Manca davvero poco all’inizio della nuova stagione e siamo arrivati ad esaminare appena in tempo la Metropolitan Division. Quella di Crosby e Ovechkin tanto per intenderci…ma non solo.

8. Carolina Hurricanes

La stagione degli Hurricanes non poteva cominciare peggio con l’infortunio a Jordan Staal che lo terrà fuori per almeno 3 mesi. Al suo posto come centro in seconda linea potremmo vedere Elias Lindholm, che già ha mostrato ottime cose nello scorso finale di stagione. Erik Staal, Semin e Skinner dovranno caricarsi una volta di più la squadra sulle spalle. Le cose peggiori però si sono viste in difesa, dove tolti Sekera e (forse) Faulk, la squadra ha ballato alla grande l’anno scorso. In tal senso non si è fatto molto: Liles lo conosciamo, Murphy deve farsi e sicuramente non è nato per difendere, Hainsey e Gleason completano il carrozzone. Aggiungiamoci l’involuzione (causa anche infortuni) di Cam Ward tra i pali, che al momento regala il ruolo da titolare a Khudobin e il quadro è completo. Si preannuncia un altro anno di sofferenza in Carolina.

7. New Jersey Devils

Linea giovane nel New Jersey con quel Diavolo di Jagr che ci delizierà per un altro anno ancora e una serie di contratti dalla free agency quanto meno curiosi come quello multimilionario di Cammalleri o quello in stile “tenta la fortuna” di Martin “swarosvki” Havlat. La novità è invece che non ci sarà, per la prima volta dopo 20 anni, Marty Brodeur: la leggenda è ancora senza contratto e tutti ci auguriamo si possa ritirare con serenità. Lo starter da quest’anno sarà Schneider senza se e senza ma. Per il resto in attacco altra gioventù con veterani come Elias, ma anche gente più o meno giovane in cerca di rivalsa come “concussion” Clowe, Damien Brunner e Adam Henrique, con gli ultimi due che vorranno riscattare l’opaca stagione appena trascorsa. Tra i tanti veterani a stagione in corso potrebbe infilarsi Reid Boucher, scorer tascabile che ha fatto vedere buone cose. In difesa invece la novità è Eric Gelinas, powerplay specialist dotato di ottimo tiro, mentre Merrill e Larsson dovranno proseguire la loro maturazione. I mentori Greene e Zidlicky (a volte sottovalutati) faranno da esempio. Ci sono le premesse per far meglio della scorsa stagione? Ni.

6. New York Islanders

Gli Islanders la scorsa stagione hanno provato a mettere al fianco del giovane capitano Tavares anche Vanek, ma alla fine l’intesa ideale è rimasta quella con Okposo. Risultato: Okposo career season e Tavares in corsa per i 100 punti se non fosse per quell’infortunio alle Olimpiadi. I problemi semmai erano altrove. Allora ecco il perchè degli ingaggi di Grabovsky e Kulemin, sperando ritrovino l’intesa di Toronto e siamo finalmente continuità alla seconda linea. Per il resto il buon Nielsen tornerà sempre utile mentre i tanti giovani (Nelson, Lee, Strome) si stanno dando battaglia per i posti rimanenti. In difesa i soliti dubbi, con Visnovski sempre acciaccato e la coperta troppo corta. In porta invece una pezza l’hanno messa facendo chiarezza sullo starter con l’arrivo di Halak, uno che se vuole fa la differenza. Squadra in crescita, seppur in stile Islanders…

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5. Columbus Blue Jackets

Una delle squadre più sorprendenti della passata stagione e una delle più in crescita è stata sicuramente Columbus. Team con le palle, poco da dire, e l’hanno dimostrato anche negli scorsi playoff, tuttavia iniziano la stagione non senza qualche grana. Boone Jenner e Nathan Horton fuori per infortunio (per Horton non è una novità) e Ryan Johansson litiga ancora per il rinnovo. L’arrivo di Hartnell doveva rappresentare l’arma in più, ma è da verificare l’amalgama viste le assenze. In difesa Wisniewski e Jack Johnson assicurano punti e la giusta dose di intensità, e in generale il reparto (che cita anche un’altro affezionato all’infermiera, il giovane Ryan Murray) ha reso oltre le aspettative. Il tutto grazie anche e soprattutto alle performance del goalie russo Bobrovsky, ormai una sicurezza e cardine della squadra. L’intensità è stata la loro forza, ma ripetersi o migliorarsi non sarà facile.

