MINNESOTA TIMBERWOLVES:  come ampiamente pronosticato hanno rispettato le attese della vigilia e con la prima chiamata si sono assicurati Towns, scelta che insieme al già presente Wiggins va a cementare un’interessantissima assicurazione sul futuro della franchigia di Minneapolis.

Molto buona anche la trade con la quale sono state cedute ai Cavs le chiamate #31 e #36 in cambio della #24 con cui è stato chiamato Tyus Jones, il play uscente da Duke andrà sin da subito a fare la riserva di Rubio, ruolo in cui il roster era carente, ed avrà il tempo per sviluppare al meglio le sue doti.

VOTO A

 

LOS ANGELES LAKERS:  con la seconda chiamata hanno puntato su DeAngelo Russell, la guardia proveniente da Ohio State ha vinto il ballottaggio con Okafor, scelta che può avere una doppia valenza considerando le continue voci che vorrebbero i Lakers in trattativa per acquistare DeMarcus Cousins, infatti in un ipotetico pacchetto da mandare a Sacramento i Kings gradirebbero sicuramente di più Russell che Okafor; se invece le cose resteranno come sono a Los Angeles, i Lakers si sono comunque assicurati una comboguard in grado di riaccendere sin da subito la luce sul parquet dello Staples Center e di portare entusiasmo a una franchigia che ne ha decisamente bisogno dopo l’ultima stagione.

Decisamente molto meno convincente la chiamata numero #27 con cui i Lakers hanno selezionato Larry Nance Jr, un senior con quelle caratteristiche si poteva trovare tranquillamente anche a metà secondo giro, considerando il totale stato di ricostruzione qui era imperativo osare di più.

Interessante invece la scelta di Brown al secondo giro.

VOTO B+

 

PHILADELPHIA 76ERS: alla terza scelta si è avuto un sussulto generale: molto probabilmente l’obiettivo numero uno di Hinkie era il sopracitato Russell , sfuggito il quale ci si aspettava comunque una chiamata più congeniale rispetto all’attuale roster di Philadelphia, invece il GM dei 76ers ha proseguito dritto per la sua strada andando dritto sul Best Player Available, regola che di solito è sacrosanta, ma se il BPA risulta prevedibilmente incompatibile con la tua terza scelta dello scorso anno forse sarebbe stato il caso di rifletterci un attimo su.

Anche le svariate scelte del  secondo giro lasciano perlomeno perplessi, va bene puntare su draft and stash (Hernangomez, Guidaitis, Mitrovic) ma anche qui risulta cervellotico capire il motivo per il quale su cinque scelte a disposizione si siano presi quattro lunghi che vanno a sommarsi a Noel, Embiid, Saric e Okafor.

VOTO C-

 

NEW YORK KNICKS probabilmente per un attimo a New York hanno avuto la speranza di poter pescare Okafor con la #4, poi dopo la scelta dei 76ers la chiamata dei Knicks è virata su Kristaps Porzingis, difficile dare un giudizio qui, il giocatore ha sicuramente potenziale e va fatto un plauso a Jackson per il coraggio di puntarci sopra noncurante delle critiche che potranno arrivare, adesso l’importante è riuscire a sviluppare e soprattutto proteggere il settepiedi lettone dalle pressioni a cui sarà sottoposto da pubblico e stampa newyorkese. Resta da valutare la possibile coesistenza con Carmelo che ormai sembra sempre più proiettato verso un futuro da ala grande.

In seguito alla cessione di Hardway Jr. i Knicks hanno ottenuto la diciannovesima scelta che hanno utilizzato per selezionare Jerian Grant, senior da Notre Dame: playmaker che potrà tornare utile sin da subito anche se in ottica triangolo al momento non sembra un fit molto adatto.

VOTO B

 

ORLANDO MAGIC:  Mario Hezonja sembra semplicemente il miglior fit possibile per questi Magic, porta tiro da tre, pericolosità offensiva e soprattutto la faccia tosta per caricarsi l’attacco sulle sue spalle nei momenti decisivi; qui Hennigan sembra finalmente aver “rischiato” un pò di più  rispetto al passato andando su un giocatore che può essere una scommessa ad altissimi dividendi.

