Da anni ormai una delle Conference più competitive e, sopratutto, vincenti della NCAA, la Southeastern Conference vanta ben 7 affermazioni nel BCS Championship dal 1998 ad oggi, con un’incredibile striscia di vittorie che dura ormai da cinque stagioni, nelle quali si sono alternati ben quattro team al vertice con i Florida Gators che sono riusciti nell’impresa di alzare al cielo il trofeo più importante del college football in ben due occasioni, nel 2006 con Chris Leak al timone e nel 2008 con Tim Tebow.

Ancora al top nonostante l’abbandono del fenomenale head coach Urban Meyer, sostituito dall’ex defensive coordinator dei Longhorns Will Muschamp, l’università di Gainesville dovrà probabilmente fare i conti con i South Carolina Gamecocks, apparsi in crescita nell’ultima stagione e guidati dalla vecchia conoscenza Steve Spurrier, che dei Gators è stato prima QB e poi capo allenatore, sempre più deciso a tornare in vetta alla nazione.

Dietro a queste due compagini pronte a lottare spalla a spalla per un titolo divisionale detenuto proprio dal team di Columbia, ci saranno i Georgia Bulldogs guidati dall’interessantissimo Aaron Murray, i Tennessee Volunteers di coach Derek Dooley, al secondo anno a Knoxville, i Kentucky Wildcats reduci da cinque apparizioni consecutive in post season, e i Vanderbilt Commodores, che cercheranno di risalire la china grazie al cambio di allenatore dopo le ultime due deludenti stagioni, nelle quali hanno vinto appena quattro partite.

 SOUTH CAROLINA GAMECOCKS

Freschi vincitori del titolo di Campioni della East Division i ragazzi di Spurrier si candidano ancora una volta a favoriti per la vittoria potendo contare soprattutto su un attacco in grado di fare danni come pochi altri all’interno della conference, vista la possibilità di schierare insieme quello che probabilmente è il miglior runningback della SEC, nonchè uno dei migliori della nazione, Marcus Lattimore, uno dei receiver più completi e produttivi, Alshon Jeffery, e un quarterback che, se riesce a superare i propri limiti caratteriali, l’anno passato ha dimostrato di saper reggere il confronto con i grandi, Stephen Garcia.

Marcus Lattimore, South Carolina Gamecocks

Marcus Lattimore, South Carolina Gamecocks

Proprio il complicatissimo talento della Florida è l’incognità però più grande verso la conquista del back-to-back da parte dei Gamecocks, dai quali è stato sospeso già due volte negl’ultimi 8 mesi, per un totale di cinque sospensioni da quando è in South Carolina, prima di essere integrato nelle scorse settimane, con la stagione del college football alle porte e i compagni di squadra pronti ad accoglierlo nuovamente a braccia aperte; stessi compagni che lo hanno fatto desistere da una richiesta di trasferimento che ormai era praticamente già stata sottoposta alla firma di Spurrier e che solo all’ultimo è rientrata, grazie alle belle parole spese nei confronti del quarterback da parte di Lattimore e del defensive end Devin Taylor, altro pezzo pregiato della squadra.

Rientrato, almeno per ora, nei ranghi Garcia, a Columbia sperano che l’attacco aereo continui a percorrere la strada tracciata nella scorsa stagione, nella quale il già citato Jeffery ha ricevuto per 1,517 yards e 9 touchdowns risultando uno dei migliori in una conference che poteva contare su due Pro prospect del calibro di A.J. Green e Julio Jones, entrambi passati in NFL; ricevitore fisico, dotato di una buona accelerazione e di un ottimo controllo del corpo il numero 1 di South Carolina sarà titolare indiscusso in un reparto che può contare su diversi giocatori fisicati, come il senior Jason Barnes, valido route runner, e lo junior D.L. Moore, 164 yards e 2 TD nel 2010, che dovrebbe giocarsi lo spot n. 2 con il piccolo, 172 centimetri per 78 chilogrammi, Ace Sanders, messosi in grandissima mostra durante gli scrimmage estivi dopo aver chiuso piuttosto bene la freshman season con 316 yards e 2 touchdowns all’attivo.

Sempre per via aerea potranno dare un contributo importante i tight ends, capitanati dal ottimo blocker Justice Cunningham, colui che dovrebbe sostituire nello schieramento offensivo il neoprofessionista Weslye Saunders facendosi aiutare dal redshirt freshman Corey Simmons e dal sophomore Chaun Gresham; oltre a loro si attende l’esplosione del talentuoso receiver DeAngelo Smith, sophomore molto considerato dagli addetti ai lavori che nella scorsa stagione ha saltato la maggior parte delle partite a causa della rottura di un piede.

Sulla linea un grandissimo apporto dovrebbe fornirlo Rokevious Watkins, right tackle arrivato da uno Junior College nel 2010 che si è ritagliato uno spazio importantissimo nello scorso torneo tanto da essere segnalato come All-SEC durante questa preseason; utilizzabile anche come tackle di sinistra, completa una linea esperta, dove l’unico esordiente sarà la matricola A.J. Cann nel ruolo di LG, ancorata al senior center T.J. Johnson, che dovrà guidare i colleghi nel delicatissimo compito di aprire gli spazi necessari a sviluppare le corse del già citato Marcus Lattimore, runner al secondo anno nominato Freshman of The Year 2010 dopo aver totalizzato 1,197 yards e 17 touchdowns.

