Indirizzo e-mail: cesc_999@libero.it "La vita è una metafora del basket" (Phil Jackson)

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NBA – Annunciati i nuovi ingressi nella Hall of Fame: eccoli!

Sono stati annunciati i nomi delle persone che entreranno a far parte della Naismith Basketball Hall of Fame il prossimo agosto. Essi sono suddivisi in questo modo: i giocatori che otterranno questo riconoscimento sono Dennis Rodman, Chris Mullin, Arvydas Sabonis, Reece Tatum, Artis Gilmore e Teresa Edwards.

Come allenatori, invece, verranno introdotti Tex Winter, Herb Magee e Tara VanDerveer e, infine, Tom “Satch” Sanders verrà inserito come “contributor”, ovvero nel ruolo di persona che ha contribuito in vari modi al successo della NBA.

Nelle prossime ore troverete, qui su playitusa, un articolo riguardante i nuovi ingressi nella Hall of Fame, in modo tale da ripercorrere un pezzo di storia del basket che ha visto i suddetti uomini e donne come protagonisti.

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Il bivio di Steve Nash

Quante volte abbiamo sentito parlare, nel corso degli anni, di quei giocatori dal grande talento, eppure incapaci di vincere un titolo NBA nel corso della propria carriera? Tante, tantissime. Se scorriamo questa lista di grandi nomi ci vengono i brividi: Karl Malone, John Stockton, Patrick Ewing, Charles Barkley, Elgin Baylor, Reggie Miller…e chissà quanti altri

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NBA – News su Dennis Rodman, Phil Jackson, Tony Allen…

Dennis Rodman entrerà nella Hall of Fame: i nuovi ingressi nella Hall of Fame verranno resi ufficiali soltanto in queste ore, ma uno di essi è praticamente già ufficiale. Dennis Rodman, uno dei più controversi giocatori nella storia della NBA nonchè vincitore di 5 titoli (nel 1989 e 1990 con i Detroit Pistons e nel 1996, 1997 e 1998 con i Chicago Bulls) ha annunciato di aver ricevuto la chiamata per entrare nell’Arca della Gloria. Il suo ingresso avverrà nella cerimonia di agosto, mentre prima della Final Four NCAA verranno annunciati i nomi delle altre persone che otterranno questo riconoscimento.

Otis Smith annuncia: “Dwight Howard? Non lo venderemo!”: il General Manager degli Orlando Magic ha affermato che nessuna trattativa verrà intavolata dalla sua squadra per vendere Howard. Quest’ultimo ha un contratto in scadenza nel 2012, e teoricamente i Magic potrebbero decidere di scambiarlo da qui al prossimo febbraio pur di non perderlo a costo zero. Ma Smith non è d’accordo con questa possibilità, tanto è vero che ha dichiarato: “vendere Howard? Assolutamente no. Abbiamo ricevuto tante chiamate di squadre interessate a lui, e continueremo a riceverne. Ma fa parte della nostra squadra e non abbiamo intenzione di venderlo, nè quest’estate nè a febbraio. Credo che, quando scadrà il suo contratto, Dwight si guarderà intorno, ma sono fiducioso sulla sua permanenza ad Orlando. Lui ci conosce da tempo, e il nostro rapporto è ottimo”.

Phil Jackson bacchetta Barnes: a proposito della rissa scattata tra i Lakers e i Mavericks nella sfida di due giorni fa, vinta dai giallo-viola, Phil Jackson ha detto: “Barnes non doveva fare quello che ha fatto. Ora dovrà darsi una calmata, perchè stanno per iniziare i play-off e non ci possiamo permettere comportamenti del genere e tutto quello che ne consegue. Non so cosa dovrà fare per rimanere calmo in questo tipo di situazioni, sta a lui saperlo e agire di conseguenza. Penso che il messaggio da parte nostra gli sia arrivato”.

Tony Allen parla del suo momento positivo: nell’ultimo periodo i Memphis Grizzlies hanno riscoperto un grande Tony Allen, specialista difensivo capace di dare un buon contributo anche in attacco. Allen non aveva disputato una grande prima parte di stagione, e quando gli è stato chiesto da un intervistatore di Hoopsworld il perchè dei suoi miglioramenti, lui ha dichiarato: “minutaggio superiore e lavoro duro, queste sono le chiavi del mio momento positivo. In questa Lega devi farti trovare pronto anche quando non giochi o quando giochi poco, perchè può succedere che qualcuno dei tuoi compagni perda il posto in quintetto o si infortuni. Io ho lavorato molto duro per diventare un giocatore importante di questa squadra: ho lavorato in sala pesi, sulla velocità, sulla resistenza, con la palla in mano…e ora si stanno vedendo i risultati”.

