anthony-bennett-AP158132393_620x350Draft intenso come colpi di scena, e con il suggello della Blockbuster Trade tra Celtics e Nets. Incominciamo il nostro recap delle scelte del primo turno!

 

1) Cleveland Cavaliers – Anthony Bennett, PF, UNLV: scelta più logica del previsto, anche se il talento a lungo termine di Noel e di Alex Len è superiore. Ma ai Cavaliers serve vincere in fretta, e Bennett può essere competitivo da subito…

 

2) Orlando Magic -Victor Oladipo, SG, Indiana: forse McLemore diventerà una superstar NBA mentre Oladipo no, ma è indubbio che il talento di Indiana sia una scelta importante, per il contributo che sa dare sia in attacco che in difesa. Anche segno che in Florida non tornerà Aaron Afflalo…

 

3) Washington Wizards –  Otto Porter, SF, Georgetown: scelta di casa, scelta azzeccata si potrebbe dire. Prende il posto di Trevor Ariza e rinforza ulteriormente il frontcourt con potenza e senso per i rimbalzi, e un impatto immediato…

 

4) Charlotte Bobcats – Cody Zeller, C, Indiana: anche con un GM valido come Rick Cho i Bobcats fanno scelte bizzarre, contando che c’erano ancora in giro sia Noel, Len che Ben McLemore. Zeller dovrà affrontare una difficile transizione nell’NBA per essere un efficace stretch 4, ma almeno compenserà col suo stile la carica grezza di Bismack Biyombo…

 

 

5) Phoenix Suns – Alex Len, C, Maryland: tra Noel e McLemore la scelta di Len non è del tutto condivisibile, ma la speranza in Arizona è di avere il giocatore su cui costruire il futuro. Segno anche che una cessione di Marcin Gortat è imminente…

 

6) New Orleans (ceduta ai Philadelphia 76ers) – Nerlens Noel, C, Kentucky: la trade per JRue Holiday ha avuto l’effetto, tra gli altri, di portare l’ex Kentucky ai Sixers, che ne faranno la pietra angolare del loro futuro al posto di Andrew Bynum. Vero che Noel è sceso dalla prima scelta sicura proprio per l’allarme rosso sul ginocchio convalescente, ma la scelta coraggiosa di Philly sembra azzeccata, contando anche la pick aggiuntiva dei Pelicans  per il prossimo succoso draft 2014 ricevuta in cambio…

 

7) Sacramento Kings – Ben McLemore, SG, Kansas: ricordatevi questa scelta, perchè potrebbe essere la vera e propria base per la rinascita dei Kings. McLemore è un tiratore eccezzionale e atleticamente dotato, gli unici dubbi possono riguardare il suo motore agonistico. La speranza è che i Kings non facciano una nuova vittima…

 

8) Detroit Pistons – Kentavious Caldwell-Pope, SG, Georgia: evidentemente la dirigenza della Motown ha preferito puntare su un tiratore in grado di rendere imprevedibile il backcourt dei Pistons, invece che un play classico come Trey Burke. Caldwell-Pope non ha il talento di Oladipo e McLemore, ma potrebbe essere perfetto negli schemi di Detroit…

 

9) Minnesota (ceduta agli Utah Jazz) – Trey Burke, PG, Michigan: prezzo un pò caro per i Jazz (cedute sia la pick n.14 che la n.21), ma necessario visto come Burke sembra nettamente pronto per il grande salto nei pro. Il giocatore che mancava a Utah, play puro in grado di fare la differenza fin da subito per coach Corbin…

 

10) Portland Trail Blazers – C.J. McCollum, PG/SG, Lehigh: se non si pesteranno i piedi, lui e Lillard saranno un esplosivo duo per il backcourt di Portland. In aggiunta McCollum sa fare il play aggiuntivo, se conferma le doti viste alla piccola Lehigh, è una scelta vincente…

 

11) Philadelphia 76ers – Michael Carter-Williams, PG, Syracuse: via Holiday, dentro Carter-Williams, play anche lui pronto per la grande ribalta, in grado potenzialmente di dar luogo a frequenti pick’n’roll con Nerlens Noel. In attesa del draft 2014, il rebuilding-mode di Philly convince…

 

