La sfida tra Blackhawks e Kings si trasferisce a Los Angeles ma riprende da dove era stata lasciata a Chicago. I due avversari sembra si siano studiati nelle prime gue gare ma i Kings hanno dimostrato che quando colpiscono fanno male. I Blackhawks devono alzare la guardia.493659071_slide

Il Jeff Carter dei record del terzo tempo di gara 2 sembra aver mantenuto la verve e riprende con lo stesso ritmo gara 3. Per lui sono 7 punti nell’arco di 53 minuti scarsi combinando i 4 punti di gara 2 con i 3 di gara 3. In generale a girare a mille è tutta la sua linea, con i rookies Tyler Toffoli e Tanner Pearson perfettamente a loro agio nel ruolo di protagonisti. E’ quello che serve a Los Angeles che dimostra di avere molti assi da giocare, anche quando la prima linea di Kopitar e Gaborik, che ha trascinato la squadra in molti casi in questi playoff, viene limitata alla grande dalla difesa avversaria. Anze e Marian ancora a bocca asciutta in queste due gare, ma come detto poco importa se arrivano le vittorie e i goal (10 nelle ultime 2 partite, alla faccia dell’attacco sterile che in molti criticavano).

Chicago che svolge i compiti per metà e va avanti 2 volte nel primo periodo con l’immancabile capitan Toews, con uno shorty dopo 5 minuti (recuperato dal powerplay goal di Voynov) e il goal del 2-1 al 13°. La difesa dei Blackhawks riesce a limitare come detto la prima linea dei Kings, ma è nel secondo tempo che entra in gioco la già citata linea di Carter e dei suoi fratelli a ribaltare la gara sul 3-2. Il macigno lo mette Drew Doughty, uno che quando le partite contano timbra sempre il cartellino, a metà del terzo periodo, e quando Sharp infila il 4-3 è ormai troppo tardi. Con meno di un minuto sul cronometro la vittoria e il vantaggio della seria passa a Los Angeles.

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Kings che dimostrano di riuscire a trovare il goal in tanti modi differenti, Chicago che invece a tratti sembra non saper controbattere a modo, e quando Crawford non fa i miracoli (gara 1) son dolori. Rimane comunque un altro risultato abbastanza tirato che non definisce nulla. Serie ancora tutta da giocare. Sembra.

In gara 4 Chicago deve gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma Los Angeles mostra ancora una volta i muscoli nei momenti decisivi mettendo alle corde gli avversari.
Kopitar e Gaborik questa volta vanno a segno, con lo sloveno scoring leader dei playoff e lo slovacco che tocca la doppia cifra nella casella goal.

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L’avvio è già un ko, con i Kings che passano dopo 9 minuti in powerplay sull’asse Doughty-Muzzin e in 6 minuti confezionano la vittoria col raddoppio di Gaborik e un altro powerplay goal, questa volta di capitan Brown.
Chicago è ormai alle corde, anche se i campioni in carica sanno bene che bisogna giocarsela fino in fondo. Il 4-0 di Doughty è devastante ma gli Hawks accorciano subito con Saad per poi illudersi nel terzo tempo col goal di Bickell. Zuccherino dei Kings che alla fine chiudono i giochi con l’empty net di Pearson su assist di Carter.

Incredibile la capacità dei Kings di irridere l’avversario quando la situazione sembra si faccia più difficile, sensazione data in tutte le serie giocate dai californiani fino ad ora. Chicago ha esperienza e capacità per poter anche rimontare, ma le batoste subite pesano e l’inerzia della serie è tutta contro di loro. Si torna a Chicago, dove con la prima sconfitta interna di questi playoff è cominciata l’ascesa dei Kings nella serie, e sarà per il primo match point LA.

Suonerà il campanello d’allarme per i Blackhawks o il suono che si è sentito è l’annuncio del knock out?

SERIES RECAP (LAK conducono 3-1)

Game 1 LAK@CHI 1-3
Game 2 LAK@CHI 6-2
Game 3 CHI@LAK 3-4
Game 4 CHI@LAK 2-5

NEXT GAMES

Game 5 @CHI 28/05
Game 6 @LAK 30/05 *
Game 7 @CHI 1/06 *
*if necessary

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