Terzo mese di football concluso e quindi eccoci al appuntamento mensile con i nostri rookies e la voglia di pronosticare i due nomi che riceveranno il premio di matricola dell’anno per il loro reparto. Allora cosa aspettiamo? Pronti, attenti e via!

Attacco

Doug Martin

Dopo dodici giornate di football il pronostico è senza alcun dubbio stato rispettato: Andrew Luck è il Prescelto per l’avvenire dei Colts. Luck sta guidando la squadra a un record di 7-4 che,attualmente, li proietta dritti dritti ai playoff con il pass della prima Wild Card; davvero non male dopo il disastro della scorsa stagione.

La prima scelta assoluta è arrivato a quota 13 td pass e 3205 yards seppure macchi le prestazioni con quei 13 intercetti subiti però a compensarli ci sono 5 rush td e la chiara impronta del futuro franchise quarterback ideale per sostituire Peyton Manning. Questo finale di stagione sarà tutta esperienza per il suo sacco: arrivare ai playoff sarà fantastico ma anche se l’obbiettivo fallisse i presupposti per un felice futuro ci saranno eccome.

Dietro di lui a tenerli testa Robert Griffin III o, come lo preferisco chiamare io, Rg3 Show. Griffin si è rivelato molto più preciso rispetto al dodici dei Colts (68% contro 58%) e arriva da due vittorie davvero importanti e divertenti le quali hanno fatto salire a 16 i td lanciati seppur senza variare quelli marcati su corsa. Le yards sono oltre le 2500, più le 642 corse, e ha un rating qb corrispondente a 104.6, per un rookie qualcosa di eccezionale.

Ma se il sistema di Washington funziona è merito anche di Alfred Morris: 982 yards corse con una media di 4.7 a portata e 6 td messi a segno. Il suo lavoro alle spalle di Rg3 lo sta svolgendo in maniera eclatante seppure ci sia ancora qualcuno più avanti di lui.

Sto parlando di Doug Martin, running back potente e deciso arrivato a segnare quattro td rush in una partita da ben oltre le 45 yards. Di recente sta viaggiando a cifre spaventose recuperando lo svantaggio nei confronti di Morris di inizio stagione: è arrivato a quota 1050 yards e 9 rush td mettendo in corsa i suoi Bucs per una Wild Card. Se lo stato di forma rimane questo in Florida c’è da sperare per arrivare a tagliare il traguardo dei play off.

Non scordiamoci di Trent Richardson: il re di Cleveland sta portando numerosi palloni e ultimamente è sempre vicino alle 100 yards a partita. Le cifre non sono quelle sperate a inizio stagione ma il suo contributo è comunque essenziale per i Browns. Nel back field segniamoci il nome di Daryl Richardson dei Rams, chiamato a fare la riserva di nonno Jackson rispondendo con buone prestazioni nonostante i zero td messi a segno.

Tornando ai quarterback: Ryan Tannehill sta commettendo i classici errori da rookie portandando a 12 i suoi intercetti e la sensazione che si respira in casa Dolphins è che l’euforia del mese scorso si a terminata seppur abbiano battuto i Seahawks nell’ultima partita di questo mese. Proprio Seattle è ancora una delle favorite per i playoff con un Russell Wilson autore di una stagione positiva(17 td e un rtg circa 90) garantita anche dal supporto di Lynch nelle corse.

Brandon Weeden sta rimanendo costante garantendo un limite di sicurezza al proprio allenatore mentre tengo in stand by i giudizi sui vari Foles e Lindley, anche se l’attuale situazione delle loro formazioni potrebbe contribuire a un triste finale di stagione per entrambi.

I wide receiver ci avevano un po’ sorpresi nel secondo mese d’autunno con delle prove inaspettate risollevando i loro pessimi giudizi di inizio anno. Il nome di Justin Blackmon è quello più caldo: il rookie dei Jaguars si è finalmente svegliato dal letargo che durava dal Fiesta Bowl dell’anno scorso (merito di Henne?) piazzando un uno-due davvero invitante: 298 yards e 2 td in due partita risanando quello che era il pronostico di una stagione deludente.

Josh Gordon e Kendall Wright stanno mantenendo costanti le loro prestazioni con l’inserimento della sorpressisima T.Y. Hilton dei Colts: 5 td messi a segno in 33 ricezioni e 488 yards posizionandosi alle spalle del solo Reggie Wayne. Nota di demerito per Stephen Hill: l’ex Georgia Tech si è fatto trascinare dal disastro dei Jets perdendo anche lo spot da titolare; dopo l’arresto di ottobre ci si aspettava un riscatto senza ottenere una risposta.