4. Washington Capitals

L’arrivo di Barry Trotz in quel di Washington potrebbe aver messo qualche ansia ai tifosi dei Caps, ma di sicuro niente rispetto alle cifre da capogiro che hanno portato all’arrivo di Niskanen (5.75M$ x 7 anni) e (soprattutto) Orpik (5.5M$ x 5 anni). Se non altro grande esperienza e affidabilità per rappezzare un reparto che ultimamente ha fatto spesso acqua, e vorrei ben vedere con Green nei paraggi. L’ultima stagione ha visto anche la debacle del giovane goalie Holtby, chiamato al riscatto con Peters e Graubauer pronti a sciacallare il posto. Davanti vedremo come Ovechkin e Backstrom si adatteranno ai dettami del nuovo coach, ma solitamente i fenomeni rimangono tali. Affianco a loro in crescita Johansson e Brouwer dovranno continuare a macinare punti, così come Chimera e Ward, la cui linea è stata una delle cose migliori della passata stagione. La strada per la riconquista dei playoff passa anche da loro.

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3. Philadelphia Flyers

I Flyers in questa offseason hanno perso una pedina importante come Hartnell ma mantengono un arsenale offensivo di tutto rispetto con la coppia Giroux-Voracek che dovrà partire un po’ meglio dello scorso inizio di stagione. Simmonds difficilmente girerà sui livelli stratosferici dell’anno scorso quindi i vari Couturier, Schenn, Raffl e Read sono attesi alla cassa. I pensieri maggiori comunque sono in difesa dove Timonen con ogni probabilità non vedrà il ghiaccio per un bel pò e nonostante il rinnovo di Andrew MacDonald, con Streit, Coburn, Grossman e Luke Schenn il buon Steve Mason non dormirà sempre sonni tranquilli. Se non altro il giovane goalie sembra aver ritrovato la retta via, cosa insolita per un portiere in quel di Philadelphia. L’obiettivo è quello di centrare i playoff: alla portata ma non impossibile da mancare.

2. New York Rangers

I Rangers devono scrollarsi di dosso la sconfitta in finale di Stanley e ripartire da quanto di buono fatto l’anno scorso. Non sarà facile visto l’infortunio al centro della prima linea Stepan. St. Louis porta punti ed esperienza ma si aspetta ancora il risveglio di Nash, mentre difficile spezzare la chimica della secondar linea con Brassard e Zuccarello. Per coprire i buchi ci si aspetta che qualche rookie faccia il grande passo, mentre aspettiamo sempre l’imminente esplosione di Kraider. La difesa ha cambiato poco niente e contando l’annata di Girardi e Staal può fare anche meglio, mentre in porta King Henrik Lundqvist non ha bisogno di presentazioni, sperando abbia smaltito la doppia finale persa Stanley-Olimpiade. Qualche grana di troppo forse, Vignault è partito forte nella grande mela e fare di più sarà complicato.

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1. Pittsburgh Penguins

I Penguins hanno girato la franchigia come un calzino mantenendo dei punti fissi: Crosby e Malkin. E Fleury, per la gioia di molti tifosi. Avversari. La sua nemesi, che scrive per la redazione di Playitusa, ha riassunto meglio di chiunque altro la travagliata offseason dei Pinguini e vi rimandiamo al suo articolo. Dal camp da segnalare l’ennesimo infortunio a Bennett che frena ancora una volta chances della giovane ala. I cambiamenti avranno l’impatto sperato fin da subito? Wait And see. Questione di ore ormai!

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