Corey Perry, il miglior giocatore della stagione

Conferme e  sorprese in Nevada, dove nel prestigioso Pearl Theater del Palms Casino di Las Vegas sono stati assegnati i 2011 Nhl Awards, i riconoscimenti dell’anno appena concluso.

Se Thomas ottiene di nuovo il premio di miglior portiere della Lega, non si può dire lo stesso per Henrik Sedin, scalzato nel trono dell’Hart Trophy da Corey Perry. Ma procediamo con ordine.

Vezina Trophy e Roger Crozier Saving Grace Award

Dopo una stagione da assoluto protagonista, culminata con la conquista della Stanley Cup, il Conn Smythe Trophy come mvp delle finali e la percentuale più alta di salvataggi della Nhl, Tim Thomas conquista con merito il titolo di best goalie dell’anno. Battuta la concorrenza di Roberto Luongo dei Vancouver Canucks, sconfitti sul ghiaccio nella finale di playoff proprio da Boston, e di Pekka Rinne dei Nashville Predators. The Tank aveva già vinto il prestigioso trofeo nel 2009.

La migliore percentuale di sempre in porta ha fruttato al portiere di Boston anche il Roger Crozier Saving Grace Award, riconoscimento per il valore più elevato di parate (in percentuale). Secondo titolo per il portiere degli Stati Uniti, terzo consecutivo per un goalie dei Bruins, dato che nel 2010 era andato a Tuukka Rask.

William M. Jennings Trophy

Sempre parlando di portieri, il duo dei Canucks Luongo – Schneider ha conquistato la coppa Jennings per il minor numero di reti incassate in stagione: 185, contro le 194 di Nashville e le 195 di Boston. È la prima volta che il titolo è riconosciuto a portieri di Vancouver.

Hart Memorial Trophy

Dalla California al Las Vegas il passo è breve, almeno per quanto riguarda lo spettacolo. In tal senso non deve sorprendere la reazione di Corey Perry degli Anaheim Ducks, fresco vincitore del titolo di migliore giocatore della stagione regolare. Quando ha ricevuto il premio della Professional Hockey Writers’ Association, è stata tanta la commozione sia del seguito (ben 30 persone) sia dello stesso skater. “Sono una persona emotiva” ha affermato Perry. “Quando ho vinto la Stanley Cup (nel 2007) ho pianto”. Primo Hart Trophy per un componente della franchigia californiana, resa celebre da un trilogia cinematografica della Disney. Determinante il finale della stagione di Corey, 19 gol nelle ultime 16 gare e quota 50 reti raggiunta per la prima volta in carriera. Sconfitta la concorrenza di Daniel Sedin, che voleva tenere il titolo in famiglia dopo che la passata stagione l’aveva vinta il gemello. Sarebbe stata la prima volta di due successi di fila per due fratelli.

Maurice “Rocket” Richard Trophy

Il giocatore dei Ducks ha vinto anche il riconoscimento di migliore marcatore delle Lega. È dal 1998, anno in cui è stato assegnato per la prima volta, che il titolo non è stato conquistato da un giocatore di Anaheim. In quell’occasione il vincitore era stato il finlandese Teemu Selänne.

Art Ross Trophy

Daniel si è potuto “consolare” con la vittoria del Art Ross. I suoi 41 gol e 63 assist gli hanno permesso di raggiungere quota 104 punti nella Lega, più di ogni altro questa stagione. L’anno passato Henrik ne aveva realizzati 112, frutto di 29 reti e ben 83 passaggi decisivi.

Ted Lindsay Award

Il giocatore di Vancouver ha ottenuto anche il riconoscimento di mvp della Lega. È la prima volta che il titolo va in British Columbia. In passato, quando si chiamava ancora Lester B. Pearson Award, soltanto Markus Näslund fu capace di conquistarlo con la casacca dei Canucks, nel 2003. Un paragone suggestivo, visto come lo svedese è stato per dodici anni in maglia verdeblu.

James Norris Memorial Trophy

Le sorprese non sono mancate anche nel titolo per migliore difensore dell’anno. I pronostici erano favorevoli a Zdeno Chara, difensore e capitano dei B’s campioni di Lega. Il riconoscimento, invece, è andato a Nicklas Lidstrom dei Detroit Red Wings. Settima volta per lo svedese, che adesso può puntare al record assoluto, stabilito (guarda caso) dalla leggenda di Boston Bobby Orr, capace di conquistare il trofeo per ben otto volte (di fila) tra il 1968 e il 1975. Chara ha già vinto il riconoscimento nel 2009.

