Eccoci qua. Ci risiamo. Settembre è arrivato, e per un intero popolo questo significa solo una cosa: NFL is back! Perché la free agency è interessante, ma poi muori dalla voglia di vederli in campo. Perché il Draft è un fantastico rito, ma poi muori dalla voglia di vederli in campo. Perché la preseason, diciamocela tutta, non è la stessa cosa.

Si ricomincia, dunque. Giovedì notte, in modo un po’ insolito. Coi Ravens campioni del mondo costretti a giocare l’Opening Game in trasferta causa problemi… di parcheggio!

Eh già, perché per giovedì era stata prevista da tempo a Baltimore anche una partita degli Orioles della MLB, e siccome il ballpark e l’M&T Bank Stadium condividono lo stesso parcheggio, non era possibile organizzare i due eventi nello stesso giorno senza mandare in tilt l’intera Baltimore.

E si finirà in modo un po’ insolito, con il Super Bowl di New York, il primo SB “freddo” della storia. In mezzo, 17 settimane di Regular Season da bersi tutte d’un fiato, e 3 settimane di Playoff da infarto. E pure un Pro Bowl che ha cambiato regole per cercare di offrire uno spettacolo decente.

E soprattutto tante storie degne di essere raccontate e seguite. Ecco perché, a distanza di un anno, siamo ancora qui, a fare il gioco (perché di questo si tratta) delle “10 copertine”.

Dieci storie, di squadre, giocatori, allenatori, dieci motivi di interesse per seguire la nuova stagione. Ovviamente con la solita avvertenza: 10 “copertine” sono poche, si tratta di gusti personali e ognuno ha il pieno diritto di scegliersi le proprie. Io ci ho provato. E queste, in ordine sparso, sono le mie scelte.

1. The Avengers

Sean Payton rientra ad un anno dalla squalifica.

Sean Payton rientra ad un anno dalla squalifica.

No, Iron Man&co. non c’entrano. Ma di personaggi in cerca di vendetta in questa stagione 2013 ce ne sono parecchi. Partiamo da un rookie: Geno Smith.

Fino ad ottobre, sembrava l’indiscussa prima scelta assoluta al Draft. Poi il crollo nelle prestazioni e nelle considerazioni, pur restando a detta di tutti il miglior Qb della classe 2013.

Tutti lo aspettano chiamato al primo giro, eppure la prima serata lo vede solo spettatore. Lui minaccia di andarsene, torna sui suoi passi, viene chiamato dai Jets al secondo giro, e per non farsi mancare nulla licenzia il suo agente. Rubare il posto al Mark Sanchez delle ultime 2 stagioni non dovrebbe essere impresa difficile, saprà Geno dimostrare a tutti di essersi sbagliati?

Altro personaggio in cerca di vendetta: Sean Payton. L’HC dei Saints, dopo un anno di squalifica per il bounty scandal, torna a guidare Brees e compagni. La sua assenza è pesata tantissimo in Louisiana. I Saints torneranno a far paura?

A proposito di coach, cosa dire di Andy Reid? 14 stagioni gloriose agli Eagles, 9 volte ai Playoff, 5 Championship giocati, un SB perso. Licenziato dopo 2 stagioni negative di fila, riparte da Kansas City, per dimostrare che non è bollito. E chi ci trova a Kansas City? Alex Smith, un Qb che in quel di San Francisco era finalmente riuscito ad esplodere dopo anni bui.

Statistiche alla mano, il suo 2012 era il miglior anno della sua carriera, fino a quel maledetto infortunio in week 9 che aprì le porte del campo a Colin Kaepernick. Che fece talmente bene da costringere coach Harbaugh a lasciare Smith in panchina una volta guarito. Se passate da Kansas City, tendete bene l’orecchio, perché il rumore che sentite probabilmente è quello delle spade che si affilano…

2. New York, New York

Perché la Grande Mela, o meglio il suo sobborgo East Rutherford,  sarà il punto d’arrivo della stagione (domenica 2 febbraio). Sarà il primo SB giocato a New York, e sarà un grosso rischio per l’NFL. Il MetLife Stadium è all’aperto, e le temperature a inizio febbraio nella regione sono alquanto rigide, per usare un eufemismo. La possibilità che la gara sia condizionata dal meteo c’è. Ma lasciamo che di questo si occupino i meteorologi dello stato del New Jersey, a noi interessa altro.

