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Round 1, pick 3: Blake Bortles, QB, Central Florida Knights

bortlesQuarterback di statura eccellente (6’5) per avere un panorama chiaro di ciò che accade al di là delle linee, dotato di buonissimi istinti per scansionare il campo eludendo nel contempo la pressione, e velocissimo di piedi, grazie ai quali si allunga l’azione (e la vita…) di qualche secondo. Il punto di rilascio del pallone è molto alto e poco soggetto alle azioni di contrasto della linea difensiva, la precisione è soddisfacente soprattutto nel corto-medio raggio, aumenta il suo rendimento quando il pallone scotta e c’è da rimontare nel quarto periodo, come ha sovente dimostrato al college. Il rovescio della medaglia è un braccio non fortissimo ed il fatto che ai Knights veniva utilizzato in uno schema che prevedeva soprattutto passaggi laterali, che richiedevano i tempi giusti e non la potenza, in Nfl certamente dovrà sviluppare questa parte del suo gioco per ampliare il suo tipo di gioco. Proprio per questo sembra destinato, nonostante la chiamata alla terza assoluta, a tenere in mano la lavagnetta in quest’anno di apprendistato. I Jaguars sperano sia il loro regista del futuro.

Round 2, pick 39: Marquise Lee, WR, USC Trojans

leeTolto Justin Blackmon, sospeso dalla Nfl senza scadenza, rimanevano titolari Ace Sanders e Cecil Shorts. Ouch. Ecco quindi motivata la selezione di Lee al secondo giro, che porta a roster un ricevitore molto produttivo che si è impossessato di diversi record d’ateneo a Usc, e dotato di caratteristiche atletiche di primo livello. La sua qualità principale è difatti quella del sapersi muovere molto bene dopo la ricezione, il che lo rende ideale per schemi ad alta percentuale dove gli venga richiesto di produrre in campo semi-aperto, accelera con consistenza e corre molto bene le tracce, quindi anche dal lato tecnico è sicuramente un giocatore maturo. Di lui si sospetta per il fisico, un pochino esile per i colpi che gli arriveranno in Nfl, e per la tendenza ad infortunarsi anche al college, dove ha avuto problemi a ginocchia, tibia e spalla, ma le potenzialità sono quelle di un ricevitore primario.

Round 3, pick 61 (from San Francisco): Allen Robinson, WR, Penn State Nittany Lions

allen robinsonAltra scelta per rinforzare il settore ricevitori, stavolta caduta su un ragazzo molto più fisico di Lee. Parliamo di 220 libbre in grado di giocare di forza contro le marcature strette e di elevarsi per prendere i palloni più alti, e di un bilanciamento del corpo molto naturale, che permette prese difficoltose. Nonostante la stazza e la velocità non propriamente fulminea Robinson riesce a produrre interessanti giocate dopo la ricezione grazie alla sua capacità di correre con fluidità ed agli istinti che lo portano a sezionare il campo in cerca di spiragli, caratteristiche che ne hanno fatto il primatista statistico della Big Ten per le ultime due stagioni. Deve migliorare come bloccatore ed a livello di concentrazione su qualche presa, ma i tratti sono quelli del possession receiver che serviva a questa squadra.

Round 3, pick 93 (from New England): Brandon Linder, OG, Miami Hurricanes

linderIn prospettiva, potrebbe essere stata una gran presa, di quelle poco pubblicizzate ma dannatamente utili alla squadra. Guardia di grande stazza e difficile da muovere, gli manca quasi completamente la componente atletica e per questo motivo figura meglio all’interno della linea offensiva, ma offre grinta, passione e determinazione, fa qualsiasi cosa gli venga richiesta, ha una buonissima tecnica e soprattutto non ha mai patito infortuni significativi. Tatticamente è già avanti, capisce le protezioni e gli aggiustamenti, può partire titolare da subito.

Round 4, pick 114 (from Baltimore): Aaron Colvin, CB, Oklahoma Sooners

aaron colvinDefensive back dagli istinti ben sviluppati, capace di restare attaccato al ricevitore anche in tracce verticali, arguto nel non cadere in finte di vario genere. Può ancora migliorare a livello atletico, gli servirebbe per cercarsi spazi maggiori in campo, è molto aggressivo ma il fisico non pare essere adeguatamente sviluppato per i canoni Nfl, e non potrà quasi sicuramente prendere parte al training camp a pieno ritmo per la rottura del crociato patita agli allenamenti per il Senior Bowl, durante lo scorso gennaio. Da valutare più avanti, quando sarà completamente riabilitato e quando avrà recuperato il ritardo nell’inserimento in un sistema difensivo professionistico.

