Che la vita sia fatta di scelte è una di quelle tipiche frasi fatte che tornano spesso buone per fare bella figura in una conversazione tra amici. Una sentenza, forse, più che una frase, data la sua indiscutibile veridicità. Anche nel football si devono fare delle scelte, e anche lì,come nella vita, capita di farne di giuste e di sbagliate. Ci sono poi scelte logiche e razionali, facilmente comprensibili da tutti, e quelle che vanno controcorrente. In questo secondo caso la scelta è comprensibile (forse!) solo per colui che l’ha presa, e agli “altri” non resta che valutarne le conseguenze concrete per poterlo etichettare come un genio o un idiota.

Perché questo lungo, noioso e pseudofilosofico preambolo? Perché Jim Harbaugh, HC dei Niners,a metà stagione, ha fatto una scelta controcorrente: ha sfruttato un infortunio del Qb titolare Alex Smith per sostituirlo con il sophomore Colin Kaepernick, rompendo una regola non scritta del football (nessuno perde il posto per un infortunio).

Scelta fin qui piuttosto criticata e controversa, che aveva prodotto risultati altalenanti, con Kaep che alternava ottime cose ad altre meno convincenti. Poi, è arrivato il Divisional contro i Packers…

Se il buongiorno si vede dal mattino…

kaepAl CandleStick Park la sfida era attesissima. I 49ers e i Packers avevano dato vita ad una bella serie di sfide nei Playoff negli anni ’90, quando la parabola dei Niners di Steve Young e Jerry Rice si era intrecciata a quella dei Packers di Brett Favre e Mike Holmgren. 5 sfide, l’ultima nel 1998, con 4 vittorie di Green Bay. I Packers si presentavano forti di una netta vittoria in Wild Card sui Vikings, i Niners erano in trepidazione per la prima partita di Playoff della carriera di Kaepernick, contrapposto oltretutto ad un Aaron Rodgers capace di sfoggiare un anello al dito e un titolo di MVP della scorsa stagione. Kaepernick contro Rodgers era il tema di fondo di tutte le analisi prepartita. Che Rodgers sarebbe riuscito ad orchestrare qualche bel drive contro l’ostica difesa dei Niners era scontato, ma Kaepernick sarebbe riuscito a rispondere grazie alla sua mobilità e alla potenza del suo braccio? O avrebbe pagato l’inesperienza? L’inizio è da brividi. Dopo 3 minuti, Kaep lancia un intercetto che Sam Shields riporta in meta per 52 yds. Candlestick Park ammutolito, Green Bay avanti e una mazzata capace di stendere un toro rifilata al morale del povero Kaepernick.

Colpo su colpo

Ma Kaep non solo non si spezza, ma reagisce. Alla grande. Passano infatti altri 3 minuti e lo vediamo sfrecciare in endzone con una corsa di 20 yds. La partita allora diventa un avvincente botta e risposta. L’attacco di Green Bay tenta di aprire la difesa dei Niners con le corse di un ispirato DuJuan Harris e qualche tentativo improvviso in profondità di Rodgers. Una bella ricezione da oltre 40 yds di James Jones da il là al nuovo vantaggio dei Packers, firmato da Harris con una corsa da 18 yds alla fine del primo quarto. San Francisco non riesce a rispondere col drive successivo, ma poi gli Dei del football, forse ricordandosi che i 49ers avevano perso il Championship dello scorso anno per una palla persa su un ritorno di punt, decidono di restituire il favore. Jeremy Ross pasticcia infatti su un fair catch, e C.J.Spillman recupera il pallone vicino alla Goal Line gialloverde.

Kaepernick completa l’opera servendo un Td pass da 12 yds a Michael Crabtree, abile a perforare in slant la difesa avversaria. E’ parità a quota 14. Rodgers riprova un lancio sul profondo, ma stavolta la palla è troppo lunga e viene intercettata da Tarelle Brown. L’attacco dei Niners si trasforma in una macchina inarrestabile. La connessione Kaepernick-Crabtree è spettacolare, il running game produce guadagni sia con Gore che con il rookie LaMichael James, e Kaepernick quando mette in moto le gambe fa sfracelli. Appare subito chiaro come il piano difensivo messo in atto da Coach McCarthy e dal DC Dom Capers sia del tutto inadeguato. L’idea era quella di costringere Kaep a restare nella tasca e lanciare mandando in blitz diversi uomini, peccato però che l’eccellente lavoro della OL di San Francisco vanifichi tutti gli sforzi. Clay Matthews si ritrova costantemente “murato” da un grandissimo Joe Staley, la pass rush è inesistente, e Kaepernick riesce sempre a trovare un varco per correre e punire una secondaria che, essendo di fatto spezzata in due, concede sempre un cuscino molto ampio. La sua velocità fa il resto. La difesa dei Packers è allo sbando, e Kaepernick conclude il drive con un altro Td pass da 20 yds, ancora per Crabtree, e primo vantaggio del match per San Francisco. A Green Bay però riesce ancora di rispondere grazie a qualche bel passaggio di Rodgers, che trova in endzone James Jones per il nuovo pareggio. Ma San Francisco non sta a guardare e nei 2 minuti finali rimette la testa avanti con un FG di David Akers da 36 yds.