Chi ci arriverà a giocarsi l’anello? Nella AFC la situazione sembra chiara, con Denver avanti a tutti. Hanno un Peyton Manning motivatissimo, hanno aggiunto Welker e Montee Ball, fermarsi prima del Grande Ballo sarebbe solo un fallimento. Alle loro spalle la ormai solita Houston, in cerca dell’ultimo salto di qualità, e la ancor più solita New England, reduce però da un estate tribolata.

Con Baltimore alle prese con molti cambiamenti, ecco però che la principale avversaria potrebbe essere Cincinnati, giovane, solida e di talento. Nella NFC in pole position ci sono 3 squadre. San Francisco ha perso il Championship nel 2011, il SB nel 2012…se continuano un passo alla volta…E hanno tutti i mezzi per farlo, quell’ultimo passo.

Si troveranno però una delle principali rivali in casa, ovvero i Seattle Seahawks, capaci l’anno scorso di spaventare tutti prima di cedere nel Divisional all’ultimo secondo ad Atlanta.

E poi c’è proprio Atlanta, che finalmente è riuscita a giocare dei Playoff decenti e adesso vuole arrivare fino in fondo, con un attacco formidabile cui ha aggiunto il Rb veterano Steven Jackson. Dietro queste 3 metterei Green Bay, perché Rodgers è sempre Rodgers. Possibili outsider? Minnesota, Chicago, Washington, Dallas, a parer mio. Ma più per i Playoff che per un viaggio ai New York.

3. Lo scienziato pazzo e il Canadese

Chip Kelly trasporterà l'effetto Oregon in Nfl?

Chip Kelly trasporterà l’effetto Oregon in Nfl?

Distogliamo lo sguardo dal campo e puntiamolo verso la sideline. Non c’è dubbio che tra i 6 nuovi Head Coach arrivati in NFL ce ne siano 2 che, per motivi diversi, intrighino più di altri.

Il primo, il più affascinante, è sicuramente Chip Kelly, il genio offensivo che ha fatto di Oregon l’attacco più esplosivo di tutto il College football.

Grazie ad un massiccio uso della read option e della no-huddle, i Ducks hanno letteralmente dato spettacolo e giocato 4 Bowl BCS consecutivi. Riuscirà Kelly a ripetersi alla guida degli Eagles? Riuscirà ad installare il suo sistema di gioco in quel di Philadelphia? O dovrà scendere a compromessi con la realtà del mondo professionistico, almeno il primo anno?

L’altro nome curioso è quello di Marc Trestman, neo HC dei Chicago Bears. Una lunga carriera come QB coach e OC in NFL, sempre con risultati eccellenti, ma per trovare un posto da HC è dovuto emigrare in Canada, a Montreal, dove per non smentirsi ha trovato modo di vincere 2 Grey Cup (il SB Canadese).

Oltre che genio offensivo, è considerato un grande sviluppatore di Qb, tanto che ogni anno molti Qb rookies in vista dei loro Pro Day si rivolgono a lui per essere allenati. Tra questi, curiosamente, vi fu anche un certo Jay Cutler, il Qb attualmente titolare dei…Bears! Riuscirà Trestman a far fare a Cutler quell’ultimo salto di qualità necessario per entrare tra gli elite QB della Lega? A Chicago ci sperano parecchio.

4. 6 scommesse per 6 rookie

Il 2012 è stato un anno passato alla storia per una nidiata di nuovi QB destinati a farci impazzire per i prossimi 10-15 anni. E il 2013? Ecco qualcuno da tenere d’occhio. Forse. E cominciamo dall’unico QB draftato, nello stupore generale, al primo giro. E.J.Manuel, da Florida State alla fredda Buffalo. Grande fisico, ma ancora grezzo nella meccanica di lancio e nelle letture, sarà il QB titolare di una franchigia alle prese con l’ennesima ricostruzione. Riuscirà a portarsi sulle spalle i nuovi Bills di Doug Marrone? Intanto, un C.J. Spiller nel backfield aiuta…

Occhio a Eddie Lacy, dalla gloria di Alabama alla Frozen Tundra, con l’obiettivo di dare ai Packers, già coperti sul gioco aereo da Rodgers&co., anche un gioco di corsa temibile. I detrattori sostengono che le sue cifre al College erano dovute più alla mostruosa OL dei Crimson Tide che alle sue qualità. Al campo l’ardua sentenza.

