Finalmente i Knicks stanno dando soddisfazioni ai propri tifosi !

Le cose cambiano rapidamente in quindici giorni, figuriamoci in 16 anni.

Ebbene si, erano più di sedici anni che i Knicks non vincevano 8 gare consecutive in trasferta; io ero un diciottenne speranzoso amante del Basket NBA in un periodo in cui internet era agli albori. Per la cronaca non ricordo se il coach dell’epoca fosse Pat Riley o Don Nelson, roba da preistoria.

Se nello scorso report criticavo le sei sconfitte di fila, in questo non posso che rimarcare i progressi, che hanno fruttato dieci vittorie negli ultimi undici incontri. Ma con la dovuta cautela, perché siamo si al top da dieci anni a questa parte, ma a cadere si fa presto.

I Knicks di inzio novembre erano troppo brutti per essere veri, mentre gli attuali sono sicuramente “Hot”, ma da rivedere contro le corazzate della lega.

Che Amare fosse un accentratore lo sapevano tutti, ma era altrettanto chiaro che dopo Lebron era lui il giocatore più forte disponibile sul mercato dei Free Agent. Non lo dice solo il sottoscritto, lo testimoniano il record di New York e quello di Phoenix, con buona pace per il pur bravo Warrick.

Al di la delle medie (25 pts, 9 rebs, 2 blk) ciò che fa felice D’Antoni è la leadership del lungo, finalmente anche nei quarti periodi. Del resto l’ex Suns si era apertamente lamentato del fatto di essere abituato a vincere e a giocare in un team con record sopra il 50%.

Nelle ultime 5 gare ha viaggiato a 34 punti e 11 rimbalzi di media, senza però essere una voce troppo fuori del coro; esattamente ciò che i Knicks si aspettavano dall’investimento fatto su di lui in estate.

Tolta la leadership dI Stat le sorprese, inutile dirlo, sono state il cambio di rotta di Felton ed ultimamente gli exploit di Shwane Williams oltre alla piacevole conferma di Landry Fields, davvero due belle sorprese.

Andando per ordine, Felton sta giocando la sua miglior pallacanestro, nettamente al di sopra delle più rosee aspettative. Finalmente i Knicks hanno una point guard di buon livello dai tempi di Ward.

Dopo l’inizio balbettante, Ray ha preso in mano le redini della squadra incrementando la fluidità del gioco oltre alle sue medie personali (18 pts e 8.3 ast contro una media in carriera di 13.6 pts e 6.5 ast). Commette ancora degli errori, ma è lontano parente del giocatore visto nelle prime dieci apparizioni. In particolare fa ben sperare la maggior confidenza nei propri mezzi.

Il suo jumper è migliorato in termini percentuali, soprattutto nei momenti clou (esempio lampante è stata la gara vinta dopo due OT con Detroit). A mio parere il miglioramento dipende dalle migliori scelte di tiro, frutto del gioco di D’Antoni rispetto a quello di Larry Brown, che consente a Felton di avere maggior ritmo al tiro.

Una volta adeguatosi ad un attacco più fluido e con più circolazione rispetto a Charlotte, i risultati sono arrivati. Raymond ha anche affinato le sue capacità di giocare il P&R, benficiando oltre ad Amare anche Turiaf (quando gioca) e Mozgov (vedere le palle servitegli contro i Raptors).

Un bel miglioramento, tuttora in evoluzione, il cui unico dubbio è legato alla capacità di recupero, visti i 38 minuti di impiego, e soprattutto considerando la mancanza di un vero e proprio back up (Douglas rimane un realizzatore prima che un play). Possibile che i Knicks possano cercare un back up a basso costo sul mercato, magari sacrificando i poco impiegati Bill Walker o Roger Mason. Sul mercato ci sono parecchi nomi, sia sotto contratto sia Free Agent.

Su Shawne Williams, alzi la mano, a parte i tifosi di Indiana, chi si ricordava di lui. Un emerito sconosciuto ai più (tranne alla polizia USA) che D’Antoni ha voluto fortemente, anche con la poco popolare scelta di tagliare Patrick Ewing Jr.