Stella indiscussa dei Gamecocks e papabile candidato all’ambitissimo Heisman Trophy, il numero 21 dovrà gestire la maggior parte delle portate di South Carolina, che a roster non pare avere alcun runner in grado di avvicinarsi come talento e qualità a questo ragazzo di Duncan, SC, anche se un po’ di spazio dovrebbe ritagliarselo Kenny Miles, giocatore che già in passato ha dimostrato di poter garantire un buon contributo sui terzi down e nelle situazioni di passaggio; tra i giovani, particolare attesa per il fratello minore di Ashlon, Sharmier Jeffery, fisicamente molto simile al numero 1, per l’altro receiver Damier Byrd, e per il nipote del NFL Hall of Famer Art Shell, Brandon Shell, considerato uno dei migliori lineman della nazione al recruiting e con buone probabilità di essere già buttato nella mischia nel corso di questa stagione.

Sempre sulla linea, ma questa volta difensiva, un altro giovane prospetto alla prima stagione collegiale sembra avere le carte in regola per gettare le basi di una grande carriera, il defensive end Jadeveon Clowney, da alcuni definito uno dei migliori talenti difensivi visti all’opera nel football liceale negli ultimi dieci anni che potrebbe già conquistarsi lo spot numero 1 in depth chart fin dalle prime battute del 2011, andando ad occupare il lato opposto a Devin Taylor, 7.5 sacks e 13 tackles for loss nel 2010, dopo aver scalzato il senior Melvin Ingram, sack leader nella passata stagione con 9.0.

Nella mediana confermato nella posizione di MLB Shaq Wilson, 85 placcaggi e 3.5 sacks nel 2010, undersized che ha dimostrato di saper coprire ottimamente il campo e che saà affiancato nel ruolo di weakside da Rodney Paulk, giocatore che ha ottenuto il sesto anno di eleggibilità NCAA dopo aver perso innumerevoli partite nel corso delle passate stagioni a causa dei ripetuti infortuni che ne hanno limitato ampiamente la crescita; in caso di nuovi problemi fisici a prendere il suo posto ci penserà Quin Smith, 49 tackles nella sophomore season, anche se non è da escludere che possa essere utilizzato in questa zona uno tra Demario Jeffery e DeVonte Holloman, primi backup nel ruolo ibrido di SPUR, una via di mezzo tra linebacker e safety, di Antonio Allen, playmaker del reparto che ha chiuso con 70 tackles, 2.5 sacks, e 10,5 tackles for loss lo scorso torneo.

Playmaker che non manca certo alle secondarie, dove opera uno dei talenti più interessanti della conference, il cornerback Stephon Gilmore, giocatore fisico capace di contrastare anche i receiver più pesanti e dotato di una buona tecnica che gli ha permesso di mettere a segno 79 placcaggi, 3 intercetti, e 3.5 sacks nella passata stagione, contribuendo a rendere la vita durissima ad ogni quarterback affrontato, anche grazie alla presenza dell’esperto senior Akeem Auguste nel reparto, validissimo contro le corse e spostato durante l’estate dal ruolo di safety a quello di corner.

Percorso inverso a quello effettuato da Jimmy Legree, la nuova free safety della squadra che affiancherà sul profondo lo junior D.J. Swearinger, autore di 66 tackles nel 2010 e leader di un reparto che potrà contare anche su prospetti interessanti come il sophomore Corey Addison e i due freshman Brison Williams e Sheldon Royster; sulle sideline la prima riserva C.C. Whilock garantirà solidità ed esperienza, stessa cosa che farà negli special team il kicker Jay Wooten, impiegato dai Gamecocks anche nel ruolo di punter.

South Carolina, insomma, pare avere dalla sua i favori del pronostico, anche perchè Spurrier sta svolgendo davvero un ottimo lavoro sia sul campo che in fase di recruiting, garantendo alla squadra una certa continuità grazie ai nuovi talenti portati a Columbia, soprattutto nelle ultime due stagioni, e plasmandola fino a riportarla nuovamente ai vertici e renderla capace di lottare testa a testa con i team che nelle ultime stagioni hanno dominato il football NCAA; per i Gamecocks fondamentali saranno la trasferta in Georgia alla seconda settimana e la partita casalinga contro Florida del 12 Novembre, che ancora una volta potrebbe rivelarsi decisiva, come nel 2010, per decretare i campioni della East Division.

 FLORIDA GATORS

L’era di Urban Meyer è terminata, quella di Will Muschamp è invece ufficialmente iniziata, e per sopperire alla partenza di un head coach che ha portato per ben due volte i Gators sulla vetta della nazione nel nuovo secolo, l’università ha risposto con un coaching staff di livello altissimo, composto da ex conoscenze NFL come il defensive coordinator ex Seahawks Dan Quinn e un mentore assoluto a livello offensivo in NCAA del calibro di Charlie Weis, che ha firmato per tre anni ed avrà il delicatissimo compito di lanciare nuovamente in orbita l’attacco di Florida, in leggero calo dopo l’addio di Tim Tebow.

Wil Muschamp, nuovo HC dei Gators

Proprio attorno all’ex Kansas City Chiefs ruoteranno i destini dei Gators perchè è innegabile che nella stagione del team sarà fondamentale il lavoro che lui riuscirà a svolgere con il quarterback John Brantley, che ha dimostrato di possedere un fisico ed un braccio da NFL ma che finora non ha reso come effettivamente si pensava, tanto che ha chiuso il 2010 con appena 2,061 yards lanciate, 9 touchdowns e 10 intercetti; giunto al suo ultimo anno di eleggibilità collegiale, il numero 12 è atteso ad una svolta definitiva, anche perchè è chiaro che ci troviamo davanti ad un passer, atletico si, ma poco propenso a calarsi negli schemi della spread offense utilizzata da UFA fino allo scorso torneo.

