Molto lontano sembra ora quel 3 febbraio 2013, distante ormai quasi otto mesi, quando i Baltimore Ravens si aggiudicarono il secondo Super Bowl della loro storia. flaccoPiù che lontano sembra addirittura quel Joe Flacco MVP della stessa partitissima. Alla fine di quei playoffs il prodotto di Delaware chiuse senza nessun intercetto e con il pareggio del record per quanto riguarda i TDs lanciati a quota 11, alla pari di nomi del calibro di Montana e Warner. Certo fu una partita pazza, condita addirittura da un black-out di circa 30 minuti, che vide anche il record assoluto per yards in una singola giocata, il ritorno da 108 yds siglato da Jacoby Jones. I Ravens possono dire di essere stati gli unici a battere al Super Bowl i 49ers nelle loro 6 apparizioni. Una stagione così non si percorre due volte, soprattutto in fila. La squadra ha visto quest’estate una serie di cambiamenti nel roster da far quasi venire il mal di pancia. Ed Reed passa ai Texans, Boldin va nella baia di San Francisco, il leggendario Ray Lewis, che giocò buona parte del finale di stagione con un serio infortunio al braccio, trionfa nella sua ultima partita, la più importante e la più bella, e poi lascia. Ma non finisce qui, oggi mancano infatti all’appello Jacoby Jones, così importante in quel di New Orleans e, soprattutto, considerando il suo infortunio che lo terrà via dai campi per l’intera stagione, il TE Dennis Pitta. Lo stesso Pitta manca alla squadra di Harbaugh più del decisivo Boldin, così caro a Flacco per i suoi lanci profondi, dato che ora la posizione del #88 viola è uno dei punti deboli del reparto offensivo di Baltimore. Flacco infatti non è riuscito a ricavare molto da Clark, Dickson e Bajema. I numeri infatti dicono che Flacco ha completato circa la metà dei suoi lanci verso di loro, mentre verso Pitta, l’anno scorso, ne ha conclusi circa il 65%. Inoltre i tre tight end non hanno compiuto ricezioni per più di 20 yds, non segnando alcuna meta; in queste statistiche Pitta recitava 8 ricezioni di tale calibro e 7 TDs. A rendere più pesante la cosa sono i 3 TDs realizzati da Marlon Brown, che ha preso il posto di Boldin. Altro aspetto che fa spaventare parecchio i tifosi del Maryland sono gli intercetti lanciati da Flacco, al momento il numero maggiore mai raggiunto da un QB dei corvi. È anche la squadra che corre meno in tutta la NFL e la difesa è in ritmo per concedere il maggior numero di rushing yds nella sua storia. Il reparto manca infatti di cattiveria, solidità, agonismo e carisma, caratteristiche fondamentali di cui gli stessi Reed e Lewis erano saldi e fermi portatori e rappresentanti, colonne portanti della difesa di Harbaugh. Il reparto difensivo di Baltimore concede infatti 239 yds di media su gioco aereo e 106.8 su corsa. Il calendario ha già visto i Ravens prenderle da Manning, un po’ come quanto successo a chi si è trovato sulla strada dei Broncos, ma ha portato a casa due importanti vittorie, una con Cleveland (molto importante nei giochi della Division) e una con Houston, rendendo amaro il ritorno di Reed, ma hanno subito una sconfitta decisamente pessima contro i Bills nell’ultima uscita domenicale, dove Flacco a soli 57 secondi dal drive decisivo, subisce un intercetto evitabile quanto fortunoso. Sulla strada dei Ravens ora ci sono i Dolphins, che hanno iniziato in maniera del tutto incredibile la stagione, gli altalenanti Packers e gli acerrimi rivali Steelers, ancora a secco di vittorie. Nonostante tutto, i Ravens sono in testa alla loro Division, alla pari con i Bengals e i Browns, sui quali hanno tra l’altro il tiebreaker, grazie alla W arrivata nello scontro della Week 2. La strada verso la post season è ancora molto lunga, e le cose possono cambiare per tante squadre, tra le quali Baltimore, che ha ancora parecchio lavoro da fare. I margini di miglioramento sono parecchi, e non si aspetta altro che il ritorno, almeno, di Jacoby Jones, a far compagnia a Torrey Smith, che ha dato parecchio fastidio alla difesa di Buffalo, per cercare di risalire la china e tornare ad essere una contender per il Lombardi Trophy.

One thought on “Corvi in caduta libera?

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