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Round 1, pick 1: Jadeveon Clowney, DE, South Carolina Gamecocks
Miglioramento istantaneo per una difesa che ora può fare davvero paura, potendo già disporre di J.J. Watt. Era il miglior difensore disponibile al draft per la combinazione tra velocità e fisico, è alto, potente, atletico, e presenta doti naturali di pass rusher grazie ad una combinazione di movimenti che lo portano a liberarsi del bloccatore con efficacia, rompere eventuali raddoppi, e chiudere con ottimi angoli sul quarterback risparmiando preziosi decimi di secondo. Uno di quei rari giocatori in grado di migliorare i compagni grazie alla sua produzione, ha bisogno di migliorare alcuni aspetti mentali perché non è molto disciplinato (a questo ci penserà Watt, con la sua grande etica lavorativa) e tende a non dare il massimo in tutte le occasioni prendendosi occasionali pause, ma può mettere sacks in doppia cifra come e quando vuole anche in Nfl. Houston lo schiererà da outside linebacker.
Round 2, pick 33: Xavier Su’a-Filo, OG, UCLA Bruins
Le fondamenta di una squadra di football sono senza dubbio le due linee, sistemata quella difensiva alla grande ecco il pick più importante per il fronte opposto, che arriva sotto forma di un ragazzo che prende davvero sul serio ogni cosa che fa. Su’a-Filo è stato missionario per due anni dopo essere partito titolare da true freshman nel 2009, al suo ritorno non ci ha messo molto a riprendersi il posto da starter giocando sia da tackle che guardia, sempre a sinistra. Tra i pro si prospetta come guardia in grado di aprire i giusti varchi alle corse grazie a movimenti tecnici che esegue con precisione e rapidità, è in grado di proteggere molto bene il quarterback ed arriva al cosiddetto secondo livello con velocità, tutte caratteristiche che gli rendono possibile uno schieramento in schemi che utilizzano la zona così come la potenza. Può sviluppare meglio il corpo, che durante la missione è rimasto privo di un allenamento costante, ma può ben figurare da subito nella linea offensiva texana.
Round 3, pick 65: C.J. Fiedorowicz, TE, Iowa Hawkeyes
Corpaccione di 265 libbre per 6’5 di statura con ottime movenze rapportate alla stazza, caratteristica notabile in particolar modo attraverso la precisione con cui percorre le sue tracce, può essere un’arma aggiuntiva per il gioco aereo in quanto sa ricevere bene ed ha un ottimo bilanciamento del corpo, e può essere utilizzato anche per situazioni medio-profonde. L’aspetto in cui deve assolutamente migliorare per restare in campo con la necessaria costanza è la fase di bloccaggio, nella quale non è abbastanza grintoso, per il resto è un’altra addizione ottimale per una squadra che ha arrancato in tutte e due le fasi del gioco.
Round 3, pick 83 (from Pittsburgh through Cleveland and Philadelphia): Louis Nix, DT, Notre Dame Fighting Irish
Giocatore massiccio ed ingombrante, di quelli in grado di occupare spazio, attirare raddoppi e creare confusione nella tasca grazie alla capacità di vincere tante battaglie in trincea. Non arriva spesso al quarterback ma Houston prevede di utilizzarlo come nose tackle, con compiti di difendere le corse, la sua specialità, e di liberare spazio per i linebackers dietro di lui, azione fondamentale per far funzionare una difesa come quella dei Texans. Ha potenza e forza da vendere, al college è stato a tratti dominante ma ha la tendenza a mettere su libbre in eccesso e possiede una condizione atletica da seguire da vicino, perché capita di vederlo ansimare, vedendosi costretti ad una rapida sostituzione. Se viene gestito a dovere ed impara un pò di disciplina a tavola, può essere utilissimo.
Round 4, pick 135 (compensatory selection): Tom Savage, QB, Pittsburgh Panthers
In molti hanno atteso con curiosità la mossa dei Texans per il ruolo più importante dell’attacco, ed il management ha risposto chiamando il nome di Savage ben più in basso del previsto, dimostrando di averci visto lungo. Avrà tempo per allenarsi e svilupparsi a livello professionistico invece che venire gettato da subito nella mischia, la stazza è perfetta per la Nfl così come il braccio, di potenza e precisione non inferiore ad alcuno dei colleghi scelti quest’anno, con pazienza si può fargli imparare una gestione migliore della rapidità di rilascio e della decisione da prendere, due aspetti fondamentali per il suo futuro in campo. Ha girovagato a lungo al college ed ha numerosi trasferimenti alle spalle, i più sospettosi hanno sottolineato più volte che a Pittsburgh ha giocato la prima stagione completa dal 2009 ad oggi. Già leader nello spogliatoio dei Panthers, ai Texans è piaciuto molto e se lo sono ritrovato dove pensavano arrivasse senza sceglierlo troppo in alto.