Sotto l’attenta guida di Weis, fondamentalmente, Brantley dovrebbe trovare la giusta strada per mostrare finalmente le sue grandi qualità, visto il lavoro che il buon vecchio Charlie ha dimostrato di saper fare con i quarterback nel corso degli anni, non ultimo quello svolto con Matt Cassell la scorsa stagione, e la sua propensione per la Pro-style offense, una sorta di manna dal cielo per giocatori con le caratteristiche di quello che sarà, salvo sorprese, lo starter indiscusso di Florida; sorprese difficili da concretizzarsi ma che comunque rispondono ai nomi di due giovani QB che meritano una certa attenzione, il redshirt freshman Tyler Murphy, messosi in mostra negli spring game, e soprattutto il true freshman Jeff Driskel, talento della Florida considerato dalla maggior parte degli scouts come il numero 1 della nazione al recruiting.

I due giovani garantiranno indubbiamente una certa continuità al programma e al lavoro del nuovo offensive coordinator, che si troverà tra le mani un pacchetto di QB estremamente talentuoso del quale farà parte anche l’altro nuovo arrivato Jacoby Brissett, dotato di un braccio potentissimo e da tenere d’occhio in ottica futura; un futuro da costruire con attenzione per il backfield, dove al termine di questa stagione lasceranno sia Chris Rainey, talento che ricorda molto Percy Harvin perchè sa fare un po’ di tutto, runningback, receiver,  ma che non ha mai raggiunto i picchi di rendimento del giocatore dei Vikings, sia Jeff Demps, leading rusher con 551 yards e 3 TD nel 2010, che si divideranno lo spot di starter nel corso del 2011 prima di affrontare il Draft NFL.

Dietro a loro si attendono l’esplosioni di Mike Blakely, miglior runningback dello stato che potrebbe avere un impatto immediato a UFA, e di Mack Brown, omonimo dell’head coach di Texas, sophomore che l’anno passato non ha trovato molto spazio, una sola apparizione contro South Florida, ma che ha fatto vedere ottime cose a livello liceale tanto da essere considerato il vero e proprio colpo dei Gators nel recruiting 2010; recruiting che aveva portato a Gainesville l’ottimo Trey Burton, talento cristallino, considerato una sorta di nuovo Tebow, che però non ha reso come pronosticato perdendosi un po’ tra i ruoli di runningback, fullback, tight end e wildcat quarterback, e che dovrebbe continuare a svolgere un ruolo da ibrido all’interno del reparto, magari aggiungendo quel pizzico di impredivibilità all’attacco quando necessario.

Per il sophomore da Venice però non è detto che si prospetti un futuro da wide receiver, anche se pare ci sia ancora un po’ da lavorare sulle mani, reparto nel quale c’è da segnalare il ritorno dell’ottimo Deonte Thompson, 570 yards e 1 TD nel 2010, che ha dimostrato di possedere una buona intesa con Brantley e che agirà sul lato opposto a quello occupato dal five-star receiver Quinton Dunbar, atteso all’anno della svolta dopo una freshman season davvero poco convincente; a giocarsi l’ultimo spot titolare a roster invece saranno due junior, Omarius Hines, visto all’opera in sette match nella scorsa stagione, dove ha ricevuto per 281 yds e 1 touchdown, e Frankie Hammond Jr., messosi in grandissima mostra durante questa offseason, nella quale ha scalato posizioni fino a diventare uno dei pupilli del nuovo coaching staff.

Reduce da degli spring game nei quali ha ricevuto parecchio mostrando una certa abilità nel conquistare yards e guadagnare terreno, lo sprinter della squadra di atletica di Florida potrebbe ritagliarsi uno spazio importante nel prossimo torneo e, perchà no, diventare la sorpresa del 2011, in attesa che completino la crescita i sophomore Andre Debose, altro talento da seguire con attenzione e Solomon Patton, giovani che completano un reparto in via di ricostruzione del quale fanno parte anche i tight end Jordan Reed, former quarterback che ha cambiato ruolo durante l’offsesson, e A.C. Leonard, matricola interessantissima che ha dimostrato di saper strechare il campo come pochi alla high school, dove ha giocato anche come defensive end.

Da ricostruire completamente anche la linea offensiva, dove l’unico ad essere tornato è il tackle di sinistra Xavier Nixon, junior che ha già ricoperto il ruolo di starter nel 2010 e che è il giocatore più esperto di un reparto che presenta come titolari i sophomore Ian Silberman, John Halapio, guardie, Jonotthan Harrison, centro, e il freshman tackle Chaz Green, che a destra dovrebbe essere preferito al valido Kyle Koehne, altro secondo anno in grado di coprire più posizioni sulla OL, come dimostrato già nel corso del suo primo campionato disputato con la divisa dei Gators.

In difesa, il reparto al quale probabilmente dedicherà le maggiori attenzioni Muschamp, l’arrivo dell’ex Longhorns ha sortito i primi effetti, non del tutto positivi per i Coccodrilli che hanno visto allontanato dal programma di football Janoris Jenkins, pizzicato in possesso di marijuana e arrestato per la seconda volta in questo 2011, addirittura per la terza volta negl’ultimi due anni, un record poco invidiabile che però evidenzia ancor di più come l’unica pecca delle stagioni vincenti di Urban Meyer fosse la poca disciplina presente in squadra, dove sono fioccati i problemi con la giustizia, che hanno portato a 30 arresti dal 2005 al 2010, fattore che ha pesato parecchio sulla reputazione di UFA nelle ultime stagioni.

Reputazione che necessitava di un’inversione di tendenza e di un colpo di mano deciso, come quello dato dal giovane head coach, che ha scelto di allontanare uno dei migliori talenti a roster, considerato un top prospect per la NFL tra i cornerbacks, per chiarire subito a tutti i suoi nuovi giocatori che dal momento della sua venuta cessavano i favoritismi, e che essere un giocatore di football a University of Florida non significava essere al di sopra delle leggi, anzi, implicava il mantenimento di un certo comportamento e contegno.

