Da anni è la bandiera dei Sixers, finalmente per Iguodala una meritata copertina

Una partita bella che ha riservato un finale fantastico: i Sixers eliminano i Chicago Bulls che non riescono nell’ impresa di pareggiare la serie. Risultato finale: 78 a 79.

Nel riscaldamento pre-partita Noah è in campo e prova qualche tiro, ma la sua caviglia sembra procurargli ancora troppo dolore. La speranza è vana per i tifosi di Chicago, Noah siederà in panchina ma non entrerà mai in campo.

La partita è diversa da quelle precedenti e se tutti noi ci aspettavamo poco spettacolo e grandi difese, bè ci sbagliavamo. I Sixers in attacco muovono benissimo la palla in attacco, portano e tengono tutti gli avversari sotto canestro, per colpirli con i tiri dall’ arco.

I tiri questa volta entrano e Philadelphia chiude con 100 % da 3 a fine periodo e un super Holliday da 9 punti con 3/3 dal campo. Dall’ altra parte Deng continua ad essere un fattore e insieme ad un super canestro di Asik, che sfiora la tripla, i Bulls restano a contatto.

I Bulls continuano ad essere sfortunati e a pochi minuti dalla fine, Deng viene colpito dal gomito di Igoudala in pieno naso e deve lasciare il campo. Ci pensa però Williams, con uno step-back a far terminare i suoi avanti nel primo periodo.

Il secondo tempo si apre con l’ inglese ancora negli spogliatoi e la preoccupazione ancora una volta per i tifosi di Chicago. Philadlephia mette il primo parziale con ancora Williams che segna due triple consecutive.

I Sixers la mettono sul punto atletico e i Bulls non riescono a reggere il ritmo; il risultato è che Chicago fa fallo (9 in questo 2/2) e manda in lunetta gli avversari in lunetta.

I Sixers, autori di un ottimo momento offensivo, fatto di circolazione e ritmo, però si piacciono un po troppo e non riescono ad aumentare il vantaggio.

Chicago però sembra non averne e non riesce a rispondere, gestendo male il nervosismo e facendo falli ingenui che fanno infuriare Thibodeau.

Phildelphia si ritrova e con attacchi più ragionati (meno triple e più tiri in ritmo e dalla media),ritrova la via del canestro. Il primo tempo si chiude 48 a 41, con un grande Williams (9 punti in questo periodo) e un Boozer/Loozer da 0/4 e con un solo canestro a referto.

Le due squadre tiravano troppo bene in questa partita e le cose belle si sa che non possono durare a lungo; il secondo tempo inizia con le due squadre un po nervose (3 palle perse per Chicago in 4 minuti) e che non riescono a segnare. Turner, su un assist dal bacio, da oltre metà campo di Igoudala, mette i primi due punti del periodo.

Philadelphia poi non si ferma e con una schiacciata del solito Igoudala va sul +12, vantaggio massimo. Ci pensa un fantastico Rip Hamilton, in collaborazione con un Asik, che sembra non avere rivali sotto canestro, a riportare Chicago in partita. Philadelphia viene dominata a rimbalzo e la terza frazione si chiude 63 pari con un Hamilton da 10 punti.

I Bulls iniziano l’ ultimo periodo senza Boozer e con la loro super difesa: mettono le mani su ogni rimbalzo, sporcano ogni pallone e stoppano gli avversari (3 stoppate nella stessa azione di Asik). In attacco il turco domina a rimbalzo e così Chicago si ritrova avanti di 5 punti.

Il solito grande Igoudala però trova la tripla e accorcia di nuovo le distanze. I Bulls continuano ad essere presenti sotto al ferro in attacco e Philadelphia non riesce a contenere Asik, che con i due tiri dalla lunetta porta Chicago sul +3.

L’ ultimo minuto di gioco è pura adrenalina e mi tocca fare un pezzo di telecronaca: Watson tiene, con un miracolo un pallone dentro, su errore dei Sixers ma sbaglia una tripla in attacco; prima Hawes da sotto realizza un canestro, per niente facile.

Watson si inventa passatore e Asik con una super schiacciata sembra chiudere la partita. Young però trova un disperato layup e riapre la partita, -1 Sixers a 7 secondi dalla fine.

I Sixers devono far fallo, ma Watson riesce a sfuggire ai suoi avversari, ma invece di proseguire, mangiare altri secondi e andare in lunetta, passa la palla ad Asik, sotto canestro… il turco per poco non riesce a realizzare il canestro della partita, ma viene fermato da Hawes che lo atterra.

Asik non è uomo da liberi, ma dopo la grande prestazione della serata, i tifosi di Chicago sperano in un miracolo. Quei palloni pesano tanto, troppo e lui li sbaglia entrambi.

Igoudala prende il rimbalzo corre veloce a canestro e viene fermato da un fallo. Il capitano è freddo, lucido e li infila tutti e due con meno di un secondo alla fine. Watson prova un hail mary da centrocampo, ma la palla prende il secondo ferro. Il Wells Fargo Center può esplodere e incoronare il suo nuovo re, salito sul banco dei giornalisti a festeggiare.

 

MVP

Igoudala: il vero trascinatore di questa squadra; la sua presenza in difesa si sente e in attacco questa volta è micidiale, 7/12 dal campo e 2/3 dal campo. Mette i due liberi che faranno rimanere questa partita, questa serie nella storia della franchigia. Il re di Phila chiude con 20 punti, 7 assist e 4 rimbalzi.

 

POSTGAME

“Quando ha sbagliato il primo ho pensato: abbiamo una chance di pareggiarla.” dice Igoudala “Quando poi è partito il secondo tiro, volevo chiudere Gibson che aveva preso molti rimbalzi per le loro seconde chance.

Hawes ha fatto buona gabbia, la palla è scesa, ho preso il rimbalzo e mi sono detto: Spingi” Igoudala parla anche della sua giocata finale “Mi sono girato e nessuno era libero, ho visto Asik di fronte a me , ho pensato di attaccarlo, di passare alla sua destra e di segnare o prendere un fallo”

“ Dre (Igoudala) ha fatto tanto. Ha fatto tanto qui per noi.” dice coach Collins “ Gli ho detto: nessuno merita questo momento più di te, nessuno”

“Ho pensato che avevamo la chance di vincere” dice Thibodeau, il quale risponde anche sulla sua squadra “ Sono deluso da questo sconfitta, non della nostra squadra”

 

COSA ASPETTARCI

Dove può arrivare Philadelphia? Bè prima dell’ infortunio di Rose, tutti avrebbero risposto da nessuna parte. Ma ora hanno vinto questa serie, battendo una difesa che poche squadre sarebbero in grado di battere, mettendo cuore, grinta e velocità.

Già proprio la velocità dovrà essere il fattore contro i Celtics: i Sixers dovranno difendere con tutte le energie per poi sfruttare i contropiedi, dovranno mandare fuori giri Boston, stancarli.

Certo Rondo non è marcabile da nessuno degli uomini di Collins e vincere al TD Garden non è mai facile per nessuno, ma i Sixers ci hanno sorpreso sempre e lo possono fare ancora. Tifosi di Philadelphia siate speranzosi.

2 thoughts on “I Sixers entrano nella storia, Chicago Bulls eliminati

  1. il sogno continua, che bello trovare i nostri cugini di Boston, spero sia davvero una bella serie

  2. Contro boston,partiamo sfavoriti ma venderemo cara la pelle,la loro vittoria nella seroe non mi pare scontata Troppo ghiotta l’occasione per arrivare in finale di conference,che sarebbe un risultato ottimo ed insperato per una squadra cosi’ giovane.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.