A pochi piace il fatto che in questo primo turno dei playoff la squadra con il miglior record stagionale giochi le prime 2 partite in trasferta. Nel baseball si sa che il fattore campo non é importante come in altri sport, ma sembra proprio che i Reds non si siano fatti alcun problema andando a vincere le prime 2 sfide all’AT&T Park di San Francisco. Una serie che aveva tutte le premesse per essere equilibrata appare ora molto vicina a una rapida conclusione. Vediamo come é andata.

Gara 1: Cueto@Cain

I nomi dei due Starting pitchers sono da soli sufficienti per fare alzare il sottoscritto alle 4:30 di mattina per godersi lo spettacolo. Johnny Cueto é un serio candidato al CY Young Award della NL con la sua ERA stagionale di 2.78 e le 19 wins, cosi’ come lo é Matt Cain che ha praticamente la stessa ERA (2.79), ma qualche win in meno (16). Ricordo pero’ che l’asso di San Francisco ha lanciato un perfect game in stagione. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per un grande duello tra lanciatori.

Cain parte subito bene con un 1-2-3 inning, anche aiutato da una eliminazione spettacolare con il prima base Brandon Belt che si tuffa letteralmente tra il pubblico per andare ad agguantare una pallina battuta in zona di foul da Zack Cozart. Cain chiude poi l’inning con un K su Votto.

Cueto comincia altrettanto bene con un K su Pagan, poi accade l’imprevisto. Scutaro nel box di battuta chiede il tempo all’arbitro, Cueto in un primo momento  non se ne accorge e fa per lanciare la pallina ma poi si trattiene. Compie pero’ un movimento piuttosto brusco e innaturale e subito fa cenno alla panchina di sentire un dolore alla schiena e che non riesce a proseguire. Viene mandato subito a scaldarsi Mat Latos, che da programma doveva lanciare gara 3 della serie. Mentre si attende Latos entra il rilievo Sam LeCure che compie bene il suo lavoro, riuscendo a cavarsela da una situazione di basi piene con 2 out nel terzo inning. Un brutto colpo per i Reds, che vedono uscire il loro miglior pitcher e si vedono costretti a stravolgere i loro piani a partita iniziata.

Poco dopo nel terzo inning dopo un singolo di Stubbs e uno strike out di Cain, arriva al box di battuta Brandon Phillips. Sul conto di 1-2 Phillips impatta bene un curva di Cain rimasta alta in zona di strike e porta in vantaggio i Reds.

Le cose non si mettono bene per i Giants, anche perché nella parte bassa del terzo  entra a lanciare Mat Latos, alla prima apparizione da rilievo in MLB. E’una mossa che comporta qualche rischio, avendo Latos lanciato solo 3 giorni prima nell’ultima partita della stagione.

Nel frattempo Cain lancia bene, ma rimane vittima di un’altra longball nel quarto inning, quando Jay Bruce colpisce un changeup e lo spedisce fuori campo nel right field. 3-0 Reds.

Latos, nonostante lo short rest, lancia ad ottimi livelli per 4 innings e concede solo una run nella parte bassa del sesto quando Buster Posey batte un solo shot per il 3-1. Cain non era rientrato per lanciare nel sesto e termina con 5IP, 5 H, 3 ER, 1BB e 4 K. Discreta partita rovinata pero’ dai due home run.

Latos lancia fino al sesto, per poi lasciare ai rilievi il compito di portare a casa la partita. Il bullpen dei Reds é stato il migliore della MLB in stagione, con una ERA di squadra di 2.65 per cui non sembrano molte le speranze dei giants, pur essendo il distacco di soli 2 punti. Nel settimo Sean Marshall chiude senza problemi il suo inning, mentre nell’ottavo Jonathan Broxton concede un singolo a Posey e una base ball a Belt con due out, ma conclude brillantemente con un K sul filo esterno a Gregor Blanco.

L’attacco dei Reds si risveglia nella parte alta del nono, grazie a tre singoli di Hanigan, Paul e Phillips. Il pitcher Casilla concede quindi un punto, per Phillips c’é il terzo RBI del match. 4-1.

Il 5-1 entra in seguito a un wild pitch di Casilla e a una passed ball di Posey, errori che permettono a Paul di toccare casa basep er il 5-1.

Nella parte bassa del nono entra il closer Aroldis Chapman, che non appare nella sua migliore giornata. Fastball costante a 98-99 mph, ma concede prima un singolo a Arias, quindi una walk a Nady e a Scutaro, riempiendo le basi con un out.  Sandoval é eliminato su un infield popup, ma in seguito a un wild pitch entra il punto Giants del 5-2. Posey al piatto rappresenta il punto del pareggio, ma il cubano lo mette K con una fastball a 100mph su cui Posey gira a vuoto.

Momento della partita: Do il mio voto all’two run home run di Phillips nel terzo, che toglie le certezze a Cain e da fiducia ai suoi dopo che Cueto era uscito dopo pochi lanci. Errore di Cain che viene punito dall’esperto seconda base.

Uomo Partita: Senza dubbio Brandon Phillips, che chiude con 3/5 con 3 RBI. Decisivo.

Gara 2: il dominio di Arroyo

Nonostante avessero perso gara 1, i Giants non potevano certo disperarsi perché la partita era stata sempre piuttosto ravvicinata nel risultato ed aperta praticamente fino all’ultimo at bat. L’attacco non ne era uscito cosi’ male riuscendo a collezionare 7 hits contro quello che é  uno dei migliori pitching staff della lega.

La seconda partita puo’ anche solo essere commentata guardando il box score, in cui i Reds battono 13 hits contro le sole 2 di San Francisco; i Giants sono totalmente dominati da Bronson Arroyo, che vince piuttosto nettamente il suo match up contro il talentuoso southpaw di San Francisco, Madison Bumgarner.

La partita dura praticamente fino al quarto inning, quando Bumgarner, che aveva gia’ concesso un punto nel secondo subendo un fuoricampo da Ryan Ludwick, concede 3 runs su 4 singoli. 4-0 Reds. Bumgarner sara’ tenuto sul monte fino al quinto chiudendo con 4.1IP, 7 hit  e 4ER. subite.

Arroyo elimina i primi 14 battitori affrontati, e concede la prima hit a Brandon Belt nel quinto inning. Arroyo terminera’ la sua fatica dopo 7 inning in cui concedera’ soltanto un altro baserunner, Pablo Sandoval, che riuscira’ a raggiungere la prima battendo un singolo. Sarebbe potuto andare oltre e magari sarebbe pure riuscito a lanciare un complete game, ma i suoi compagni lo sostengono nella parte alta dell’ottavo in cui riescono a mettere a segno altre 5 runs per il 9-0 finale.

Arroyo é stato semplicemente intoccabile domenica, mischiando benissimo i lanci e tenendo sempre off balance l’attacco dei Giants.

Non é esattamente il modo migliore per fare i bagagli e presentarsi al Great American Ball Park per i californiani che oltretutto dovranno vedersela contro un altro pitcher di qualita’ come Homer Bailey.Per i Giants sul monte Ryan Vogelsong.

Tornando a gara 2:

Momento della partita: difficile designare il momento di una partita a senso unico, ma il quarto inning da 3 punti da sicuramente un colpo significativo alla partita, portandola verso Cincinnati.

Uomo Partita: E c’é da chiederlo? Bronson Arroyo é stato dominante, concedendo solo due singoli a San Francisco in sette innings. Complimenti Bronson!

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