La Hall of Fame della Nhl con la classe del 2014 si arricchisce di ulteriore leggenda, miti ed eroi di intere generazioni che ora hanno un ulteriore e meritato premio. Rob Blake (1270 partite, 240 gol, 537 assist, 777 punti, 1679 minuti di penalità) Nato il 10 dicembre 1969 a Simcoe in Ontario, Blake è
Chauncey Billups: retrospettiva di una carriera
Dopo 17 stagioni di NBA, fitte di momenti memorabili e insuccessi, Chauncey Ray Billups ha annunciato il proprio ritiro. “È ora. Lo so. La voglia c’è ancora, ma non posso ignorare d’aver avuto problemi fisici per tre anni consecutivi. Potrei provarci ancora e convincermi di riuscire a farcela, ma non posso sopportarlo. Quando non giochi
History: Grant Hill
Grant Hill nacque a Dallas il 5 ottobre 1972. Se pensate che stia per raccontarvi la classica storia del ragazzo americano che si butta anima e corpo nel basket per sfuggire alla violenza e alla povertà del suo sobborgo di periferia, siete fuori strada: suo padre Calvin era infatti running back dei Dallas Cowboys (il
History: Andrew Toney
Larry Bird e Danny Ainge dicevano che avevano più paura d’affrontare lui che Michael Jordan. Charles Barkley l’ha definito il Sixer più forte con il quale abbia mai giocato (una compagnia che include Julius Erving e Moses Malone), eppure nessuno si ricorda di Andrew Toney. Sui rafter del Wells Fargo Center il suo nome e
History: George “Iceman” Gervin
Moline, Illinois. Dicembre 1989. Siamo all’esterno della Wharton Field House, a 700 metri di altitudine, nel freddo gelido del midwest americano. La neve cade fitta e a grandi fiocchi. Un uomo indossa un lungo cappotto grigio, e ha appoggiata sulle spalle una pelliccia di coyote. Ha 37 anni, frequenta un centro di recupero per cocainomani,
In memory of Benji Wilson
“Pensavo che qualcuno avesse tirato delle pietre contro un vetro”, disse una testimone. Invece no, non erano pietre. Si trattava degli spari che misero fine alla vita di Ben Wilson; era solo uno dei 669 omicidi avvenuti a Chicago nel 1984. Benji era nato a Chicago diciassette anni prima, nello stesso posto dove morì, a
From Ontario to Kansas: Naismith and the next big thing (Part. 2)
“Pay heed, all who enter: beware of the phog” (“A tutti coloro che entrano: fate attenzione a Phog”) Se entrate alla Allen Fieldhouse, tempio pagano di oltre diciasettemila anime rosso-blu, dalla porta situata a sud, la prima cosa che noterete sulla parete situata di fronte a voi sara’ questa scritta, posizionata appena sopra i cinque
From Ontario to Kansas: Naismith and the next big thing (Part. 1)
Una storia la si puo’ raccontare, descrivere, tramandare in diversi modi. Viverla in uno solo. Se questa storia diventa una vera e propria leggenda allora risulta difficile da credere che sia esistita realmente anche solo quell’unica volta. Questa e’ esistita, eccome se e’ esistita. Per due volte. Dall’Ontario al Kansas, 900 miglia di storia del
Path to Greatness: da Michael a Lebron passando per Kobe
Be like Mike Correva l’estate del 1991, e Michael Jeffrey Jordan aveva appena vinto il suo primo titolo NBA, mentre una nota azienda di bevande lanciava la sua campagna pubblicitaria incentrata sull’essere come Jordan; proprio in quei giorni un ragazzino di nome Kobe Bean Bryant chiuse l’intero torneo della Sonny Hill League di Philadelphia senza
9 Stat-lines stagionali irripetibili
Per ogni raccolto stagionale ci sono annate scarse, annate in media, annate buone ed annate difficilmente ripetibili; è così anche nel fertile mondo statistico delle stagioni individuali di alcuni giocatori Nba. Alcune di esse, oltre che per il valore intrinsecamente numerico, sembrano destinate a restare casi unici, sia per il perenne mutamento del gioco (regole,
Mark Messier: Il Messia
Chiudete gli occhi, immaginate classe, potenza, carattere, gol, assist, leadership, sentite il boato dei fan verso l’icona che esce con la Stanley Cup, applausi, ecco tutto questo è Mark Messier, l’essere perfetto, il Messia! Il 18 gennaio 1961 nasce colui che dà del tu al puck: probabilmente neanche piange appena messo al mondo ma guida