29 maggio 2010: i Phoenix Suns di Steve Nash, Amar’e Stoudemire e Grant Hill ospitano i Lakers di Bryant e Gasol, con i gialloviola che conducono per 3-2 nelle Western Conference Finals. I Suns, sotto di 17 alla fine del terzo quarto, si lanciano in una disperata rimonta fino al -5, ma un difficilissimo jumper di Kobe
Phoenix Suns: il futuro é adesso?
Dopo aver inaspettatamente collezionato 48 vittorie nella stagione appena terminata ed aver addirittura sfiorato i Playoffs, nonostante ad inizio annata fossero i candidati numero uno ad occupare l’ultimo posto della Western Conference, i Phoenix Suns sono entrati da qualche settimana nell’Offseason più importante della loro storia recente. Il processo di rebuilding avviato solo 12 mesi
Focus: Goran Dragic
“Snub”. Questo è il termine con cui gli americani chiamano quei giocatori che statistiche alla mano avrebbero meritato la chiamata per l’All-Star Game, ma che per un motivo o per l’altro sono rimasti a guardare la partita delle stelle dal divano di casa. Come spesso accaduto negli ultimi anni, anche per l’All-Star Weekend 2014 di
L’NBA e quegli arzilli vecchietti
E chi se lo sarebbe aspettato. Spurs primi a ovest, Lakers terzi, Suns in lotta per i playoff e Celtics quarti ad est. Età media alta, giocatori sul viale del tramonto che tirano fuori le unghie, vecchietti terribili che vanno oltre i pronostici sfoderando una stagione che nessuno si sarebbe aspettato. In un’annata strana da
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