Round 5, pick 144: Telvin Smith, LB, Florida State Seminoles

telvin smithLinebacker tutto sommato completo, il cui fisico è costruito come quello di un safety, il che non portava problemi di alcun tipo al college. La cosa che sa fare meglio è anticipare le intenzioni dell’avversario ed arrivargli in faccia grazie ad istinto e grande velocità di base, si muove molto bene anche lateralmente e può quindi essere utilizzato per compiti in copertura, ed è un ottimo leader per lo spogliatoio. Gioca con passione e motivazione, per similitudini fisiche può pensare di insidiare il posto di Geno Hayes, ma non prima di aver messo su del peso significativo in palestra.

Round 5, pick 159 (from Baltimore): Chris Smith, DE, Arkansas Razorbacks

chris smithProverà la conversione a strong side linebacker, dato che offre parecchia versatilità e può giocare in ruoli differenti, ed i tratti fisici non sembrano quelli di un defensive end professionista. E’ abituato a giocare di velocità per battere l’uomo, ha un buon primo passo ed accelera con facilità, non molla quando l’azione si sposta da lui, rincorre senza demordere. I raddoppi sono un problema, perché utilizzandoli è molto facile limitarlo, può essere sviluppato in un linebacker di quasi 270 libbre dotato di movenze rapide, ideale per essere spedito a caccia del quarterback dal lato forte.

Round 6, pick 205 (from San Francisco): Luke Bowanko, C, Virginia Cavaliers

bowankoMassiccio e molto alto per il ruolo che ricopre (6’5), ha giocato tutte le posizioni interne della linea offensiva ed ha esperienza da vendere. Sa riconoscere gli aggiustamenti da fare in protezione, è aggressivo in fase di spinta per la creazione dei varchi per le corse e tiene bene botta quando arriva l’urto avversario in fase di passaggio. Non è atletico e lavora bene solo negli spazi stretti, deve finire meglio i blocchi. Può diventare un backup affidabile, utile a ricoprire più ruoli.

Round 7, pick 222: Storm Johnson, RB, Central Florida Knights

storm johnsonRunning back di stazza che predilige corse di potenza ed offre un sorprendente arsenale di movenze laterali, il che è indice del suo tasso atletico a discapito delle 210 libbre. Ha prodotto molto nel poco tempo in cui ha giocato da titolare, cinque partite oltre le 100 yards nell’ultimo anno ai Knights, dove ha giocato al fianco di Bortles, ma l’esperienza è quella di una sola stagione da protagonista senza controprove della sua continuità. Ha iniziato la carriera a Miami dove, dopo un buonissimo anno da true freshman, è stato sospeso per problemi disciplinari, continuerà la carriera in Florida sperando di ritagliarsi un posto da running back ideale per lo schema tutto potenza dei Jaguars, e capace di cambiare ritmo.

Undrafted free agents: California DT Deandre Coleman; Louisville WR Damian Copeland; Miami (Fla.) WR Allen Hurns; Fresno State TE Marcel Jensen; LSU S Craig Loston; Miami (Fla.) QB Stephen Morris; Oregon State CB Rashaad Reynolds; Utah State TE D.J. Tialavea; Tennessee Tech P Chad Zinchini; Northwestern K Jeff Budzien; Cumberland (Ky.) RB Terrance Cobb; Rice LS Trevor Gillette; Oregon DT Ricky Havili-Heimuli; Missouri-Western State TE Reggie Jordan; Clemson G Tyler Shatley; James Madison OT Josh Wells; Maryland LB Marcus Whitfield.

Voto finale: 8
Per una squadra chiamata a ricostruire dopo aver sbagliato delle scelte molto importanti (Blaine Gabbert docet…) i Jaguars si sono comportati benissimo in quest’ultima edizione del draft. Numerose selezioni utilizzate con intelligenza, per dare tanta profondità al roster nei punti di necessità, linea offensiva su tutto, ed una grande scommessa per il futuro: Blake Bortles. Il giovane quarterback seguirà un percorso di apprendistato che, a meno di cataclismi, lo vedrà osservare Chad Henne per tutta la stagione, e la storia insegna che un anno di maturazione senza essere gettato in mare può dare enormi benefici. L’attacco è ristrutturato grazie a Lee e Robinson, che dovranno dimostrare di essere fisicamente integri e contribuire da subito, Linder è un potenziale starter e Bowanko un backup multi-uso; Storm Johnson, chissà, magari potrà prendersi uno spazio importante quando ci sarà da utilizzare il fisico per guadagnare yards extra, dato che ha l’occasione della vita non essendoci più a roster Maurice Jones-Drew. Bene anche le selezioni difensive, la cui valutazione sarà direttamente proporzionale allo sviluppo fisico e tecnico di elementi promettenti come Telvin Smith e Chris Smith.

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