Saltato Jenkins il reparto più in crisi, o che comunque ha dovuto affrontare una ristrutturazione è quello delle secondarie, dove tra le safeties i Gators hanno perso anche Ahmad Black, passato tra i professionisti, e sono stati costretti a cambiare ben due starter, con il sophomore Matt Elam che all’improvviso è diventata la nuova stella dei defensive backs, nonchè playmaker del reparto dopo l’ottima freshman season disputata nel 2010, nella quale ha totalizzato 22 placcaggi e 1.0 sack. Al suo fianco dovrebbe giocare lo junior Josh Evans, partito già titolare nella scorsa stagione come free safety e accantonato dopo tre partite che quest’anno si presenta ai nastri di partenza con la voglia di riconquistarsi il posto e mantenerlo fino in fondo, anche se dovrà guardarsi dalla concorrenza di Joshua Shaw, prospetto al secondo anno, e di Jabari Gorman, miglior giocatore liceale nel Michigan che ha scelto di firmare per i Gators preferendoli a Florida State, Louisiana State e Ohio State.

Sulle sideline spazio a Jeremy Brown, già titolare nello scorso torneo, e al sophomore Cody Riggs, scelto da Muschamp per sostituire il corner sospeso e preferito al freshman DeAnte Saunders e al senior Moses Jenkins, veterano esperto che tornerà sicuramente utile in rotazione e che dovrà tenersi pronto visti i ripetuti infortuni patiti dal numero 8 (Brown), che ha perso diverse partite nelle ultime stagioni. Sulla mediana importantissimi i ritorni di Jon Bostic, 57 tackles e 2.0 sacks nel 201o, e Jelani Jenkins, leading tackler della passata stagione con 76 placcaggi, 2.0 sacks e 1 intercetto all’attivo, che saranno i leader di un reparto dove sul lato forte dovrebbe trovare spazio il veterano junior Lerentee McCray, preferito, almeno attualmente, al redshirt freshman Gideon Ajagbe, giocatore fisico e veloce che nel ruolo di outside potrebbe dire la sua e diventare un pezzo pregiato in ottica futura.

Un futuro che sorride certamente ai Gators per quanto riguarda la linea difensiva, dove non manca di certo la gioventù e soprattutto il talento, racchiuso nelle braccia e nelle gambe dei tre sophomore che per almeno due stagioni ancoreranno la DL di Florida, ovvero il defensive end Ronald Powell, 25 tackles e 1.0 sack da matricola, e la coppia di tackle formata da Sharrif Floyd e Dominique Easley, entrambi fià scesi in campo nel corso della loro freshman season e considerati come papabili titolari al posto dei più esperti Jaye Howard, senior, e Omar Hunter, junior, che inizialmente dovrebbero essere i loro rispettivi backup; con questi ultimi due sulla sideline, l’unico uomo con esperienza sulla linea sarà il senior DE William Green, backup nello scorso torneo che dovrà comunque guardarsi dalla concorrenza di Chris Martin, trasferitosi di California Golden Bears e Earl Okine, in grado di giocare anche come DT.

Negli special team ultimo anno a Gainesville per il kicker, semifinalista del prestigioso Lou Groza Award 2009, Caleb Sturgis, tornato dopo l’infortunio che lo ha limitato nella scorsa stagione, che dovrà fare da chioccia al nuovo compagno di reparto Kyle Christy, freshman punter considerato uno dei migliori talenti liceali degli States e pronto a raccoglierne l’eredità in una stagione che per Florida è una sorta di anno zero visto i tanti volti nuovi nel coaching staff e i relativi cambi di schemi che avranno bisogno comunque di un periodo di adattamento prima che questi siano “digeriti” e conosciuti dai giocatori; un periodo che potrebbe rivelarsi sia  lungo che breve, perchè a deciderne la durata saranno sopratutto gli stessi Gators, molto dipenderà infatti dalla loro volontà di adattarsi e calarsi nella nuova realtà.

Una realtà che ha tutte le premesse per portarli lontano e che il calendario di ottobre metterà a dura prova, con un poker di partite che prevede lo scontro casalingo contro Alabama e tre trasferte difficili e consecutive a Lousiana State, Auburn e Georgia; se Florida limiterà i danni o passerà illesa attraverso il decimo mese dell’anno, il 12 novembre potrebbe giocarsi nuovamente il titolo della East contro South Carolina.

 GEORGIA BULLDOGS

Coach Mark Richt è arrivato al giro di boa e dopo aver passato dieci stagioni ad Athens si prepara ad iniziare la sua undicesima in divisa Bulldogs, con la volontà di tornare al vertice e di rifarsi nell’immediato di una stagione deludente, che ha comunque qualificato Georgia al Liberty Bowl nonostante avesse chiuso 6-6, dando continuità ad una striscia vincente che ha sempre mantenuto il suo team ai primi posti della nazione e gli ha permesso di vincere 30 partite in tre anni a cavallo tra il 2006 e il 2008.

Aaron Murray, QB, Georgia Bulldogs

Il compito, ovviamente, non sarà dei più facili, non solo per la concorrenza ma anche per i problemi interni che hanno indebolito il roster di UGA, che si trova con un backfield completamente da reinventare dopo la sospensione affibiata a Caleb King, a causa di problemi accademici, e il trasferimento richiesto dal suo backup Washaun Ealey, candidato a ricoprire il ruolo di starter fino a pochissime settimane fa; usciti di scena i due runner che hanno guidato l’attacco su corsa nella passata stagione è molto probabile che ad Athens scelgano di gettare nella mischia fin dalle prime battute, con la speranza che ripercorra la freshman season di Marcus Lattimore a South Carolina, il nuovo arrivato Isaiah Crowell, top runningback dell’ultimo recruiting che pare avere le carte in regola per continuare una lunga tradizione della quale hanno fatto parte tanti grandi RB, da Herschel Walker a Knowshon Moreno.