Dopo l’oblio di novembre, in cui molti (me compreso) si chiedevano cosa facesse oltre a giocare nelle riserve in allenamento (ed azzuffarsi con Walker), il ragazzo ha dimostrato nelle ultime due gare il motivo per cui è stato inserito nel roster. Parla da solo il 10 su 12 da tre contro Hornets, Raptors e Timberwolves; quasi tutti punti fatti nel quarto periodo!

Di questo va dato atto a D’Antoni, capace nelle ultime due stagioni di vederci lungo, prima con Walker ed ora con Williams. Ma mentre Bill ha sfruttato al meglio il nulla dei passati Knicks, Shwane potrebbe invece avere un ruolo importante nella squadra attuale.

Un altro giocatore che non sorprende più, ma che si sta confermando su livelli di assoluto valore è Landry Fields. Dopo il sorprendente avvio, l’ex Standford si conferma su medie eccellenti per un rookie, soprattutto a rimbalzo, dove 7.5 carambole a gara (prima guardia nell’NBA!!) sono un enormità per un rookie.

Fields avrà fatto mordere le mani a molti scout NBA, dimostrandosi lo steal assoluto dell’ultimo draft (per i distratti ricordo che è stato chiamato alla 39). Walsh ha avuto il merito di credere in lui più di chiunque altro, e quello che sembrava un buon back up sta dimostrando di valere un quintetto NBA.

Personalmente ero scettico sul ragazzo, ma mi sono ricreduto ammirando la sua freddezza nei momenti decisivi (consiglio di riguardare la sua prova maiuscola contro Detroit) e la capacità di incidere, facendo pochi errori, e dando l’impressione di giocare senza che vengano chiamati schemi per lui. In questo mi ricorda molto il primo Shawn Marion, un killer silenzioso capace di fare tante cose.

Per chi mastica l’inglese segnalo questa bella intervista a Fields, fatta da ESPN radio dopo la sua elezione a Rookie of the month ad est (meritato, ma anche conseguenza dell’infortunio di John Wall).

Ma i due veri artefici della rinascita sono Walsh e D’Antoni, lo ripeto da tempo.
I due hanno fatto scelte impopolari, dalle cessioni di Crawford e Randolph alla trade per McGrady, tuttavia il campo ed il tempo gli stanno dando ragione.

Walsh ha il merito di aver liberato spazio, scelto Fields e ceduto contratti pesanti, il tutto lasciando ulteriore spazio per il prossimo anno. D’Antoni ci ha messo la faccia, le arrabbiature ed una chioma ingrigita precocemente, ma sta dimostrando che coi giocatori da lui scelti è un coach vincente.

Molti lo criticano per la sua filosofia di gioco o per le sue chiamate “dubbie”, ma quale allenatore NBA non lo fa. Come dice coach Phil Jackson un allenatore NBA deve essere anche psicologo oltre che stratega. E Mike in questo è uno che si fa amare (od odiare) ciecamente dai giocatori coi quali ha a che fare. Non ultime le frasi lusinghiere di Chris Paul, oggetto del desiderio di mezza NBA, New York inclusa.

Personalmente apprezzo il suo essere schietto, se Anthony Randolph è un debito, non gioca. Curry è un ciccione che fa danni? Fuori. Per il resto si può discutere che sia un coach umorale, con alti e bassi, ma secondo me finora a New York ha avuto ragione lui. I suoi “feud” con gente come Marbury, Curry o Nate Robinson si sono rivelati tutti a suo credito.

Detto questo bisogna anche ammettere che ha commesso degli errori (vedere le assurde sconfitte con Minnesota o Philadelphia in cui non ha saputo trovare delle misure efficaci nel 4° periodo), tuttavia ci stanno anche quelli.

Obiettivamente i Knicks attuali giocano bene (frutto delle buone percentuali al tiro) e sono a mio parere una delle squadre più piacevoli da veder giocare, sia in termini di gioco corale che di circolazione di palla.