I Miami Heat sono interessati ad Eddy Curry: sembra che Pat Riley voglia portare a Miami il centro Eddy Curry, che fino ad oggi ha svolto una carriera NBA ben al di sotto delle aspettative. Egli verrebbe utilizzato come rincalzo in vista dei play-off, in modo tale da avere un altro elemento di esperienza sotto canestro oltre ai vari Ilgauskas, Dampier e Haslem. La conclusione della trattativa non è ancora ufficiale, ma ci sono buone possibilità che venga raggiunto un accordo nelle prossime ore.

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NBA – Griffin batte Durant, i Mavericks e i 76ers vanno KO

RAPTORS @ BULLS 106-113
I Raptors, privi di Bargnani, perdono con onore contro i Bulls, in una partita dominata dagli attacchi. A recitare la parte del leone è ancora una volta Derrick Rose, capace di segnare 36 punti e al contempo di distribuire 10 assist, ben coadiuvato da Luol Deng (17 punti), Carlos Boozer (18 + 10 rimbalzi) e la riserva Taj Gibson, che sostituisce degnamente l’assente Joakim Noah con una prova da 15 punti e 9 rimbalzi. I Raptors rincorrono per tutta la partita e riescono anche a ridurre in modo considerevole lo svantaggio, ma alla fine si devono arrendere di fronte ad una delle squadre più in forma della NBA. Da segnalare gli ottimi contributi di Bayless e DeRozan (26 punti a testa) ma anche del rookie Ed Davis, che segna 17 punti con un ottimo 7 su 8 dal campo e abbranca anche 11 rimbalzi. Male invece la panchina, con il solo Barbosa che mette punti a referto (18) mentre i vari Weems, Evans, Wright e Ajinca non smuovono il proprio tabellino.

TIMBERWOLVES @ GRIZZLIES 89-106
Troppo grande il divario di motivazioni tra le due squadre per pensare ad un risultato diverso. I Grizzlies si confermano squadra da play-off e si lasciano trascinare dai molti giocatori talentuosi presenti nel roster: impressiona ancora una volta Zach Randolph, che segna 22 punti e prende 8 rimbalzi, ma è molto prezioso anche il contributo di Tony Allen (12 punti) e di OJ Mayo (20 uscendo dalla panchina). Lo stesso non si può dire per i Timberwolves, privi tra l’altro della coppia Love-Milicic, che trovano risposte importanti solo da Beasley (20 punti) e Ridnour (17), ma perdono nettamente la lotta a rimbalzo (44-34).

76ERS @ BUCKS 87-93 (OT)
Ottima e sofferta vittoria dei Bucks, che con le unghie e con i denti rimangono aggrappati alla lotta per l’ottavo posto della Eastern Conference. L’eroe della partita è Brandon Jennings, giocatore da clamorosi alti e bassi che dopo aver segnao appena 4 punti nei primi 48 minuti di gioco si scatena nel tempo supplementare. Jennings segna 9 punti da solo, contro gli 8 dei 76ers, e i suoi compagni ne aggiungono altri 5 per un parziale di 14-8 che regala la vittoria a Milwaukee. Oltre a Jennings, i Bucks beneficiano anche della buona serata di John Salmons (19 punti) Drew Gooden (12, ed altrettanti rimbalzi). Tra i 76ers, invece, delude Iguodala (appena 7 punti per lui) e Spencer Hawes (12, ma con un mediocre 4 su 12 al tiro).

MAVERICKS @ WARRIORS 92-99
Che sia la maledizione dei play-off 2007, quando i Warriors eliminarono clamorosamente i Mavericks? Chi lo sa. Certo è che i Warriors portano a casa una bella vittoria, trascinati dal solito Monta Ellis che segna 32 punti e da David Lee, il quale ne segna 16 ed aggiunge 8 rimbalzi. I Mavericks tirano male (41% dal campo, 20% da 3 e 65% ai liberi), e diversi giocatori deludono le aspettative, a partire da Nowitzki che sbaglia ben 11 conclusioni su 16, per non parlare del trio Kidd-Beaubois-Stevenson, con i tre che litigano con il canestro e chiudono con un complessivo 3 su 18 al tiro.

THUNDER @ CLIPPERS 92-98
Griffin dimostra di non temere il confronto con Durant e piazza una prestazione superlativa, composta di 26 punti e 16 rimbalzi. La partita è piena di errori, con i Thunder che gettano alle ortiche un vantaggio di 16 punti giocando un secondo tempo orribile. Lo stesso Durant, pur segnando 23 punti, sbaglia ben 14 conclusioni sulle 24 tentate, per non parlare dell’eloquente 1 su 12 al tiro del suo compagno Russell Westbrook. La partita si rivela piuttosto nervosa, con ben 7 falli tecnici fischiati. Alla fine la decide Eric Gordon, che infila due triple da distanza siderale nel finale di gara, con il pubblico dello Staples Center in visibilio per i suoi canestri.

