Ci sono prestazioni durante una stagione che fanno capire quanto un singolo giocatore possa essere importante nell’economia del sistema di un’intera squadra. La storia dello sport lo insegna e mette in mostra questo genere di dati, perché si vince giocando come una squadra, ma spesso e volentieri si vince anche grazie ai singoli giocatori.

Rob-GronkowskiLa stagione dei New England Patriots finora ha visto, anche in svariate occasioni, partite che al Gillette Stadium di Foxboro (e non solo) raramente si sono viste. Nonostante le difficoltà che ha incontrato la squadra di Belichick, comunque, la formazione del Massachussetts si trova in questo momento in testa alla AFC East, e per di più in lotta per i primi seed della Conference. Merito soprattutto di Brady ovviamente, che nonostante le partenze di Lloyd e Welker, e la pesante assenza di un certo Gronkowski, è riuscito a tirare la carretta fin quando il tight end non fosse riuscito a tornare sul campo, aiutando lo stesso quarterback nelle ultime uscite.

Proprio nell’ultima week, contro i Pittsburgh Steleers, Rob Gronkowski è stato a dir poco decisivo nel riuscire ad ottenere la migliore prestazione offensiva dell’intera stagione sia per Brady che per gli stessi Patriots. Finora New England non è riuscita a superare quota 30 punti in una singola partita, ma contro la squadra della Steel City, riesce addirittura a piazzarne 55. Brady, fino a quella partita, non era sembrato quello degli anni passati, ma nella giornata di domenica ha ottenuto la prima prestazione stagionale da almeno 400 yards (432 per l’esattezza) e ha lanciato un season-high da 4 TD. I 55 punti totalizzati dalla squadra del Massachussetts sono il punteggio più alto realizzato finora nell’intera lega in questa stagione, mentre le 610 yards complessive sono la terza migliore prestazione nella storia dei Pats e la peggiore della storia di Pittsburgh.

Tanto per tirare fuori qualche altro numero, è stata anche la quindicesima prova di Brady con almeno 4 segnature senza lasciare per strada alcun intercetto, ed è riuscito a superare in questa particolare statistica la stella dei New Orleans Saints, Drew Brees. La prestazione da 432 yards è stata anche la terza migliore della sua carriera.

Tutto questo però, probabilmente, non sarebbe stato possibile senza il rientro di Gronkowski. Dopo la brutta sconfitta all’overtime contro i Jets, e la prestazione piuttosto povera contro i Dolphins, il prodotto di Arizona torna a giocare come è suo solito, mettendo blocchi di livello, ricevendo palloni e portandoli nella endzone, finendo poi per scagliarlo al terreno nel suo consueto festeggiamento della segnatura stessa. Le sue 9 ricezioni per 143 yards (per una media di 15.9) e il TD realizzato sono infatti un ottimo segnale per la compagine di Belichick.

Grazie al suo ritorno, l’attacco di New England è sembrato decisamente più solido nelle corse, più vario ed imprevedibile nel gioco aereo e, soprattutto, più bilanciato nel suo intero complesso, dove il coordinator Josh McDaniels ha potuto sbizzarrirsi a cercare di scardinare la difesa di Mike Tomlin. Nonostante i numeri, però, Gronkowski ha giocato solo 48 dei 75 snaps offensivi dei Patriots, il che fa comunque pensare che deve ancora riprendendosi dalle quattro operazioni subite all’avambraccio sinistro e quella alla schiena subite fino lo scorso novembre. Inoltre, New England ha potuto giocare di nuovo con un set che prevede almeno due TE sul campo, cosa piuttosto difficile da fare senza Gronk. Nel complesso sono stati giocati ben 36 dei 75 snaps con tale set offensivo (poco meno del 50% quindi), quando fino a prima dell’ultima partita, ne sono stati giocati così solo 112 dei 593 totali.

È finalmente potuto tornare ad apprezzare il gioco di Gronkowski lo stesso Brady, che ha speso parole molto buone nei confronti del #87, definendolo come uno dei migliori giocatori dell’intera NFL, nonché uno dei punti focali dell’intero reparto offensivo della squadra. Definito ancora da Brady come uno dei matchup più difficili da contrastare per velocità, forza e misura corporea, Gronkowski è rientrato da poco negli schemi di Belichick e già è tornato ad essere il decisivo e devastante giocatore che tutti conosciamo. Di questo passo i Patriots possono decisamente puntare ad uno dei primissimi seed della AFC, oltre che al Lombardi Trophy ovviamente. Staremo a vedere se il trio composto da Belichick, Brady e Gronkowski riuscirà ancora una volta a travolgere ciò che gli verrà messo davanti e arrivare così al quarto Super Bowl, assente a Foxboro ormai dal 2004.

3 thoughts on “Un Gronkowski più che determinante per New England

  1. “Nonostante i numeri, però, Gronkowski ha giocato solo 48 dei 75 snaps offensivi dei Patriots”
    Dove posso trovare queste statistiche, se è lecito chiedertelo?
    Grazie.

  2. Sicuramente sui siti NFL/ESPN, dato che dopo aver visto la partita ieri sera, sono andato a controllare il box score per essere sicuro di aver scritto le cifre in maniera corretta. Quei numeri hanno attirato la mia attenzione

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