12) Oklahoma City Thunder – Steven Adams, C, Pittsburgh: una sorta di Kendrick Perkins giovane, Adams era la miglior soluzione (forse) disponibile a questo punto per i Thunder, che hanno cercato discretamente di salire di posizioni senza riuscirci. Scelta conservativa quindi per il GM Sam Presti…

 

13) Dallas (ceduta ai Boston Celtics) – Kelly Olynyk, PF/C, Gonzaga: anche Olynik in ottica NBA è uno stretch 4, e nel processo di ricostruzione iniziato dai Celtics può avere un ruolo a lungo termine se gioca con la dovuta intensità

14) Utah (ceduta ai Minnesota Timberwolves) – Shabazz Muhammad, SF, UCLA: se compie la transizione a guardia tiratrice, Muhammad può essere una ottima scelta per Minnesota, ma rimane un gigantesco punto interrogativo. Anche i problemi personali evidenziati a UCLA portano a vedere questa pick come un fiasco o uno steal, senza grandi vie di mezzo…

 

15) Milwaukee Bucks – Giannis Antetokounmpo, SF, Greece: nei movimenti l’impronunciabile greco ricorda Kevin Durant, ma ovviamente la distanza tra il campionato ellenico e l’NBA è colossale. Scelta futuribile, molto futuribile…

 LE ALTRE SCELTE 

Atlanta ha acquisito Lucas Nogueira, talentino brasiliano anche lui giovane e di grande potenziale, ma a breve termine la pick più interessante è Dennis Schroeder, esplosivo play tedesco…

Interessante anche la scelta dei Knicks, che coerenti con la loro filosofia di gioco e con dubbi se J.R. Smith rimane o no, hanno acquisito Tim Hardaway jr., forse non più di un tiratore puro ma utile sin da subito…

Scivolato al numero 22, Mason Plumlee è stato acquisito dai Nets come backup per Brook Lopez…

Tipica la scelta degli Spurs, alla fine del primo giro hanno scelto Livio Jean-Charles, ala forte alla Duncan se vogliamo azzardare, ma soprattutto giocatore da tenere a bagnomaria per un anno o due in attesa che sia pronto per l’NBA…

Ottima scelta l’11sima del secondo giro quella di Jamaal Franklin per Memphis, guardia esplosiva ma scivolata indietro a causa di un infortunio alla caviglia…

Indiana ha di nuovo sorpreso come un anno fa, scegliendo in questo caso l’ex Arizona Solomon Hill con la pick n.23, ala piccola di buona esperienza ma non dalle qualità eccelse per l’NBA… 

3 GIOCATORI DA TENERE D’OCCHIO 

Shane Larkin, Miami, scelto dai Dallas Mavericks: piccolo e non molto potente, Larkin però sa tirare e guidare il gioco, motivo per cui Dallas l’ha scelto come alternativa a Collison che diventa free-agent… 

Reggie Bullock, North Carolina, scelto dai Los Angeles Clippers: come avevamo previsto in uno dei Mock Draft, Bullock è la scelta ideale per i Clips da competizione del prossimo anno. Ottimo tiratore e con doti da difensore, quindi valido fin dall’inizio pur in un ruolo limitato, con un coach come Doc Rivers senza problemi a dare subito responsabilità ai rookies… 

Tony Mitchell, North Texas, scelto dai Detroit Pistons; rimbalzista tenace, a metà strada tra un’ala piccola e una grande, sembra il role-player ideale per una squadra ancora lontana dalla profondità in ogni reparto…

12 thoughts on “NBA Draft 2013: Recap

  1. La scelta di Bennett, per quanto incomprensibile, vuole dare fiducia a Varejao e soprattutto alla crescita di Zeller nel ruolo di centro. Oladipo è un mastino nonché un ottimo giocatore, ma avrei optato per McLemore alla 2. Inspiegabile anche la scelta dei Bobcats alla 4. Peccato per Nerlens, che prima vede sfumare la prima scelta e poi anche la Kentucky Combo con Davis ai Pelicans, anche se Phila è un buon posto per ricominciare, ginocchia permettendo..
    Il premio della critica va proprio ai Sixers per essersi portati a casa anche un ottimo prospetto come Carter-Williams.