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NBA – News su Grant Hill, Amare Stoudemire e i Sacramento Kings

– Grant Hill vuole giocare ancora con i Suns: Grant Hill, 38enne ala dei Phoenix Suns, ha espresso il suo desiderio di giocare ancora in Arizona nella prossima stagione. Ecco le sue parole: “sono sicuro che questa squadra possa migliorare e che potremo tornare nei play-off già l’anno prossimo. Certo, bisognerà vedere cosa succederà nella intera NBA, dato che ci sono ancora delle cose da risolvere tra la Lega e i giocatori. Ma nel caso non ci sia uno stop del campionato, io vorrei rifirmare con i Suns e terminare in questa città la mia carriera“.

– Stoudemire ammette le proprie difficoltà: dopo una prima parte di stagione da candidato per l’MVP, Amare Stoudemire sembra aver perso parte delle proprie energie. Lo stesso centro dei New York Knicks, interpellato sull’argomento, ha spiegato i perchè del proprio periodo difficile: “è stato un periodo particolarmente duro nell’ultimo mese, perchè sono successe diverse cose. Ho speso molte energie nella prima parte della stagione, poi abbiamo avuto molte partite ravvicinate e in più sono arrivati dei ragazzi nuovi, con i quali mi devo integrare. Non è facile dover affrontare tutte queste cose contemporaneamente, ma penso di aver trovato la via d’uscita“.

– Sempre più vicino il trasferimento dei Sacramento Kings ad Anaheim: il consiglio cittadino di Anaheim ha approvato all’unanimità lo stanziamento di 75 milioni di dollari, che favorirebbero il trasferimento dei Kings da Sacramento ad Anaheim. Adesso bisognerà aspettare le decisioni degli altri proprietari delle franchigie NBA: nel caso avvenisse questo trasferimento, i Sacramento Kings diventerebbero gli Anaheim Royals, e in pratica sarebbero la terza squadra di Los Angeles dopo i Lakers e i Clippers. Il sindaco di Anaheim, Tom Tait, ha commentato così la notizia: “sono molto eccitato all’idea di vedere una squadra NBA nella nostra città, e credo che siamo davvero vicini a raggiungere questo obiettivo. Ai tifosi di Sacramento dico che noi non abbiamo nulla contro di loro: semplicemente, può capitare ed è capitato diverse volte nella storia che una squadra professionistica si sposti da una città ad un’altra”.

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NBA – News su LeBron James, John Wall, Andrei Kirilenko…

– LeBron James ritorna a Cleveland stanotte, ecco le sue parole: questa notte LeBron James giocherà contro i Cleveland Cavaliers, la squadra che lo scelse nel draft 2003 e per la quale ha giocato fino all’estate scorsa. Il due volte MVP aveva già giocato a Cleveland con la maglia degli Heat nel dicembre scorso, venendo rumorosamente fischiato per tutta la partita dal suo ex pubblico. Ecco cosa ha detto James a riguardo del suo ritorno: “sicuramente stanotte non potrà andare peggio rispetto al 2 dicembre per quanto riguarda l’accoglienza nei miei confronti. Tra l’altro, quella vittoria contro i Cavs fu molto positiva per noi, dato che iniziammo ad ingranare proprio allora dopo un avvio di stagione non esaltante”.

– John Wall: “il mio modello? Derrick Rose!”: John Wall, prima scelta del draft 2010 e attuale giocatore dei Washington Wizards, ha parlato del suo primo anno di NBA in un’intervista rilasciata al sito hoopshype.com. “Devo assolutamente migliorare, e in particolar modo devo migliorare il mio tiro dalla media e lunga distanza. In un certo senso mi ispiro a Rose, che è un playmaker giovane come me e che ha lavorato duro per migliorare il proprio tiro e risultare ancora più pericoloso di quanto già era. Spesso i miei compagni riescono a liberarmi per dei tiri facili, ma non sempre rispondo bene alle loro aspettative. Ho tutta l’intenzione di lavorare sul mio tiro in sospensione quest’estate”.

– Mike Fratello è il nuovo allenatore della Nazionale Ucraina: il nome di Mike Fratello magari non sarà noto a tutti, ma stiamo parlando di un allenatore di ottimo spessore, con un passato importante nella NBA. Egli vinse il premio di Allenatore dell’anno nel 1986 e tra il 1983 e il 2006 ha allenato gli Atlanta Hawks, i Cleveland Cavaliers e i Memphis Grizzlies, conseguendo un record di 667 vittorie e 543 sconfitte. All’età di 64 anni Fratello ha accettato l’incarico di allenatore della Nazionale Ucraina, che disputerà gli Europei nel 2012. Ecco il suo commento a caldo: “è un’occasione che potrebbe non ripresentarsi più per me. Non ho mai ricoperto un incarico del genere ma mi sento molto motivato, e spero di poter dare il mio contributo affinchè il movimento cestistico in Ucraina possa crescere”.