Mark Messier Leadership Award e Nhl Plus/Minus award

Lo slovacco ha ottenuto ugualmente due importanti risultati. La conquista del titolo di giocatore più carismatico e dal comportamento esemplare dalla Lega (assegnato dal 2006) e il riconoscimento di giocatore più determinante della stagione. Con Chara sul ghiaccio i B’s hanno infatti segnato totalizzato 33 reti in più di quelle incassate (in situazioni di parità o inferiorità numerica). Seconda volta per un giallonero dopo il titolo di due anni fa di Krejci. “Essere scelti da Mark è un onore”, ha detto il capitano dei Bruins. “Devi essere un vero leader e questo non avviene da un momento all’altro”.

Frank J. Selke Trophy

Continuando a parlare di difesa, Ryan Kesler dei Canucks si è aggiudicato il premio per gli attaccanti con maggiore capacità difensiva della Lega. Dal 1978, anno della prima assegnazione, non era mai stato conquistato da un giocatore verdeblu.

Jack Adams Trophy

Dan Bylsma è il coach dell’anno. Il merito dell’allenatore di Pittsburgh è quello di “avere contribuito per larga misura al successo della sua squadra”, condotta a una stagione da 106 punti nonostante l’assenza per molti mesi di Sidney Crosby e Eugeni Malkin. Battuto Alain Vigneualt di Vancouver di appena 17 lunghezze. Stranamente, è la prima volta che un allenatore dei Penguins riceve il premio, nonostante le tre Stanley Cup vinte, l’ultima conquistata nel 2009 proprio dallo stesso tecnico originario del Michigan.

Calder Memorial Trophy

Il rookie più convincente del 2011 è stato Jeff Skinner di Carolina, giovane centro appena diciannovenne. Da esordiente, è riuscito a mettere a segno 31 reti e distribuire 32 assist. È la prima volta che un giocatore degli Hurricanes si aggiudica il trofeo, vinto in anni recenti (tra gli altri) da Alexander Ovechkin, Evgeni Malkin e Patrick Kane.

Bill Masterton Memorial Trophy

Ian Leperriere di Philadelphia è il giocatore che nel 2011 “meglio semplifica le qualità di perseveranza, sportività e dedizione all’hockey”. Colpito da un disco in un faccia durante una gara dei playoff del 2010, in cui i suoi Flyers si opponevano a New Jersey, ha sofferto una frattura e una commozione cerebrale.

Tornato sul ghiaccio dopo poco più di un mese per terminare la postseason, conclusa con la sconfitta contro Chicago nella finale di Stanley Cup, non ha giocato quest’anno per i postumi della commozione. “Questo è il modo in cui gioco, questo è il mio modo di essere e di cui vado fiero, il modo in cui ho giocato ogni gara”, ha affermato il terzo giocatore riuscito a portare il titolo nella città della Liberty Bell dopo Bobby Clarke (1972) e Tim Kerr (1989). Dietro Leperriere, Ray Emery di Anaheim, portiere che dopo un trapianto osseo ha vinto sette gare su dieci, e Daymond Langkow dei Calgary Flames, assente dal ghiaccio un anno per lesioni alla colonna vertebrale dopo stato colpito da un disco sul collo.

Altri titoli nella notte di Las Vegas

Martin St. Louis ha vinto il Lady Byng Memorial Trophy, titolo che premia il giocatore più disciplinato e sportivo con un alto rendimento sul ghiaccio. Per l’ala destra dei Tampa Bay Lighting è la seconda volta di fila.

Dustin Brown dei Los Angeles Kings ha vinto il riconoscimento Nhl Foundation Player Award, che premia chi applica la dedizione, la perseveranza e il gioco di squadra, valori cardini dell’hockey, per “arricchire le vite delle persone della sua comunità”.

A tal fine, Doug Weight dei New York Islanders ha conquistato il King Clancy Memorial Trophy, per il miglior comportamento fuori e dentro il ghiaccio, dove ha svolto “un contributo umanitario alla sua comunità degno di nota” . La giuria ha voluto anche premiare la straordinaria carriera del giocatore, cominciata 19 anni fa dall’altra parte della Grande Mela (sponda Rangers) e farcita di oltre 1000 punti. In totale ne ha messi a segno 1033, frutto di 278 gol e 755 assist. Appesi i pattini al chiodo, è diventato assistente allenatore e aiutante del General Manager.

Parlando di GM, il migliore (secondo la commissione dei 30 dirigenti societari, 5 membri della Lega e 5 componenti del mondo dei media), è stato Mike Gillis di Vancouver. Un riconoscimento per il lavoro fatto da Gillis e da tutta la società canadese, dominatrice della stagione regolare.

“È grande, presumo”, ha detto il manager a proposito del premio. “È bello, lo apprezzo ma lo scambierei ogni istante con la Stanley Cup”. Come dargli torto?

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