Non è un caso che questa squadra è prima nelle vittorie in trasferta; difende, non come gli Spurs, ma queste è roba che non si vedeva da una decade in quel di New York. Per i curiosi segnalo che i Knicks lo scorso anno erano ultimi nella NBA alla voce stoppate, quest’anno provate ad indovinare, primi. New York è guardacaso prima anche nella classifica dei tiri da tre segnati, e terza per punti totali. Coincidenze? Secondo me no.

Il momento è buono, forse troppo buono, ma questi sono dettagli che fanno la differenza tra un team mediocre ed un buon team. L’attacco a singhiozzo delle sei sconfitte di fila sembra un remoto ricordo.

Sul momento d’oro di New York vi segnalo un interessante articolo del bravo Chris Sheridan recentemente pubblicato su ESPN, nel quale il giornalista da i voti a questo primo scampolo di stagione dei Knicks.

Le partite
Non sono abituato a vedere tante W nei recap, mi stropiccio gli occhi in attesa di tempi peggiori:
New York @ Golden State W 125-119
New York @ LA Clippers W 124-115
New York vs Charlotte W 110-107
New York @ Charlotte W 99-95
New York vs Atlanta L 90-99
New York @ Detroit W 125-116 (double OT)
New York vs New Jersey W 111-110
New York @ New Orleans W 100-92
New York @ Toronto W 116-99
New York vs Minnesota W 121-114

L’angolo del Gallo
Danilo Gallinari sta giocando a fasi alterne, quest’anno non ha ancora trovato continuità specialmente in casa.

Offensivamente un giocatore come Gallo deve essere più detrminato, ha i mezzi per farlo, tuttavia a volte sembra avulso dal gioco, non sempre per colpa dei compagni. In difesa, vedendolo giocare mi da l’impressione di essere regredito rispetto al finale della scorsa stagione.

L’impegno c’è tuttavia bisogna lavorare su alcune amnesie e particolari che fanno la differenza. Non basta tenere il proprio avversario, spesso ho visto il Gallo mancare un tagliafuori o giocare con quella frazione di ritardo che ha permesso all’avversario di batterlo (ad esempio vedere l’azione partita al minuto 3.05 della sfida con i Pistons  valsa il pareggio di Detroit).

La mancanza di continuità sta intaccando la fiducia dei tifosi newyorkesi, che dopo averlo visto nel finale della scorsa stagione, si aspettano molto di più da lui. Ad oggi sono molti quelli che lo inserirebbero in una trade per arrivare ad un giocatore di primo piano da affiancare ad Amare.

Vedendo il bicchiere mezzo pieno, ci si può solo aspettare dei miglioramenti, ed è un bene che il momento appannato del Gallo coincida con uno buono della squadra, infatti con Danilo al top i Knicks avranno un ulteriore freccia al loro arco.

Il borsino dei giocatori
Di Amare, Felton, Fields e Williams ho già parlato, chi invece si sta confermando ad alti livelli è Wilson Chandler, terzo marcatore dopo la coppia Stat & Felton e terzo rimbalzista dopo Amare e Fields. Wilson ha migliorato le percentuali al tiro, specie dal perimetro, ed ultimamente si sta dimostrando il faro di New York, soprattutto nei primi periodi.

Ronny Turiaf va e viene dalla lista degli infortunati. L’impressione è che il centro francese dovrà convivere tutta la stagione coi suoi problemi fisici. Problema non da poco, vista la scarsa incidenza di Mozgov e l’oramai indisponibilità cronica di Curry.

Tutto ciò si è tradotto in di un impiego di Amare da centro, con Gallo ala forte e Chandler ala piccola.

Mozgov deve affinare il suo gioco in P&R, migliorando le ricezioni, nonché la sua capacità di andare a rimbalzo, altrimenti i suoi minuti andranno a sud.

Toney Douglas da la solita energia dalla panchina pur essendo molto impreciso al tiro, probabilmente a causa dell’infortunio subito di recente.

Anthony Randolph è al momento la grande delusione. Ha giocato poco e quando lo ha fatto non ha mai inciso. Si vede che ha talento ma è grezzo e poco disciplinato, quindi necessita del tempo prima di entrare in un sistema come quello di D’Antoni, anche a causa del suo scarso IQ cestistico.

