
Andrew Bynum Danilo Gallinari Denver Nuggets Javale McGee Kobe Bryant Lakers - Nuggets (Playoffs 2012) Los Angeles Lakers NBA Playoffs 2012 Pau Gasol Ty Lawson
Bynum muraglia insuperabile, Gara 1 è dei Lakers

Andrew Bynum Danilo Gallinari Kobe Bryant Lakers - Nuggets (Playoffs 2012) Los Angeles Lakers NBA Playoffs 2012 Ty Lawson
L’NBA e quegli arzilli vecchietti

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NBA: The Road to MVP

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NBA – News sulla draft lottery, il mercato-allenatori, il futuro di Memphis…
Stanotte ci sarà la Draft Lottery: questa notte, alle 02:30 ora italiana in quel di New York (diretta televisiva su ESPN), verrà eseguita l’estrazione delle palline per determinare l’ordine di scelta delle squadre nel prossimo Draft. Saranno 12 le squadre che si contenderanno le prime tre scelte, e ognuna di esse avrà un determinato numero di “palline” sulle 1000 a disposizione. Ecco il numero di “palline” assegnate a tutte le squadre in base al loro record e alle scelte ricevute dalle altre in scambi di mercato:
Minnesota Timberwolves: 250
Cleveland Cavaliers: 227
Toronto Raptors: 156
Washington Wizards: 119
Utah Jazz: 82
Sacramento Kings: 76
Detroit Pistons: 43
Charlotte Bobcats: 17
Milwaukee Bucks: 11
Golden State Warriors: 8
Phoenix Suns: 6
Houston Rockets: 5
Il mercato degli allenatori è sempre nel vivo…ecco le ultime novità: molte squadre si stanno guardando intorno per scegliere un nuovo allenatore, a partire dai Los Angeles Lakers che per ora sono sempre divisi tra Rick Adelman, Mike Dunleavy e Brian Shaw. I New York Knicks dovrebbero mantenere Mike D’Antoni in panchina, mentre sembra che gli Houston Rockets abbiano virato decisamente su Lawrence Frank, il quale attualmente fa l’assistente ai Celtics. Gli Utah Jazz invece hanno confermato Tyrone Corbin anche per la prossima stagione. Infine Jim Cleamons, storico assistente di Phil Jackson, potrebbe diventare il nuovo allenatore della nazionale portoricana.
Doc Rivers parla dei suoi Celtics: Doc Rivers, fresco del rinnovo con i Boston Celtics per altri 5 anni a 35 milioni complessivi, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni al Boston Herald. Ecco le sue parole: “quando abbiamo ceduto Perkins abbiamo avuto delle difficoltà per integrare i nuovi arrivati, e infatti abbiamo perso qualche partita di troppo. Ma non credo che con Perkins sarebbe cambiato qualcosa nei play-off, dove invece siamo stati penalizzati dall’infortunio di Rondo. So che un anno fa stavo per prendermi una o più stagioni di riposo, così come so che ci sono molte voci su squadre interessate a me. Ma non mi interessano, francamente sia un anno fa e sia adesso io voglio allenare soltanto i Celtics. Magari in futuro mi capiterà di allenare un’altra squadra, ma adesso non mi immagino da nessuna altra parte se non a Boston”.
A Memphis ci si interroga sul futuro di Rudy Gay e Marc Gasol: i Memphis Grizzlies sono stati la squadra-rivelazione di questi play-off, dato che al primo turno sono riusciti ad eliminare la squadra con il miglior record della Western Conference, i San Antonio Spurs. La loro corsa si è fermata al secondo turno, dove hanno fatto faticare gli Oklahoma City Thunder per ben sette partite, ed ora ci si interroga su alcune questioni spinose per il futuro. Ad esempio, l’inserimento dell’infortunato Rudy Gay in questa squadra porterà più benefici o più danni? La dirigenza ha fatto sapere ufficialmente che l’ipotesi di cedere Gay “non viene nemmeno presa in considerazione”. Per quanto riguarda Marc Gasol, che si trova in scadenza di contratto, le intenzioni della franchigia è di rinnovarglielo il prima possibile. Chris Wallace, il General Manager, ha definito il rinnovo di Gasol come “la nostra priorità numero 1 in questa off-season”.
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Lamar Odom, Unbreakable
Nel settembre 2010 la nazionale di basket statunitense è tornata a gustare il sapore di essere campione del mondo. Una selezione giovane senza la presenza di superstar del calibro di Kobe Bryant, LeBron James o Dwayne Wade.
La vittoria per la rappresentativa allenata da coach Mike Krzyzewski è arrivata grazie alla voglia di lottare e di conquistare un titolo particolarmente sentito da giocatori non considerati (ancora) delle stelle assolute.
Kevin Love, Rudy Gay, Eric Gordon, Russell Westbrook e naturalmente Kevin Durant sono stati coloro che dopo aver dato un impronta giovane a team USA, hanno visto considerevolmente migliorare le loro prestazioni nella stagione NBA in corso.
Ma uno su tutti ha beneficiato particolarmente dall’avventura turca, e non stiamo certo parlando di uno alle prime armi: il suo nome è Lamar Joseph Odom.