Menzione d’onore per Matt Kalil: il left tackle dei Vikings è destinato ad essere in tempi brevissimi uno dei migliori nel suo ruolo eccellendo sia in protezione a Ponder sia nei giochi di corsa. Riley Reiff ha sentito maggiormente l’impatto con i professionisti e Cordy Glenn si è ripreso il suo posto come tackle sinistro a Buffalo aiutando C.J.Spiller a proseguire la sua ottima annata.

Il valore di questa classe in attacco è favoloso con Luck,Griffin e Martin a guidare una classe che potrebbe avere in Tannehill il jolly di domani e Morris come una presenza fissa nel back field dei pelle rossa. Il mio nome per il titol di rookie offensive of the year è quello di Mr.Luck: talento e leadership da vendere, concreto e autore di una stagione con S maiuscola. Sorridi Indi perché il futuro è roseo. Però fate attenzione sia a Rg3 sia a Martin perché possono convincerci ancora di più in queste quattro settimane.

Difesa

Bobby Wagner

La sensazione che mi sta sorgendo sempre di più è che in questa classe sia leggermente inferiore a quella dell’anno scorso, specialmente nella pass rusher dove Watt, Smith e Miller stanno letteralmente dominando il palcoscenico.

La linea difensiva mi sembra decisamente inferiore rispetto agli altri reparti: Chandler Jones ha un po’ arenato il suo rendimento in fase di pressione al qb avversario salendo a quota 6 sacks anche se è notevole il suo lavoro contro le corse. Fletcher Cox sta avendo più spazio rendendosi autore di discrete prove con azioni personali e un approccio positivo a portare pressione dall’interno.

Bruce Irvin di Seattle sta guidando la classifica dei sacks (7) ma a mio avviso è una forte incognita contro le corse: troppo leggero per reggere lo scontro e sembra ritagliato per un ruolo da rotazione, forse un po’ poco per una prima scelta del draft. Con lui Dontari Poe rimane un’altra incognita nel ruolo di nose guard, dove non sta ottenendo i risultati sperati complice l’orribile stagione dei Chiefs. Per entrambi dicembre sarà fondamentale per cominciare a capire quale ruolo potranno avere nel prossimo anno.

Il meglio della classe è racchiuso nei linebacker: Luke Kuechly non è il Superman che si sperava perché momentaneamente manca ancora in fase di copertura. Probabilmente l’assenza di Beason, specialista nei raddoppi, ha influito per il suo insegnamento ma con 105 placcaggi messi a segno (leader della categoria rookie) e 3 fumble recuperati si sta proiettando tra i migliori del ruolo per il futuro.

Dietro di lui è costante la presenza di Lavonte David, 98 placcaggi seppure anche per lui ci sia da lavorare in copertura, e di Bobby Wagner dei Hawks, arrivato a 90 tackles e 2 sacks dimostrandosi la miglior soluzione per Pete Carroll nel ruolo di middle linebacker garantendo atletismo e un buon istinto in copertura.

Vontaze Burfict di Cincinnati e Zach Brown dei Titans potrebbero essere le note più piacevoli dell’anno grazie a buone prove contro le corse con il presupposto che per entrambi non erano previsti ruoli da titolare al momento della loro chiamata. Contando che Burfict è un undrafted allora la cosa diventa ancora più piacevole, seppure sia stato un All-American durante la sua esperienza al college e con un ultimo anno da dimenticare in seguito a problemi estranei al football.

Dietro a coprire le secondarie con Casey Hayward confermatissimo nella classifica degli intercetti (5) e deviazioni difensive (20) nel ruolo di secondo cornerback dei Packers. Eppure ritengo novembre il mese del ritorno di Janoris Jenkins che, specialmente nell’ultima partita, ci ha dimostrato quel talento cristallino di inizio anno riportando in td ben due intercetti e rendendosi un avversario ostico anche contro le corse.

Sorpresa positiva quella di Alfonzo Dennard dei Patriots: proiettato al primo giro è sceso al settimo per colpa di un infortunio che avrebbe potuto pregiudicare la sua annata da rookie. Invece è li a fare lo starter e contro i Colts si è preso lo sfizio di riportare in td un intercetto. Cresce e migliora anche Harrison Smith di Minnesota, dimostratosi un solido placcatore con la pecca di alcune imperfezioni in fase di copertura.