Bill Walker ha perso minuti minuti a favore di Shawne Williams, e dubito che li posso recuperare viste le sue amnesie difensive, e le imprecisioni al tiro, suo punto di forza lo scorso anno.

Roger Mason è stato messo sotto contratto per le sue doti balistiche, in stagione stiamo 1 su 13 dal campo.

Prossime partite
I prossimi impegni pre natalizi prevedono il back to back casalingo coi Raptors, la trasferta nella capitale, e tre gare casalinghe con Denver Boston e Miami in cui le ambizioni dei Knicks verranno messe alla prova in attesa della gara natalizia con i Bulls al Garden.

Il gioco si fa duro, vedremo se i Knicks sapranno vincere anche contro squadre quotate. Tuttavia lasciatemelo scrivere, i Knicks sono la squadra del momento, speriamo che duri.
Attendo commenti!!

23 thoughts on “Knicks on Fire!!

  1. Splendida analisi, che mi trova tendenzialmente d’accordo… Il Gallo, ora come ora, è paurosamente in ombra rispetto al complesso della squadra e, a mio personale pensiero, sta palesemente deludendo tutte le aspettative della grande mela, che vedeva in lui il secondo realizzatore post Stat. Sinceramente? Andrebbe ceduto, ma fuori dai Knicks non credo possa trovare un’altra squadra disposta a dargli così tanto spazio. Quindi spero sinceramente si riprenda da questo brutto periodo, riprendendo i suoi vecchi standard.
    Stat immenso, Landry palesemente steal of the draft, Felton ora come ora merita la mozione tra i most improved e Williams mister quarto quarto (Che fine ha fatto big Ben?)… unica pecca? New York è, a mio parere, una squadra mestruata, che rischia un risveglio stile hornets nelle prossime partite. Denver Boston e Miami mi sembrano ancora troppo in alto. Spero solo di essere smentito.

  2. Denver, Boston, Miami, Cleveland, OKC, Chicago, Miami, Orlando, Indiana, San Antonio, Phoenix, Los Angeles (Lakers), Portland, Utah.

    Questo è il terrificante calendario che aspetta NY dopo le due partite con Raptors e Wizard, molte di queste sono in trasferta, NY viene da una striscia notevole ma onestamente ha battuto tutte squadre potenzialmente inferiori che forse non faranno nemmeno i playoff, le prossime 10-15 partite ci diranno chi sono veramente, comunque a meno di cataclismi particolari penso arriveranno tranquillamente ai playoff.

  3. Ciao Stefano.. Mi trovo daccordo in linea generale..
    Su Mike lo dicevo nei due anni precedenti, volevo vederlo finalmente con un roster funzionale e quantomeno discreto e non con le sciagure Marbury,Robinson,Curry,Harrington e compagnia bella.. Volevo vedere se poteva essere il nostro futuro.. Per adesso ci siamo.. Vedremo..
    Urgono un backup x Felton e un centro atletico..
    Walsh e’ sicuramente l’artefice di questi Knicks ma ovvio.. Manca ancora un pezzo.. Un frutto chiamato Melo.. Poi ne vedremo delle belle..
    Sul Gallo anche a me ha deluso un pochino x adesso.. Sicuramente non ha ancora capito che puo’ dominare da solo certi avversari e molte partite e gioca troppo x la squadra.. Anche qui vedremo come proseguira’..

  4. lo scorso 26 Novembre ho avuto la fortuna di assistere al Madison di NY alla partita dei Knicks contro gli Hawks…… devo dire che la squadra di D’antoni non mi ha entusiasmato per niente….. Stat è immenso in campo aperto, ma a gioco fermo mi è parso addirittura deleterio….. Felton è un buon attaccante, ma la differenza con Nash è abbissale per la fluidità del gioco….. bravo Fields (gran opportunista del canestro “sporco”) …. per il resto BAH!!!!!!!! Randolph tra le altre cose sembra aver perso l’ultima corsa per dimostrare il suo talento…. e pure Turiaf sembra più interessato ai balletti dalla panca (pro-gnocca newyorkese) che a fare il suo lavoro in area….