Ad aiutarlo nel compito di reggere il peso del backfield ci penserà probabilmente il piccolo e scattante Carlton Thomas, giocatore di 172 centimetri che pare potersi integrare alla perfezione con la matricola e che dovrebbe garantire un buonissimo apporto nelle situazioni di third down o in quelle di passaggio, dove può rivelarsi un’arma in più per il carente passing game messo a disposizione di Aaron Murray, quarterback al secondo anno che ha già dimostrato il suo valore nella prima stagione collegiale lanciando per 3,049 yards, 24 touchdowns e 8 intercetti, e che quest’anno non potrù più fare affidamento su due dei suoi target preferiti, nonchè i più produttivi receiver della squadra, A.J. Green e Kris Durham, entrambi giunti alla fine della loro carriera collegiale.

Fortunatamente, per lui e per i Bulldogs, è rimasto ad Athens il tight end Orson Charles, 422 yards e 2 TD, considerato il migliore della SEC nella posizione e ben conosciuto dal numero 11, che lo ha avuto già come compagno di squadra al liceo e con il quale, negli anni, ha costruito un rapporto di amicizia che va al di la dei campi da football e che permette ad entrambi di intendersi a meraviglia sul terreno di gioco; certo, essendo questa cosa a conoscenza delle squadre avversarie non sarà facile per Georgia sfruttare con continuità la connessione tra i due prodotti della Plant High School, per questo durante l’offseason il coaching staff ha lavorato parecchio sulle tracce e il gioco aereo  rilanciando Tavarres King, talento arrivato a UGA insieme a Green nel 2008, che partirà come WR titolare dopo aver chiuso nel 2010 al terzo posto con 504 yards e 3 touchdowns.

Al suo fianco è probabile che troverà spazio il fisicato Marlon Brown, altro junior che potrebbe sfruttare la sua altezza, 195 centimetri, per ricevere nel traffico e dentro all’endzone avversaria, dove la sua prestanza fisica si farebbe certamente sentire, attualmente preferito a Michael Bennett, a Rantavious Wooten e ai freshman Malcom Mitchell e Chris Conley, potenziali sorprese della stagione 2011; stagione che dovrebbe essere quella del riscatto e del rilancio per la linea offensiva, messa al muro dopo un 2010 al limite del disastroso anche a causa dei ripetuti infortuni che l’hanno decimata e che l’hanno già privata dell’ottimo Trinton Sturdivant durante l’ultima offseason.

Saltato quello che probabilmente era il miglior lineman della squadra dopo la partenza di Clint Boling, la OL dei Bulldogs sarà guidata sul campo da Cordy Glenn, left tackle che può ritagliarsi un buon futuro in NFL come RT o guardia e che darà tutto in questa sua ultima stagione collegiale proprio nell’ottica di entrare tra i professionisti, magari fungendo anche da trascinatore per i compagni più giovani, come lo junior Ben Jones, centro in odore di All-SEC Team, e il sophomore Kenarious Gates, nuova left guard della squadra.

Situazione opposta sulla linea, dove l’esperienza la fa da padrona soprattutto negli spot di end, occupati da Abry Jones, 36 tackles e 3.5 sacks nel 2010, e da DeAngelo Tyson, grandissimo protagonista del derby contro Georgia Tech con 16 placcaggi, che ancorano una linea a tre ottimamente completata dal sophomore Kwame Geathers, talento da seguire con estrema attenzione che per ora si è fatto preferire a Michael Thornton, altro giocatore degno d’attenzione, e al JUCO Transfer John Jenkins, già addocchiato da molti scouts NFL e considerato un DL perfetto per la difesa 3-4, ultimamente tanto in voga tra i Pro.

Alle loro spalle la linea mediana potrà contare sull’importantissimo innesto di Jarvis Jones, trasferitosi da Southern California e pronto ad occupare il ruolo di outside linebacker, dove potrà sfruttare al meglio le sue doti fisiche ed atletiche; sul lato opposto lotta tra il sophomore Cornelius Washington, con qualche apparizione all’attivo già nella scorsa stagione, e il freshman Reuben Faloughi, mentre al centro spazio al secondo anno Alex Ogletree, messosi in mostra negli special team nel 2010, e al junior Christian Robinson, confermato come ILB starter dopo i 46 tackles e i 2 fumble recuperati dello scorso torneo.

Conferma graditissima anche nelle secondarie, dove è tornato lo starting cornerback Brandon Boykin, senior che ha chiuso il 2010 con 44 placcaggi e 3 intercetti, che dovrà istruire i nuovi compagni di reparto guidandoli sul campo vista la scarsa esperienza maturata sul campo; a coadivuarlo sul terreno di gioco ci saranno le junior safeties Bacarri Rambo e Sanders Cummings, che però potrebbe essere utilizzato anche come corner vista la delicata situazione in cui versa il reparto, decisamente a corto di talento; se il numero 19 venisse dirottato sulle sideline, dove rimangono in corsa anche lo junior Branden Smith e il sophomore Jordan Love, il suo posto sul profondo potrebbe essere preso da Shawn Williams, giocatore duttile che ha svolto un buon lavoro sia come FS che SS backup.

Sempre Boykin, sicuramente uno dei playmaker del team, sarà poi il protagonista principale degli special team, che possono contare su una coppia tra le migliori della nazione, sicuramente la migliore della conference, quando si tratta di calciare, formata dal kicker Blair Walsh, seguito attentamente dalla NFL, e dal punter Drew Butler, vincitore del Ray Guy Award nel 2009. Squadra che ha perso la solidità che l’ha contraddistinta nell’ultimo lustro, sta incontrando diverse difficoltà nella ricostruzione dopo una nidiata di talenti che l’aveva tenuta costantemente ai vertici, ma alcune individualità interessanti a roster ci sono, e complice un calendario non proprio impossibile, in cui le partite più impegnative, almeno sulla carta, sembrano essere quelle casalinghe con Boise State, South Carolina e Florida, potrebbe anche lottare fino all’ultimo per la East.

