I Blues stanno scalando la classifica grazie al loro gioco grintoso...

Era dai tempi dell’arresto di Ozzy Osbourne che i Blues non entusiasmavano così il pubblico del Missouri.

Nel 1984, quando “il Principe delle Tenebre” si fece ammanettare con la maglia di St. Louis indosso, dopo una notte di alcol e resistenza a pubblico ufficiale in quel di Memphis, il team di Bernie Federko e Mike Liut stava attraversando il periodo di grazia più lungo dall’atto di fondazione della franchigia, datato 1967.

La striscia di playoff iniziata al principio degli anni 80 si è esaurita solo nel 2005, dopo 25 partecipazioni di fila alla post season. A seguire, un lento inesorabile declino che ha toccato i suoi punti più bassi nel primo anno post-lockout e nel 2007-2008.

Nelle ultime tre stagioni, i ragazzi capitanati da David Backes hanno staccato un solo biglietto per la post season, chiudendo la passata stagione con un’altra prestazione incolore. Cosa ha cambiato il destino apparentemente ineluttabile dei Blues?

Prima di addentrarsi in qualsiasi analisi è necessario precisare che il buon inizio della squadra di coach Hitchcock dovrà essere ripreso in esame almeno allo scoccare di metà stagione, perché non siamo di fronte all’exploit di Minnesota o dei Florida Panthers, che hanno lasciato tutti a bocca aperta.

Dalle parti del Missouri ognuna delle 17 vittorie fin qui conseguite è arrivata con il coltello tra i denti. E l’esempio migliore è l’ultima “W” in ordine di tempo, quella di sabato notte con San Jose. Un 1:0 tirato e sofferto come se fosse già tempo di playoff.

Aspetto questo, sottolineato e ripetuto dai due coach nel post match: è stata una classica partita di quelle che si vedono ad aprile-maggio, piena di contatti duri e poche occasioni da gol. E anche in questo caso, dopo una gara scorbutica, a spuntarla sono stati i Blues, a conferma che questa potrebbe essere una stagione da protagonisti, a patto di non mollare mai la presa.

Un altro input importante proveniente dall’ultima gara, è il recupero di Kevin Shattenkirk che ha ripreso per mano la difesa, siglando tra l’altro la marcatura della vittoria. Il resto lo ha fatto il goalie Brian Elliott chiudendo ogni via di accesso agli Sharks.

Fino a metà della prossima settimana ci sarà tempo per riposare, ripercorrere mentalmente le ultime tre vittorie e preparare al meglio il match del Madison Square Garden con i Rangers, che è un’altra piacevole sorpresa di questo scorcio di 2011.

Richards e compagni sembrano avere già oltrepassato il punto di non ritorno verso una stagione soddisfacente. St.Louis comunque ha ancora tutto da dimostrare, anche se la graduatoria attuale vede i giallo-blu tenere testa a Chicago e Detroit in una division, la Central, che è tra le più dure.

In graduatoria generale i Blues sono lì lì per emergere. Non resta che mettersi in attesa e capire se davvero Oshie, Pietrangelo e Steen saranno in grado di far rivivere ai supporter dello Scottrade Center i fasti degli anni 80.

IL PUNTO SULLA LEGA

Settima vittoria consecutiva con Phoenix, e Minnesota la fa da padrona per un’altra settimana, staccando in graduatoria generale Philadelphia, Chicago e Pittsburgh. Nelle ultime due discese sul ghiaccio i Pens hanno avuto di nuovo Sidney Crosby fermo ai box.

Fermato per motivi precauzionali dopo i colpi rimediati con Boston, Sid potrebbe tornare martedì con Detroit. Tra l’altro, pare proprio che la botta del tutto accidentale sia arrivata in uno scontro con un compagno di squadra. Ma l’attenzione per El Sid è certosina, soprattutto in queste prime settimane nelle quali ha ripreso a calcare il ghiaccio in match ufficiali, ed i medici non hanno avuto dubbi nel decidere un doppio turno di tribuna per lui.

Sabato, con numerose assenze in organico, i Pens sono andati subito sotto di 2 con i modesti Islanders, salvo poi riprendersi e dilagare per 6:3.

Il sabato sul ghiaccio ha portato anche l’interruzione della striscia positiva di Winnipeg, ad opera di Detroit vittoriosa per 7:1. Insieme ai Wild, il team più in forma del momento è Phila che ha cominciato il mese che condurrà al Winter Classic abbattendo Anheim, Phoenix, Buffalo, Pittsburgh e Tampa Bay.

Martedì i Flyers sono attesi a Washington, dove i Capitals cominciano a dare qualche timido segno di risveglio. Dopo avere trascorso un’altra settimana sul limitare della zona-playoff, i Caps hanno ripreso a vincere con Ottawa e Toronto.

Mercoledì con i Senators, Ovechkin ha rotto un digiuno di goal che durava dalla sconfitta del 25 novembre con i Rangers. Senza Alex lo Zar, Washington spara a salve, anche con un Jason Chimera in vena di straordinari, capace di 11 goal e 6 assist, tutti decisivi, nelle travagliate giornate vissute sul ghiaccio dai Capitolini tra novembre e dicembre.

One thought on “St. Louis Blues ad un passo dal paradiso

  1. Articolo piacevole e ringraziamento per averlo fatto per una squadra fuori dei radar per blasone e forza. Go Blues!

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