  5. D’Antoni umorale al massimo, gioca sempre e solo con 8 giocatori. Gallo… TMac l’ha detto, l’anno scorso era considerato il cocco del coach, quindi non ben visto nello spogliatoio e a volte poco coinvolto offensivamente e poco aiutato difensivamente. Calendario terribile, vedremo tra un mese la classifica.

  6. O.O

    …sapevo che avrebbero avuto un calendario difficile ma questo è a dire poco devastante…

    di quelle 14 partite, a mio parere, partono favoriti SOLO contro cleveland…con gran parte sono ampiamente sfavoriti, con qualcuno per me sarà battaglia, dipenderà dalla condizione fisica e soprattutto morale con cui ci arriveranno…per dirne una gli indiana pacers. oggi direi knicks, ma dopo qualche (prevedibile e comprensibile) batosta non so se direi lo stesso!

  7. Ciao a tutti,

    verissimo il calendario è da paura, ma almeno lo si affronta col morale a mille e non come gli altri anni dove la gente aspettava di vedere Kobe & C al Garden per avere un po di spettacolo.

    Contro Atlanta, dopo le sconfitte con Phila e Minnie, è stata una delle gare peggiori dei Knicks.

    Serviva vincere col calendario a favore e così è stato, ed ora serve giocarsela senza troppi timori riverenziali, dicembre sarà un mese difficile, ma anche chi affronta NY deve pensare che non è più la passeggiata delle ultime stagioni.

    Per far due chiacchere da bar sport, io a Melo preferirei Paul, ma per ora va bene così, meglio gustarsi il presente, per una volta i tifosi non vivranno in attesa dell’estate.

    Scrivete numerosi

    Ciao

  8. Bene NY così come Felton.
    New York sale e vince, NOH scende ed ha difficoltà.
    Bene incontrare un calendario simile le prossime. Indicativo.

  9. Calendario obbiettivamente terribile, si deve vincere contro Raps,Wizards e Cavs per forza e poi cercare di giocarsela contro pacers,Blazers,Thunder e Bulls( possibile,soprattutto se si incappa in una serata positiva al tiro). Si facessero 6 vittorie in questo ciclo sarebbe oro, le altre sono francamente fuori portata.
    Serve un lungo tosto da affiancare ad Amare (Randolph e’ al momento inutile, Mozgov troppo acerbo) e serve acquistare Anthony. Spiace per Gallinari, ma serve un’altro giocatore cui affidarsi nei momenti topici e che tolga un po’ dipressione ad Amare(che non puo’ fisiologicamente continuare tutta la stagione su questi standards,sarebbe disumano).Gallinari non sembra poter diventare uomo da 20-25 punti costanti a gara.E in difesa non e’ tutto questo fenomeno che compensa quello che non ti da’ in attacco. Fosse tedesco o francese invece che italiano credo che nessuno avrebbe da ridire…..

    • Ciao Flash,

      Un lungo forte sarebbe interessante, su Anthony io ho una serie di dubbi, ma resta un signor giocatore e con Stat.. anche se occorrerebbe verificare la loro compatibilità, se NY facesse una trade con Denver Walsh potrebbe cercare di inserire Curry + uno tra Chandler o Gallo per Melo e Nene…. Ma è solo un mio pensiero.

      A me Gallinari piace molto, è potenzialmente il più forte dei tre italians ma al momento non garantisce quella continuità necessaria ad un secondo violino, ed è due\tre spanne sotto Melo. Se Denver chiedesse Gallo e Curry per Melo, li spedirei in Colorado con il primo aereo disponibile.

      Un conto è la simpatia per un giocatore, un conto è l’amore per una maglia e i Knicks con Melo farebbero obiettivamente un gran salto di qualità, almeno sulla carta.