 TENNESSEE VOLUNTEERS

Un anno fa di questi tempi a Knoxville stavano raccogliendo i cocci dopo che l’addio improvviso di Lane Kiffin aveva spiazzato tutti, costringendo i Vols a seguire un nuovo processo di rinnovamento del programma di football che era cominciato solo dodici mesi prima con l’arrivo in Tennessee del figlio del grande Montae; un rinnovamento che è stato messo nelle mani di Derek Dooley, coach che non ha affatto deluso portando il team a giocarsi il Music City Bowl, perso contro North Carolina, più in alto di quanto effettivamente si potesse sperare durante l’offseason.

Tyler Bray, QB, Tennessee Volunteers

Trecentosessantacinque giorni dopo i Volunteers ripartono con punti decisamente più fermi rispetto al passato, in primis il quarterback Tyler Bray, che ha scalzato Matt Simms dallo spot titolare disputando una freshman season piuttosto positiva, chiusa con 1,849 yards lanciate, 18 touchdowns e 10 intercetti, e tenendolo fermamente a bada durante l’offseason, anche dopo gli spring game nei quali il figlio del leggendario Phil era stato acclamato dai fans dopo qualche giocata non proprio limpida del giovane collega.

Stilate le gerarchie nella posizione di QB e trovate le conferme necessarie in quella di runningback, dove è tornato l’ottimo senior Tauren Poole, 1,034 yards e 10 touchdowns nel 2010, che si candida ad essere uno dei migliori runner della SEC nella stagione alle porte, i problemi maggiori Dooley li ha incontrati nel reparto ricevitori, dove ha perso i tre migliori target dell’ultima stagione, ovvero i WR Gerald Jones e Denarius Moore, e il TE Luke Stocker; per sopperire alla partenza di quest’ultimo ha deciso di puntare sullo junior Mychal Rivera, trasferitosi nella scorsa offseason dallo Junior College of the Canyons, mentre per la sostituzione dei primi due la lotta sembra essere molto più accesa e serrata.

I favoriti, almeno per ora, paiono essere i due sophomore Da’Rick Rogers, talento assoluto, veloce, elusivo, dotato di ottime mani e di un buon controllo del corpo che ha tutte le carte in regola per diventare il go to receiver della squadra, e Justin Hunter, giocatore più fisico ma abilissimo a ricevere nel traffico e conquistare parecchio terreno dopo la ricezione, anche se non è detto che il coaching staff decida di puntare forte su DeAnthony Arnett, true freshman considerato tra i migliori ricevitori della nazione a livello di high school; dietro a questi tre un buono spazio dovrebbero ritagliarselo lo junior Zach Rogers, interessante opzione nel ruolo di slot, e il freshman Vincent Dallas, che potrebbe garantire un po’ di impredivibilità al reparto.

Sulla linea offensiva lo junior Dallas Thomas, left tackle titolare già nel 2010, farà da chioccia ad un gruppo di sophomore che presenta alcune individualità interessanti, come il tackle Ja’Wuan James e la guardia JerQuari Schofield, già molto considerati durante il recruiting e prospettati come futuro materiale da NFL, mentre su quella difensiva ci penserà il senior defensive tackle Malik Jackson, arrivato due stagioni fa da Southern California, a tenere compatto un reparto nel quale si attende l’esplosione del defensive end Jacques Smith, già in bella mostra durante la stagione da matricola, nella quale ha totalizzato 24 tackles e 2.0 sacks.

Sul lato opposto toccherà a Willie Bohannon conquistarsi un maggiore spazio rispetto alle ultime stagioni, dove ha visto il campo con il contagoccie, e respingere la concorrenza del sophomore Marlon Walls, che dopo aver saltato il 2010 a causa della rottura del tendine d’achille vorrebbe conquistarsi un posto sulla linea difensiva al fianco di Daniel Hood, OL trasformato da Dooley in DT l’anno passato; tra i linebackers da segnalare il ritorno importante di Herman Lathers, 75 tackles e 2.5 sacks l’anno passato, che metterà la propria esperienza al servizio della squadra e dei nuovi compagni, lo stongside Daryl Vereen, 18 placcaggi e 1.0 sack, e il middle Austin Johnson, 44 stops, che ha il talento per imporsi come uno dei leading tackler del team.

Nelle secondarie la grande incognita riguarda la decisione finale che prenderà la safety Janzen Jackson, che dopo aver disputato un’ottima stagione conclusa con 69 tackles, 5 intercetti e 11 pass defended, ha lasciato l’università del Tennessee in gennaio per motivi personali e vi è ritornato solo ultimamente, per la sessione estiva, senza chiarire se abbia voglia, o meno, di tornare a far parte dei Volunteers; senza di lui certo le secondarie sono meno competitive, ma comunque vada il defensive coordinator Justin Wilcox ha preparato il piano di riserva, spostando lo junior Prentiss Waggner, già starter l’anno passato con all’attivo 57 placcaggi e 5 intercetti, nel ruolo di free safety e promuovendo il sophomore Brent Brewer, arrivato lo scorso anno a Knoxville dopo quattro spesi nelle squadre satelliti dei Milwaukee Brewers, in quello di strong.

