partite difensive super contri Indy e NE. E’ tutto l’anno che gli gira bene, credo abbiano più talento nelle secondarie (avete visto come ha giocato Revis?) e soprattutto fra i ricevitori, capaci a volte di compensare la scarsa precisione di Sanchez. In una partita che rischia di essere decisa da un episodio, credo abbiano più possibilità di avere quell’episodio a proprio favore.
    Detto questo, i pronostici sono un gioco, io ne ho sempre azzeccati uno su due. E buone finali di Conference a tutti!

  5. Complimenti simon…sempre bellissimi i tuoi articoli…da novizio del football..la storia che racconti rende tutto ancora più affascinante…continua così….
    A proposito una domanda da vero rookie: cosa si intende x pareggio???

    • Lyer, grazie, troppo gentile. “Ringrazia” Wikipedia. ;-)) Rispetto alla tua domanda, per pareggio, semplicemente, si intende una gara che finisce in punteggio pari(17-17 ad esempio). Per quanto riguarda poi il record in regular season, il pareggio conta nel complesso. Quindi, a livello di classifica, il pareggio può essere anche un cosiddetto “tiebreaker” determinante x il passaggio o meno alla post season. Spero di esser stato di aiuto. Ciao!!!

      • Pensavo non si potesse fare pari…scusate l’ignoranza…dalle domande idiote si impara più rapidamente…..thanks for patient..

        • Lyer, le domande NON SONO MAI IDIOTE!!!! Non ti preoccupare, chiedi pure, se posso, sono più che felice di darti una mano…Ciao!!!

  6. ma come si fa a non sapere cosa sia un pareggio? 1-x-2 Daje! :D

    • Primo quarto appena finito, sul 7-0 GB. Ora, il secondo quarto, stessa solfa….spero in un rapido risveglio dei Bears…

  7. corsa di Starks, Touchdown, 14-0 Packers….Diciamo che non si sta mettendo male male per Green Bay…Ah Chicago, SVEGLIA!!!!!!!

  8. Rodgers sembre non abbia fatto altro tutta la vita che giocare nei playoff…

    Nonsotante uno degli intercetti più assurdi che abbia mai visto, che poteva rivelarsi sanguinosissimo, GB ha trovato la maniera di uscirne illesa..vediamo se il secondo tempo porterà qualcosa di nuovo a questa partita..per ora dominio totale..

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