      • Ciao Stefano,

        Su Gallinari la penso esattamente come te: è potenzialmente il migliore degli “italians” e ha ancora margini di crescita. Però si, non è continuo e questo un secondo violino in NBA non se lo può permettere. Poi difensivamente non è cresciuto per niente, lo stesso Fields da questo punto di vista si è dimostrato da subito più pronto.
        Anthony non è Wade e non è James ma, al contrario di quello che dicono alcuni, è di un’altro livello rispetto a Gallinari sia come talento che come continuità. A NY serve un’altro giocatore che garantisca almeno 20 punti di media costanti, nè Gallinari nè W. Chandler(che ha meno talento dell’italiano ma fisicamente e atleticamente è un’altra cosa….) sono e difficilmente diventeranno questo tipo di giocatore. Tra l’altro, anche a livello di appeal, un conto è avere un All star come Stoudamire e tanti buoni giocatori intorno, un conto è avere 2 All star come Stat e Melo insieme….Magari poi arriva veramente un Paul o un Williams a completare la rifondazione!

        • il Gallo secondo me è il barometro della squadra..quando è in giornata fa tantissime di quelle cose utili che non vengono rilevate dai boxscore che permettono alla squadra di difendere bene e attaccare con ritmo.. non credo sarà mai un secondo violino, ma anche solo da certi assist che serve è da saltare sulla sedia…

          l’ideale sarebbe Paul rispetto Melo, perchè NY troverebbe il giocatore ideale per mettere in moto Stat e per fare il secondo violino, togliendo questa incombenza a Danilo..

          con l’arrivo di Melo invece, sarebbe da vedere chi dei due accetterebbe il posto di scudiero dell’altro… per l’amor di Dio, se riescono a Miami con 3 star (o 2 e mezzo), possiamo farcela anche noi, ma non vorrei che Stat ne risentisse sul suo gioco..

  10. D’accordo su tutto (e complimenti, analisi secondo me perfetta) eccetto ovviamente la parte sull’allenatore… ma vabbeh non voglio tornare sulla solita diatriba :-) ora da qui fino a metà gennaio capiremo davvero chi siamo.

  11. Battuta anche Denver. Sono 8 di fila dopo 16 anni, 12 W nelle ultime 13 gare, beh a memoria non me lo ricordo (e seguo i Knicks da poco meno di 20 anni….).

    Adesso due gare casalinghe durissime con Boston mercoledì 15 e Miami venerdì 17.

  12. e della partita Stefano che pensi?
    Sec te Mike ha dei meriti per questa striscia? e se si quali? Qualche dichiarazione di Melo a fine gara?

  13. La partita è stata strana, attacchi sugli scudi e poca difesa da ambo i lati (i KNicks hanno giocato d’anticipo,, anche se 41 punti subiti nel 2° quarto sono un esagerazione). I Knicks stanno giocando veramente bene in attacco, Felton ha preso le misure e questos econdo me è merito di D’Antoni e del suo gioco. Il Raymond di Charlotte era un buon play ma nulla più, la versione Ny è un signor giocatore. Amare è già nella storia dei Knicks, gli 8 successi di fila coincidono con le sue gare da oltre 30 punti. Perde meno palloni, a parte gli 11 di Washington (o Toronto non ricordo bene), e soprattutto è un leader. Ti dirò che è proprio questo che mi stupisce di più, specie ricordando che tipo di giocatore era a Phoenix. Senza Nash avrà patito all’inizio, ma sta dimostrando che ci sa fare anche senza il canadese. A me questi Knicks piacciono, sono belli da vedere, specie se tirano bene. Certo in una serata storta rischiano il collasso, ma hanno preso fiducia. Chandler era uno che da tre spadellava, ora invece è quasi al 40%. Fields è un jolly che non eccelle in un particolare aspettod el gioco (rimbalzi a parte) ma sa fare di tutto, ed è freddo quando conta.

    Nella striscia sono molti i fattori, il calendario, le super prove di Stat, Felton, D’Antoni etc.. Mike ha corretto il tiro, Amare centro, Chandler ala grande con Turiaf dalla panca.. Rotazione ridotta come da tradizione del baffo. Erano altri tempi ma ricordo dei suns da 50 sconfitte tramutarsi in una squadra da 60W e Mike coach of the year. Altri tempi, serve anche c..o ma, mai dire mai. 12W in 13 gare non sono un caso, ed i meriti secondo me sono quelli testè descritti.