Passiamo ai difensori. Dion Jordan, da Oregon a Miami, è la grande scommessa del Draft. Terza scelta assoluta, freak atletico paranormale, dovrà però cambiare ruolo, da OLB a DE, e un infortunio lo ha fatto allenare poco. Ma se la transizione riesce, la DL dei Dolphins ha tutto per diventare l’incubo peggiore di ogni QB.

E poi c’è chi non può essere spaventato dal debutto fra i pro. Non dopo aver visto la morte in faccia. E’ quello che è successo a D.J.Hayden, da Houston University, che in uno scontro in allenamento ha rimediato la lacerazione della vena cava inferiore, un tipo di danno che in genere si registra solo negli incidenti automobilistici ad alta velocità, e che nel 95% dei casi è fatale. I Raiders hanno puntato su di lui con la prima scelta, ha i mezzi per essere un signor CB, giocare in una delle secondarie più disastrate degli ultimi anni potrà mai spaventarlo?

Altro DB, altra scelta ad alto rischio: Tyrann Mathieu. Ad LSU una forza della natura: difesa, intercetti, big play, ritorni in TD…tutto questo però nel 2011. Perché il buon Tyrann ha pensato bene di passare tutto il 2012 in un centro di riabilitazione per abuso di sostanze. Arizona ha puntato su di lui, non gli ha dato un dollaro di garantito e gli ha messo l’ex compagno di università e di reparto Patrick Peterson a fargli da angelo custode. Saprà tenere la testa a posto?

Infine, un oggetto non meglio identificato: Denard Robinson, da Michigan a Jacksonville. Shoelace, come è soprannominato, è un atleta immenso. Peccato che non si capisca quale sia il suo ruolo, tanto che all’inizio è stato listato dai Jaguars come OW, Offensive Weapon. Potrebbe fare il RB, il WR, il QB nella Wildcat formation, il ritornatore, il portaborracce…

5. ..e poi a quelli che ci salutano…

Abbiamo parlato di alcuni dei volti nuovi di questa stagione. Ora rubo un verso ad una poco nota canzone di Ligabue (Chissà se in cielo passano gli Who?) per parlare un attimo di chi non vedremo in campo. Il colpo più duro lo subiranno i tifosi di Ravens e Bears: guarderanno nel cuore delle loro difese, e non vedranno più i mitici Ray Lewis (che lascia con l’anello al dito) e Brian Urlacher, forse i migliori MLB degli ultimi 15 anni. Ci mancheranno, a tutti, non solo ai loro tifosi.

E poi c’è chi non vedremo per altri motivi. Giudiziari, come Aaron Hernandez, uno dei migliori TE della Lega in carcere con l’accusa di omicidio.

O per pura sfortuna (leggasi: infortunio), quest’anno una moria: da Kevin Kolb (Bills) a Dustin Keller (Dolphins), da Dennis Pitta (Ravens) a Brian Bulaga (Packers), a Jeremy Maclin (Eagles), solo per citarne alcuni. E’ il conto che la NFL paga alla durezza del suo gioco. Il football non è sport da signorine, vero Ray e Brian?

6. Vecchietti da assalto

Per alcuni veterani che mollano, c’è ne sono altri che di gettare la spugna non vogliono saperne. Il primo di questi è Ed Reed, fresco di anello (il secondo della carriera) coi Ravens, che è stato chiamato a Houston per dare leadership e magari qualche giocata delle sue ad un team cui negli ultimi anni sembra essere sempre mancato un decino per fare il milione.

Ci sono gli eterni rivali Peyton Manning e Tom Brady; chissà se quest’anno ci faranno vedere un altro scontro epico nei Playoff. C’è James Harrison, vecchia gloria di Pittsburgh che ha traslocato a Cincinnati, per spiegare ai giovani Bengals come si vince.

E poi c’è chi aveva annunciato il ritiro, ma è stato convinto dal proprio team a continuare per vincere l’anello. E’ il caso di Tony Gonzalez, uno dei più forti TE della storia. I Falcons possono essere da titolo, e “Gonzo” ha deciso di stringere i denti ancora una/due volte, per inseguire il sogno chiamato Vince Lombardi Trophy.

7. L’evoluzione della specie

Colin Kaepernick fa parte del nuovo prototipo dei QB professionisti.

Colin Kaepernick fa parte del nuovo prototipo dei QB professionisti.

A livello tecnico, la stagione 2012 si è caratterizzata per l’arrivo in NFL di una serie di QB “mobili” come mai si erano visti (forse il primo Vick) e il definitivo sdoganamento della Read Option in NFL.

