Supereroe travestito di giorno da ragioniere e di notte da redattore, Francesco Fiori nasce il 30 maggio 1983 a Sassari e da subito capisce che lo sport è come una passione esagerata, allevato con pane e album Panini. Un sardo che ama il ghiaccio, impossibile, conosce la Nhl grazie ai compiti dell'ora di pranzo che rinvia a causa della dipendenza da TELEPIU2. E' nel giugno 2008 che decide per curiosità di collaborare con Playitusa grazie ad un pezzo dedicato al grande eroe Mario Lemieux. Non solo Hockey tra le passioni di colui che è casinista, testardo e sognatore (più altri mille difetti), segnala l'amore per la bici (definita sua dolce metà) ma anche una dedizione totale a calcio (INTER), basket (DINAMO SASSARI) e qualsiasi cosa sia sotto la voce SPORT e non lo faccia dormire.
Se anche voi non dormite rintracciatemi alla mail francesco.fiori@playitusa.com giusto per 2 risate.
Essere figli d’arte nello sport spesso è sinonimo di pressione, del cercare di eguagliare o migliorare le imprese fatte dai papà, difficile però nell’hockey far meglio se di nome fai Austin e di cognome Lemieux. Recentemente abbiamo visto il debutto, nelle formule minori di automobilismo, di Mick Schumacher, pista quella di Monza, colore della macchina
Ogni anno nell’hockey statunitense ci sono personaggi meritevoli che diventano immortali, la Hall of Fame li accoglie come giocatori, allenatori o personaggi unici e questi diventano immortali. uest’anno la stanza delle stelle introduce: Angela Ruggiero, Bill Hay, Peter Karmanos Jr, Phil Housley, Chris Pronger e per far scorrere lacrime nostalgiche ai tifosi dei Detroit Red
Classe e campioni nella Metropolitan division non mancano, abbiamo Lundqvist, Tavares, Ovechkin e Crosby, gol e lampi di genio, cui mancava solo una cosa, un terremoto, John Tortorella. Ci vediamo ai playoff NY Rangers 18 pt. Vincere ora o mai più, i Rangers partono nella Nhl 2015/16 come quelli che devono vincere ora, senza pensare
Mezzo secolo di storia per chi compie 50 anni, mezzo secolo da leggenda se questi 50 anni sono di Mario Lemieux, il Magnifico, SuperMario e soprattutto, il più grande. Gli esordi Il piccolo Mario nasce il 5 ottobre 1965 a Montreal, è il minore di tre figli di papà Jean-Guy e Pierrette Lemieux. Data stellare,
In rigoroso ordine di classifica in base alla regular season 2014/15 ecco l’Atlantic division, campioni, leggende e giovani promesse, nuovi progetti colmi di speranza, parecchia carne al fuoco in quella che molti definiscono come la division più debole della Nhl, con conseguente posti ridotti verso i playoff. CE LA GIOCHIAMO MONTREAL CANADIENS – 2014/15: 110
Questa è la storia di due ragazzi che vivono per il gol e per 2 sogni, la Stanley Cup e la Champions League, l’apice delle rispettive professioni, sogni destinati ancora ad essere avvicinati. Uno russo di Mosca, l’altro svedese di Malmoe, hockey e calcio, un’unica parola in comune, gol. Alexander Ovechkin e Zlatan Ibrahimovic sono
A chi non è mai capitata una montagna troppo elevata da scalare o sentirsi di colpo spento, inutile e sopratutto senza poter fare ciò che si ama? Ecco di colpo Pascal Dupuis è passato dall’essere una prima linea di Nhl accanto a Sidney Crosby al fatto di essere fermo ai box a tempo indeterminato, cosa
Vincere ora, farlo con un’arma esplosiva in più, mettere insieme un trio da 81 gol e 215 punti nel 2014/15, ecco cos’è Phil Kessel insieme a Sidney Crosby e Evgeni Malkin. Il primo giorno di mercato Nhl ha regalato il botto dell’anno, Sharp permettendo, con lo scambio che ha portato Phil Kessel, Tyler Biggs, Tim
Chi è il più forte portiere Nhl? Direi Price Il più grande di tutti? Direi Lundqvist Il più sicuro? Penso Rask Sorprendente? Direi Dubnyk Ne manca uno, il più sottovalutato, Corey Crawford. Due volte campione Nhl ma anche più volte distrutto e messo all’angolo, Corey Crawford non gode della popolarità da campione ma si tiene
Notte tempestosa fuori dallo United Center, poesia di talento e virtù al suo interno, un palazzetto che un tempo fu glorioso con Jordan, Pippen e Rodman ora si gode Toews, Kane e Keith. Era il lontano 1938 quando gli allora Black Hawks battevano 4-1 Toronto per sollevare l’ultima Stanley Cup vinta in casa, a Johnny
Lei è lì che aspetta, bella come il paradiso, sogno di 30 franchigie, desiderio infuocato d’inizio giugno, almeno altre 4 partite e poi si rivedrà, la Stanley Cup è pronta per essere conquistata, sarà o dei giovani fulmini di Tampa Bay o degli esperti aquilotti di Chicago. I Lightning sono stati paragonati ai primi Blackhawks