Nel secondo giro i Magic hanno poi chiamato, Tyler Harvey, guardia letale dal perimetro che potrà tornare utile come specialista

VOTO A+

 

SACRAMENTO KINGS: complicato dare un giudizio su una franchigia che non sembra ancora aver deciso cosa vuole fare da grande, in attesa di capire cosa succederà sull’asse Cousins-Karl è arrivato Willy Cauley Stein, il lungo di Kentucky ha  destato  qualche perplessità sul profilo fisico nelle ultime settimane, sul piano difensivo è sicuramente un’ottima  aggiunta, in fase offensiva è tutta da valutare la sua compatibilità con Cousins visto che non avendo ne movimenti offensivi ne capacità di portare blocchi, il lungo di Kentucky rischia solo di andare ad intasare l’area, territorio appunto di Cousins.  Considerando i prospetti che erano disponibili a questo punto l’impressione è che a Sacramento abbiano sacrificato il talento per cercare un risultato nel breve.

VOTO B-

 

DENVER NUGGETS:  se anche solo un mese fa qualcuno avesse prospettato Mudiay libero alla settima chiamata sarebbe stato preso per pazzo, e invece così è andata ed i Nuggets si sono trovati per le mani un diamante grezzo come il play congolese che ora avrà tutto il tempo per svilupparsi in una piazza in cui non sarà stritolato dalla tensione.  Al secondo giro è arrivato il draft and stash Radicevic.

VOTO A

 

DETROIT PISTONS: Van Gundy era evidentemente convinto delle doti di Stanley Johnson e anche la disponibilità del più quotato Winslow non gli ha fatto cambiare idea; i Pistons vanno dunque sull’ala di Arizona, giocatore dalle doti fisiche già adatte all’NBA, dovrà sviluppare la sua fase offensiva  ed in particolare il tiro dall’arco ma resta un gran bel colpo per Detroit.

Decisamente meno convincente la scelta di una guardia, Hilliard, al secondo turno

VOTO B

 

CHARLOTTE BOBCATS:  Frank Kaminsky dovrebbe essere sempre e comunque una chiamata positiva a prescindere, ma dare senso a questa scelta  in una franchigia che ha come perno tra i lunghi Al Jefferson è veramente arduo; e l’idea di fare spazio a The Tank provando a liberarsi delle ultime due scelte della franchigia (Zeller #4 e Vonleh #9) non pare necessariamente un bel segnale.

VOTO C

 

MIAMI HEAT: discorso per certi versi simile a quello di Denver, a Miami si sono inaspettatamente trovati Winslow (che pare un fit fatto col sarto per questa squadra) e non se lo sono fatto sfuggire; oltretutto l’ala di Duke sembra un giocatore pronto sin dal giorno uno a trovare minuti, e a Miami la cosa potrà tornare utilissima.

Al secondo giro arriva Richardson giocatore che potrebbe tornare utile per aprire il campo col suo tiro da tre

VOTO A

 

INDIANA PACERS: Myles Turner è un giocatore che per caratteristiche servirà assolutamente ai Pacers in futuro viste le sue abilità su entrambi i lati del campo; resta da vedere di quanto tempo avrà bisogno il lungo uscente da Texas per potersi sviluppare al meglio, ma il potenziale è di quelli 5 stelle.

Al secondo giro i Pacers hanno scelto Young, senior di Oregon, ottimo scorer ma sottodimensionato, in ogni caso vista la pochezza offensiva dei Pacers è una scelta che ha il suo perché.

VOTO B+

 

UTAH JAZZ: A Salt Lake City hanno puntato decisi su Trey Lyles, il giocatore proveniente da Kentucky sembra aver le caratteristiche adatte per sposarsi bene sia con Favors che con Gobert, l’unico dubbio può essere la sua translabilità al piano sopra  dal punto di vista difensivo,  ma i Jazz da questo aspetto possono offrirgli una sistema solidissimo.

Al secondo giro è stato invece selezionato Hanlan dal Boston College.

VOTO B+

 

PHOENIX SUNS: la chiamata di Booker a questo punto era praticamente un “must”, i Suns si assicurano uno dei migliori tiratori puri di questo draft, nonché il giocatore più giovane dell’intero lotto;  come per Lyles va valutato anche lui al di fuori del Platoon di Calipari, ma la fluidità di tiro e la capacità di uscire dai blocchi sono due certezze assolute.