Round 6, pick 177: Jeoffrey Pagan, DE, Alabama Crimson Tide
Non ha mai messo su cifre esorbitanti, ma ha comunque una vasta esperienza sotto il regime di Nick Saban, che gioca una difesa tatticamente avanzata e molto vicina ai concetti praticati in Nfl. Gioca in maniera molto fisica ed aiuta a creare varchi per i suoi compagni, ha stazza per schierarsi da defensive end in una 3-4 senza grossi compiti di pass rush, che non riesce difatti a generare con la costanza richiesta. Nonostante la precisione con cui placca sembra destinato ad un ruolo di secondo piano, ma posizioni come la sua sono di importanti benefici per far fruttare la produzione di una 3-4.
Round 6, pick 181 (from Oakland): Alfred Blue, RB, LSU Tigers
Running back molto alto (6’2) e possente, non ha paura dei contatti e gioca in maniera molto fisica, rompendo placcaggi e risultando sufficientemente veloce in rapporto alla massa corporea che si porta a spasso. Risulta essere pure un buonissimo ricevitore e questa sua dimensione si adatta benissimo alle esigenze di squadra, è atleticamente fresco perché al college ha giocato in un backfield particolarmente affollato ed ha avuto opportunità limitate, quindi il potenziale è molto alto. Non male per una scelta di sesto giro, peraltro ottenuta dallo scambio con Oakland per Matt Schaub.
Round 6, pick 211 (compensatory selection): Jay Prosch, FB, Auburn Tigers
Un fullback fatto e finito, ruolo oramai in via d’estinzione. Ha ottima intelligenza tattica e capisce dove andare a bloccare con estrema rapidità, fisicamente è molto forte e questo gli consente di essere funzionale quando c’è da proteggere il quarterback, e gioca in una posizione che comunque i Texans utilizzano molto più di altre squadre. E’ discreto anche in fase di ricezione, può essere utilizzato come giocatore ibrido in grado di allinearsi tanto da fullback tradizionale quanto da H-back.
Round 7, pick 216: Andre Hal, CB, Vanderbilt Commodores
Difensore di esile costituzione e dalle braccia corte rispetto ai canoni Nfl, è tuttavia molto rapido di piedi e possiede la velocità necessaria per restare attaccato all’uomo per discreti tratti del campo, il che comporta un suo posizionamento all’interno ed esclusivamente in pacchetti nickel o dime. Potrebbe rivelarsi utile per contrastare gli slot receivers piccoli e veloci, contro avversari fisici è destinato ad essere sovrastato.
Round 7, pick 256 (compensatory selection): Lonnie Ballantine, S, Memphis Tigers
Stazza ottimale e tratti atletici assolutamente da non sottovalutare, Ballantine non ha dalla sua la rapidità nella diagnosi dell’azione, il che lo ha portato abbastanza giù a livello di valutazione. Ha mostrato angoli di chiusura interessanti, è molto veloce nello spazio lungo come nel breve, farà presto parte degli special teams per essere mandato alla ricerca del ritornatore.
Undrafted free agents: Rice K Chris Boswell; Michigan State LB Max Bullough; Arizona State TE Chris Coyle; Utah TE Anthony Denham; Bloomsburg OT Matt Feiler; UCF OT/G Chris Martin; West Texas A&M WR Nathan Slaughter; North Dakota State CB Marcus Williams.
Voto finale: 8
Uno dei draft meglio gestiti di tutta la Nfl. I Texans hanno tenuto fede alla loro lista di giocatori valutando tutte le strade, scegliendo quella più logica rispetto alla loro situazione attuale. Clowney possiede delle doti atletiche superiori alla norma e non era un prospetto da farsi certo sfuggire con la prima scelta assoluta, è materiale che passa poco spesso al convento, ed assieme a Watt creerà terrore agli attacchi avversari. Su’a-Filo può diventare un titolare a lungo termine e dare affidabilità alla linea offensiva, intrigante il potenziale di Nix se riesce a restare motivato, i tratti tattici sono quelli di un difensore ideale per questo schema, e poi il quarterback, Tom Savage, un progetto che avrà il tempo di capire i ritmi della Nfl ed adeguarvisi, e che ha un braccio davvero interessante. La parte più bassa del draft ha portato un running back di potenzialità molto elevate come Blue, che gioca come piace a Houston ed ha un chilometraggio molto basso, consona la presa di Prosch in un ruolo che qui è ancora molto considerato, da valutare Hal e Ballantine, che combatteranno al camp per un ruolo di backup contro una folta concorrenza.
Davide Lavarra, o Dave e basta se preferite, appassionato di Nfl ed Nba dal 1992, praticamente ossessionato dal football americano, che ho cominciato a seguire anche a livello di college dal 2005. Tifoso di Washington Redskins, Houston Rockets e Florida State Seminoles. Ho la fortuna di scrivere per questo bellissimo sito dal 2004.