    Su Melo, mi sono appena letto (e sentito) Sheridan. Pare che il ragazzo voglia solo NY, altrimenti non firma nessuna estensione. Lo vedrei bene ai Knicks, ma a quale prezzo? Gallinari, Curry e Fields + una prima scelta (da cessione di Randolph?) se questa è la contropartita uhm sono perlomeno dubbioso.

    Detto questo, se vuole solo NY perchè non aspettare giugno, lo si avrebbe senza perdere pezzi importanti. Il coltello dall aprte del manico ce l’ha lui, denver non ci può far nulla, e chiunque rischi di prenderlo senza estensione… Ma credo voglia cambiare aria in fretta, quindi la patata bollente è nelle mani di Walsh.

  14. Dopo la sconfitta con CLE vorrei riportare, per i fans di D’Antoni, questo post di un utente del mio forum, con cui sono assolutamente d’accordo:

    “Vi segnalo l’assoluta totale incapacità di questo buffone nell’allenare!!!!!
    Allora ultimi 52 secondi, canestro di Felton, noi a +4 e Scott chiamo TO logicamente.
    Bene la situazione TO è che noi ne abbiamo ancora 3 da spendere, loro 2, noi abbiamo ancora un fallo da spendere prima del bonus!

    A questo punto dato che devi difendere, innanzitutto alzi il quintetto, fai un quintetto difensivo per il primo possesso, è la cosa logica, chissà perché uno che dovrebbe imparare ad allenare andando a scuola dalla BIIIP coi baffi come Doc Rivers ha giocato ben 2 minuti cambiando Rondo per l’attacco e il Nano per la difesa, ma chissà perché….
    Noi abbiamo i TO, il fallo da spendere, abbiamo 4 punti di vantaggio a 52 secondi dalla fine, bene, in uscita dal TO alzi il quintetto per difendere, prendere il rimbalzo su eventuale errore, in poche parole fai sto BIIIP di quintetto da difesa no?????

    Bene no, giochiamo piccoli, e cosa avviene, lay up comodo in area di Jamison BIIIP!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Va bene, ci sono ancora 41 secondi (potevamo spendere anche il fallo prima lasciando non so 45 secondi da giocare e +4 a noi e quindi tagliare il tempo a loro e avere un attacco comodo noi), vai per i 2 possessi in attacco a questo punto, chiami TO e sviluppi uno schema veloce per andare al tiro come si deve, e ti tieni l’ultimo possesso comodo, poi se fai canestro subito, non so quando mancano 32-33 secondi, e quindi sei a +4 o 5 hai ancora il fallo da spendere e la gara è in ghiaccio!
    Noi NON CHIAMIAMO TIME OUT* non sviluppiamo un BIIIP e andiamo ad un tiro di BIIIP da ave maria di Gallinari con 25 secondi sul cronometro!!!!!!! Lasciamo anche l’ultimo tiro ai Cavs!!!!!!

    Siamo sopra di 2 ancora ed un fallo da spendere, purtroppo non abbiamo alzato il quintetto per la difesa, spendiamo il fallo a 15 secondi dalla fine! Va bene, perfetto, loro logicamente chiamano TO per fare un azione, ci va bene anche a noi, così possiamo fare un piano! A questo punto dato che loro hanno l’ultimo possesso pensiamo a difendere tosto, duro, alziamo il quintetto riempiamo l’area no? Oltretutto sappiamo che la palla l’avrà Mo Williams, lo sanno anche i bambini, evitiamo la ricezione a lui, o raddoppialo e togliamola dalle sue mani, facciamo delle trappole, lasciamo libero il brasiliano, al massimo lo mandiamo in lunetta tanto tira col 50% ma cmq no a Mo Williams e cmq riempiamo l’area per il rimbalzo e intimidire!!!

    Entra Turiaf per difendere e alzare il quintetto???? Ma certo che no, palla a Mo che fa il canestro del pari a 3 secondi dalla fine cazzo!!!!
    Poi prendiamo un tiro mezzo disperato ed è overtime!!!!!