Sono invece un po’ deluso da Morris Claiborne e da Mark Barron: il primo ha mollato purtroppo sta pagando il calo di forma della sua difesa rendendosi lo stesso ostico da affrontare ma spesso tradito dagli errori dei compagni. Barron non sta proprio convincendo in fase di copertura ma rimane un placcatore davvero solido, però dopo l’eccellente inizio mi sarei aspettato sia dall’ex Lsu sia dall’Ex Alabama.

Come detto sopra la classe del 2011 mi sembra un po’ più indietro rispetto a quella uscita nell’anno precedente; attualmente non trovo il giocatore veramente capace di convincermi come sicuro vincitore del premio di difensore dell’anno: ecco perché espongo i nomi di Kuechly, Jones e Hayward, a mio parere quelli con le carte giuste per l’assegnazione del titolo senza però avere la certezza.

Prima di salutarvi consolido la prestazione del kicker Blair Walsh come il migliore negli special teams grazie ai 24 field goal realizzati su 26 tentati. Justin Tucker si posiziona appena dietro con lo stesso numero di errori ma su un numero di tentativi minore.

Dicembre è il mese in cui si decide tutto: le dodici che staccheranno il pass per la post season sono ancora da decidere come chi riceverà i vari premi. Appuramento ai primi di gennaio per raccontarvi la prima stagione delle nostre matricole e uno sguardo a quelle che si inoltreranno nel mondo dei play off.

 

7 thoughts on “Nfl Rookie Report: Novembre

  1. Fino a 2 partite fa’ avrei detto Luck e Luke Kuechly, ma RGIII ha messo in fila un paio di partite paurose, anche se contro difese scabrose. Credo che Luck sia più vincente nel senso stretto del termine, cioè ti vince le partite da solo e ti può portare lontano ai PO, secondo me assomiglia molto a Big Ben. Mentre RGIII è più un giocatore da regular season che da partita singola, se incappa nella serata storta non penso abbia le stesse qualità di Luck sui lanci e non ti puoi limitare a corse da play action.

  2. @roby90 i numeri di Rg3 e la concretezza di Luck: vediamo cosa decideranno però se Luck va avanti così infrange le 4500 yards quindi forse il premio sarà suo. E’ una bella sfida

  3. @Federico, il problema, se è un problema, è che in America si guarda ai numeri ed alle belle storie, RGIII è un fenomenale QB che offre sempre spettacolo anche con le corse, poi è nero e per i media rappresenta la redenzione di Vick, il primo QB di colore da tanto tempo che fa parlare di sé per le prestazioni in campo da tanto tempo. Fino ad adesso il premio del ROY se lo merita tutto ma credo che per Luck non ci siano speranze in quanto RGIII fa’ vendere di più.

  4. @Rosby approvo la tua affermazione comunque c’è da dire che se Luck continuasse con questi numeri senza andare ai play off allora potrebbero premiarlo per quanto fatto a favore di Indi(ripeto 4500 yards e forse Rg3 non ci arriva nemmeno). Però Griffin avrà tutte quelle yards corse a suo favore quindi potrebbe essere ancora lui. Io ho dato il premio momentaneamente al rookie che ha dato un’impronta maggiore tra i professionisti: Andrew ti fa vincere mentre Rg3 forse dipende ancora troppo dalle corse(quando non funzionano come si deve ne risente perché la difesa si focalizza su di lui e a coprire il campo), quindi Luck da quel punto di vista lo merita. Però conoscendo gli americani lo daranno a chi avrà venduto più biglietti per il suo spettacolo nonostante non sia così scontato.

  5. @Federico, concordo in pieno! Spero che RGIII non diventi come Super Cam: primo anno da urlo e secondo da schifo con le difese che sia adeguano al suo gioco. Anche se secondo me è molto più preciso nei lanci sul profondo RGIII.
    Frecciatina sulla stagione dei tuoi Panthers… XD

  6. @Riby guarda su Newton ce ne sarebbe da parlare. Vedremo l’anno prossimo con nuovo allenatore, playbook e General manager se cercheranno di aiutarlo oppure lo manderanno ancora alla rovina! Comunque Rg3 mi sembra un giocatore molto singolare con cui è difficile trovare paragoni, Se la sua linea offensiva migliorasse offrendogli più tempo per guardare i giochi nel profondo dove c’è Garcon sarebbe anche un pocket(mettilo tra virgolette e prendilo con le pinze) e allo stesso tempo un fantastico corridore, praticamente indecifrabile.

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