– Quale futuro per Andrei Kirilenko?: Andrei Kirilenko, 30enne giocatore degli Utah Jazz, ha dichiarato di voler continuare a giocare per la sua attuale squadra, anche dopo la scadenza del suo contratto che avverrà tra tre mesi. Ma i Jazz potrebbero rinunciare a tenerlo: il russo, infatti, guadagna 17.5 milioni in questo suo ultimo anno, e se vorrà rimanere nello Utah dovrà ridimensionare di molto le sue richieste economiche. Quella attuale è la sua decima stagione con la maglia dei Jazz, e ad oggi la dirigenza non si è ancora sbilanciata sul suo futuro.

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NBA – News sul futuro di Bargnani, Dwight Howard, Deron Williams…

– Andrea Bargnani è in vendita?: la posizione di Bargnani a Toronto, dopo 5 stagioni da protagonista, sembra essere a rischio. Per ora non ci sono trattative vere e proprie, ma i Raptors stanno pianificando la prossima stagione e avrebbero deciso di puntare con forza sul rookie Ed Davis, centro potente fisicamente e discreto sia come attaccante che come difensore, ma soprattutto sulla guardia DeMar Derozan. Il nostro Bargnani, invece, potrebbe essere ceduto per ottenere giocatori più funzionali al progetto. Il ragazzo romano gode di un certo rispetto all’interno della Lega, ed è uno dei pochi giocatori di Toronto che potrebbero realmente interessare alle altre squadre della NBA. Sicuramente egli non è più un “intoccabile”, perciò non ci resta che aspettare i prossimi mesi per scoprirne di più.

– Stan Van Gundy: “i media hanno già assegnato l’MVP a Derrick Rose”: Stan Van Gundy, allenatore degli Orlando Magic, ha dichiarato che “i media stanno spingendo tantissimo per rendere Rose l’MVP di questa stagione. Dato che sono loro ad indirizzare il voto, penso proprio che la corsa al trofeo sia già chiusa quest’anno, ed è un peccato perchè secondo me il nostro Dwight Howard lo meriterebbe almeno quanto lui. Basta guardare il grande lavoro che sta facendo per noi con il suo attacco, la sua difesa e la sua abilità a rimbalzo”. Interpellato a proposito delle dichiarazioni del suo allenatore, lo stesso Howard ha detto: “sento molti appassionati della NBA che vorrebbero Rose come MVP, e sono sicuro che loro abbiano ragione. Rose è un grande giocatore, che sta guidando i suoi compagni al miglior record della Eastern Conference, e non avrei problemi se vincesse lui il trofeo. Per quanto riguarda me, non mi piace parlare di quello che faccio ma credo di lavorare duro per aiutare la mia squadra a vincere, e cerco di farlo in ogni partita in cui gioco”.

– Ancora Magic, ancora Dwight Howard: quale sarà il suo futuro?: interpellato a riguardo del suo futuro e sul contratto in scadenza nel 2012, Dwight Howard ha dichiarato: “non ho ancora pensato a cosa fare, perchè non è tra le mie priorità in questo momento. C’è ancora questa stagione da finire e poi la prossima da affrontare interamente, perciò è ancora presto per pensare al mio contratto. So che voi giornalisti spesso parlate del mio futuro, e sinceramente è una cosa che non mi diverte affatto. Non diverte me, non diverte i miei compagni e non diverte i nostri tifosi, che pensano a supportarci per aiutarci a vincere un titolo e non al mio contratto”.

– Deron Williams è scontento di trovarsi a New Jersey: la trade che ha portato Deron Williams nel New Jersey è stata una delle più importanti negli ultimi anni. Ma il giocatore, unanimemente riconosciuto come uno dei migliori playmaker della NBA, non è affatto contento di essersi ritrovato in una squadra meno competitiva rispetto ai Jazz. “Sono arrivato soltanto da un mese – ha commentato Williams -, e non so quale sarà il mio futuro. So che i tifosi dei Nets vorrebbero che io dicessi “resterò qui tanti anni”, ma non me la sento di dire una cosa del genere. Devo ancora capire quale sarà il mio futuro, e soprattutto se sarà qui o da un’altra parte. Sicuramente i Nets hanno bisogno di altri giocatori oltre a me se vorranno diventare una squadra di grande livello, e io aspetto questi arrivi“.

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