I vari Robert Griffin III, Russell Wilson e Colin Kaepernick, unendo una straordinaria rapidità di gambe a buonissime doti di passatori, hanno letteralmente squarciato le difese avversarie, donando alle loro squadre un gameplan offensivo molto più vario e imprevedibile. Riusciranno a scorrazzare per il campo a piacimento anche in questo 2013, o le difese riusciranno a trovare le adeguate contromisure? Intanto, una micidiale pattuglia di pass rusher, guidata dal trio J.J.Watt, Aldon Smith, Von Miller sta già affilando le armi.

8. Per aspera ad astra

C’è una curiosa statistica che salta agli occhi se si analizza l’ultimo decennio di NFL: dal 2003 ad oggi, ogni anno c’è stata almeno una squadra che, dopo aver chiuso la stagione da ultima della propria Division, l’anno seguente è riuscita a vincerla. L’anno scorso toccò ai Redskins. Chi riuscirà nell’impresa quest’anno?

Nella AFC, a rigor di logica, quelle con maggiori possibilità sembrano Kansas City e Buffalo, più difficile invece è il compito di Cleveland e Jacksonville. Nella NFC forse Philadelphia e Tampa Bay, ma i Bucs devono vedersela coi Falcons. Arizona ha a che fare con le corazzate San Francisco e Seattle, e allora chissà che Detroit non sorprenda tutti nella NFC North? In fondo hanno Megatron…

9. La coppia più bella del mondo

Attenti a quei due...

Attenti a quei due…

Ovvero Bill Belichick, Head Coach, e Tom Brady, QB. Gli artefici dei successi dei New England Patriots dal 2001 ad oggi. Da quando il duo si è formato, chiunque voglia andare al SuperBowl deve passare sul loro cadavere. Ma questa coppia micidiale è chiamata quest’anno a superarsi, perché la offseason 2013 dei Patriots è stata orribile.

Tra un Wes Welker che si trasferisce alla corte dell’acerrimo rivale Peyton Manning, un Gronkowski sempre più rotto, un Hernandez di cui si è già parlato sopra, i Patriots non sono mai parsi così vulnerabili. Ma Brady ha ancora la voglia di vincere (e il braccio) di un ragazzino, e Belichick sotto pressione ha sempre tirato fuori dal cilindro qualche coniglio. Un indizio? Segnatevi 2 nomi: Kembrell Thompkins, WR, e Zach Sudfeld, TE. Entrambi undrafted che hanno scalato la Depth Chart e avranno uno spazio importante. Occhio, perché il Felpone spesso ci prende…

10.  Die another day

E chiudiamo con qualche personaggio in cerca di una sterzata in questo 2013. Partiamo da 2 coach: il primo della lista è sicuramente Rex Ryan. Il Mourinho d’Oltreoceano ha iniziato la preseason nel migliore dei modi, con conferenze stampa sempre più colorite e sparate da gradasso. Ma molti sono disposti a scommettere che, visto lo stato in cui versano i suoi Jets, non finirà neppure la stagione. Dead man walking?

L’altro è Jason Garrett (Dallas), l’alunno geniale che però nel tempo si è progressivamente perso. Dopo 2 stagioni di fila in cui ha perso il treno Playoff all’ultima giornata, quest’anno non ha scuse: i Cowboys devono scendere in campo a gennaio. No more excuses.

Parliamo di QB. Riuscirà un coaching staff nuovo di zecca a resuscitare Philip Rivers? Il QB dei Chargers, dopo anni tra i top passer della Lega, sembra ormai sul viale del tramonto. Peccato però che abbia ancora diversi anni di contratto a cifre folli. E i Chargers, volenti o nolenti, dovranno fare di tutto per rianimarlo.

Matthew Stafford (Detroit) è ancora giovane, ma su di lui aleggia un dubbio: chi è il vero Stafford? Quello che nel 2011 esplose lanciando oltre 5000 yds o quello incerto del 2012? Certo che se avesse altri bersagli oltre a Megatron…chissà che un Reggie Bush in più non gli sia d’aiuto.

La nostra rassegna si chiude qui. Il Kickoff si avvicina. Sta finalmente giungendo quel momento in cui le parole devono lasciare spazio al campo. Football, finalmente!

E allora forza NFL, facci divertire!

2 thoughts on “10 copertine per una stagione (2013 Edition)

  1. complimenti per l’articolo!
    (però ed redd ha vinto un solo anello, quello dell’anno scorso)

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