    Tutto quello che andava fatto per perderla è stato fatto da sto incapace celebroleso, ma di cosa BIIIP parliamo?????? Ma basta, non se ne può più, cosa credete che arriva Melo e andiamo a vincere l’anello??? Certo pur facendo schifo coi Cavs non la perdiamo, ok va bene, ma sono 50W a stagione e fuori coi Bulls nei PO con sto emerito BIIIP di BIIIP sul pino, si deve togliere dal BIIIP sto faccia di BIIIP!!!!!

    * time out: noi arriviamo sempre a fine gara con 1-2 time out non spesi, e sapete perché? Perché il genio, oltre a non volere troppi falli perché altrimenti si spezza il ritmo della gara, evita di chiamare time out negli ultimi minuti per lo stesso BIIIP di motivo ma ci rendiamo conto in che mani siamo finiti!!!!!! I Cavs ne hanno chiamati 3 negli ultimi 3 minuti, noi uno a 3 secondi dalla fine per “costruire” un tiro disperato. Contro Boston loro 3 negli ultimi minuti, noi 2 ma uno come sempre quello finale a 0.4 dalla sirena, time out d’obbligo (3 a 1 per loro quando si devono chiamare i time out e non sei obbligato perché la BIIIP ti ha già seppellito di 3 metri!)

    Contro Denver loro 4 negli ultimi 5 minuti, noi ZERO

    Ma di cosa parliamo, perdiamo solo tempo e ci facciamo il sangue marcio con sto BIIIP, ma se ne andasse su Marte con quel (TAGLIO DIRETTAMENTE SENZA METTERE I BIIIP, cmq si riferiva a Tranquilllo).”

    • Ciao,

      Io sono d’accordo con D’Antoni nel non spezzare il ritmo, ma è un opinione personale, espressa civilmente ed educatamente. Chi scrive un commento del genere perde ogni credibilità, a prescindere dalle competenze. In primis per il linguaggio scurrile, che fa scadere qualsiasi competenza tecnica, secondariamente perchè esprime il modo di relazionarsi arrogante tipico di una certa parte della popolazione. Non voglio difendere D’antoni, non sta a me farlo, anzi ma mi piace pensare di essere aperto ad ogni tipo di critica, e di opinione, purchè si rimanga entro certi limiti. Non invidio certi tipi di commenti o personaggi, anzi personalmente mi vergognerei molto a dire di essere d’accordo con certi tipi di espressioni.

      Detto questo, concordo sui time out, a volte andrebbero utilizzati, ma segnalo a chi segure solo i Knicks che D’Antoni ha sempre allenato così; Il che a volte ti fa vincere, altre volte perdi. Dopo Cleveland abbiamo vinto in casa con i Thunder giocando bene ed allo stesso modo. Ci sta perdere delle partite in regular season, anche se girano quando sei sopra di 4 a 52″ dalla fine. Magari il tuo forumista, che ha tutto il diritto di dissentire civilmente (non certo nel modo becero sopra riportato), dovrebbe guardarsi tutte le ultime gare prima dell’assurda sconfitta di Clevand (a Minensota era successo di peggio).

      La sfera di cristallo ce l’hanno in pochi, l’arroganza dei primi della classe in molti. Aspettiamo di arrivarci a i play off e poi vedremo. Nel tempo ho acquisito poche qualità, una di queste è quella di aspettare di vedere un lavoro compiuto prima di vomitare parole (PS ricordo il record dei Knicks 17 – 12).

      Buon Natale a tutti i TIFOSI!!!

  15. Cvd Knicks squadra con carattere, bella W con Chicago. Segnalo di dare un occhiatina al 4° periodo a quei pochi che non hanno notato miglioramenti nella difesa di NY. Questa è una bella squadra, alla faccia del calendario favorevole.

  16. Mah io preferisco un commento un po’ accalorato di uno che vede le partite piuttosto che leggere tante inesattezze di chi dimostra di non vederle proprio (quando oggi la Rete dà la possibilità di vederle non solo in diretta ma pure nei giorni successivi)… me ne devo vergognare? Pazienza, per me sono punti di vista e me ne farò una ragione.

    Buon anno a tutti.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.