Ad aiutarli sulle sideline ci penseranno gli esperti Marsalis Teague, junior che a inizio carriera collegiale ha giocato come WR, e il senior Anthony Anderson, che sul lato destro potrebbe però essere alternato al freshman Justin Coleman nel tentativo di garantire un maggiore impatto difensivo al team; sempre un corner, Eric Gordon, sarà il principale returner degli special team, dove troveranno spazio anche i volti nuovi Michael Palardy, sophomore kicker, e Matt Darr, freshman punter.

Come anticipato la scorsa stagione, chiusa con un record 6-7, è stata considerata di buon auspicio per il futuro dei Volunteers, che proveranno a migliorarsi in questa season nonostante un calendario che presenta almeno cinque-sei ostacoli difficili da superare, tra le quali spiccano le tre complicate trasderte in Florida, Alabama e Arkansas; l’obiettivo da centrare, ancora una volta, è la qualificazione ad un bowl, cosa che non sembra affatto impossibile.

 KENTUCKY WILDCATS

I secondo anno di coach Joker Phillips sulla sideline dei Wildcats si preannuncia piuttosto complicato, visto il tanto talento perso, sopratutto offensivo, durante l’offseason, che ha visto partire, tra gli altri, una stella dal valore assoluto come Randall Cobb e il quarterback titolare Mike Hartline, tra i protagonisti della passata stagione nella SEC con 3,178 yards, 23 TD e 9 intercetti all’attivo; usciti di scena loro, al team non rimangono molti punti di forza, ad eccezione di una linea offensiva esperta ed immutata che l’anno passato ha chiuso al secondo posto della Conference per sack concessi e ha garantito un buon guadagno sulle corse a Kentucky, che prò ha perso  il suo miglior runner, Derrick Locke, attualmente sotto contratto con i Vikings in NFL.

La'Rod King, WR, Kentucky Wildcats

Confermati tutti gli starter del 2010 il top lineman è la right guard Larry Warford, Second Team All-SEC giunto alla sua terza stagione a Lexington che si integra alla perfezione con l’altra guardia Stuart Hines, senior nominato nel Third Team della conference, e il centro Matt Smith, unico uomo di linea offensivo a partire titolare in tutte le partite della scorsa stagione, formando un muro centrale che ha sempre fornito protezione al QB e aperto spazi importanti al runningback; un muro che anche sugli esterni è ben supportato, dai tackle Chandler Burden e Billy Joe Murphy, senior all’ultimo anno con i Wilcats.

Alle spalle di una OL che si spera possa replicare il grande supporto dell’anno passato si muoverà l’interessante quarterback Morgan Newton, junior che a differenza di Hartline sa anche correre la palla e che ha completato per 971 yards e 6 touchdowns in carriera, disputando anche un buon BBVA Compass Bowl contro Pittsburgh dopo l’infortunio del collega; certo, rispetto al 2010 non potrà puntare su un parco ricevitori di livello, ma il terzo per ordine di yards ricevute, 478, e TD realizzati, 5, nello scorso torneo, La’Rod King, è tornato e pare intenzionato a disputare la propria breakout season, diventando il leading receiver della squadra.

Ad aiutarlo ci penserà il senior Matt Roark, giocatore fisico ed esperto che dovrebbe andare ad occupare lo spot numero 2 davanti all’interessantissimo Brian Adams, receiver al secondo anno in Kentucky che si è messo ampiamente in mostra durante gli spring game ricevendo sette pass per 121 yards; a completare la depth chart offensiva ci saranno poi il tight end sophomore Tyler Robinson, che dovrebbe ruotare nella posizione con l’altro second year Jordan Aumiller, e il runningback Raymond Sanders, talento che si è già fatto notare nel corso della freshman season e che si spera non faccia rimpiangere più di tanto Locke.

In difesa, a differenza che in attacco, a creare le maggiori preoccupazioni è proprio la linea, che ha chiuso ultima nella SEC lo scorso anno e che non pare avere ancora le capacità per rifarsi nonostante i ritorni di due elementi esperti come l’end Collins Ukwu, junior, e il senior tackle Luke McDermott, giocatori che non si sono dimostrati molto produttivi ma che perlomeno possono garantire un certo contributo al reparto, dove c’è parecchia fiducia nell’altro end Taylor Wyndham; fiducia che persiste anche sui linebackers, tra i migliori nel corso del 2010 e capaci di sopperire alla pochezza della DL grazie soprattutto ai numeri messi insieme dai senior Danny Trevathan, leader con 144 tackles e 3.5 sacks, e Ronnie Snead, che dovrebbe essere spostato nel ruolo di MLB dopo aver chiuso con 61 placcaggi.

A completare la mediana lo junior Ridge Wilson, impiegato saltuariamente lo scorso anno al pari di Martavius Neloms, che dopo aver svolto un buonissimo lavoro come riserva nel 2010, totalizzando 55 tackles e 2.0 sacks, sarà promosso in uno spot titolare, che potrebbe essere quello di corner, ruolo già coperto in passato, o quello di free safety al fianco del playmaker Winston Guy, senior in orbita NFL che ha chiuso il passato torneo con 106 placcaggi e 3 intercetti, dimostrandosi una delle migliori SS della conference; un altro senior, Randall Burden, giocherà titolare come corner sul lato destro, mentre su quello sinistro potrebbe trovare spazio l’ex WR Anthony Mosley nel caso in cui Neloms venisse definitivamente utilizzato come safety, posizione nella quale, in caso contrario, verrà impiegato Mychal Bailey, già in rotazione come FS nella junior season con 58 stops all’attivo.

Confermati anche il kicker, Craig McIntosh, e il punter, Ryan Tydlacka, i Wildcats proveranno a puntare ad una nuova qualificazione ad un Bowl di fine anno nonostante quello che, sulla carta, appare come un ridimensionamento del team; per cercare di raggiungere l’obiettivo sarà fondamentale giocarsi fino in fondo tutte le chanches, e sfruttare appieno un calendario che non sembra così impossibile da chiudere in positivo.