Giusta anche la scelta di cedere la chiamata del secondo giro visto che a questo punto i prospetti da sviluppare in Arizona sono già veramente tanti.

VOTO A

 

OKLAHOMA CITY THUNDER:  con la quattordicesima chiamata i Thunder hanno selezionato Cameron Payne, il giocatore di Murray state ha vinto la concorrenza di Oubre (probabilmente superiore come potenziale ma ancora ben distante dall’essere NBA Ready, almeno sulla carta) ed andrà a completare la rotazione dei Thunder come terzo playmaker, provando in futuro a testare la sua compatibilità con Westbrook.

Nel secondo giro Presti ha selezionato Dakari Johnson, il lungo di Kentucky andrà in D-League ma potrebbe essere un’interessante scommessa per il futuro.

VOTO B+

 

WASHINGTON WIZARDS:  la squadra della capitale ha fatto trade-up scegliendo con la quindicesima chiamata Kelly Oubre, come detto sopra giocatore sicuramente ancora indietro nello sviluppo ma che sembra andare comunque a completarsi molto bene col roster dei Wizards, sperando che gli venga data più fiducia di quanta ne è stata data allo sviluppo di Porter.

Nel secondo giro è stato scelto Aaron White, un lungo completo con una buona doppia dimensione offensiva.

VOTO B+

 

BOSTON CELTICS: I verdi disponevano di due scelte al primo giro: con la numero 16 hanno selezionato Terry Rozier, chiamata che è parsa un pò precoce rispetto alle aspettative per un giocatore che per caratteristiche sembra andare ad incastrarsi malissimo con Smart e Bradley.  Al contrario RJ Hunter non era assolutamente previsto disponibile alla 28, resta se da vedere se in un backourt in cui sulla carta è l’unico insieme a Thomas a potersi creare un tiro dal palleggio, sarà in grado di migliorare le pessime medie al tiro che lo avevano contraddistinto nell’ultimo anno di college.

Al secondo giro sono arrivati Jordan Mickey, un’ala grande già formata e pronta per giocarsi qualche minuto e Marcus Thornton, guardia senior che andrà ad affollare un reparto che sembra contare più sulla quantità dei giocatori che sulla qualità degli stessi

VOTO C

 

MILWAUKEE BUCKS: la squadra del Winsconsin ha sorpreso tutti chiamando Rashad Vaughn, la guardia di UNLV era prospettata più in basso, ma le sue quotazioni erano comunque in ascesa dopo che i workouts hanno dimostrato la sua piena riabilitazione dall’infortunio,  se il giocatore confermerà questa ripresa anche sul campo i Bucks avranno fatto un gran colpo con un giocatore che per caratteristiche sembra ideale per andare a coprire diverse lacune offensive mostrate dalla squadra di Kidd.

VOTO B+

 

HOUSTON ROCKETS: Sam Dekker è sicuramente uno dei giocatori più “ready” per il piano di sopra, l’ala dei Badgers ha dimostrato di saper essere un giocatore completo, il suo potenziale sembra ridotto ma i Rockets qui hanno puntato a un giocatore che potesse occupare sin da subito un posto in rotazione.

Un po’ meno convincente la chiamata di Montrezl Harrel alla #33, non tanto per il giocatore in se quanto per l’effettiva utilità nel sistema di Houston e considerando la presenza di Capela come progetto da sviluppare.

VOTO B

 

TORONTO RAPTORS: Delon Wright è un play senior che può ambire al ruolo di pointguard backup, il fatto è che con un prospetto come Bobby Portis ancora libero a questo punto sembra stato un azzardo non chiamarlo, visto anche il roster di Toronto carente nel ruolo in ottica presente e futura.

Al secondo giro è arrivato invece via trade Norman Powell, guardia molto atletica ma altrettanto limitata al tiro, giocatore che per caratteristiche difficilmente potrà vedere il campo finchè c’è De Rozan.

VOTO C+

 

DALLAS MAVERICKS: dopo anni di trade-down Mark Cuban ha finalmente deciso di puntare anche sul draft chiamando Juestin Anderson prototipo perfetto di 3&D che potrà tornare utile sin da subito nella ridottissima rotazione dei Mavs, resta da avalutare la sua continuità al tiro, ma etica lavorativa e atletismo sono da 5 stelle.