  2. Invece secondo me i Bobcats hanno fatto una scelta giusta una volta tanto!
    Con Biyombo e Kidd-Gilchrist in front line avevano bisogno di aggiungere un lungo con punti nelle mani per non lasciare tutto il peso realizzativo al settore guardie. Inoltre in questo periodo di scarso talento nella posizione sarà fin da subito uno dei migliori 4 della lega.
    Male invece Phoenix che passa McLemore per il possibile bust Len e male Oklahoma che poteva permettersi il rischio Shabazz ed aggiungere parte del potenziale offensivo perso dalla partenza del Barba.

  3. condivido l’aritocolo, ma personalmente trovo incomprensibile la scelta di Bennett (ora che si fa con Tristan Thompson) e invece trovo giusta la scelta di Charlotte (Zeller è un gran bel giocatore e in questo modo si da fiducia a Byombo, che potrà crescere facendo sentire il suo peso in difesa!).
    Tre note a margine: Minnesota, grandissimo draft, con Dieng+Muhammad; Utah, Burke scelta fantastica, possibile all-star per me; e poi i soliti Spurs, un progetto a lungo termine, e Deshaun Thomas alla 58, rapina!

  4. Utah in pratica ha scambiato la 14 e la 21 per la 9 e la 27…prendendo chi volevano…non mi sembra un prezzo così alto…

  5. Ritengo che Cleveland abbia fatto scelte giuste, putando sui centri che ha in casa, prendendo Bennet che è un tweener, basso per essere un ala grande ma troppo fisicato per tenere un ala picola, ma ha talento, vedremo se riuscirà ad emergere. Mi piace la scelta di Karasev, grande tiratore mancino con una fluidità pazzesca

  6. D. Thomas alla 58 esima?? Non ci posso credere… mi chiedevo dove fosse finito, ma com’è possibile che l’abbiano passato tutti…
    Credo che Phila pensasse a CJ McCollum e ci vedesse una specie di Iverson e che Carter Williams sia un ripiego, apparentemente incomprensibile che sia stato scelto da Portland che ha Lillard e Maynor.
    Si vedranno tanti altri scambi “spostanti”…

  7. Leggo “la scelta coraggiosa di Philly sembra azzeccata”, mi pare che si dicesse la stessa cosa quando diede via Iguodala per trovarsi con Binyum. Magari Noel guarisce meglio del centrone ex lakers e diventa un All Stars, magari l’anno prossimo con la scelta di NO pescano un fenomeno, magari con tutto quello spazio salariale firmano 2 grandi free agent. Però a forza di scelte coraggiose ma azzeccate sono passati dalla semifinale di conference ai magari.
    Anche su Boston stendiamo un velo pietoso, fossi in Rondo allungherei i tempi di recupero.

  8. parto con le scelte di atlanta squadra per cui tifo,e mi ha sorpreso non poco,avrei giurato che una delle due scelte riguardasse un’ala piccola o venisse intavolato uno scambio per prenderne una,ed è ancor + incomprensibile la scelta di nogueira per quanto talentino possa essere per l’nba io lo vedo leggerino,la scelta di schroeder invece la reputo discreta in questo draft “all’europea” basta che non comporti la partenza di teague in tal caso amen a sogni di playoff..mclemore alla 7 è a dir poco irrealistico se c’è uno in questo draft come potenziale stella (anche caratterialmente,anche se bizzarro) beh quello è mclemore,pero’ una mia sensazione è che questo draft è nato dal pensiero “visto che devo sceglierne uno scelgo questo” e il + delle volte una scelta fatta senza enfasi può portare a risultati inaspettati

  9. E CJ Leslie Undrafted? 6 mesi fa era un lottery pick ed é finito fuori (anche se in knicks gli hanno giá offerto un contratto a quanto pare). Per me i Bobcats dovevano scegliere Mclemore… non puoi lasciar passare un giocatore cosí perchè Zeller ti ha fatto una buona impressione. É come lasciar passare un Ray Allen per prendere Bogut….

    • D’accordo totalmente con te! Soprattutto considerando che liberarsi del contratto di Gordon (scade il prossimo anno) e mettere dentro McLemore poteva dare anche molto spazio salariale.

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