 

VANDERBILT COMMODORES

Dopo essere stati l’unico team della SEC East a non qualificarsi per un Bowl nella scorsa stagione i Commodores hanno deciso di voltare nuovamente pagina in vista del 2011 e puntare su un nuovo capo allenatore, scegliendo uno dei più giovani e di prospettiva del college football con l’ingaggio dell’ex offensive coordinator di Maryland James Franklin, trentanovenne che dopo aver chiuso la carriera universitaria a East Stroudsburg, dove è stato quarterback per quattro anni, ha accumulato esperienze in NCAA e NFL prima di accettare la sfida di riportare in alto Vanderbilt, a secco di stagioni vincenti dal 1982, se si esclude il 7-6 conquistato a sorpresa nel 2008.

Warren Norman, RB, Vanderbilt Commodores

L’ex allenatore offensivo dei Terrapins non avrà di certo un compito dei più facili, anche perchè di talento, a Nashville, non pare essercene molto, a cominciare dalla posizione di quarterback, dove  Larry Smith, 1,262 yards, 6 TD, 5 INT, sembra essere in vantaggio rispetto a Jordan Rodgers, più preciso ed accurato rispetto al collega, e non è da escludere che i due possano dividersi il minutaggio e le azioni, con il primo preferito quando è necessario soprendere gli avversari su corsa e il secondo spedito sul terreno di gioco quando è fondamentale guadagnare ampie porzioni di campo; una soluzione auspicabile e plausibile almeno fino a quando Franklin non troverà il suo uomo di fiducia, che potrebbe anche essere il freshman Lafonte Thourogood, strappato a Virginia Tech durante il signing day.

Una situazione simile la si potrebbe avere anche nel backfield, dove oltre allo junior Warren Norman, una delle stelle della squadra che era andato vicino a battere il record della SEC di yards corse da una matricola, detenuto da Herschel Walker, nel 2009, nelle ultime settimane sono stati valutati come possibili starter, o comunque come sue prime alternative, i freshman Jerron Seymour e Mitchell Hester, due interessanti prospetti della Florida che paiono aver superato lo junior Zac Stacy, 478 yards e 3 TD nel 2010, nella depth chart.

Giovani alla ribalta anche tra i receiver, dove dovrebbe essere lanciato in orbita il sophomore Jordan Matthews, in grandissimo spolvero durante gli spring games e pronosticato come top target di Vandy nel 2011, a fianco dell’altro secondo anno Jonathan Krause e dello junior John Cole, 317 yds e 1 touchdown nel 2010, il giocatore più esperto del reparto con il senior Udom Umoh, che potrebbe trovare un buono spazio in rotazione; sempre un senior sarà il titolare tra i tight end, Brandon Barden, ex quarterback che si è dato parecchio da fare l’anno passato concludendo con 425 yards e 3 TD all’attivo.

In via di ricostruzione la linea offensiva dove lo junior Ryan Seymour sembra essere il giocatore più dotato con il sophomore Wesley Johnson, left tackle nominato All-Freshman al termine di una positivissima scorsa stagione, nella quale è sceso in campo in 12 partite fornendo un buon contributo alla squadra; ancora un sophomore sarà il volto nuovo della linea opposta, quella difensiva, che sul lato destro vedrà esordire il promettente Walker May, già visto all’opera nel corso del suo primo anno nel quale ha totalizzato 29 tackles e 1.5 sacks, e su quello sinistro riconferma il validissimo Tim Fugger, prospetto da NFL che purtroppo è stato ampiamente limitato dagli infortuni nel corso degl’anni e che spera di poter dare il tutto per tutto nella sua ultima stagione collegiale, dove partirù davanti allo junior Johnell Thomas, primo backup per il ruolo.

All’interno della DL confermati gli esperti T.J. Greenstone, senior, e Rob Lohr, junior, una coppia ben assortita che pare integrarsi a meraviglia con il primo che sa difendere piuttosto bene contro le corse e il secondo che sa svolgere un buonissimo lavoro in fase di pass rushing, situazione di gioco che ha creato non pochi problemi l’anno passato ai Commodores nonostante la presenza tra i linebacker del talento Chris Marve, senior MLB che ha messo a segno 80 tackles e 2.5 sacks nel 2010, risultando il migliore del team e conquistandosi ampiamente la riconferma in una linea a tre che presenterà due volti nuovi sugli esterni, lo junior Archibald Barnes e il sophomore Chase Garnham, che dovrebbe essere preferito al terzo anno Tristan Strong, fermo per l’intera durata della scorsa stagione a causa di un infortunio al ginocchio patito a fine 2009.

L’esperienza non manca invece nelle secondarie, anche se, almeno finora, è stata la qualità a latitare pur con il buon apporto fornito dal corner Casey Heyward e dalla free safety Sean Richardson, entrambi senior che hanno chiuso la scorsa stagione rispettivamente con 70 tackles, 6 intercetti, e 98 placcaggi, 1.0 sack, e che dovranno istruire i loro nuovi compagni di reparto, lo junior Trey Wilson, utilizzato come CB di riserva nel 2010, e il sophomore Kenny Ladler, strong safety su cui ci sono grandi aspettative in ottica futura.

Tornati a Nashville anche gli specialisti Ryan Fowler, kicker, e Richard Kent, punter, che dovranno lavorare sulla precisione, visti gli scarsi risultati ottenuti l’anno passato, Vanderbilt dovrà cercare di risalire la china e trovare qualche spunto positivo in una stagione che si presenta molto difficile, ma che potrebbe tornare utile in ottica futura, magari per cancellare questo pessimo record negativo che da quasi venti stagioni attanaglia ormai i Commodores.

One thought on “SEC Preview 2011: East Division

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