VOTO A

 

CHICAGO BULLS: la franchigia dell’Illinois qui è andata dritta sul BPA senza badare alle esigenze di roster (già affollatissimo in quel reparto), difficile criticare una chiamata di Bobby Portis a questo punto, ora però è fondamentale che venga fatta un po di pulizia tra i lunghi, altrimenti Portis rischia di essere una scelta senza il minimo spazio per svilupparsi.

VOTO B+

 

BROOKLYN NETS: i Nets giocavano in casa questo draft ed hanno deciso di regalare ai propri tifosi due prime scelte ed una seconda: la trade-up con Portland ha portato in dote Rondae Hollis Jefferson, giocatore limitato offensivamente ma senza dubbio il miglior difensore tra gli esterni dell’intero draft, resta da valutare in ottica futura se riuscirà a costruirsi una qualche pericolosità offensiva o se si ridurrà ad essere uno specialista di lusso, ma la chiamata pare ottima; alla #29 è invece arrivato McCullogh, l’ala grande di Syracuse è reduce da un brutto infortunio al ginocchio, ma se si riprenderà bene potrà dimostrarsi un’ottima scelta a questo punto. Al secondo giro è stato invece selezionato Vaulet, probabilmente come draft and stash.

VOTO A

 

MEMPHIS GRIZZLIES: gli Orsi hanno utilizzato la venticinquesima scelta per selezionare Jarell Martin, ala grande molto fisica e completa offensivamente che potrà crescere all’ombra di un maestro nel ruolo quale Zach Randolph. Al secondo giro è arrivato Andrew Harrison, giocatore che si porta dietro diversi dubbi dopo i due anni a Kentucky, però a questo punto del draft può essere una buona scommessa per una franchigia che ha necessariamente bisogno di qualcuno che possa dare una fiammata nel backourt

VOTO B+

 

SAN ANTONIO SPURS: nulla di eclatante qui, gli Spurs volevano evitare di occupare un posto a roster e di tenersi più spazio salariale possibile e così hanno fatto, selezionando come draft and stash il centro serbo Milutinov; Al secondo giro scelto Cady Lallane centro ch avrà davanti almeno qualche annodi D-League.

VOTO B

 

GOLDEN STATE WARRIORS: i campioni NBA con l’ultima chiamata del primo giro hanno scelto Looney, l’ala di UCLA era proiettata ben più in alto e trovarlo disponibile qui sembrava impossibile alla vigilia; ora i Warriors dovranno lavorare sullo sviluppo del giocatore che ha sicuramente bisogno di tempo, ma la sensazione è che con lo sviluppo giusto questa in futuro potrebbe essere considerata una steal of the draft.

VOTO A

 

Terminato il primo giro andiamo a vedere rapidamente le restanti franchigie.

ATLANTA HAWKS: la scelta di cedere la #15 per assicurarsi Hardaway Jr sembra sinceramente un azzardo, sicuramente un tiratore può fare comodo al sistema degli Hawks, però se si prospetta un futuro sempre nel giro playoff non si può buttare così facilmente una chiamata così alta che potrebbe non ricapitare per diversi anni.  Da segnalare al secondo giro i draft and stash Eriksson e Agravanis.

VOTO C-

 

CLEVELAND CAVALIERS: la squadra dell’Ohio aveva fatto sapere che la sua intenzione era quella di cedere la pick  #24 in cambio di scelte al secondo giro e così è stato, la trade-down con Minnesota ha portato due scelte al secondo:  alla #31 è arrivato il draft and stash Oman, mentre alla #36 Rakeem Christmas che invece potrebbe fare roster sin da subito; con la #53 è stato invece selezionato Pointers.

VOTO B

 

PORTLAND TRAIL BLAZERS: discorso per un certo verso simile a quello degli Hawks con la differenza che qui probabilmente  nei prossimi anni toccherà rifondare e una scelta al primo giro su cui lavorare anche in futuro sarebbe stata decisamente positiva; nella trade che appunto ha mandato la #23 a Brooklyn in cambio di Plumlee è arrivata anche la chiamata #41 col quale è stato selezionato Connaughton, mentre con la #54 è arrivato Diez.

VOTO C-

 

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