Jordan Staal è la più importante acquisizione per gli Hurricanes

Ogni estate per la Nhl diventa ancor più infuocata quando tra problemi di salary cap e free agent le carte tra le squadre si rimescolano creando nuove potenze.

Ancora prima di iniziare con la lotteria dei free agent è Carolina a partire col botto prelevando dai Penguins Jordan Staal per farlo giocare insieme al fratello Erik blindandolo per 10 anni e con l’intento di Pittsburgh di far spazio ad un big da affiancare a Crosby e Malkin nel vasto menu (Parise, Nash, Semin, segnate i nomi e vedete che fanno).

Nello stesso giorno di Staal, il 22 giugno, Mike Ribeiro rifirma con gli Stars e Visnovski agli Islanders.

Scambi tra promesse con protagonisti Flyers e Maple Leafs che spostano Van Riemsdyk e Luke Scheen, ma tra i primi scambi arriva anche il tempo dei rinnovi, Duchene con gli Avalanche, Hitchcock ancora coach dei Blues per 2 stagioni e soprattutto Sidney Crosby ancora ai Penguins per altri 12 anni per la gioia dei suoi detrattori che ancora lo aspettano al varco dei prossimi playoff.

Con l’inizio di luglio ecco altre sorprese, P.A. Parenteau firma con gli Avalanche per 4 anni, Ryan Whitney va a Dallas, Mikael Samuelsson ritorna ai Red Wings, Brodeur fa il prezioso ma poi rinnova con i suoi gloriosi Devils, Hudler va ai Coyotes e Jokinen si sistema nei Winnepeg Jets.

Jaromir Jagr flirta con tante squadre ma poi decide di andare nella western conference per la prima volta nella sua leggendaria carriera firmando con i Dallas Stars e quando tutte le grandi fanno spazio per i big ecco il botto: Zach Parise ammutolisce i suoi fan dei Devils firmando con Minnesota per 13 anni, imitato lo stesso giorno da Ryan Suter che lascia i Predators per fa diventare super i Wild che ora si leccano i baffi sognando la Stanley Cup a discapito dei Penguins che provano l’identica operazione di mercato senza successo.

Fuori Jagr i Flyers si consolano con un altro ex Penguins, Ruslan Fedotenko e preparano l’assalto ad un altro asso.

Jamie Langenbrunner resta un giocatore dei Blues per un altro anno cosi come Teemu Selanne non lascia i Ducks e Mike Green i suoi Washington Capitals.

Oshie e Versteeg non si muovono da Blues e Panthers cosi come Kostitsyn non lascia i Predators, il pezzo pregiato e corteggiato fa parte dei Columbus Blue Jackets, è Rick Nash.

Nash decide di accettare una trade solo con 6 squadre Nhl, ci provano i Red Wings (che coppia con Datsyuk), lo sognano i Penguins (nuovo big three tra “quei”due), lo firmano i New York Rangers che danno ai Blue Jackets Dubinsky, Anisimov, Erixon più una scelta del 2013 e in attesa del recupero di Gaborik sognano finalmente in grande, senza dimenticare che hanno il miglior portiere dello scorso anno, Henrik Lundqvist.

Come promesso ai fan, i Flyers cambiano la geografia della eastern conference con un colpo da All Star, Shea Weber accetta l’offerta di 14 anni e cambia conference andando nel top team della lega, ma quando tutto sembra deciso ecco che i Predators pareggiano l’offerta e 110 milioni di motivi convincono Weber a restare il capitano dei Predators.

Persi Parise e Nash e col colpo Weber quasi riuscito dai cuginetti, i Penguins si tuffano su Alex Semin per un posto che inizia a sembrare famigerato, cioè spalla di Mister Nhl Sidney Crosby, colpo che in passato ha fatto sognare con Marian Hossa (a proposito Paperino riprenditi presto perché ghiaccio e sottoscritto ti aspettano con ansia) e Bill Guerin (Stanley Cup vinta) ma il russo ex Capitals preferisce Carolina e si accasa negli Hurricanes della famiglia Staal.
Ottawa esulta per avere ancora capitan Alfredsson in maglia Senators cosa che invece non può fare Detroit che perde il mito Nicklas Lidstrom che si ritira ma diventa scout della sua gloriosa franchigia.

E ora?

Il top di ciò che resta è Shane Doan 35enne stella dei Coyotes che si sta facendo un giro tra le franchigie di qua e di là in cerca di un’ultima sistemazione per avvicinare la Stanley Cup, ci prova ovviamente Pittsburgh e ci prova Vancouver alle prese con i dubbi di Roberto Luongo degradato come Julio Cesar dell’Inter.

Dopo di che vecchietti affidabili come Huselius (infortuni permettendo), Jason Arnott affidabile girovago degli ultimi anni poi Knuble, Holmstrom, Blake e Sykora.

Insomma, di carne al fuoco c’è n’è ancora parecchia, la Nhl è pronta a scattare l’11 ottobre e in attesa ci godiamo mercato e draft poi giù il cappello indossiamo il casco e ci buttiamo sul ghiaccio.

5 thoughts on “I botti della NHL nel solito luglio infuocato

  1. yes…é un nuovo giocatore dei Flyers e questo rende Phila una squadra da Stanley Cup

    • 110 milioni di motivi per restare a Nashville…ho controllato e spero sia cosi…e ti ringrazio per la puntualizzazione io avevo fonti vecchie…

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