Kaep padrone del campo

kaepernick_crabtree640_640Il vantaggio Niners di 24-21 all’halftime non rispecchia in realtà l’andamento del match. La read option dei padroni di casa ha letteralmente preso il sopravvento sulla difesa di Green Bay, portando a drive lunghi e fruttiferi. Il tempo di possesso di San Francisco è quasi il doppio, e ciò comporta la difficoltà di Rodgers ad entrare in ritmo. A conti fatti, l’attacco di Green Bay è riuscito a contenere i danni solo grazie a qualche bella giocata a raggio lungo o medio-lungo, ma è evidente che qualcosa deve essere cambiato. Nella ripresa, dopo un punt a testa, Green Bay raggiunge il pareggio con un FG da 31 yds di Mason Crosby. Ma quello che sembra essere l’inizio della riscossa si rivela in realtà l’ultimo fuoco di una partita che ormai ha un padrone. Si chiama Colin Kaepernick, che un minuto dopo il pareggio segna uno splendido Td su corsa con una keeper da 56 yds che resterà la fotografia più significativa di questo Divisional. I Packers vacillano, e non riescono a rispondere. La palla torna ai Niners, che macinano altro campo (e tempo) e vanno in meta con una corsa da 2 yds di Frank Gore all’inizio dell’ultimo quarto. E’ il 38-24, in pratica il game over. Green Bay deve abbandonare il running game, ma i 49ers non concedono big play sul profondo, e Rodgers, sottoposto ad una pressione sempre crescente da parte della pass rush rosso-oro, può solo cercare bersagli sul medio-corto raggio. Finisce 45-31, coi padroni di casa ancora a segno con una corsa da 2 yds di Anthony Dixon e il Td pass da 3 yds di Rodgers per Greg Jennings nel finale, giusto per l’orgoglio.

Record, numeri e scaramanzie

A bordo campo, Jim Harbaugh si coccola Colin Kaepernick. Il prodotto da Nevada ha risposto a tutti i suoi detrattori con una prova leggendaria, non tanto nel passing game (17/31 per 263 yds, 2 Td, Int), ma soprattutto per le 186 (!!!) yds corse in 16 portate (con 2 Td), record assoluto NFL per yds corse da un Qb in una singola gara. La sua velocità, il suo coraggio e il suo atletismo sono stati “l’arma totale” che ha spazzato via i Packers, e costituiscono il motivo per cui Harbaugh ha deciso di rischiare così tanto “panchinando” Smith. Kaep ha ampliato il ventaglio di possibilità offensive in un attacco che aveva sempre stentato, rendendolo molto più vario, imprevedibile e capace di colpire con big plays. Da segnalare anche le 119 yds in 23 portate di Gore e le 9 ricezioni per 119 yds di un Michael Crabtree sempre più (e finalmente) go to guy dei Niners.

L’altro dato statistico interessante è che i Niners hanno realizzato, con ben 579 yds di total offense, il loro record di franchigia nei Playoff. In passato, solo 4 volte in postseason avevano superato le 450 yds di total offense in una partita. E quando accadde, finirono sempre a sollevare il Vince Lombardi Trophy. Sarà così anche quest’anno? Per saperlo intanto dovremo aspettare il Championship, il secondo consecutivo per i Niners. Ad Atlanta o in casa contro Seattle. Però intanto all’improvviso il band-wagon di Kaepernick è diventato molto più affollato.

8 thoughts on “Colin Kaepernick arma totale: bye bye Packers

    • Forse si… di certo i Packers (come i Broncos!!) devono dare un’aggiustata alle secondarie se vogliono avere qualche speranza di vincere l’anello nei prossimi due-tre anni, perché ci sono squadre giovani tipo Seattle, Washington e gli stessi Niners che nel futuro prossimo saranno moooooolto difficili da affrontare

  1. In effetti….impressionante!! Sembra essere nata una nuova generazione di QB corridori. Cose del genere non si sono mai viste. L’anno scorso Tebow, Newton, ora Wilson, RG3, Kaepernick. Questo modo di giocare, come detto nell’articolo, varia enormemente le possibilità di gioco. La difesa non sa mai cosa aspettarsi, e se non subentrano infortuni (vedi RG3) questi possono diventare davvero un’arma totale, una nuova arma agli attacchi. Paura!

  2. …ma pensiamo anche agli anni futuri…..2 sfide ogni stagione Wilson-Kaepernick. Mi sà che stà per nascere una nuova grande rivalità e speriamo che raggiunga il livello di Baltimora-Pittsburgh o Manning-Brady.

    • Sarà che sono cresciuto con un’altro modello di QB e di NFL, ma questi nuovi superatleti non mi riescono ad entusiasmare.

  3. @brett,concordo con te,anche io sn tantissimi anni che seguo l NFl,nn sn un fan di questi qb che utiliazzano molto la corsa,sn piu per i pocket passer cm ad esempio i vari brees manning brady rodgers eccc…..

  4. Kaepernick veramente forte, certo che sul suo secondo TD in rush l’errore del safety dei Packers è madornale…

  5. Anche io seguo da tanti anni la NFL e credo che invece QB che possano dare questa imprevidibilità all’attacco rendano più spettacolare questo già splendido sport. Il rischio è che i nuovi QB corrino troppo e lancino poco. Comunque tornando alla Divisional è stata una partita assolutamente straordinaria che mi ha fatto saltare dalla sedia pià di una volta!

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